Con un recente decreto sono state previste anche per il secondo semestre 2023 agevolazioni per le imprese che utilizzano molta energia elettrica o gas nel loro ciclo produttivo.
Di cosa si tratta?
Si tratta sempre di crediti di imposta, cioè di somme che dovranno essere utilizzate in riduzione dei versamenti che le imprese devono effettuare tramite F24.
Presupposto per accedere al “bonus” resta il confronto fra quanto l’azienda ha speso nel 2019 per la “componente energia” e il corrispondente trimestre del 2023.
Se si è verificato un incremento non inferiore al 30%, si avrà diritto ad un credito di imposta che, per la maggior parte delle imprese, sarà pari al 10% di quanto sostenuto per la sola “componente energia” indicata nelle fatture per l’energia elettrica del II trimestre 2023 e del 20% sul costo del gas risultante dalle fatture per lo stesso periodo.
Solo per le imprese definite “energivore”, perché’ rientranti in un preciso elenco di attività in cui è riconosciuto che il ciclo produttivo richiede un enorme utilizzo di energia elettrica, è riservato un credito di imposta nella misura del 20%.
Cosa occorre per usufruire del bonus?
Viene confermato che per usufruire del bonus è sufficiente che l’impresa sia dotata di un contatore elettrico di potenza pari o superiore a 4,5 kW. Tuttavia, rispetto ai precedenti provvedimenti l’attuale decreto riduce fortemente il “bonus” che nel primo trimestre 2023 prevedeva un credito di imposta del 35%, mentre ora è sceso appunto al 10%.
Come avvenuto in occasione dei precedenti decreti, sarà cura dello Studio M&W avvisare i clienti che potrebbero trarre vantaggio da questa nuova agevolazione, affinché si attivino per richiedere al fornitore la specifica della “componente energia” su cui calcolare il “bonus”.
A cura di Franco Meletti