Le persone fisiche che acquisteranno nel 2023 un’abitazione di classe energetica A o B, dall’impresa che l’ha costruita, potranno usufruire di una detrazione pari alla metà dell’Iva risultante dalla fattura, al solito ripartita in dieci rate annuali.

L’agevolazione è molto interessante perché non è limitata all’acquisto della classica “prima casa”, che sconta già un’aliquota IVA ridotta al 4%, ma si applica anche:

  • alle seconde case, su cui si applica l’IVA al 10%;
  •  e anche alle abitazioni di lusso, che prevedono l’IVA al 22%.

Considerando il prezzo medio di un’abitazione la riduzione del 2, del 5 o addirittura dell’11% del suo costo si traduce comunque in un risparmio considerevole.

La Legge di Bilancio 2023, all’art. 1 comma 76, prevede infatti come unici requisiti che l’acquisto avvenga nel 2023 dall’impresa costruttrice e che la classe energetica sia A o B.

L’agevolazione si estende anche all’Iva relativa alle pertinenze dell’abitazione, non essendo previste limitazioni né di tipologia, né di numero.

L’intento è quello di favorire la ripresa del mercato delle imprese di costruzione, che si vedevano fiscalmente penalizzate rispetto alle compravendite fra privati.

Dovrebbero sicuramente rientrare nell’agevolazione anche gli immobili che sono stati completamente demoliti e ricostruiti ed eventualmente ampliati rispetto alla cubatura preesistente. Più difficile pensare che si possa estendere anche alle ristrutturazioni edilizie o urbanistiche senza demolizione.

L’agevolazione già prevista nel 2016 e 2017 non era stata riproposta in seguito.

A cura di Franco Meletti