Con l’introduzione delle disposizioni attuative della Legge n. 111/2023, “Delega al Governo per la riforma fiscale”, è stato approvato, in via preliminare, lo schema di D.lgs. contenente l’“attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi”.
Nello specifico all’art. 5, comma 1, lett. a), Legge n. 111/2023 vengono previsti specifici principi e criteri direttivi per la revisione e graduale riduzione dell’IRPEF, nel rispetto del principio di progressività e nella prospettiva della transizione verso l’aliquota unica.
Cosa è previsto per il 2024?
Per il 2024 è prevista la riduzione degli scaglioni di reddito (da 4 a 3) e delle corrispondenti aliquote IRPEF, come riportato nella tabella qui sotto
Fino al 2023 |
Per il 2024 | ||
Scaglioni di reddito | Aliquota | Scaglioni di reddito |
Aliquota |
1- Fino a € 15.000 | 23% | 1- Fino € 28.000 | 23% |
2- Oltre € 15.000 e fino a € 28.000 | 25% | ||
3- Oltre € 28.000 e fino a € 50.000 | 35% | 2- Oltre € 28.000 e fino a € 50.000 | 35% |
4- Oltre € 50.000 | 43% | 3- Oltre € 50.000 | 43% |
La progressività dell’IRPEF è garantita dalla presenza di un sistema di detrazioni e deduzioni dall’imposta.
A seguito delle novità in esame, la no tax-area prevista per i redditi di lavoro dipendente è stata aumenta a € 8.500, analogamente a quanto già previsto per i redditi di pensione.
Per la determinazione degli acconti IRPEF, delle relative addizionali per il 2024/25 va assunta quella che si sarebbe determinata non applicando le nuove disposizioni sopra esaminate. Come stabilito dall’art. 1, comma 4 del Decreto, quale imposta del periodo precedente.
A cura di Elisa Ghelfi