La Regione Emilia-Romagna sostiene la riqualificazione delle imprese locali nei settori del commercio, dell’intrattenimento e dei pubblici esercizi.
L’obiettivo è quello di incrementare l’attrattiva turistica e commerciale del territorio, stimolando al contempo il rilancio dell’economia urbana.
Questo sforzo prevede anche l’introduzione di nuovi servizi e l’adozione di innovazioni digitali e tecnologiche per rispondere alle mutate esigenze del mercato e ai nuovi trend di consumo.

Tipo ed entità delle agevolazioni

È previsto un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% della spesa ammessa e per un importo non superiore a complessivi euro 70.000,00.

Nel caso di più domande presentate dallo stesso soggetto e riferite a unità locali diverse, la somma complessiva dei contributi concedibili sulle domande presentate non potrà comunque superare la soglia massima di contributo di euro 70.000,00. Pertanto, in tale circostanza specifica, la soglia massima di contributo pari a euro 70.000,00 è riferita al soggetto proponente e non al singolo progetto presentato.

Quali gli interventi ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni previste nel presente bando gli interventi finalizzati, alternativamente o congiuntamente:

  • All’allestimento, alla riqualificazione, alla ristrutturazione e ampliamento delle unità locali dove sono svolte le attività. A condizione che gli interventi edili riguardino una parte dell’immobile non superiore al 25% del volume complessivo dello stesso;
  • All’innovazione gestionale, al miglioramento e/o ampliamento, anche tramite l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.

Spese ammissibili

  • Spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali nelle quali si svolge l’attività. Nella presente voce di spesa possono essere comprese – nel limite del 10% delle opere edili, murarie ed impiantistiche – anche le spese per la progettazione e la direzione lavori;
  • Spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività;
  • Spese per l’acquisto di hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS, di licenze;
  • Spese per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (escluse le consulenze per la gestione della domanda). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della somma delle voci precedenti e comunque per un importo massimo di 20.000,00 euro;
  • Oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci precedenti. Tali spese non dovranno essere oggetto di rendicontazione.

Chi sono i soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di contributo per la riqualificazione delle imprese locali, i soggetti e gli enti iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle Cciaa competenti per territorio, che svolgono una delle seguenti attività:

  • Attività di commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato;
  • Commercio al dettaglio ambulante, mediante l’utilizzo di posteggio;
  • L’attività di discoteche, sale da ballo ed attività simili;
  • L’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • Le attività, nella forma artigianale, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
  • Gli “esercizi commerciali polifunzionali già avviati ai sensi della DGR 2022/20218, limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Quando e come presentare la domanda

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10.00 del giorno 16 aprile 2024 alle ore 13.00 del giorno 14 maggio 2024.

Al fine di monitorare che il fabbisogno delle domande di contributo non superi il plafond di risorse finanziarie stanziate indicate nel presente bando, la Regione procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra temporale al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate, quindi un numero decisamente limitato considerando il numero di attività della Regione Emilia-Romagna.

A cura di Simone Vincenzi