È prevista nel primo trimestre del 2024 l’emanazione del Decreto legge Transizione 5.0 da 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-25.

Cosa prevede il nuovo programma

Il nuovo programma sarà complementare al piano 4.0 e finanzierà 3 tipi di attività:

  • investimenti in beni strumentali 4.0 inseriti in progetti di efficientamento energetico;
  • sistemi per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili a esclusione delle biomasse;
  • formazione del personale in competenze per la transizione verde.

Il contributo, sotto forma di credito di imposta, è incrementale e parametrato al livello di risparmio energetico ottenuto dall’impresa con l’investimento agevolato: maggiore è l’efficientamento energetico, maggiore è il contributo.

Per quanto riguarda gli investimenti in beni strumentali, l’aliquota massima raggiungibile dovrebbe essere fissata al 40% (inclusa la parte già esistente del 20%) con un’agevolazione, dunque, aggiuntiva del 20% e con ulteriori due aliquote inferiori.

Diverso dovrebbe essere il sistema per quanto concerne le linee dedicate all’autoproduzione, all’autoconsumo e alla formazione per le quali si attende l’emanazione del decreto per conoscere aliquote e caratteristiche degli investimenti.

Una parte dei fondi è destinata alla creazione di un portale volto a certificare la riduzione dei consumi mediante una doppia certificazione:

  • una prima di effettuare l’investimento;
  • e una a investimento effettuato.

Questa prima attività dovrebbe consentire di prenotare l’incentivo.
La certificazione ex-post, invece, dovrebbe essere quella che attesta l’effettivo conseguimento dei risultati previsti e che dà quindi effettivamente titolo alla fruizione dell’incentivo.

Maggiori dettagli sulle caratteristiche del soggetto certificatore e i contenuti e modalità della certificazione verranno meglio chiariti con la pubblicazione del Decreto Legge.‌

Validità del contributo e entità

Il contributo 5.0 ha validità per gli investimenti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. Credito d’imposta diretto fino al 45% in un’unica soluzione.

Quali sono gli investimenti ammessi

  1. INVESTIMENTI MATERIALI E IMMATERIALI 5.0

Acquisto di Beni Strumentali 4.0, materiali e immateriali (Allegati A e B della L.232/2016), che apportino anche un miglioramento all’efficienza energetica e un risparmio nei consumi dell’azienda preinvestimento, con 2 scaglioni:

riduzione di almeno il 3% dei consumi finali dell’energia dell’impresa oppure riduzione di almeno il 5% dei consumi di un determinato specifico processo.

‌Per essere ammessi gli investimenti devono ottenere una Certificazione “ex ante” da un valutatore accreditato che attesti la conformità del progetto ai criteri relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Inoltre, una Certificazione “ex post” dovrà attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti e relativo efficientamento in conformità con quanto riportato “ex ante”.

  1. FORMAZIONE 5.0

Spese sostenute per formare il personale nell’acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde e digitale delle imprese, oltre all’utilizzo dei beni strumentali di cui sopra (max 10% del valore totale del progetto) e fino a 300.000 euro.

  1. FOTOVOLTAICO 5.0

Acquisto di beni ed impianti di autoproduzione/autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse).

Le imprese che non raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica 5.0 ma che acquisteranno beni 4.0 potranno comunque continuare a beneficiare, in presenza di tutti i requisiti, degli attuali incentivi del piano Transizione 4.0 con aliquote più basse.

Lo Studio M&W rimane a disposizione per eventuali approfondimenti ricordando che sarà possibile conoscere le esatte modalità della misura al momento della pubblicazione dei regolamenti attuativi.

A cura di Simone Vincenzi