È in vigore dal 5 maggio scorso il D.L. n.48/23, che disciplina misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Con questo provvedimento vengono introdotti:

  • L’ assegno per l’inclusione sociale dal 1° gennaio 2024 sostituirà il Reddito di cittadinanza come misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale delle fasce deboli.

Come?

Attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro. Spetterà ai nuclei familiari composti da almeno un soggetto disabile o minorenne, ultrasessantenne o invalido civile.

Ai datori di lavoro privati che assumeranno i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato sarà riconosciuto, per 12 mesi, l’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi INAIL, con limite di 8.000 euro annui.

  • I contratti a termine potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi nei casi previsti dai contratti collettivi, per “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva” o per sostituire altri lavoratori;
  • Il taglio del cuneo fiscale di 4 punti percentuali per i dipendenti dall’ 01.07.2023 al 31.12.2023, senza ulteriori effetti sulla 13esima;
  • Welfare aziendale: viene confermato l’incremento della soglia dei fringe benefit entro 3.000 euro per dipendenti con figli a carico (incluse le utenze domestiche di acqua, luce e gas);
  • Sanzioni per omesso versamento delle ritenute previdenziali: non si pagherà più una sanzione da 10.000 a 50.000 euro, ma da una volta e mezza a quattro volte l’importo omesso.

All’interno del Decreto Lavoro, poi, trovano spazio:

  • L’esonero contributivo al 60% per i datori che dall’01.06.2023 assumeranno giovani Neet.
  • L’incremento del Fondo nuove competenze nel periodo di programmazione 2021-2027;
  • La proroga al 31.12.2023 della cassa integrazione straordinaria per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione;
  • La proroga del contratto di espansione per tutto il 2023;
  • Interventi urgenti in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni, nonché di aggiornamento del sistema di controlli ispettivi.

A cura di Paolo Mantovani

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