Come sappiamo dalle anticipazioni di questi mesi, gli argomenti attesi nella Legge di bilancio 2026 sono diversi e riguardano principalmente il taglio IRPEF, l’IRES premiale, il regime forfettario e la rottamazione quinquies.

Il taglio IRPEF

Per quanto riguarda il taglio IRPEF, la proposta prevede la riduzione della seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33% e l’allargamento della relativa fascia di reddito fino a 60.000 euro. Tale misura punta a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio, ma il nodo centrale resta comunque quello delle risorse economiche e di finanza pubblica.

L’IRES premiale

Vi è inoltre la necessità di rivedere l’IRES premiale (mini IRES), misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 per incentivare gli investimenti e l’occupazione. In particolare, si prevede una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% per le aziende che decidono di non distribuire gli utili prodotti ma di investirne una parte nella propria crescita, acquistando beni e creando altri posti di lavoro.

Il regime forfettario

Per quanto riguarda il regime forfettario, già dalla precedente Legge di Bilancio vi erano state proposte per innalzare la soglia del regime forfettario da 85.000 euro a 100.000 euro ma senza successo; ora si prospetta nuovamente questa ipotesi da parte del Governo.

La rottamazione delle cartelle esattoriali

Accanto alle attese novità IRPEF, un’ altro tema caldo è quello della rottamazione delle cartelle esattorialiquinquies”, che ha l’obbiettivo di alleggerire il magazzino debiti distinguendo tra crediti effettivamente esigibili e quelli ormai inesigibili.

Il nuovo condono dovrebbe essere riservato a specifiche categorie di contribuenti. Inoltre, dovrebbe essere limitato per importo ed affiancato da un saldo e stralcio parziale, con l’effetto immediato di ridurre il contenzioso e di fare cassa.