La Nuova Sabatini 2023 è stata confermata anche per il 2024 con ulteriori fondi. Questa misura permette di accedere a contributi per l’acquisto, attraverso finanziamento o leasing, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Inoltre, a partire dal 2023, è stata introdotta la nuova categoria green della Sabatini.

Per il 2024, grazie alle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio, il contributo sarà erogato in un’unica tranche alle imprese richiedenti.

Che cos’è la Nuova Sabatini?

La Nuova Sabatini è un’iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito. Questa misura offre sostegno finanziario per l’acquisto o il noleggio di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali per la produzione e hardware, inclusi software e tecnologie digitali.

Quali sono le novità?

  • Nuova Sabatini green: Questa categoria prevede un contributo per le PMI che investono in macchinari, impianti nuovi e attrezzature nuove di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale. Questi macchinari devono essere utilizzati per migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Questo incentivo è valido per le domande presentate dal 1° gennaio 2023.
  • Nuova Sabatini Sud: Questa linea di intervento offre un contributo per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno, tra cui Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Ministero deve ancora definire le istruzioni specifiche per questa categoria.

Come funziona la Nuova Sabatini 2023-2024?

La Nuova Sabatini consente di accedere a finanziamenti e sostenere determinati tipi di investimenti. Inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico contribuisce finanziando una parte degli interessi sui prestiti.

Le caratteristiche dei finanziamenti sono le seguenti:

  • Possono coprire interamente l’importo dell’investimento attraverso finanziamenti bancari o leasing;
  • Sono assistiti dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso;
  • Durata del finanziamento fino a 5 anni;
  • Importo minimo 20.000 euro.

Chi sono i soggetti che possono beneficiare della Nuova Sabatini 2023 2024?

Le micro, piccole e medie imprese (PMI) che soddisfano i seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • Regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • Nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria o coinvolte in procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • Non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e non hanno restituito o depositato in un conto bloccato gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • Non si trovano in condizioni tali da essere considerate imprese in difficoltà;
  • Hanno sede legale o un’unità locale in Italia.

Per micro, piccole e medie imprese si intendono le aziende con meno di 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

Sono ammessi ai finanziamenti della Nuova Sabatini tutti i settori produttivi, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative. La misura copre quindi l’agricoltura e la pesca, insieme a tutti gli altri settori produttivi.

Quali sono le spese ammissibili?

Possono beneficiare del finanziamento i beni nuovi relativi alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Quest’ultima categoria include le spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, secondo il principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), oltre a software e tecnologie digitali.

Non sono ammissibili le spese relative a:

  • Terreni e fabbricati;
  • Beni usati o rigenerati;
  • Immobilizzazioni in corso e acconti.

Gli investimenti devono rispettare i seguenti requisiti:

  • Autonomia funzionale dei beni, non consentendo il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • Correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

A cura di Simone Vincenzi

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