Dal 1° gennaio 2024 l’obbligo di fatturazione elettronica si estenderà a tutti i contribuenti in regime forfettario.

Ricordiamo che il 1° luglio 2022 la fatturazione elettronica era diventata obbligatoria solo per i forfettari che nell’anno precedente avevano realizzato ricavi superiori a 25.000€.

Il regime transitorio terminerà, quindi, a fine 2023 e subentrerà l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i forfettari, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nell’anno precedente.

Termini e sanzioni

Per le fatture elettroniche emesse dai forfettari fino ad ora si applicano i termini di emissione della fattura elettronica in vigore anche per tutti gli altri contribuenti, che si possono riassumere nel seguente modo:

  • fattura elettronica immediataentro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione a cui il documento stesso si riferisce;
  • fattura elettronica differita: entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

In caso di invio tardivo della fattura, sono previste le seguenti sanzioni:

  • tra il 5% e il 10% dell’imposta dei corrispettivi non documentati o non registrati, in quanto la violazione è relativa a operazioni non imponibili;
  • da 250 a 2.000€ se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo.

Le fatture per prestazioni sanitarie

Come noto, per i periodi d’imposta 2019, 2020, 2021 e 2022, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, non hanno potuto emettere fatture elettroniche, con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al STS. Successivamente, il già menzionato esonero dalla fatturazione elettronica è stato esteso all’anno 2023.

Dunque, in base alla normativa in vigore, anche i medici e gli altri operatori sanitari, dal 1° gennaio 2024 dovranno emettere (salvo ulteriore proroga) la fattura elettronica.

Resta il fatto che il divieto alla fatturazione elettronica (da cui l’esonero per legge) è stato imposto dal garante della privacy e ad oggi non sembra che ci siano prese di posizioni diverse rispetto a quelle che hanno obbligato a prevedere l’esonero.

Occorrerà comunque monitorare l’evolversi della situazione.

Come emettere fattura elettronica?

Innanzitutto, serve avere un software in grado di codificare la fattura in linguaggio XML (il formato richiesto dalla normativa) e di inviarla al Sistema di Interscambio (SdI) attraverso il codice univoco assegnato.

Poi bisogna compilare la fattura elettronica.

Infine, è necessario apporre la firma digitale, inviare la fattura allo Sdi ed effettuare la conservazione sostitutiva. 

Come ricevere fatture elettroniche?

  • Nella casella PEC;
  • Nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate;
  • Nel software di fatturazione, dove le puoi gestire insieme alle fatture inviate, in modo veloce e ordinato.

Come conservare le fatture elettroniche?

È necessaria la conservazione sostitutiva a norma per 10 anni.

Attenzione! Per conservazione sostitutiva non si intende conservare il pdf. della fattura sul proprio PC o altri sistemi di archiviazione.

Si tratta di un processo regolamentato tecnicamente dalla legge che permette di conservare le fatture in modalità digitale, mantenendo il valore legale del documento.

Esistono molti software sul mercato, alcuni gratuiti ma basici (come il Software dell’Agenzia delle Entrate), altri più completi e funzionali come Fatture in Cloud con il quale sarà anche possibile condividere in tempo reale tutti i dati con lo Studio.

È possibile acquistare e attivare la propria licenza direttamente dal sito web www.fattureincloud.it oppure è possibile accedere a tariffe ridotte richiedendo una licenza fatture in cloud direttamente a M&W.

A cura di Simone Vincenzi