business plan

Business Plan: strumento decisivo per ottenere credito, guidare l’impresa e fare davvero la differenza

Il contesto attuale è complesso: mercati instabili, tassi in aumento, accesso al credito più selettivo.
In questo scenario, il business plan non è più un documento “accessorio”, ma un elemento decisivo per: 

  • ottenere finanziamenti;
  • guidare la strategia aziendale;
  • prendere decisioni consapevoli;
  • anticipare rischi e opportunità. 

Oggi banche e investitori guardano alla capacità futura dell’impresa di creare valore e generare cassa, non solo ai risultati passati.

Cosa cercano le banche: futuro, coerenza, visione

Il bilancio racconta ciò che l’azienda ha fatto.

Il business plan racconta dove vuole andare. 

Per valutare un’impresa, banche e investitori si chiedono: 

  • la strategia è chiara?
  • gli obiettivi sono realistici?
  • il management ha le competenze per realizzarla?
  • l’azienda è preparata ai cambiamenti del mercato? 

Un piano ben strutturato permette all’impresa di “parlare la lingua del credito”, dimostrando: 

  • sostenibilità delle scelte;
  • credibilità del progetto;
  • capacità di gestione e visione.

Il finanziatore non investe nel passato, ma nel futuro dell’azienda.

Come viene valutata oggi un’impresa: non solo numeri

Le proiezioni economico-finanziarie restano importanti, ma da sole non bastano. 
Gli analisti guardano anche a ciò che c’è dietro ai numeri.

Le aree qualitative chiave

Governance e management 

  • competenze;
  • organizzazione decisionale;
  • sistemi di controllo .

Struttura interna 

  • processi chiari;
  • risorse adeguate;
  • cultura aziendale. 

Posizionamento competitivo 

  • differenziazione;
  • barriere all’ingresso;
  • strategie commerciali.

Resilienza e adattabilità 

  • gestione dei rischi;
  • flessibilità operativa;
  • capacità di reagire agli shock.

Coerenza del modello di business 

  • obiettivi realistici;
  • allineamento tra risorse, mercato e strategia. 

 In sintesi: perché il business plan pesa più di ieri 

  • aiuta l’impresa a definire la propria rotta;
  • rende più semplice ottenere credito;
  • migliora il dialogo con banche e investitori;
  • rafforza la capacità di prendere decisioni strategiche;
  • permette di prevedere criticità e cogliere opportunità.

Oggi, più che mai, il futuro dell’azienda si costruisce con un piano chiaro, credibile e aggiornato.

A cura di Simone Vincenzi


startup

Bando Startup innovative - Emilia Romagna

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 5 milioni di euro per sostenere la crescita delle startup innovative con meno di 5 anni di attività.

L’obiettivo è stimolare lo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni ad alto contenuto tecnologico, rafforzare il sistema dell’innovazione e favorire l’integrazione tra ricerca, industria e territori. Il bando finanzia investimenti, sviluppo tecnologico, attività commerciali e organizzative utili a consolidare la business idea.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese iscritte come startup innovative da meno di 5 anni e che:

  • siano costituite e attive;
  • abbiano o attivino un’unità locale in Emilia-Romagna;
  • per PMI: siano in possesso di polizza assicurativa contro rischi catastrofali.

Interventi ammissibili

I progetti devono avere un forte contenuto innovativo/tecnologico e possono riguardare:

  1. a) Sviluppo prodotto
  • concept, brevetti;
  • prototipazione, test;
  • ingegnerizzazione, validazione.
  1. b) Sviluppo commerciale
  • posizionamento di mercato;
  • strategie di marketing;
  • internazionalizzazione.
  1. c) Sviluppo organizzativo
  • rafforzamento team;
  • potenziamento struttura operativa.

Sono valorizzati i progetti legati a ricerca, trasferimento tecnologico, modelli di business nuovi, applicazioni di Intelligenza Artificiale e tecnologie che riducono disuguaglianze.

Durata del progetto

Avvio: dalla data di presentazione della domanda.

Conclusione: entro il 31 luglio 2027.

Possibile proroga di 4 mesi (fino al 30 novembre 2027) con richiesta entro il 30 giugno 2027.

Investimento minimo

L’investimento minimo è pari a:

  • 120.000 € per startup fino a 3 anni;
  • 350.000 € per startup da 3 a 5 anni.

Spese ammissibili

Tra le spese ammissibili rientrano:

Investimenti materiali

  • impianti, macchinari, attrezzature (anche leasing/noleggio con regole specifiche).

Software e brevetti

  • acquisto o abbonamento licenze software e titoli di brevetto.

Ricerca e sviluppo

  • affitto laboratori per ricerca & sviluppo;
  • realizzazione prototipi.

Consulenze specialistiche

  • progettazione, sviluppo, test, certificazioni;
  • piani di internazionalizzazione.

Fiere (max 4)

  • 12.700 € ciascuna all’estero;
  • 3.000 € ciascuna in Italia.

Trasferte

  • viaggio, vitto, alloggio del team e visite tecniche.

Costi del personale

  • dipendenti e amministratori (art. 55 Reg. UE 1060/2021).

Spese generali

  • calcolate forfettariamente al 7% delle voci precedenti.

Contributo

Il Bando “Sostegno allo Sviluppo delle Startup Innovative 2025” prevede un contributo a fondo perduto fino al 60%, con massimali diversi per regime di aiuto:

Regime de Minimis

  • fino a 3 anni: 150.000 €
  • da 3 a 5 anni: 300.000 €

Regime di Esenzione

  • fino a 3 anni: 150.000 €
  • da 3 a 5 anni: 500.000 €

Premialità

  • +10% assunzione dipendente a tempo indeterminato
  • +5% impresa giovanile/femminile o con sede in area montana/interna/107.3.c

Cumulabilità

Cumulabile con crediti d’imposta non qualificabili come aiuti di Stato, purché non coprano le stesse quote di costo.

Modalità di erogazione

Facoltative

  • Anticipo fino al 40% con fideiussione oppure
  • Rendicontazione intermedia, alternativa alla richiesta di anticipo, da presentare dopo 6 mesi dalla data di concessione del contributo, con almeno il 30% dell’investimento realizzato.

Obbligatoria

  • Rendicontazione finale entro 31 ottobre 2027 (o 29 febbraio 2028 con proroga).

Scadenze e procedura

Le domande possono essere presentate fino al 30 gennaio 2026.

Saranno oggetto di procedura valutativa a graduatoria.

Documenti da allegare

Sono da allegare i soli documenti tecnici obbligatori, ad esempio:

  • business plan;
  • preventivi;
  • delibere bancarie;
  • diagnosi energetica;
  • altri documenti tecnici previsti dal bando.

Criteri di valutazione (sintesi)

A – Innovazione e qualità tecnico-scientifica (max 55)

  • innovatività tecnologica;
  • qualità prodotti/servizi;
  • difendibilità e stato dell’arte;
  • mercato e strategia;
  • connessioni con ricerca e industria.

B – Qualità economico-finanziaria (max 30)

  • competenze del team;
  • coerenza piano investimenti;
  • sostenibilità dell’idea.

C – Sostenibilità finanziaria (max 10)

  • copertura dei costi;
  • coerenza delle fonti finanziarie.

D – Impatto climatico (max 5)

contributo alla neutralità carbonica.

Lo Studio è a disposizione delle imprese interessate alla partecipazione.

A cura di Simone Vincenzi


contributi ferrara

Contributi per nuove aperture commerciali in locali inutilizzati del centro storico di Ferrara

Il Comune di Ferrara, insieme alla Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna, ha attivato il bando “Affittami”, una misura che sostiene l’apertura di nuove attività nei locali sfitti o inoccupati del centro storico.

L’iniziativa si inserisce nel percorso di sviluppo degli Hub urbani e anticipa i futuri bandi regionali previsti dalla L.R. 12/2023.

Le domande per questi contributi possono essere presentate dal 7 novembre 2025 al 15 maggio 2026 tramite piattaforma Restart.

Avvio delle attività

Sono ammesse esclusivamente attività avviate tra il 21 ottobre 2025 (data di approvazione del bando) e il 30 aprile 2026.
La data di avvio è quella risultante dal Registro Imprese/REA (o dalla comunicazione SUAP per le vetrine espositive).

Chi può accedere

Possono partecipare micro e piccole imprese che intendono aprire:

  • una nuova sede operativa,
  • una nuova unità locale commerciale o artigianale,
  • oppure una vetrina espositiva senza vendita,

in un locale fronte strada situato nelle principali vie del centro storico (es. corso Martiri della Libertà, corso Porta Reno, via Cairoli, via San Romano, via Saraceno, piazza Trento e Trieste).
Sono ammessi i codici ATECO relativi al commercio non alimentare di vicinato, artigianato artistico/di servizio e attività espositive.

Contributi previsti

Il bando riconosce un contributo pari al 50% del canone di locazione per 12 mesi, fino a:

  • 5.000 € per nuove attività commerciali;
  • 2.500 € per attività espositive;
  • 7.000 € (commerciali) e 3.500 € (espositive) per attività avviate in via San Romano.

La misura è biennale: al termine del primo anno sarà possibile richiedere una seconda annualità tramite procedura semplificata. Le risorse disponibili per la prima annualità ammontano a 250.000 euro.

Due le modalità di erogazione:

  • Linea A – Anticipo del contributo (con fideiussione);
  • Linea B – Erogazione a rendicontazione (a consuntivo).

Selezione e punteggi

Le domande saranno valutate a sportello, in ordine cronologico, fino a esaurimento fondi.

Un comitato tecnico attribuirà un punteggio basato su qualità del progetto, impatto economico, innovazione, esperienza del proponente, presenza giovanile/femminile e caratteristiche del locale (accessibilità, arredi, efficienza).

Informazioni e supporto

Per richiesta di informazioni e assistenza è possibile scrivere alla seguente mail:
lorenzo.merli@mwassociati.it

A cura di Lorenzo Merli


contributi nuove attività

Contributi per nuove attività in piazza Garibaldi - comune di Finale Emilia

Il Bando concede contributi per l’apertura di nuove attività economiche nel Comune di Finale Emilia, esclusivamente in Piazza Garibaldi in locali sfitti.

I contributi vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse disponibili e, qualora vengano presentate domande, successivamente accolte, che superano l’importo stanziato, si procederà con una erogazione proporzionale tra tutti gli aventi diritto.

Il contributo

I contributi saranno concessi a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 4.000 euro per ciascuna attività. L’importo dell’investimento minimo da effettuare è di 8.000 euro, da intendersi IVA esclusa, a meno che quest’ultima non rappresenti un costo non recuperabile. Le attività devono essere aperte al pubblico.

I contributi verranno assegnati fino a esaurimento delle risorse disponibili e qualora le domande presentate superino l’importo stanziato, si procederà con una erogazione proporzionale a tutti gli aventi diritto.

Saranno ammesse solo le spese realizzate e sostenute a partire dalla data di presentazione del presente bando.

Requisiti di partecipazione

Possono partecipare al bando le imprese che intendono aprire in piazza Garibaldi in locali sfitti.

È richiesta la disponibilità di un locale idoneo:

  • categorie catastali C1 (negozi e botteghe) o C3 (laboratori) e D2 (strutture ricettive turistiche a pagamento, inclusi i B&B e residence);
  • a titolo di proprietà o contratto/accordo preliminare di locazione con la proprietà;
  • con vetrine e accesso posti al piano terra e visibili sulla Piazza Garibaldi di Finale Emilia.

All’atto della domanda i richiedenti dovranno dichiarare se soggetti già costituiti:

  • di essere regolarmente iscritti al REA presso la CCIAA;
  • di essere in regola col pagamento dei tributi comunali;
  • di essere in regola con il pagamento di imposte e tasse;
  • di essere in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali nei confronti di INPS e INAIL (DURC regolare).

Esclusioni

Sono esclusi dal bando i progetti d’impresa che includono, anche parzialmente:

  • articoli per soli adulti;
  • attività di scommesse e gioco d’azzardo;
  • attività di “compro oro”;
  • armi, munizioni e materiale esplosivo, inclusi i fuochi d’artificio;
  • la vendita di cannabis light;
  • istituti di credito.

Modalità e tempistiche per la presentazione della domanda

Le domande di adesione dovranno essere presentate tramite PEC all’indirizzo comunefinale@cert.comune.finale.mo.it, entro il 26 novembre 2025.

La graduatoria verrà resa pubblica entro il 15 dicembre 2025.

Per informazioni è possibile rivolgersi al SUAP – Via Monte Grappa 6 telefonando al n. 0535-788111, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 10,30, oppure inviando una mail al seguente indirizzo: suap@comune.finale.mo.it

A cura di Simone Vincenzi


iperammortamento 2026

Iperammortamento 2026: incentivi per beni strumentali, energia rinnovabile e innovazione digitale

È stata approvata una nuova misura fiscale a favore delle imprese: il nuovo Iperammortamento 2026, di cui si attende il decreto attuativo, che sostituisce l’attuale credito di imposta previsto dai piani Transizione 4.0 e 5.0.

Vantaggi

I vantaggi sono vari:

  • Fino al 220% di iperammortamento per beni strumentali nuovi.
  • Aliquote maggiorate per investimenti che riducono i consumi energetici.
  • Incentivo cumulabile con altri contributi pubblici.

La maggiorazione degli ammortamenti consiste in una deduzione extracontabile che riduce l’imponibile fiscale.

Il beneficio, pertanto, si traduce in un valore equivalente dell’ammortamento maggiorato: per esempio, il 220% con IRES al 24% corrisponde a un incentivo di circa il 52,8%.

Investimenti agevolati

Gli investimenti che potranno beneficiare dell’agevolazione includono:

  • macchinari e impianti digitali (caratteristiche 4.0);
  • software connessi ai sistemi aziendali;
  • pannelli fotovoltaici e impianti green;
  • sistemi ibridi digitali/sostenibili.

Tempistiche di applicazione

Il nuovo Iperammortamento 2026 riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 (con estensione al 30 giugno 2027 se l’ordine è stato accettato e pagato in parte entro fine 2026).

Il decreto attuativo, la piattaforma e le comunicazioni operative saranno definiti da GSE in convenzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Se hai già individuato un investimento in beni strumentali o stai valutando il rinnovo del parco macchine, lo Studio è a disposizione per una valutazione preliminare e per strutturare insieme un piano di azione, così da procedere appena sarà disponibile il decreto attuativo con i dettagli della nuova misura.

A cura di Simone Vincenzi


carta della cultura

La Carta della Cultura

Dalle ore 12:00 del 1° ottobre alle ore 12:00 del 31 ottobre 2025 su App IO e relativo sito possono essere richiesti i benefici previsti dalla “Carta della Cultura”.

Si tratta di un’iniziativa del Ministero della cultura (Mic), realizzata tramite il Centro per il libro e la lettura con la gestione tecnica affidata a PagoPA, CONSAP e SOGEI.

Finalità della misura e beneficiari

La misura consiste in un contributo per l’acquisto di libri, mirato a contrastare la povertà educativa e culturale e favorire la diffusione della lettura.

Potranno accedervi i nuclei familiari, italiani o stranieri residenti in Italia, con un ISEE inferiore a 15mila euro.

Caratteristiche della Carta e presentazione della domanda

La Carta – una per nucleo familiare – è rilasciata in formato digitale e ha un valore di 100 euro per ciascuna annualità dal 2020 al 2024 (fino ad un massimo di 500 euro nel caso di riconoscimento del beneficio per le cinque annualità).

L’importo potrà essere speso per l’acquisto di libri, sia cartacei che digitali (purché dotati di codice ISBN), presso le librerie e i punti vendita convenzionati, il cui elenco sarà consultabile su una piattaforma dedicata.

Ogni nucleo familiare può presentare una sola domanda esclusivamente tramite l’App IO, l’app dei servizi pubblici gestita da PagoPA, accedendo con l’identità SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE), dalle ore 12.00 del 1° ottobre 2025 alle ore 12.00 del 31 ottobre.

Formazione della graduatoria e criteri di assegnazione

Dopo la chiusura del periodo di presentazione delle domande, sarà stilata una graduatoria per ogni singola annualità, in base a due criteri:

  • all’ISEE dell’anno di riferimento della Carta (es. Carta anno 2021, Carta anno 2022 etc.), in ordine crescente (dall’ISEE più basso al più alto);
  • all’ordine di presentazione della richiesta in caso di parità di ISEE.

Si precisa che l’erogazione delle carte è subordinata alla disponibilità dei fondi, fino all’esaurimento degli stessi.

Comunicazione dell’esito e utilizzo della carta

L’esito della richiesta sarà notificato tramite l’App IO, i beneficiari riceveranno la carta direttamente nella sezione “Portafoglio” dell’app e avranno 12 mesi di tempo dal rilascio per utilizzarla.

Ulteriori informazioni

Maggiori dettagli sulle condizioni di partecipazione saranno resi noti direttamente in app e sul sito, ed eventualmente sui siti istituzionali del Mic e del Centro per il libro e la lettura.


bando iniziative promozionali

Bando a sostegno delle iniziative promozionali nazionali e internazionali - CCIAA Ferrara-Ravenna

La Camera di commercio di Ferrara e Ravenna ha pubblicato 3 misure a sostegno delle iniziative promozionali delle imprese ferraresi e ravennati sui mercati nazionali ed internazionali:

-Misura A: partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali.
-Misura B: acquisizione di servizi integrati per operare sui mercati internazionali.
-Misura C: partecipazione a manifestazioni di rilievo locale, provinciale o infraprovinciale.

Beneficiari

I beneficiari sono le Micro o Piccole o Medie imprese con sede legale e/o unità locali operative nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Ferrara Ravenna.

Interventi ammissibili

  • Misura A: Partecipazione in presenza a manifestazioni fieristiche all’estero e/o a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia, a condizione che l’impresa risulti iscritta a catalogo come espositore o co-espositore. Sono escluse le fiere esclusivamente dedicate ai consumatori (“business to consumer”) e quelle in sola modalità digitale.
  • Misura B: Acquisizione di servizi qualificati a sostegno dell’export, che consentano di migliorare la conoscenza dei mercati esteri e dei potenziali clienti, di predisporre strategie e piani di ingresso in nuovi mercati o di promuovere prodotti e servizi. Inoltre, è ricompresa l’acquisizione di servizi a sostegno dell’export, che permettano di adeguare l’offerta alle esigenze normative, culturali e di mercato dei Paesi esteri.
  • Misura C: Partecipazione, come espositore o co-espositore, ad iniziative e manifestazioni (enogastronomiche, tradizionali e culturali, eventi locali straordinari, manifestazioni sportive) in svolgimento nel territorio delle province di Ferrara e di Ravenna. È prevista la partecipazione dell’impresa sia a livello individuale, con acquisto di un proprio spazio espositivo, sia tramite adesione a partecipazione collettiva curata da consorzi o da associazioni.

Spese ammissibili

Tra le spese ammissibili, troviamo:

  • Misura A: Sono finanziabili le spese, sostenute per la partecipazione a manifestazioni fieristiche in svolgimento nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2025 e il 30 giugno 2026. Ad esempio: allestimenti relativi allo spazio espositivo acquisito; affitto; allacciamenti elettrici ed idrici e le relative utenze; servizi quali facchinaggio, movimentazione interna dei prodotti o dei materiali, pulizia dello stand, servizi di interpretariato e hostess di fiera.
  • Misura B: Sono finanziabili le spese, sostenute direttamente e specificatamente imputabili all’iniziativa, riconducibili agli interventi di cui al precedente articolo, nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2025 e il 30 giugno 2026. Ad esempio: spese per produzione di campionature; spese per l’acquisto di beni usati o noleggiati; spese per il trasporto dei beni acquistati; spese per opere murarie o impiantistiche.
  • Misura C: Sono finanziabili le spese relative alla partecipazione, come espositore o co-espositore, ad iniziative e manifestazioni in programma e svolgimento dal 15 ottobre 2025 al 31 marzo 2026, nel territorio delle province di Ferrara e di Ravenna. Ad esempio: locazione di spazi espositivi, ivi compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori in base al regolamento della manifestazione; allestimento stand e relative utenze.

Entità dell'agevolazione

Le 3 misure a sostegno delle iniziative promozionali delle imprese di Ferrara e Ravenna consistono:

  • Misura A: Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute. Contributo massimo: € 4.000,00.
  • Misura B: Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute. Contributo massimo: € 2.500,00.
  • Misura C: Contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese sostenute. Contributo massimo: € 1.500,00.

Per tutte le misure del presente bando, alle imprese in possesso del rating di legalità ed alle imprese femminili verrà riconosciuta una premialità di € 250,00.

Scadenza presentazione delle domande

Per quanto riguarda la presentazione delle domande:

  • Misura A: Si potrà presentare domanda dalle ore 10.00 del 23 ottobre 2025 alle ore 12.00 del 20 febbraio 2026.
  • Misura B: Si potrà presentare domanda dalle ore 10.00 del 27 ottobre 2025 alle ore 12.00 del 20 febbraio 2026.
  • Misura C: Si potrà presentare domanda dalle ore 12.00 del 27 ottobre 2025 alle ore 12.00 dell’8 maggio 2026.

Lo studio è a disposizione per l’invio delle istanze.

A cura di Simone Vincenzi


bando doppia transizione

Bando doppia transizione 2025 - CCIAA Ferrara-Ravenna

Il Bando doppia transizione è finalizzato alla promozione dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale dell’attività di impresa nello sviluppo del sistema economico locale.

Beneficiari

I beneficiari sono Micro o Piccole o Medie imprese con sede legale e/o unità locali operative nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Ferrara Ravenna.

Spese ammissibili

  • Misura 1: Servizi di consulenza e formazione erogati da soggetti qualificati, nonché beni e servizi strumentali finalizzati alla realizzazione di interventi di innovazione digitale nell’ambito di determinate tecnologie, ad esempio, robotica avanzata e collaborativa, sistemi di interfaccia uomo-macchina, analisi dei big data, intelligenza artificiale, blockchain.
  • Misura 2: Servizi di consulenza e formazione erogati da soggetti qualificati, finalizzati a incentivare la razionalizzazione dell’uso di energia mediante interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, acquisizione di sistemi di autoproduzione da fonti rinnovabili (FER), partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). I servizi possono riguardare ambiti come, ad esempio, implementazione di Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009; studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica.

Sono finanziabili gli interventi realizzati nel periodo compreso tra il 1° giugno 2025 fino al 31 marzo 2026; farà fede la data delle fatture.

Non potranno presentare domanda per la Misura 1, le imprese che hanno già beneficiato del contributo sulle edizioni 2024 e 2023 del Bando Voucher digitali I4.0.

Agevolazione

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili.

Il contributo massimo è pari a €5.000,00 .

La spesa minima è pari a €3.000,00 .

Scadenza presentazione domande

Le domande possono essere presentate dalle ore 10.00 del 4 novembre 2025 alle ore 12.00 del 4 dicembre 2025.

Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.

A cura di Simone Vincenzi


bando amianto

Bando ISI INAIL Amianto 2025/2026 – Contributi a Fondo Perduto

Il Bando ISI INAIL è un’agevolazione a fondo perduto promossa ogni anno dall’INAIL per incentivare la rimozione dell’amianto dagli stabilimenti aziendali e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Anche se il nuovo Bando 2025/2026 non è ancora stato pubblicato, è già possibile iniziare le prevalutazioni e verificarne la fattibilità.

Beneficiari

Possono partecipare tutte le imprese con sede in Italia, iscritte alla CCIAA, che non abbiano ottenuto agevolazioni dai bandi ISI 2022, 2023, 2024.

Requisiti principali

• Immobile nella disponibilità dell’impresa;
• Regolarità contributiva (DURC INPS/INAIL);
• Rispetto del limite de minimis (max 300.000 € negli ultimi 3 anni);
• Nessuna condanna per reati legati a sicurezza sul lavoro (se non estinti);
• Regolarità urbanistica dell’unità produttiva;
• Investimento avviato solo dopo la chiusura della procedura di domanda;
• Mantenimento dell’attività nell’immobile per almeno 3 anni dopo la conclusione del progetto.

Entità del contributo

L’agevolazione copre fino al 65% delle spese ammissibili (al netto IVA).

Il contributo massimo è pari a 130.000 euro. Il contributo minimo è invece pari a 5.000 euro.

Interventi ammissibili

Il Bando prevede il finanziamento di diversi interventi, tra cui:

• Rimozione, trasporto e smaltimento amianto in discarica autorizzata;
• Rifacimento della copertura e accessori (lucernari, grondaie);
• Spese tecniche (max 10% del progetto e max 10.000 €);
• Analisi e campionamento amianto da laboratorio qualificato;
• Controsoffitti contenenti amianto (max 20 €/mq);
• Coperture (max 60 €/mq) con possibilità di integrazione di impianti fotovoltaici integrati;
• Ancoraggi permanenti (max 10% del costo di bonifica e rifacimento).

Tempistiche

Gli interventi devono essere avviati dopo la chiusura della procedura informatica e conclusi entro 12 mesi (prorogabili di 6).

In attesa della pubblicazione delle nuove date ufficiali, lo Studio rimane a disposizione per i necessari approfondimenti.

A cura di Simone Vincenzi


bando fiere

Bando Fiere Invitalia

Il Bando Fiere Invitalia consiste in un contributo a fondo perduto del valore massimo di 10.000 euro, destinato a favore delle PMI aventi sede nel territorio nazionale, per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche nazionali o internazionali organizzate in Italia,

riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025,

che si tengono nel periodo compreso tra l’8 agosto 2025, data di pubblicazione del decreto predetto ministeriale sul sito web istituzionale del Ministero, e il 31 dicembre 2025.

L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti di intensità del Regolamento de minimis applicabile, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nei limiti delle risorse finanziarie destinate per l’intervento.

A chi si rivolge

L’incentivo è rivolto a tutte le PMI aventi sede legale e/o operativa nel territorio nazionale che, nel periodo compreso tra l’ 8 agosto 2025 e il 31 dicembre 2025, partecipano alle manifestazioni fieristiche nazionali o internazionali organizzate in Italia riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025.

Come funziona

Passaggio 1

Le domande di assegnazione del contributo a fondo perduto dovranno pervenire esclusivamente tramite procedura informatica (il cui link sarà reso disponibile, in tempo utile, nella presente sezione e sul sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it), dalle ore 12:00 del 7 ottobre 2025 e fino alle ore 12:00 del 28 ottobre 2025.

Successivamente alla chiusura dello sportello, il buono è assegnato dal Ministero, sulla base di una graduatoria definita in considerazione del punteggio attribuito in relazione agli indicatori e alle maggiorazioni individuati dal decreto ministeriale 26 giugno 2025.

Passaggio 2

Per il tramite del proprio legale rappresentate, ovvero, di altro soggetto delegato, i soggetti assegnatari del buono potranno presentare l’istanza di rimborso dello stesso, esclusivamente tramite procedura informatica (il cui link sarà reso disponibile, in tempo utile, nella presente sezione e sul sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it)), a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento di assegnazione del buono di cui all’articolo 9, comma 9, del decreto e fino alle ore 12:00 del 30 marzo 2026, secondo le modalità indicate dal decreto direttoriale 11 agosto 2025.

Spese ammissibili

Sono ammissibili all’agevolazione:

  1. spese per l’affitto degli spazi espositivi. Oltre all’affitto degli spazi espositivi, rientrano in tale categoria le spese relative al pagamento di quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione;
  2. spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
  3. spese per la pulizia dello spazio espositivo;
  4. spese per la spedizione e il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
  5. spese per i servizi di trasporto e stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
  6. spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
  7. spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
  8. spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
  9. spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alle manifestazioni fieristiche e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione.

Non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse.

Lo studio è a disposizione per la necessaria assistenza.

A cura di Simone Vincenzi