Bando ISI INAIL Amianto 2025/2026 – Contributi a Fondo Perduto
Il Bando ISI INAIL è un’agevolazione a fondo perduto promossa ogni anno dall’INAIL per incentivare la rimozione dell’amianto dagli stabilimenti aziendali e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Anche se il nuovo Bando 2025/2026 non è ancora stato pubblicato, è già possibile iniziare le prevalutazioni e verificarne la fattibilità.
Beneficiari
Possono partecipare tutte le imprese con sede in Italia, iscritte alla CCIAA, che non abbiano ottenuto agevolazioni dai bandi ISI 2022, 2023, 2024.
Requisiti principali
• Immobile nella disponibilità dell’impresa;
• Regolarità contributiva (DURC INPS/INAIL);
• Rispetto del limite de minimis (max 300.000 € negli ultimi 3 anni);
• Nessuna condanna per reati legati a sicurezza sul lavoro (se non estinti);
• Regolarità urbanistica dell’unità produttiva;
• Investimento avviato solo dopo la chiusura della procedura di domanda;
• Mantenimento dell’attività nell’immobile per almeno 3 anni dopo la conclusione del progetto.
Entità del contributo
L’agevolazione copre fino al 65% delle spese ammissibili (al netto IVA).
Il contributo massimo è pari a 130.000 euro. Il contributo minimo è invece pari a 5.000 euro.
Interventi ammissibili
Il Bando prevede il finanziamento di diversi interventi, tra cui:
• Rimozione, trasporto e smaltimento amianto in discarica autorizzata;
• Rifacimento della copertura e accessori (lucernari, grondaie);
• Spese tecniche (max 10% del progetto e max 10.000 €);
• Analisi e campionamento amianto da laboratorio qualificato;
• Controsoffitti contenenti amianto (max 20 €/mq);
• Coperture (max 60 €/mq) con possibilità di integrazione di impianti fotovoltaici integrati;
• Ancoraggi permanenti (max 10% del costo di bonifica e rifacimento).
Tempistiche
Gli interventi devono essere avviati dopo la chiusura della procedura informatica e conclusi entro 12 mesi (prorogabili di 6).
In attesa della pubblicazione delle nuove date ufficiali, lo Studio rimane a disposizione per i necessari approfondimenti.
A cura di Simone Vincenzi
Bando Fiere Invitalia
Il Bando Fiere Invitalia consiste in un contributo a fondo perduto del valore massimo di 10.000 euro, destinato a favore delle PMI aventi sede nel territorio nazionale, per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche nazionali o internazionali organizzate in Italia,
riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025,
che si tengono nel periodo compreso tra l’8 agosto 2025, data di pubblicazione del decreto predetto ministeriale sul sito web istituzionale del Ministero, e il 31 dicembre 2025.
L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti di intensità del Regolamento de minimis applicabile, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nei limiti delle risorse finanziarie destinate per l’intervento.
A chi si rivolge
L’incentivo è rivolto a tutte le PMI aventi sede legale e/o operativa nel territorio nazionale che, nel periodo compreso tra l’ 8 agosto 2025 e il 31 dicembre 2025, partecipano alle manifestazioni fieristiche nazionali o internazionali organizzate in Italia riferite ai settori rispetto ai quali sono associati più elevati costi dell’esposizione fieristica, individuati all’articolo 7 del decreto ministeriale 26 giugno 2025.
Come funziona
Passaggio 1
Le domande di assegnazione del contributo a fondo perduto dovranno pervenire esclusivamente tramite procedura informatica (il cui link sarà reso disponibile, in tempo utile, nella presente sezione e sul sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it), dalle ore 12:00 del 7 ottobre 2025 e fino alle ore 12:00 del 28 ottobre 2025.
Successivamente alla chiusura dello sportello, il buono è assegnato dal Ministero, sulla base di una graduatoria definita in considerazione del punteggio attribuito in relazione agli indicatori e alle maggiorazioni individuati dal decreto ministeriale 26 giugno 2025.
Passaggio 2
Per il tramite del proprio legale rappresentate, ovvero, di altro soggetto delegato, i soggetti assegnatari del buono potranno presentare l’istanza di rimborso dello stesso, esclusivamente tramite procedura informatica (il cui link sarà reso disponibile, in tempo utile, nella presente sezione e sul sito internet del Soggetto gestore (www.invitalia.it)), a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento di assegnazione del buono di cui all’articolo 9, comma 9, del decreto e fino alle ore 12:00 del 30 marzo 2026, secondo le modalità indicate dal decreto direttoriale 11 agosto 2025.
Spese ammissibili
Sono ammissibili all’agevolazione:
- spese per l’affitto degli spazi espositivi. Oltre all’affitto degli spazi espositivi, rientrano in tale categoria le spese relative al pagamento di quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione;
- spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
- spese per la pulizia dello spazio espositivo;
- spese per la spedizione e il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
- spese per i servizi di trasporto e stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
- spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
- spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
- spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
- spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alle manifestazioni fieristiche e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione.
Non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse.
Lo studio è a disposizione per la necessaria assistenza.
A cura di Simone Vincenzi
Regione Emilia-Romagna: borse di studio e contributi per i libri di testo per l'anno scolastico 2025/2026
La Regione Emilia-Romagna ha approvato con la Delibera n.1165 del 14 luglio 2025 i nuovi requisiti e criteri per l’assegnazione di borse di studio e contributi per i libri di testo per l’anno scolastico 2025/2026.
Le domande possono essere presentate dal 4 settembre 2025.
L’obbiettivo è garantire a tutti pari opportunità di accesso all’istruzione, ridurre le disuguaglianze e sostenere le famiglie nelle spese scolastiche.
Requisiti per accedere ai benefici
Sono destinatari dei benefici gli studenti e le studentesse in possesso dei seguenti requisiti:
- nati a partire dal 01/01/2001;
- residenti in Emilia-Romagna, anche frequentanti scuole localizzate in regioni confinanti/limitrofe a condizione che lo studente rientri quotidianamente nella propria residenza;
- appartenenti a nuclei familiari con Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), in corso di validità, che rientri nelle seguenti due fasce:
Fascia 1: ISEE da € 0 a € 10.632,94,
Fascia 2: ISEE da € 10.632,95 a € 15.748,78;
- iscritti ai percorsi per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e del diritto dovere all’istruzione e alla formazione.
Il requisito relativo all’età non si applica agli studenti e alle studentesse con disabilità certificata ai sensi della Legge n.104/1992.
Tipologie di benefici
Borse di studio a valere su risorse regionali
Sono finalizzate a sostenere gli studenti che, oltre ad essere in possesso dei requisiti generali sopra elencati, risultano iscritti:
- al primo e al secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie;
- al secondo e terzo anno dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per il conseguimento di una qualifica professionale di liv. III EQF rientrante nell’offerta regionale presso un organismo di formazione professionale accreditato;
- alle tre annualità dei progetti personalizzati dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) di cui al comma 2, art. 11 della L.R. 5/2011 presso un organismo di formazione professionale accreditato per l’obbligo di istruzione che opera nel sistema regionale IeFP, compreso il primo anno propedeutico.
Borse di studio a valere su risorse statali
Sono finalizzate a sostenere gli studenti nelle spese per l’acquisto di libri di testo, di soluzioni per la mobilità e il trasporto, per l’accesso ai beni e servizi di natura culturale.
Sono beneficiari gli studenti che, oltre ad essere in possesso dei requisiti generali precedentemente elencati, risultano iscritti all’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie.
Contributi per i libri di testo
Sono finalizzati a sostenere gli studenti nelle spese per l’acquisto di libri di testo e di altri materiali e contenuti didattici, anche digitali.
Sono beneficiari gli studenti che, oltre ad essere in possesso dei requisiti generali precedentemente elencati, risultano iscritti:
- alle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie;
- ai percorsi di primo livello che rilasciano un titolo conclusivo del I ciclo dei Centri per Istruzione degli Adulti (CPIA).
Modalità di presentazione della domanda
La domanda può essere presentata esclusivamente online da uno dei genitori o da chi rappresenta legalmente il minore o direttamente dallo studente se maggiorenne.
Nel caso di studente maggiorenne, la domanda può essere presentata dal genitore/tutore delegato formalmente dallo studente stesso.
Per presentare la domanda occorre utilizzare l’applicativo predisposto da ER.GO e denominato ERGO SCUOLA reso disponibile al seguente link https://scuola.er-go.it.
L’accesso all’applicativo ER.GO SCUOLA può essere effettuato unicamente tramite l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di identità digitale) e la CIE (Carta d’identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
Tempi di attivazione delle procedure, di presentazione delle istanze e di validazione
- Dal 4 Settembre 2025 ed entro le ore 18.00 del 24 Ottobre 2025: presentazione delle domande esclusivamente on-line da parte dell’utenza.
- Solo nei giorni 23 e 24 Ottobre 2025 (fino alle ore 18): possibilità di presentazione delle domande on-line utilizzando il protocollo mittente della Dichiarazione sostitutiva unica (DSU).
- Entro il 12 Novembre 2025: validazione da parte delle Scuole/Enti di formazione dei dati riferiti alle domande e contenuti nell’applicativo.
- Entro il 21 Novembre 2025: validazione da parte dei Comuni/Unioni di Comuni dei dati contenuti nell’applicativo riferiti alle domande di contributo libri di testo.
- Entro il 18 Dicembre 2025: conclusione istruttoria da parte delle Province/Città Metropolitana di Bologna relativa ai dati contenuti nell’applicativo riferiti alle domande di borsa di studio.
Determinazione degli importi
Gli importi esatti dei contributi e delle borse di studio saranno definiti in un secondo momento, a seguito della validazione dei dati, tenendo conto degli studenti aventi diritto e delle risorse disponibili.
In particolare, per le borse di studio a valere sulle risorse regionali gli importi potranno essere “importo base” e “importo maggiorato” del 25% rispetto all’importo base. La borsa di studio con “importo maggiorato” viene concessa:
- agli studenti che hanno conseguito nell’anno scolastico precedente la votazione media pari o superiore al 7. Nel caso di studenti che nell’anno scolastico precedente erano iscritti al terzo anno della scuola secondaria di I grado, occorre fare riferimento alla valutazione dell’esame finale;
- agli studenti con disabilità certificata ai sensi della L. 104/92, indipendentemente dal requisito del merito.
Lo Studio è a disposizione per fornire assistenza e per l’invio delle domande.
A cura di Valentina Manzini
L’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale
L’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale è una prestazione economica concessa a soggetti che svolgono una determinata attività autonoma e che cessano di lavorare senza aver ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.
A chi è rivolto
Sono destinatari di tale beneficio esclusivamente gli iscritti alla Gestione commercianti che esercitano determinate attività:
- attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in qualità di titolari o coadiutori;
- attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante, in qualità di titolari o coadiutori.
Per effetto delle norme vigenti, tra i beneficiari rientrano anche:
- gli esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in qualità di titolari o coadiutori;
- gli agenti e rappresentanti di commercio.
Decorrenza e durata
L’indennizzo spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se, a quella data, risultano perfezionati tutti i requisiti richiesti e il soggetto non svolge alcuna attività lavorativa.
Viene erogato fino a tutto il mese di compimento dell’età per la pensione di vecchiaia vigente nella Gestione commercianti.
Il periodo di godimento dell’indennizzo è utile, nell’ambito della Gestione commercianti, ai fini del solo diritto a pensione, non per la misura.
Quanto spetta
L’importo dell’indennizzo è pari al trattamento minimo di pensione previsto per gli iscritti alla Gestione speciale commercianti. Per il 2025 questo valore è di 603,40 euro.
L’erogazione dell’indennizzo viene effettuata con le stesse modalità e cadenze previste per le prestazioni pensionistiche agli esercenti attività commerciali.
L’indennizzo è assoggettato a tassazione con le stesse modalità previste per la generalità dei trattamenti pensionistici; non è previsto il pagamento di interessi legali, né la rivalutazione monetaria, né l’applicazione di trattenute sindacali e/o l’erogazione di trattamenti di famiglia.
Requisiti per richiedere l'indennizzo
L’indennizzo spetta ai soggetti che:
- dal 1° gennaio 2019 abbiano cessato definitivamente l’attività commerciale, riconsegnando al Comune la licenza/autorizzazione (ove la stessa fosse stata richiesta per l’avvio dell’attività) e richiedendo la cancellazione dal registro di appartenenza presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo (REA);
- al momento della domanda di indennizzo abbiano compiuto almeno 62 anni, se uomini, oppure almeno 57 anni, se donne;
- al momento della cessazione dell’attività per la quale è richiesto l’indennizzo risultino iscritti da almeno cinque anni nella Gestione speciale commercianti.
La concessione dell’indennizzo non è compatibile con la pensione di vecchiaia, ma è compatibile con gli altri trattamenti pensionistici diretti.
La percezione dell’indennizzo è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività di lavoro sia dipendente sia autonomo. Pertanto, se il soggetto riprende una qualsiasi attività lavorativa subordinata o autonoma, è tenuto a comunicarlo all’INPS entro 30 giorni; l’indennizzo cessa dal primo giorno del mese successivo alla ripresa dell’attività.
Come presentare domanda
La domanda per ottenere l’indennizzo può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato, denominato “Domanda di indennità commercianti”.
In alternativa si può fare domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Tempi di lavorazione del provvedimento
Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.
Lo Studio è a disposizione per eventuali chiarimenti e per l’assistenza all’invio delle domande.
A cura di Valentina Manzini
Bonus Psicologo 2025
Il 9 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale (Salute-MEF) sul riparto delle risorse relative al “bonus psicologo” per l’anno 2025.
L’INPS, d’intesa con il Ministero della Salute, ha individuato dal 15 settembre al 14 novembre 2025 la finestra temporale per presentare la domanda di accesso al contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia.
Requisiti di accesso
Il beneficio è destinato ai cittadini con un reddito ISEE, in corso di validità, non superiore ai 50mila euro.
Entità del contributo
Il bonus riconosce fino a 50 euro per seduta per un massimo di 1.500 euro per beneficiario, secondo i seguenti scaglioni:
- ISEE inferiore a 15.000 euro: il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;
- ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro: il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;
- ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro: il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.
Il contributo può essere richiesto una sola volta ed è utilizzabile presso gli specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti – Albo degli Psicologi -, che abbiano comunicato l’adesione all’iniziativa al Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (CNOP).
Presentazione della domanda
La domanda per accedere al contributo può essere presentata annualmente esclusivamente in via telematica, accedendo al portale web dell’INPS (tramite SPID, CIE o CNS).
Sul sito dell’INPS sono disponibili tutte le informazioni su entità, modalità e requisiti per l’assegnazione del “bonus psicologo”.
Lo Studio è a disposizione per l’assistenza all’invio delle domande.
A cura di Valentina Manzini
Bando per l'assegnazione dei finanziamenti a sostegno delle reti associative per la realizzazione di progetti di diffusione e rilevanza regionale
La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione risorse per finanziare progetti finalizzati alla realizzazione di attività sociali, sportive, culturali, di animazione comunitaria, sviluppo e rafforzamento del volontariato, promozione della cittadinanza attiva, della legalità, della sostenibilità ambientale, nonché allo sviluppo delle risorse umane e delle competenze.
Destinatari
Possono partecipare alla selezione, in base a quanto previsto dal punto 1 del Bando, le articolazioni regionali delle reti associative ovvero Enti del terzo settore che:
- Sono iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS), di cui all’art. 45 del D.lgs. n. 117/2017, alla data di approvazione del presente bando, con sede sul territorio regionale;
- Sono affiliati ad uno degli enti iscritti al RUNTS come rete associativa ai sensi dell’art. 41 del D.lgs. n. 117/2017;
- Sulla base di quanto previsto dallo Statuto, svolgono un ruolo di coordinamento di livello regionale nell’ambito della rete nazionale.
Requisiti dei progetti
I progetti dovranno essere volti a realizzare:
- attività sociali, sportive e culturali, alle quali possano partecipare in forma gratuita anche persone in condizioni di difficoltà socioeconomica, in particolare i minori d’età. Tali attività devono essere individuate in accordo con gli enti locali, al fine di contrastare fenomeni di svantaggio ed esclusione sociale;
- azioni di animazione della comunità che in particolare sappiano promuovere e valorizzare le relazioni fra generazioni e il dialogo interculturale, quali fattori di coesione e inclusione sociale;
- attività di sviluppo e rafforzamento del volontariato, della cittadinanza attiva, della legalità e della sostenibilità ambientale in particolare attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni;
- attività di sviluppo delle risorse umane e qualificazione delle competenze delle articolazioni associative;
I progetti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2026 ed insistere su un ambito territoriale interprovinciale, prevedendo azioni in almeno tre province.
Saranno inoltre valorizzati i progetti che realizzeranno attività anche nei Comuni montani e nei Comuni che ricadono nelle aree interne. Ciò è finalizzato a favorire una piena integrazione di tali territori nel circuito regionale ed il superamento dei fattori di criticità che possono aumentare i fattori di disagio e fragilità della popolazione.
L’elenco dei Comuni è consultabile nella sezione “Strategie e progetti” del sito FESR Emilia-Romagna.
Risorse disponibili e misura del contributo
- importo minimo del progetto: 20.000 euro;
- contributo regionale: fino all’80% delle spese ammissibili, massimo 50.000 euro. Il restante 20% del costo complessivo dovrà essere coperto con risorse del partenariato o contributi di terzi, debitamente documentati e rendicontati;
- risorse complessive disponibili: 450.000 euro.
Presentazione delle domande
La domanda, a firma del legale rappresentante o suo delegato, deve essere inviata esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: Politichesociali@postacert.regione.emiliaromagna.it entro le ore 13.00 del 4 settembre 2025.
Lo Studio è a disposizione per approfondimenti e per la consulenza finalizzata alla partecipazione.
A cura di Simone Vincenzi
Bando a sostegno delle neo-imprese modenesi - Anno 2025 CCIAA di Modena
La Camera di Commercio di Modena, nell’ambito delle iniziative volte a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, mette a disposizione fondi per incentivare la creazione e lo sviluppo di nuove imprese.
Le domande possono essere presentate dal 22 settembre 2025 al 3 ottobre 2025.
Spese ammissibili
Tra le spese ammissibili rientrano:
- onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipati dal notaio/consulente;
- canoni di locazione dell’immobile limitatamente a soli tre mesi, purché successivi alla data di iscrizione al Registro Imprese;
- acquisto o leasing di beni strumentali/macchinari/attrezzature/hardware/arredi; le spese devono riguardare esclusivamente beni nuovi, durevoli e strettamente funzionali all’attività svolta;
- acquisto o leasing di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali;
- spese per la realizzazione del sito internet (nel limite massimo del 30% del costo complessivo del progetto);
- registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze;
- consulenza e servizi specialistici nelle seguenti aree: marketing, logistica, digitale, gestione del personale, economico-finanziaria e contrattualistica.
Entità del contributo
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 3.000,00.
Destinatari del contributo
L’intervento è rivolto alle nuove imprese attive (PMI) con sede e/o unità locale in provincia di Modena iscritte al Registro Imprese a partire dal 01/01/2025.
Verrà data priorità alle imprese giovanili, composte in maggioranza da giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Modalità operative
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di lunedì 22 settembre 2025 fino alle ore 12:00 di venerdì 3 ottobre 2025, esclusivamente in modalità telematica con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
La domanda dovrà essere composta da preventivi di spesa o fatture, con data non antecedente il 01/01/2025.
La concessione degli incentivi avverrà non oltre 30 giorni dalla data di chiusura del bando, ovvero entro lunedì 3 novembre 2025.
Lo Studio è a disposizione per l’assistenza all’invio delle domande.
A cura di Simone Vincenzi
Finanziamento a fondo perduto in sostegno alle Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (CACER) e per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
E’ stato pubblicato il bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) finalizzato a sostenere la realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (CACER).
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto e incentivi economici per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili.
Chi può partecipare?
Possono accedere al bando:
- le Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (CACER);
- le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Obiettivo del bando
L’obiettivo del bando è finanziare investimenti per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo, attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia.
Il bando prevede degli incentivi per la condivisione dell’energia e contributi della misura PNRR destinati ai comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:
- realizzazione di impianti a fonti rinnovabili;
- fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software;
- opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- connessione alla rete elettrica nazionale;
- studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche;
- direzione lavori e sicurezza;
- collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
Tipologia di contributo
Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata sotto due diverse forme:
- una tariffa incentivante sull’energia prodotta da fonti rinnovabili e autoconsumata virtualmente dai membri della CER. La tariffa è compresa tra 60 €/MWh e 120€/MWh, in funzione della taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici è prevista un’ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh in funzione della localizzazione geografica;
- un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Tale corrispettivo vale circa 8 €/MWh;
- per le sole CER i cui impianti di produzione sono ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 50.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del PNRR.
Termini di presentazione della domanda
Si può presentare domanda fino al 30 novembre 2025.
La procedura di valutazione è a graduatoria.
Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.
A cura di Simone Vincenzi
Misura Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI Italiane
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 320 milioni di euro per sostenere investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia rinnovabile.
A partire dall’8 luglio 2025, le piccole e medie imprese italiane hanno accesso ad un’importante opportunità, sotto forma di contributo a fondo perduto, dedicata alla transizione energetica.
Soggetti beneficiari
Possono partecipare:
- Micro e Piccole Imprese (meno di 50 dipendenti e fino a 10 milioni di fatturato);
- Medie Imprese (meno di 250 dipendenti e fino a 50 milioni di fatturato).
Esclusioni
Nell’allegato 1 al Decreto Direttoriale del 14/03/2025, sono elencati i Codici Ateco non ammissibili, che in particolare riguardano:
- Sezione A – Agricoltura, Silvicoltura e pesca;
- Sezione B – Attività estrattive (intera sezione);
- Sezione C – Attività manifatturiere (i codici ateco che afferiscono alla lavorazione di materiali derivanti da combustibili fossili e fabbricazione di veicoli a scopi militari);
- Sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (intera sezione);
- Sezione E – Fornitura di acqua; gestione di reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (i codici ateco che afferiscono alla gestione dei rifiuti);
- Sezione G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio (i codici ateco che afferiscono all’ingrosso di rottami);
- Sezione H – Trasporto e magazzinaggio (i codici ateco che afferiscono alle condotte gas e al trasporto aereo);
- Sezione S – Attività artistiche, sportive e di divertimento (i codici ateco che afferiscono al gioco e lotterie).
Sono inoltre Escluse:
- le imprese inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167;
- le industrie ad alta emissione di CO2 ossia le imprese che svolgono attività incluse nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento.
Interventi finanziabili
Sono ammessi investimenti in:
- impianti solari fotovoltaici per autoconsumo immediato;
- impianti minieolici per autoconsumo immediato.
Gli investimenti di cui sopra possono essere combinati ad un sistema di stoccaggio dell’energia autoprodotta finalizzata al consumo differito, a condizione che la componente di stoccaggio assorba almeno il 75% della sua energia dall’impianto solare fotovoltaico o minieolico installato.
Per accedere all’agevolazione è obbligatorio realizzare una diagnosi energetica redatta da tecnici iscritti all’ordine professionale di riferimento, da EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) accreditati UNI CEI 11339, da ESCo accreditate UNI CEI 11352 e da Auditor energetici. Qualora l’impresa risulti già in possesso di una diagnosi energetica in corso di validità, la stessa dovrà essere integrata con le informazioni specifiche del nuovo investimento.
I programmi di investimento devono essere ultimati entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo.
Caratteristiche dell'investimento
Per poter accedere al contributo a fondo perduto:
- l’investimento deve riguardare una sola unità produttiva in uso all’impresa;
- gli impianti devono essere realizzati su coperture di edifici esistenti o di strutture pertinenziali destinate al servizio dei predetti edifici;
- l’energia prodotta deve essere destinata all’autoconsumo;
- l’importo dell’investimento è di minimo 30.000 euro, massimo 1.000.000 di euro;
- l’investimento deve essere avviato dopo il 5 maggio 2025.
Requisiti tecnici dei moduli fotovoltaici ammessi
I moduli fotovoltaici ammissibili devono essere prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea e possono essere:
- moduli fotovoltaici con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%;
- moduli fotovoltaici e celle, con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%;
- moduli composti da celle bifacciali ad etero giunzione di silicio o tandem, con un’efficienza di cella almeno pari al 24%.
Spese ammissibili
Sono ammissibili:
- a) l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di impianti solari fotovoltaici o minieolici (beni materiali nuovi), sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- b) apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
- c) sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- d) diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi (max 3% di a+b+c).
Leasing finanziario ammesso
E’ possibile sostenere gli investimenti anche attraverso leasing finanziario. Sono considerate agevolabili le sole spese relative all’importo dei canoni – al netto degli interessi e delle altre spese connesse al contratto (quali oneri assicurativi e costi di rifinanziamento) – effettivamente pagati e quietanzati entro il termine massimo di 20 mesi decorrenti dalla data di concessione dell’agevolazione.
L’impresa dovrà fornire attestazione da parte della società di leasing che tutti i canoni siano stati oggetto di regolare pagamento. Il contributo può coprire fino al 100% dei canoni pagati, entro i limiti previsti.
Il contratto di leasing deve prevedere obbligatoriamente (anche mediante appendice), al momento della stipula, l’opzione di acquisto da parte dell’impresa locataria.
Entità del contributo
Il contributo a fondo perduto è assegnato nella misura massima del:
- 30% per le medie imprese;
- 40% per le micro e piccole imprese;
- 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
- 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
Non è cumulabile con altri aiuti di stato, ma è cumulabile con il piano Transizione 5.0.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande possono essere presentate dall’8 luglio 2025 al 30 settembre 2025.
La procedura di valutazione è a graduatoria.
Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.
A cura di Simone Vincenzi
Voucher Digitali - Anno 2025 CCIAA Bologna
La Camera di Commercio di Bologna intende promuovere la diffusione della cultura digitale nelle PMI di tutti i settori economici, attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, comprese quelle finalizzate ad approcci green oriented volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo.
Soggetti beneficiari
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese di tutti i settori che, alla data di presentazione della domanda e fino alla concessione dell’aiuto:
- siano classificate come Micro, Piccole o Medie imprese;
- abbiano sede legale nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Bologna;
- effettuino investimenti di cui al presente bando a favore della sede legale e/o unità locali ubicate nell’area metropolitana di Bologna.
Entità dell'agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili con un massimale di 10.000 euro.
Per accedere al contributo, l’investimento minimo è di 5.000 euro al netto di iva.
Spese ammissibili
Gli interventi di innovazione digitale ed ecologica dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche e complementari a quelle previste al precedente Elenco 1.
Elenco 1
- Intelligenza artificiale;
- soluzioni di cyber security e business continuity;
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo – macchina;
- manifattura additiva e stampa 3D;
- prototipazione rapida;
- internet delle cose e delle macchine;
- high performance computing – hpc, fog e quantum computing;
- big data e analytics;
- blockchain;
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa;
- simulazione e sistemi cyberfisici;
- integrazione verticale e orizzontale;
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione del supply chain;
- soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività;
- soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.
Elenco 2
- Sistemi di pagamento mobile e/o via internet;
- sistemi fintech;
- sistemi edi, electronic data interchange;
- geolocalizzazione;
- tecnologie per l’in-store customer experience;
- system integration applicata all’automazione dei processi;
- programmi di digital marketing;
- sistemi per lo smart working e il telelavoro;
- sistemi di e-commerce;
- soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e/o di vendita.
Regolamento e modulistica
Le domande potranno essere presentate dal 10 al 17 settembre 2025.
Modalità di assegnazione
I contributi sono assegnati secondo le seguenti priorità:
Livello 1. Precedenza è data alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili, delle imprese in possesso del rating di legalità e delle imprese che sono risultate assegnatarie nel 2025 del Bando PID-Next e che hanno completato l’intero percorso previsto, con identico valore di priorità. Nell’ambito di tale livello 1 le domande vengono riportate in graduatoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse e sono ammesse a contributo fino all’esaurimento del fondo disponibile.
Livello 2. Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procederà al finanziamento delle domande ammissibili con costi di progetto riferiti alle tecnologie prioritarie di Intelligenza Artificiale e alle Soluzioni di Cybersecurity e Businnes Continuity. Le tecnologie prioritarie hanno fra loro identica precedenza. Nell’ambito di tale livello 2 le domande vengono riportate in graduatoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse e sono ammesse a contributo fino all’esaurimento del fondo disponibile.
Livello 3. In seguito, in presenza di disponibilità residue, si procederà all’assegnazione del contributo alle altre imprese ammissibili, in base all’ordine cronologico di invio, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Tempistiche di assegnazione ed erogazione dei contributi
Termini per l’assegnazione del contributo: 90 giorni dall’ultimo giorno utile per l’invio delle domande.
Termini per l’istruttoria delle rendicontazioni: 90 giorni dalla data di ricevimento delle rendicontazioni.
Terminata l’istruttoria sulla rendicontazione presentata, l’ufficio promozione trasmette gli atti di liquidazione del contributo all’ufficio contabilità e fisco che, da quel momento, ha massimo 60 giorni per procedere all’erogazione.
Lo Studio è a disposizione per l’invio delle istanze.
A cura di Simone Vincenzi