Molte aziende non conoscono il rating di legalità e i vantaggi che offre.

Le opportunità che scaturiscono dalla sua attribuzione sono estremamente interessanti per le imprese, soprattutto per quanto riguarda l’accesso al credito bancario o ai finanziamenti pubblici.

Cos'è il rating di legalità

Si tratta di una certificazione utile alle imprese durante la partecipazione a procedure pubbliche come, per esempio, partecipazione a bandi, finanziamenti pubblici e credito bancario.

Viene misurato in “stelle” (da una a tre) ed è un indicatore dell’attenzione data dall’azienda al rispetto della legalità nella gestione del proprio business.

Come accedere al rating di legalità

Il rating può essere richiesto dalle aziende iscritte al registro delle imprese da almeno due anni e con un fatturato minimo di due milioni di euro (nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta).
La domanda va presentata per via telematica , utilizzando un apposito formulario reperibile sul  sito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).

La stessa AGCM provvede all’attribuzione del rating, che dura 2 anni ed è rinnovabile su richiesta.

Vantaggi del rating di legalità

Le modalità di definizione dei vantaggi collegati al rating sono disciplinate dal Regolamento attuativo.

Le aziende che hanno ottenuto il rating possono avere maggiori opportunità di business, maggiore trasparenza e visibilità sul mercato, migliore immagine sul territorio di appartenenza, accedere con più facilità a bandi o altre misure agevolative.

Rapporti con PA e banche

Le pubbliche amministrazioni, quando predispongono dei provvedimenti per concedere finanziamenti alle imprese, prevedono almeno uno dei seguenti sistemi premiali per chi è in possesso del rating:

  • Preferenza in graduatoria;
  • Attribuzione di punteggio aggiuntivo;
  • Riserva di quota delle risorse finanziarie allocate.

Anche le banche tengono conto dell’attribuzione alle imprese di questa certificazione: infatti il rating è una delle variabili utilizzate per la valutazione di accesso al credito e, inoltre, riduce tempi e costi delle istruttorie per la concessione di finanziamenti.

A cura di Simone Vincenzi