Il Piano Transizione 5.0 introduce una procedura semplificata, che consente alle imprese di accedere in modo più veloce e meno oneroso al credito d’imposta del 35% per investimenti in beni strumentali 4.0 ad alta efficienza energetica.

Questa modalità agevolativa si rivolge a chi sostituisce macchinari obsoleti, completamente ammortizzati da almeno 24 mesi, con nuove tecnologie interconnesse e a basso impatto energetico.

Vantaggi della Procedura Semplificata

  • Nessuna misurazione energetica sul campo: il risparmio è presunto per legge al 5% rispetto al bene sostituito.
  • Accesso automatico alla soglia minima di efficienza: il risparmio del 5% è sufficiente per rientrare nei requisiti del Piano.

La certificazione energetica rimane obbligatoria, ma si evitano diagnosi energetiche complesse ed articolate. È necessaria sia ex ante che ex post, a cura di professionisti abilitati (EGE, ESCo, ingegneri o periti esperti in efficienza energetica).

Requisiti dei beni agevolabili

Per accedere all’agevolazione, il nuovo macchinario deve rispettare i seguenti requisiti:

  • appartenere all’Allegato A della Legge 232/2016 (beni 4.0 interconnessi);
  • garantire un livello di efficienza conforme a standard riconosciuti (es. ISO 14955, EN 50598, IEC 60034, Regolamenti UE 2019/1781, 2019/1784);
  • essere accompagnato da documentazione tecnica del costruttore o da certificazioni rilasciate da enti accreditati.

Destinatari ideali della Procedura Semplificata

La procedura semplificata rappresenta una soluzione ideale per le PMI che:

  • sostituiscono tecnologie obsolete;
  • desiderano ottenere l’incentivo senza affrontare un processo tecnico complesso;
  • hanno la necessità di ridurre tempi e costi dell’iter burocratico.

Lo Studio M&W, insieme ai suoi partner, è a disposizione per:

_verifica preliminare di ammissibilità dell’investimento;

_redazione della documentazione e delle certificazioni energetiche;

_assistenza completa nella comunicazione al GSE e nella gestione della pratica.

A cura di Simone Vincenzi