Bando ISI INAIL Amianto 2025/2026 – Contributi a Fondo Perduto
Il Bando ISI INAIL è un’agevolazione a fondo perduto promossa ogni anno dall’INAIL per incentivare la rimozione dell’amianto dagli stabilimenti aziendali e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Anche se il nuovo Bando 2025/2026 non è ancora stato pubblicato, è già possibile iniziare le prevalutazioni e verificarne la fattibilità.
Beneficiari
Possono partecipare tutte le imprese con sede in Italia, iscritte alla CCIAA, che non abbiano ottenuto agevolazioni dai bandi ISI 2022, 2023, 2024.
Requisiti principali
• Immobile nella disponibilità dell’impresa;
• Regolarità contributiva (DURC INPS/INAIL);
• Rispetto del limite de minimis (max 300.000 € negli ultimi 3 anni);
• Nessuna condanna per reati legati a sicurezza sul lavoro (se non estinti);
• Regolarità urbanistica dell’unità produttiva;
• Investimento avviato solo dopo la chiusura della procedura di domanda;
• Mantenimento dell’attività nell’immobile per almeno 3 anni dopo la conclusione del progetto.
Entità del contributo
L’agevolazione copre fino al 65% delle spese ammissibili (al netto IVA).
Il contributo massimo è pari a 130.000 euro. Il contributo minimo è invece pari a 5.000 euro.
Interventi ammissibili
Il Bando prevede il finanziamento di diversi interventi, tra cui:
• Rimozione, trasporto e smaltimento amianto in discarica autorizzata;
• Rifacimento della copertura e accessori (lucernari, grondaie);
• Spese tecniche (max 10% del progetto e max 10.000 €);
• Analisi e campionamento amianto da laboratorio qualificato;
• Controsoffitti contenenti amianto (max 20 €/mq);
• Coperture (max 60 €/mq) con possibilità di integrazione di impianti fotovoltaici integrati;
• Ancoraggi permanenti (max 10% del costo di bonifica e rifacimento).
Tempistiche
Gli interventi devono essere avviati dopo la chiusura della procedura informatica e conclusi entro 12 mesi (prorogabili di 6).
In attesa della pubblicazione delle nuove date ufficiali, lo Studio rimane a disposizione per i necessari approfondimenti.
A cura di Simone Vincenzi
Bando Fiere Invitalia
Il Bando Fiere Invitalia consiste in un contributo a fondo perduto del valore massimo di 10.000 euro, destinato a favore delle PMI aventi sede nel territorio nazionale, per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche nazionali o internazionali organizzate in Italia,
riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025,
che si tengono nel periodo compreso tra l’8 agosto 2025, data di pubblicazione del decreto predetto ministeriale sul sito web istituzionale del Ministero, e il 31 dicembre 2025.
L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti di intensità del Regolamento de minimis applicabile, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nei limiti delle risorse finanziarie destinate per l’intervento.
A chi si rivolge
L’incentivo è rivolto a tutte le PMI aventi sede legale e/o operativa nel territorio nazionale che, nel periodo compreso tra l’ 8 agosto 2025 e il 31 dicembre 2025, partecipano alle manifestazioni fieristiche nazionali o internazionali organizzate in Italia riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025.
Come funziona
Passaggio 1
Le domande di assegnazione del contributo a fondo perduto dovranno pervenire esclusivamente tramite procedura informatica (il cui link sarà reso disponibile, in tempo utile, nella presente sezione e sul sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it), dalle ore 12:00 del 7 ottobre 2025 e fino alle ore 12:00 del 28 ottobre 2025.
Successivamente alla chiusura dello sportello, il buono è assegnato dal Ministero, sulla base di una graduatoria definita in considerazione del punteggio attribuito in relazione agli indicatori e alle maggiorazioni individuati dal decreto ministeriale 26 giugno 2025.
Passaggio 2
Per il tramite del proprio legale rappresentate, ovvero, di altro soggetto delegato, i soggetti assegnatari del buono potranno presentare l’istanza di rimborso dello stesso, esclusivamente tramite procedura informatica (il cui link sarà reso disponibile, in tempo utile, nella presente sezione e sul sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it)), a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento di assegnazione del buono di cui all’articolo 9, comma 9, del decreto e fino alle ore 12:00 del 30 marzo 2026, secondo le modalità indicate dal decreto direttoriale 11 agosto 2025.
Spese ammissibili
Sono ammissibili all’agevolazione:
- spese per l’affitto degli spazi espositivi. Oltre all’affitto degli spazi espositivi, rientrano in tale categoria le spese relative al pagamento di quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione;
- spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
- spese per la pulizia dello spazio espositivo;
- spese per la spedizione e il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
- spese per i servizi di trasporto e stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
- spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
- spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
- spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
- spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alle manifestazioni fieristiche e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione.
Non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse.
Lo studio è a disposizione per la necessaria assistenza.
A cura di Simone Vincenzi
Bando per l'assegnazione dei finanziamenti a sostegno delle reti associative per la realizzazione di progetti di diffusione e rilevanza regionale
La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione risorse per finanziare progetti finalizzati alla realizzazione di attività sociali, sportive, culturali, di animazione comunitaria, sviluppo e rafforzamento del volontariato, promozione della cittadinanza attiva, della legalità, della sostenibilità ambientale, nonché allo sviluppo delle risorse umane e delle competenze.
Destinatari
Possono partecipare alla selezione, in base a quanto previsto dal punto 1 del Bando, le articolazioni regionali delle reti associative ovvero Enti del terzo settore che:
- Sono iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), di cui all’art. 45 del D.lgs. n. 117/2017, alla data di approvazione del presente bando, con sede sul territorio regionale;
- Sono affiliati ad uno degli enti iscritti al RUNTS come rete associativa ai sensi dell’art. 41 del D.lgs. n. 117/2017;
- Sulla base di quanto previsto dallo Statuto, svolgono un ruolo di coordinamento di livello regionale nell’ambito della rete nazionale.
Requisiti dei progetti
I progetti dovranno essere volti a realizzare:
- attività sociali, sportive e culturali, alle quali possano partecipare in forma gratuita anche persone in condizioni di difficoltà socioeconomica, in particolare i minori d’età. Tali attività devono essere individuate in accordo con gli enti locali, al fine di contrastare fenomeni di svantaggio ed esclusione sociale;
- azioni di animazione della comunità che in particolare sappiano promuovere e valorizzare le relazioni fra generazioni e il dialogo interculturale, quali fattori di coesione e inclusione sociale;
- attività di sviluppo e rafforzamento del volontariato, della cittadinanza attiva, della legalità e della sostenibilità ambientale in particolare attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni;
- attività di sviluppo delle risorse umane e qualificazione delle competenze delle articolazioni associative;
I progetti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2026 ed insistere su un ambito territoriale interprovinciale, prevedendo azioni in almeno tre province.
Saranno inoltre valorizzati i progetti che realizzeranno attività anche nei Comuni montani e nei Comuni che ricadono nelle aree interne. Ciò è finalizzato a favorire una piena integrazione di tali territori nel circuito regionale ed il superamento dei fattori di criticità che possono aumentare i fattori di disagio e fragilità della popolazione.
L’elenco dei Comuni è consultabile nella sezione “Strategie e progetti” del sito FESR Emilia-Romagna.
Risorse disponibili e misura del contributo
- importo minimo del progetto: 20.000 euro;
- contributo regionale: fino all’80% delle spese ammissibili, massimo 50.000 euro. Il restante 20% del costo complessivo dovrà essere coperto con risorse del partenariato o contributi di terzi, debitamente documentati e rendicontati;
- risorse complessive disponibili: 450.000 euro.
Presentazione delle domande
La domanda, a firma del legale rappresentante o suo delegato, deve essere inviata esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: Politichesociali@postacert.regione.emiliaromagna.it entro le ore 13.00 del 4 settembre 2025.
Lo Studio è a disposizione per approfondimenti e per la consulenza finalizzata alla partecipazione.
A cura di Simone Vincenzi
Piano Transizione 5.0: Procedura Semplificata per accedere agli incentivi
Il Piano Transizione 5.0 introduce una procedura semplificata, che consente alle imprese di accedere in modo più veloce e meno oneroso al credito d’imposta del 35% per investimenti in beni strumentali 4.0 ad alta efficienza energetica.
Questa modalità agevolativa si rivolge a chi sostituisce macchinari obsoleti, completamente ammortizzati da almeno 24 mesi, con nuove tecnologie interconnesse e a basso impatto energetico.
Vantaggi della Procedura Semplificata
- Nessuna misurazione energetica sul campo: il risparmio è presunto per legge al 5% rispetto al bene sostituito.
- Accesso automatico alla soglia minima di efficienza: il risparmio del 5% è sufficiente per rientrare nei requisiti del Piano.
La certificazione energetica rimane obbligatoria, ma si evitano diagnosi energetiche complesse ed articolate. È necessaria sia ex ante che ex post, a cura di professionisti abilitati (EGE, ESCo, ingegneri o periti esperti in efficienza energetica).
Requisiti dei beni agevolabili
Per accedere all’agevolazione, il nuovo macchinario deve rispettare i seguenti requisiti:
- appartenere all’Allegato A della Legge 232/2016 (beni 4.0 interconnessi);
- garantire un livello di efficienza conforme a standard riconosciuti (es. ISO 14955, EN 50598, IEC 60034, Regolamenti UE 2019/1781, 2019/1784);
- essere accompagnato da documentazione tecnica del costruttore o da certificazioni rilasciate da enti accreditati.
Destinatari ideali della Procedura Semplificata
La procedura semplificata rappresenta una soluzione ideale per le PMI che:
- sostituiscono tecnologie obsolete;
- desiderano ottenere l’incentivo senza affrontare un processo tecnico complesso;
- hanno la necessità di ridurre tempi e costi dell’iter burocratico.
Lo Studio M&W, insieme ai suoi partner, è a disposizione per:
_verifica preliminare di ammissibilità dell’investimento;
_redazione della documentazione e delle certificazioni energetiche;
_assistenza completa nella comunicazione al GSE e nella gestione della pratica.
A cura di Simone Vincenzi
Bando a sostegno delle neo-imprese modenesi - Anno 2025 CCIAA di Modena
La Camera di Commercio di Modena, nell’ambito delle iniziative volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, mette a disposizione fondi per incentivare la creazione e lo sviluppo di nuove imprese.
Le domande possono essere presentate dal 22 settembre 2025 al 3 ottobre 2025.
Spese ammissibili
Tra le spese ammissibili rientrano:
- onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipati dal notaio/consulente;
- canoni di locazione dell’immobile limitatamente a soli tre mesi, purché successivi alla data di iscrizione al Registro Imprese;
- acquisto o leasing di beni strumentali/macchinari/attrezzature/hardware/arredi; le spese devono riguardare esclusivamente beni nuovi, durevoli e strettamente funzionali all’attività svolta;
- acquisto o leasing di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali;
- spese per la realizzazione del sito internet (nel limite massimo del 30% del costo complessivo del progetto);
- registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze;
- consulenza e servizi specialistici nelle seguenti aree: marketing, logistica, digitale, gestione del personale, economico-finanziaria e contrattualistica.
Entità del contributo
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 3.000,00.
Destinatari del contributo
L’intervento è rivolto alle nuove imprese attive (PMI) con sede e/o unità locale in provincia di Modena iscritte al Registro Imprese a partire dal 01/01/2025.
Verrà data priorità alle imprese giovanili, composte in maggioranza da giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Modalità operative
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di lunedì 22 settembre 2025 fino alle ore 12:00 di venerdì 3 ottobre 2025, esclusivamente in modalità telematica con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
La domanda dovrà essere composta da preventivi di spesa o fatture, con data non antecedente il 01/01/2025.
La concessione degli incentivi avverrà non oltre 30 giorni dalla data di chiusura del bando, ovvero entro lunedì 3 novembre 2025.
Lo Studio è a disposizione per l’assistenza all’invio delle domande.
A cura di Simone Vincenzi
Finanziamento a fondo perduto in sostegno alle Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (CACER) e per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
E’ stato pubblicato il bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) finalizzato a sostenere la realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (CACER).
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto e incentivi economici per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili.
Chi può partecipare?
Possono accedere al bando:
- le Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (CACER);
- le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Obiettivo del bando
L’obiettivo del bando è finanziare investimenti per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo, attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia.
Il bando prevede degli incentivi per la condivisione dell’energia e contributi della misura PNRR destinati ai comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:
- realizzazione di impianti a fonti rinnovabili;
- fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software;
- opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- connessione alla rete elettrica nazionale;
- studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche;
- direzione lavori e sicurezza;
- collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
Tipologia di contributo
Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme:
- una tariffa incentivante sull’energia prodotta da fonti rinnovabili e autoconsumata virtualmente dai membri della CER. La tariffa è compresa tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista un’ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica;
- un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Tale corrispettivo vale circa 8 €/MWh;
- per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 50.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR.
Termini di presentazione della domanda
Si può presentare domanda fino al 30 novembre 2025.
La procedura di valutazione è a graduatoria.
Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.
A cura di Simone Vincenzi
Misura Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI Italiane
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 320 milioni di euro per sostenere investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia rinnovabile.
A partire dall’8 luglio 2025, le piccole e medie imprese italiane hanno accesso ad un’importante opportunità, sotto forma di contributo a fondo perduto, dedicata alla transizione energetica.
Soggetti beneficiari
Possono partecipare:
- Micro e Piccole Imprese (meno di 50 dipendenti e fino a 10 milioni di fatturato);
- Medie Imprese (meno di 250 dipendenti e fino a 50 milioni di fatturato).
Esclusioni
Nell’allegato 1 al Decreto Direttoriale del 14/03/2025, sono elencati i Codici Ateco non ammissibili, che in particolare riguardano:
- Sezione A – Agricoltura, Silvicoltura e pesca;
- Sezione B – Attività estrattive (intera sezione);
- Sezione C – Attività manifatturiere (i codici ateco che afferiscono alla lavorazione di materiali derivanti da combustibili fossili e fabbricazione di veicoli a scopi militari);
- Sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (intera sezione);
- Sezione E – Fornitura di acqua; gestione di reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (i codici ateco che afferiscono alla gestione dei rifiuti);
- Sezione G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio (i codici ateco che afferiscono all’ingrosso di rottami);
- Sezione H – Trasporto e magazzinaggio (i codici ateco che afferiscono alle condotte gas e al trasporto aereo);
- Sezione S – Attività artistiche, sportive e di divertimento (i codici ateco che afferiscono al gioco e lotterie).
Sono inoltre Escluse:
- le imprese inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167;
- le industrie ad alta emissione di CO2 ossia le imprese che svolgono attività incluse nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento.
Interventi finanziabili
Sono ammessi investimenti in:
- impianti solari fotovoltaici per autoconsumo immediato;
- impianti minieolici per autoconsumo immediato.
Gli investimenti di cui sopra possono essere combinati ad un sistema di stoccaggio dell’energia autoprodotta finalizzata al consumo differito, a condizione che la componente di stoccaggio assorba almeno il 75% della sua energia dall’impianto solare fotovoltaico o minieolico installato.
Per accedere all’agevolazione è obbligatorio realizzare una diagnosi energetica redatta da tecnici iscritti all’ordine professionale di riferimento, da EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) accreditati UNI CEI 11339, da ESCo accreditate UNI CEI 11352 e da Auditor energetici. Qualora l’impresa risulti già in possesso di una diagnosi energetica in corso di validità, la stessa dovrà essere integrata con le informazioni specifiche del nuovo investimento.
I programmi di investimento devono essere ultimati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo.
Caratteristiche dell'investimento
Per poter accedere al contributo a fondo perduto:
- l’investimento deve riguardare una sola unità produttiva in uso all’impresa;
- gli impianti devono essere realizzati su coperture di edifici esistenti o di strutture pertinenziali destinate al servizio dei predetti edifici;
- l’energia prodotta deve essere destinata all’autoconsumo;
- l’importo dell’investimento è di minimo 30.000 euro, massimo 1.000.000 di euro;
- l’investimento deve essere avviato dopo il 5 maggio 2025.
Requisiti tecnici dei moduli fotovoltaici ammessi
I moduli fotovoltaici ammissibili devono essere prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea e possono essere:
- moduli fotovoltaici con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%;
- moduli fotovoltaici e celle, con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%;
- moduli composti da celle bifacciali ad etero giunzione di silicio o tandem, con un’efficienza di cella almeno pari al 24%.
Spese ammissibili
Sono ammissibili:
- a) l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di impianti solari fotovoltaici o minieolici (beni materiali nuovi), sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- b) apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
- c) sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- d) diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi (max 3% di a+b+c).
Leasing finanziario ammesso
E’ possibile sostenere gli investimenti anche attraverso leasing finanziario. Sono considerate agevolabili le sole spese relative all’importo dei canoni – al netto degli interessi e delle altre spese connesse al contratto (quali oneri assicurativi e costi di rifinanziamento) – effettivamente pagati e quietanzati entro il termine massimo di 20 mesi decorrenti dalla data di concessione dell’agevolazione.
L’impresa dovrà fornire attestazione da parte della società di leasing che tutti i canoni siano stati oggetto di regolare pagamento. Il contributo può coprire fino al 100% dei canoni pagati, entro i limiti previsti.
Il contratto di leasing deve prevedere obbligatoriamente (anche mediante appendice), al momento della stipula, l’opzione di acquisto da parte dell’impresa locataria.
Entità del contributo
Il contributo a fondo perduto è assegnato nella misura massima del:
- 30% per le medie imprese;
- 40% per le micro e piccole imprese;
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
- 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
Non è cumulabile con altri aiuti di stato, ma è cumulabile con il piano Transizione 5.0.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande possono essere presentate dall’8 luglio 2025 al 30 settembre 2025.
La procedura di valutazione è a graduatoria.
Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.
A cura di Simone Vincenzi
Formazione a sostegno delle filiere produttive per la transizione ecologica e digitale
Sono quattro le filiere e gli ambiti di azione dei nuovi progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo+, progettati per le Aziende.
L’obiettivo principale è creare un sistema di formazione accessibile a tutti, che consenta di acquisire nuove competenze o di aggiornare quelle già possedute. In particolare i corsi si concentrano sulle competenze necessarie per operare nel mondo del lavoro in continua evoluzione, sempre più caratterizzato da processi di digitalizzazione e dalla crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.
Un'offerta formativa per tutti i ruoli aziendali
L’offerta formativa è stata approvata con DGR n. 1914/2024, in esito all’Avviso di cui alla DGR n. 774/2024 titolato “Avviso per rendere disponibili misure di formazione permanente e di formazione continua a sostegno dell’innovazione, della sostenibilità e della competitività delle filiere produttive regionali. Pr FSE+ 2021/2027”.
E’ progettata per proporre corsi di formazione adatti a tutte le figure aziendali, dai lavoratori agli imprenditori, al fine di migliorare le competenze tecnico professionali e/o manageriali necessarie a sostenere i processi di innovazione e rendere le aziende delle filiere target presenti sul territorio più competitive.
Destinatari dei corsi
La Regione Emilia-Romagna e il Fondo Sociale Europeo+ finanziano percorsi formativi rivolti a imprenditori, soci titolari, liberi professionisti e dipendenti, puntando ad una crescita delle competenze strategiche per lo sviluppo del sistema produttivo regionale.
Tipologie di corsi
A.I.D.A: Artificial Intelligence & Data Analysis
La manifattura e la logistica stanno vivendo un forte cambiamento grazie a tecnologie avanzate e digitalizzazione. Big Data e Intelligenza artificiale stanno rivoluzionando i processi, rendendoli più efficienti, personalizzati e sostenibili.
In questo contesto, un’ attenzione specifica va riservata alla filiera del “DATO”, in quanto elemento fondamentale per abilitare la digitalizzazione dei processi industriali e della movimentazione delle merci.
I corsi gratuiti inerenti li potete trovare cliccando qui: A.I.D.A: Artificial Intelligence & Data Analysis – Ifoa
La gestione del Rifiuto come Risorsa
Nel contesto attuale, il waste management – inteso come gestione intelligente, efficace ed efficiente di ogni tipologia di rifiuto – rappresenta un ambito chiave per l’applicazione dell’IA. L’Intelligenza Artificiale, grazie all’elaborazione e al monitoraggio di una gran mole di dati, garantisce da una parte l’efficienza della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, dall’altra l’equità fiscale attraverso una misurazione precisa dei conferimenti di cittadini e aziende.
I corsi gratuiti inerenti li potete trovare cliccando qui: 2R: La gestione del Rifiuto come Risorsa – Ifoa
Benessere e Salute: iniziative integrate per l’innovazione sociale e un futuro sostenibile
Per costruire una società più giusta e sostenibile, occorre promuovere azioni e acquisire competenze che riconoscano il benessere come un bene comune da tutelare e promuovere attraverso interventi mirati e integrati.
In questa prospettiva, il benessere di ogni individuo deve essere considerato all’interno di un ecosistema sociale interconnesso: dipende non solo dalla qualità dei servizi sanitari disponibili, ma anche dall’accesso a un’educazione di qualità, a un ambiente sano, a un’alimentazione adeguata e alla sensibilizzazione su tematiche specifiche.
I corsi gratuiti inerenti li potete trovare cliccando qui: Benessere e Salute: iniziative integrate per l’innovazione sociale e un futuro sostenibile – Ifoa
Quality First: qualificazione e innovazione dei processi nella filiera agroalimentare
Lo sviluppo della Green Economy richiede la digitalizzazione dei processi aziendali, soprattutto nella filiera agroalimentare, uno dei pilastri dell’economia dell’Emilia Romagna.
I corsi gratuiti inerenti li potete trovare cliccando qui: Quality First: qualificazione e innovazione dei processi nella filiera agroalimentare – Ifoa
A cura di Simone Vincenzi
Voucher Digitali - Anno 2025 CCIAA Bologna
La Camera di Commercio di Bologna intende promuovere la diffusione della cultura digitale nelle PMI di tutti i settori economici, attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, comprese quelle finalizzate ad approcci green oriented volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo.
Soggetti beneficiari
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese di tutti i settori che, alla data di presentazione della domanda e fino alla concessione dell’aiuto:
- siano classificate come Micro, Piccole o Medie imprese;
- abbiano sede legale nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Bologna;
- effettuino investimenti di cui al presente bando a favore della sede legale e/o unità locali ubicate nell’area metropolitana di Bologna.
Entità dell'agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili con un massimale di 10.000 euro.
Per accedere al contributo, l’investimento minimo è di 5.000 euro al netto di iva.
Spese ammissibili
Gli interventi di innovazione digitale ed ecologica dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche e complementari a quelle previste al precedente Elenco 1.
Elenco 1
- Intelligenza artificiale;
- soluzioni di cyber security e business continuity;
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo – macchina;
- manifattura additiva e stampa 3D;
- prototipazione rapida;
- internet delle cose e delle macchine;
- high performance computing – hpc, fog e quantum computing;
- big data e analytics;
- blockchain;
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa;
- simulazione e sistemi cyberfisici;
- integrazione verticale e orizzontale;
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione del supply chain;
- soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività;
- soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
Elenco 2
- Sistemi di pagamento mobile e/o via internet;
- sistemi fintech;
- sistemi edi, electronic data interchange;
- geolocalizzazione;
- tecnologie per l’in-store customer experience;
- system integration applicata all’automazione dei processi;
- programmi di digital marketing;
- sistemi per lo smart working e il telelavoro;
- sistemi di e-commerce;
- soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e/o di vendita.
Regolamento e modulistica
Le domande potranno essere presentate dal 10 al 17 settembre 2025.
Modalità di assegnazione
I contributi sono assegnati secondo le seguenti priorità:
Livello 1. Precedenza è data alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili, delle imprese in possesso del rating di legalità e delle imprese che sono risultate assegnatarie nel 2025 del Bando PID-Next e che hanno completato l’intero percorso previsto, con identico valore di priorità. Nell’ambito di tale livello 1 le domande vengono riportate in graduatoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse e sono ammesse a contributo fino all’esaurimento del fondo disponibile.
Livello 2. Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procederà al finanziamento delle domande ammissibili con costi di progetto riferiti alle tecnologie prioritarie di Intelligenza Artificiale e alle Soluzioni di Cybersecurity e Businnes Continuity. Le tecnologie prioritarie hanno fra loro identica precedenza. Nell’ambito di tale livello 2 le domande vengono riportate in graduatoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse e sono ammesse a contributo fino all’esaurimento del fondo disponibile.
Livello 3. In seguito, in presenza di disponibilità residue, si procederà all’assegnazione del contributo alle altre imprese ammissibili, in base all’ordine cronologico di invio, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Tempistiche di assegnazione ed erogazione dei contributi
Termini per l’assegnazione del contributo: 90 giorni dall’ultimo giorno utile per l’invio delle domande.
Termini per l’istruttoria delle rendicontazioni: 90 giorni dalla data di ricevimento delle rendicontazioni.
Terminata l’istruttoria sulla rendicontazione presentata, l’ufficio promozione trasmette gli atti di liquidazione del contributo all’ufficio contabilità e fisco che, da quel momento, ha massimo 60 giorni per procedere all’erogazione.
Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.
A cura di Simone Vincenzi
INVITALIA | Contributo a fondo perduto per migliorare le strutture turistiche
Il Ministero del Turismo, con l’obiettivo di sostenere e sviluppare l’offerta turistica italiana, attiverà una nuova misura di sostegno agli investimenti nel settore turistico-ricettivo.
Il provvedimento stanzia 109 milioni di euro a favore di progetti volti a migliorare l’offerta turistica, incentivare la destagionalizzazione, promuovere la digitalizzazione, potenziare le filiere e assicurare il rispetto dei principi ESG (ambientali, sociali e di governance).
Beneficiari
Tra i beneficiari del contributo a fondo perduto troviamo imprese del settore alloggio e ristorazione, inclusi: ristoranti, catering, B&B, campeggi, rifugi, agriturismi, ostelli, centri termali e wellness, stabilimenti balneari, parchi divertimento, discoteche, organizzatori di eventi, fiere e congressi.
Agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 30% delle spese ammissibili.
Aumenti cumulabili:
- +20% micro e piccole imprese;
- +10% medie imprese;
- +15% se si migliora l’efficienza energetica almeno del 40%;
- +15% se l’intervento è nelle regioni del Mezzogiorno;
- +5% nelle aree assistite ex art. 107.3.c.
Spese totali riconosciute: fino a € 15 milioni di euro. Durata massima progetto: 24 mesi.
Interventi ammissibili
Gli interventi ammissibili sono:
- miglioramento di almeno due classi energetiche;
- installazione di impianti antinquinamento e sistemi di monitoraggio consumi;
- digitalizzazione (hardware e software per turismo sostenibile, ESG, destagionalizzazione);
- creazione o riqualificazione di centri sportivi, wellness, congressi;
- acquisizione di brevetti, licenze, know-how.
Presentazione domande
Il bando sarà gestito da Invitalia ed è di prossima apertura. In attesa dell’Avviso e della relativa modulistica.
A cura di Simone Vincenzi