Iniziano a delinearsi le linee guida su cui si svilupperà la legge delega di riforma del fisco che il Governo è in procinto di varare. Se le tempistiche di cui si parla saranno rispettate, prima dell’estate la legge delega dovrebbe essere approvata dal Parlamento per poi essere attuata nell’arco di 24 mesi.

L’obiettivo è quello di semplificare gli adempimenti dichiarativi, razionalizzare il sistema tributario, prevedere nuove misure per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale.

Principali novità

Uno dei capitoli più importanti della delega è la riforma della tassazione delle persone fisiche (IRPEF) che prevede il passaggio da quattro a tre aliquote più basse rispetto alle precedenti, ossia quella del 23%, 33% e 43% riducendo così la pressione fiscale nel breve periodo e puntando alla flat tax per tutti con l’obiettivo di rivedere tutte le categorie di reddito attualmente soggette ad IRPEF.

Anche la tassazione delle società è interessata da una importante rivoluzione: si punta ad una nuova IRES a due aliquote del 15% e del 24%. L’aliquota ridotta del 15% dovrebbe applicarsi a quelle società che reinvestono l’utile in occupazione o acquistano beni strumentali. Il principio è

“chi più assume ed investe, meno paga”.

Per l’IRAP si arriva invece all’abrogazione totale dando priorità all’abolizione per le società di persone, studi associati e società tra professionisti e allo stesso tempo trasformandola in una sovra imposta IRES.

Tra le ipotesi al vaglio del governo c’è anche quella di azzerare l’imposta sul valore aggiunto (IVA) su alcuni prodotti di prima necessità come pane, pasta, latte, carne, pesce. Tra i tanti obiettivi, inoltre, c’è anche quello di velocizzare i rimborsi e rivedere le detrazioni e la disciplina del gruppo IVA.

Per i Comuni, Province e Città Metropolitane, si punta ad un nuovo sistema fiscale attraverso il riordino dei tributi locali, la semplificazione degli adempimenti e l’attribuzione del gettito IMU dei fabbricati di classe D ai comuni.

Queste sono solo alcune delle principali novità!

La riforma fiscale 2023 sarà quindi ambiziosa con la speranza di avviare un graduale processo di riduzione del carico fiscale per svecchiare e semplificare il nostro sistema fiscale che ormai dimostra tutti i segni dell’età.

A cura di Emanuela Sorrentino

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