Aggiornamenti credito di imposta 5.0
Il piano 5.0 rappresenta una grande opportunità, poiché prevede la possibilità di ottenere contributi, ovvero agevolazioni sotto forma di credito di imposta, fino al 45%.
Una criticità che è doverosa evidenziare è che i decreti attuativi sono usciti solo in questi giorni, mentre resta la scadenza al 31 dicembre 2025. Pertanto, il tempo a disposizione è molto poco considerata l’articolazione della misura. L’impianto previsto dalla normativa è piuttosto complesso e rischia di essere penalizzante per le piccole medie imprese.
La misura agevolativa si colloca nel filone della valutazione delle imprese in chiave ESG; quindi, secondo parametri extra finanziari che si aggiungono a quelli classici e vanno a misurare l’impatto ambientale, sociale e di governance.
Scarica il documento qui sotto per avere maggiori informazioni su:
- Ambiti progettuali esclusi;
- Progetti di innovazione;
- Costi ammessi;
- Beni FER;
- Attività di formazione;
- Determinazione del risparmio energetico;
- Cumulo;
- Conversione progetto 5.0 a 4.0;
- Iter richiesta credito d’imposta;
- Attività GSE;
- Certificazione ex ante ed ex post;
- Perizia tecnica asseverata.
A cura di Simone Vincenzi
Bando start up innovative
L’obiettivo del bando è quello di sostenere lo sviluppo, il consolidamento e l’insediamento nel territorio regionale di startup innovative di rilevanza strategica per i sistemi produttivi attraverso il sostegno a piani di investimento lungo tutta la catena del valore, dalla idea generation, alla accelerazione fino allo scale-up.
Chi sono i soggetti beneficiari
Micro e piccole imprese registrate nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start up innovative.
Quali sono gli interventi ammessi
Gli interventi ammessi devono essere finalizzati alla realizzazione di piani imprenditoriali di investimento caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e/o innovativo, finalizzati a:
- Sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni generati da know-how, conoscenze e competenze tecniche, scientifiche e tecnologiche, competenze e esperienze dei fondatori;
- Valorizzazione economica di risultati derivanti da attività di ricerca e sviluppo e/o di trasferimento tecnologico realizzate nell’ambito di università ed enti di ricerca pubblici e privati operanti in ambito nazionale e internazionale;
- Adozione e implementazione di modelli di business e/o di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive nuove rispetto al mercato di riferimento per lo sviluppo e la commercializzazione di nuovi prodotti, servizi e/o l’implementazione di nuovi modelli di business.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono:
- Costi per attività di ricerca e sviluppo;
- Investimenti in attrezzature e beni strumentali;
- Spese per servizi di consulenza e supporto all’innovazione;
- Costi per materiali, forniture e prodotti software correlati agli interventi.
Il progetto proposto, inoltre, dovrà prevedere un investimento complessivo non inferiore a € 100.000,00 €
A quanto ammonta il contributo
Le risorse per finanziare i progetti sono di 5 milioni di euro e una quota, pari a 2.000.000 €, è riservata per finanziare progetti presentati da imprese operanti nei settori delle Industrie culturali e creative e innovazione nei servizi.
Il contributo verrà concesso a fondo perduto fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo non superiore a 150.000 €. La misura del contributo può essere incrementata di 10 e/o 5 punti percentuali in casi specifici.
Quando presentare la domanda
Le domande possono essere presentate dal 25 giugno fino all’11 settembre 2024 esclusivamente online. Per partecipare, le imprese devono presentare la domanda online tramite l’applicativo Sfinge 2020. È importante leggere attentamente il bando per comprendere tutti i dettagli e i requisiti necessari.
A cura di Simone Vincenzi
Nuovo Patent Box
Il Nuovo Patent Box è un regime fiscale agevolato opzionale, che consente di ottenere uno sgravio fiscale sulle spese interne ed esterne sostenute dall’impresa per conseguire e valorizzare un bene intangibile protetto da una delle seguenti proprietà industriali:
- Software protetto da copyright;
- Brevetti industriali;
- Disegni e modelli.
Super deduzione
Il nuovo regime consente di ottenere una super deduzione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo, innovazione e design sostenuti per la creazione, sviluppo, accrescimento e mantenimento di software protetti da copyright, brevetti industriali e disegni industriali.
Ai fini della determinazione della base di calcolo cui applicare la maggiorazione del 110%, rilevano le seguenti spese:
- Personale;
- Attrezzature e software necessari allo sviluppo del bene intangibile;
- Servizi di consulenza;
- Materiali e Forniture Prototipali;
- Spese connesse al mantenimento dei diritti sui beni immateriali agevolati, al rinnovo, alla protezione, alla prevenzione della contraffazione, alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.
L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi. L’attuale scadenza per la presentazione del modello redditi 2023 è fissata al 15 ottobre 2024.
Si suggerisce, pertanto, di effettuare le necessarie analisi al fine di valutare in tempo utile l’opportunità.
Lo Studio rimane a disposizione per eventuale assistenza.
A cura di Simone Vincenzi
Cciaa Modena: contributi per sistemi di sicurezza
Riapertura straordinaria del Fondo per la Sicurezza cofinanziato dalla Camera di Commercio di Modena e da 33 Comuni della provincia.
Chi potrà partecipare al bando?
Potranno partecipare al bando le piccole imprese appartenenti a tutti i settori di attività.
La priorità verrà data alle imprese che:
- Esercitano l’attività in posto fisso e aperte al pubblico;
- Installano impianti di videoallarme antirapina collegati in video con le Forze dell’Ordine tipologia a);
Poi:
- Alle imprese giovanili e femminili che installano impianti di tipologia b) e c);
- Alle altre imprese sempre per le tipologie b) e c) e infine alle domande relative alla tipologia d).
Le imprese non aperte al pubblico verranno finanziate in ordine cronologico di presentazione della domanda, solo se avanzeranno risorse dopo aver finanziato quelle con priorità.
Massimali di contributo
Invariati i massimali di contributo: nei Comuni aderenti il contributo massimo spettante, uguale al 50% della spesa sostenuta, è pari a 3.000,00 € per i sistemi di
videoallarme antirapina (tipologia a) ed a 1.200,00 € per tutte le altre tipologie.
Nei Comuni non aderenti il contributo massimo spettante, pari al 40% della spesa sostenuta, è di a 2.400,00 € per i sistemi di videoallarme antirapina di 960,00 € per tutte le altre tipologie ed è totalmente coperto dalla quota camerale.
Ammissibili le spese già sostenute a partire dal 01/07/2023.
Quando presentare la domanda
Le domande telematiche potranno essere presentate dalle ore 10:00 di lunedì 17 giugno fino alle ore 20:00 di venerdì 28 giugno 2024, con possibilità di precompilazione a partire da lunedì 10 giugno 2024.
Lo Studio è a disposizione per assistenza all’invio tramite Telemaco.
A cura di Simone Vincenzi
Contributi impianti fotovoltaici e/o eolici Cciaa Bologna
La Camera di Commercio di Bologna assegna contributi a fondo perduto finalizzati a sostenere i costi per la realizzazione di nuovi impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento della totale o parziale autonomia energetica del sito produttivo. L’obbiettivo è quello di rendere più consapevoli le micro, piccole e medie imprese sul tema della transizione energetica e sostenibilità ambientale, nonché quello di promuovere la creazione di nuove Comunità Energetiche Rinnovabili tra imprese.
Gli investimenti devono essere finalizzati principalmente all’autoconsumo dell’impresa ed alla riduzione dei costi sostenuti per l’approvvigionamento energetico. Tuttavia, nell’ottica di favorire anche le forme innovative di produzione, condivisione e consumo di energia tra imprese (Comunità Energetiche Rinnovabili), il regolamento prevede la possibilità di agevolare la realizzazione di impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili con capacità superiore al fabbisogno energetico reale del sito produttivo oggetto del progetto d’investimento.
Per tali iniziative si potrà beneficiare di un incremento dell’importo stabilito come limite massimo di contributo concedibile, a condizione che venga provata la condivisione dell’energia prodotta nell’ambito di una C.E.R.
Chi sono i soggetti beneficiari?
I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese:
- Con sede legale o unità locale nell’area metropolitana (ex provincia) di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della CCIAA di Bologna;
- Attive al momento della presentazione della domanda;
- In regola con il pagamento del diritto camerale annuale e con la posizione INPS ed INAIL.
Quali le spese ammissibili
I contributi devono essere riferiti alle spese, già sostenute tra il 01/01/2024 e la data di invio della domanda, o che l’impresa richiedente prevede di sostenere entro il 30/09/2025, per:
- Spese relative alla fornitura e all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici e/o micro/mini eolici destinati prevalentemente all’autoconsumo del sito aziendale. Ai fini del presente contributo per prevalente si intende un autoconsumo su base annua di almeno il 70% dell’energia prodotta nel periodo, fatto salvo il consumo condiviso in una C.E.R. in cui tale soglia minima di autoconsumo si intende ridotta al 50%. Sono ammessi i costi accessori per il trasporto, l’installazione e gli oneri della sicurezza;
- Spese tecniche inerenti all’intervento finanziato, quali ad esempio la diagnosi energetica, la progettazione, la direzione lavori, le spese di collaudo, nel limite massimo del 20% delle spese di cui al primo punto;
- Sistema di accumulo collegato all’impianto, nel limite massimo del 20% delle spese di cui al primo punto;
- Rimozione, con smaltimento, delle coperture in cemento amianto, nel limite massimo del 10% delle spese di cui al primo punto.
Entità del contributo e regime d'aiuto
Intensità dell’aiuto |
Contributo del 50% delle spese ammissibili | |
Tipologie impianti |
Importo minimo delle spese per l’ammissione a contributo |
Contributo massimo |
Impianti destinati a soddisfare il fabbisogno energetico di una singola impresa (o di uno o più siti produttivi individuati come U.L. dell’impresa richiedente) |
€ 8.000,00 |
€ 20.000,00 |
Impianti destinati alla condivisione dell’energia prodotta nell’ambito di una Comunità Energetica Rinnovabile costituita tra imprese |
€ 30.000,00 |
€ 30.000,00 |
I contributi verranno assegnati ai sensi dei Regolamenti UE NN. 2831/2023 (de minimis ordinario) e 1408/2013 (de minimis settore agricolo), non sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili, con altri aiuti in regime de minimis e con aiuti in esenzione o autorizzati dalla Commissione.
Come verranno assegnati i contributi
- I contributi sono assegnati prioritariamente alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili e delle imprese in possesso del rating di legalità, procedendo a riduzione proporzionale se i fondi disponibili non fossero sufficienti ad attribuire un contributo pieno a tali categorie di imprese;
- Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procederà all’assegnazione del contributo alle altre imprese ammissibili, procedendo a riduzione proporzionale del contributo di queste ultime se i fondi non consentono di riconoscere il contributo pieno.
Quando presentare la domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10.00 del 3 giugno 2024 alle ore 13 del 21 giugno 2024, esclusivamente in modalità telematica mediante la piattaforma Telemaco, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Per l’invio della pratica è richiesto il pagamento dell’imposta di bollo (16,00 euro) che deve essere assolta in modo virtuale.
Scari il pdf. per sapere da cosa dovrà essere composta la pratica telematica
Lo Studio rimane a disposizione per l’invio delle domande su piattaforma Telemaco.
A cura di Simone Vincenzi
Contributi a fondo perduto per impianti di sicurezza
La Camera di Commercio di Bologna sostiene le imprese per l’acquisizione e l’installazione di sistemi e servizi di sicurezza.
Quando presentare la domanda
Le domande di contributo, firmate digitalmente, dovranno essere presentate dalle ore 9.00 del 16/09/2024 alle ore 13.00 del 30/09/2024.
Il contributo sarà assegnato prioritariamente alle imprese femminili e giovanili e alle imprese in possesso del rating di legalità. Le richieste delle imprese che non rientrano nelle casistiche sopradescritte saranno soddisfatte in presenza di disponibilità residue.
Entità del contributo e spese ammissibili
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili con un limite massimo di 3.000,00 euro in regime de minimis.
Le spese ammissibili, al netto dell’IVA sono le seguenti:
- Sistemi di video allarme antirapina in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri o degli Istituti di Vigilanza, conformemente ai principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza;
- Sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi biometrici per l’accesso a locali protetti, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
- Casseforti, blindature, sistemi antitaccheggio, inferriate, porte di sicurezza, serrande e vetri antisfondamento;
- Sistemi di pagamento elettronici: POS e carte di credito, contactless e phone payment. Vengono ammessi i canoni del servizio riferiti all’anno in corso, purché la fatturazione ed il pagamento integrale sia avvenuto tra il 01.01.2024 e la data di invio della domanda;
- Dispositivi di illuminazione notturna, interni ed esterni ai locali aziendali, installati allo scopo di consentire la vista dell’interno dei locali aziendali e quindi anche la presenza di eventuali intrusi;
- Sistemi di rilevazione delle banconote false;
- Sistemi di allarme e videosorveglianza acquisiti con contratto d’uso che prevedano una connessione da remoto/app, inclusi i relativi servizi. Vengono ammesse le spese connesse all’attivazione del servizio ed i canoni del medesimo riferiti all’anno in corso, purché la fatturazione ed il pagamento integrale sia avvenuto tra il 01.01.2024 e la data di invio della domanda;
- Contratti stipulati con istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali. Vengono ammessi i canoni del servizio riferiti all’anno in corso, purché la fatturazione ed il pagamento integrale sia avvenuto tra il 01.01.2024 e la data di invio della domanda.
Gli interventi predetti devono riguardare a impianti o sistemi di nuova fabbricazione. Sono esclusi gli adeguamenti degli impianti o dei sistemi preesistenti.
Periodo di ammissibilità delle spese
Le fatture relative alle spese per cui si chiede il contributo camerale dovranno comunque essere emesse ed integralmente pagate tra il 01.01.2024 ed il giorno di invio telematico della domanda.
La modalità di pagamento delle spese deve essere tracciabile.
Le imprese richiedenti dovranno essere in regola col diritto camerale annuale e in regolarità contributiva Inps e Inail.
Lo Studio rimane a disposizione per l’invio delle domande.
A cura di Simone Vincenzi
Microcredito: finanziamenti agevolati
Il Fondo regionale Microcredito, gestito da Artigiancredito, è un fondo rotativo della Regione Emilia-Romagna rivolto alle piccole imprese ed ai liberi professionisti che punta a finanziare lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali e a promuovere la crescita e la formazione delle persone, tramite l’accesso al credito.
Quali gli interventi ammessi
Il microcredito favorisce il finanziamento delle piccole iniziative imprenditoriali e professionali sulla base di una valutazione sull’ammissibilità formale e di merito di credito del soggetto richiedente.
Le iniziative finanziabili riguardano lo sviluppo di un’attività di lavoro autonomo, professionale o di microimpresa.
Le finalità del finanziamento richiesto potranno riguardare, a titolo esemplificativo:
- Acquisizione di beni, comprese le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e di merci destinate alla rivendita o di servizi strumentali all’attività svolta;
- Corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
- Esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell’attività, compreso il costo di personale aggiuntivo;
- Investimenti in innovazione, in prodotti e soluzioni di ICT, sviluppo organizzativo messa a punto di prodotti e/o servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo e consolidamento di nuova occupazione.
Non sono ammissibili le spese per:
- Iva;
- Imposte;
- Tasse o consolidamento di debiti pregressi.
Le spese sono ammissibili con retroattività massima di 3 mesi rispetto alla data di richiesta dell’agevolazione.
Il progetto dovrà essere rendicontato entro 12 mesi dalla data di erogazione.
Tipologia di finanziamento
Finanziamento con mutuo chirografario compreso da un minimo di 5.000,00 euro a un massimo di 25.000,00 euro. La durata massima del finanziamento è di 5 anni comprensiva della possibilità di godere di 1 anno di preammortamento. Il rimborso dei finanziamenti è regolato sulla base di un piano con rate mensili trimestrali.
Chi può accedere al fondo
Possono accedere al fondo:
- Lavoratori autonomi e liberi professionisti operanti in Emilia-Romagna, che alla data di presentazione della domanda siano titolari di partita IVA da non più di cinque anni e che dichiarino un fatturato non superiore a 100.000,00 euro;
- Liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi l. 4/2013. Tali soggetti devono operare in Emilia-Romagna, risultare iscritti agli albi o aderenti alle associazioni professionali da non più di cinque anni alla data di presentazione della domanda e dichiarare un volume di affari non superiore a 100.000,00 euro;
- Forme aggregate tra professionisti (società tra professionisti) con i medesimi requisiti previsti per le imprese e sotto riportate;
- Imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative operanti in Emilia-Romagna, che alla data di presentazione della domanda siano avviate da non più di cinque anni e che dichiarino un fatturato negli ultimi 12 mesi al massimo di 200.000,00 euro. Le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese presso la CCIAA territorialmente competente.
In ogni caso, i richiedenti dovranno dichiarare di non avere un livello di indebitamento affidato a breve superiore a 50.000,00 euro ed inoltre dovranno risultare con domicilio fiscale nella Regione Emilia-Romagna.
Quando e come presentare la domanda
Le domande possono essere presentate dal 06/05/2024 (fino ad esaurimento delle risorse), con le modalità indicate nel sito del Microcredito -> a questa pagina.
A cura di Simone Vincenzi
Nuova procedura per i crediti di imposta 4.0 e 5.0
Il GSE ha messo a disposizione in formato editabile i modelli di comunicazione per compensare i crediti d’imposta per gli investimenti del piano transizione 4.0.
In sintesi
- Per gli investimenti dal 30 marzo 2024, occorre presentare la comunicazione preventiva (con l’importo complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la ripartizione del credito per la fruizione), aggiornando la comunicazione ex post al completamento degli investimenti;
- Per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2023 (1° gennaio 2024 per il credito R&S) al 29 marzo 2024, occorre presentare soltanto la comunicazione ex post.
A tal fine, il MIMIT ha approvato due diversi modelli di comunicazione dei dati e altre informazioni da fornire:
- Uno per gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (contenuto nell’Allegato 1 al DM 24 aprile 2024 e on line sul sito del GSE come “Modulo 1”);
- Un altro relativo agli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (contenuto nell’Allegato 2 al citato DM e disponibile sul sito del GSE come “Modulo 2”).
Viene precisato che, una volta scaricato il file pdf., sarà necessario aprirlo con Acrobat Reader autorizzando, se richiesta, l’esecuzione del Javascript. Tramite questa applicazione, il file pdf. può essere compilato in tutte le sue parti. Ciascun file pdf. deve essere firmato digitalmente con un certificato di firma elettronica qualificata in corso di validità rilasciato da una Certification Authority (cfr. sito AGID Certificati|Agenzia per l’Italia digitale (agid.gov.it) ).
Modalità di invio delle comunicazioni
Ogni comunicazione deve essere trasmessa singolarmente tramite PEC, all’indirizzo: transizione4@pec.gse.it.
Il file pdf. non deve in nessun caso essere stampato e firmato con firma olografa. I pdf. da allegare alla PEC non devono quindi essere salvati come immagini o originati dalla scansione di pagine, ma solo dal salvataggio del file pdf. debitamente compilato.
Con un comunicato a parte, il GSE ha inoltre specificato che l’oggetto delle comunicazioni trasmesse via PEC dovrà essere il seguente:
- Nel caso di comunicazione preventiva: “Comunicazionepreventiva_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”;
- Nel caso di comunicazione di completamento: “Comunicazionedicompletamento_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”.
Precisiamo che...
Fermo restando quanto esposto, i modelli non sono accompagnati da specifiche istruzioni per la compilazione. Ad esempio, nei modelli viene richiesta l’indicazione del “periodo di realizzazione degli investimenti (MM-AAAA / MM-AAAA)”. In assenza di specifiche istruzioni, si potrebbe considerare come mese iniziale quello di “avvio dell’investimento”.
L’Agenzia delle Entrate, nella circ. n. 34/2016 (§ 3) ha affermato che per “avvio dell’investimento” si intende:
“la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni oggetto dell’investimento, ovvero qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento stesso, a seconda di quale condizione si verifichi prima”.
Quanto al mese finale, dovrebbe invece rilevare il mese in cui viene effettuato l’investimento ai sensi dell’art. 109 del TUIR.
A cura di Simone Vincenzi
Contributi a fondo perduto per partecipazione a fiere internazionali
Previsti contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi relativi allo svolgimento di una missione economica all’estero o per la partecipazione ad una fiera internazionale in Italia (solo se inserita nel Catalogo ufficiale pubblicato sul sito calendariofiereinternazionali.it) o all’estero nel periodo compreso tra il 01/01/2024 e il 31/12/2024.
In che cosa consiste l'agevolazione
L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa sostenuta purché ammissibile, con un massimale di € 2.000 per iniziative da realizzare in Italia o all’interno di uno dei 27 paesi UE e con un massimale di € 2.500 per iniziative extra UE, incluso il Regno Unito.
La spesa minima ammissibile da parte dell’impresa è pari ad € 2.000,00.
Quali sono le spese ammissibili
Le spese ammissibili sono:
- Check up preliminare con esperto paese;
- Interpretariato;
- Organizzazione incontri B2B;
- Organizzazione visite individuali;
- Organizzazione visite conoscitive collettive;
- Catalogo collettiva;
- Spazio espositivo e relativo allestimento;
- Spedizione materiale e campioni;
- Altri servizi strettamente connessi all’iniziativa.
Inoltre,
- Sono ammissibili a contributo solo le iniziative realizzate a partire dal 01/01/2024 e che si concluderanno entro e non oltre il 31/12/2024.
- Sono ammissibili le spese non ancora sostenute;
- Potranno, tuttavia, essere ammesse anche le spese sostenute a partire dal 1/7/2023.
Non sono ammissibili le spese di viaggio e soggiorno, né le spese promozionali che non siano strettamente legate all’iniziativa.
L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi per la stessa tipologia di spesa.
Chi sono i soggetti destinatari
Beneficiari dei contributi sono le imprese che rientrano nella definizione di micro, piccola e media impresa iscritte nel Registro Imprese di Modena.
Si segnala che la regolarità del pagamento del diritto annuale camerale e del DURC – Documento Unico di Regolarità Contributiva, rappresentano requisiti per l’ammissibilità della domanda al contributo.
Prima dell’invio della domanda si invita a condurre le opportune verifiche:
- Di regolarità del pagamento del diritto annuale presso il competente ufficio Diritto Annuale. E-mail: diritto.annuale@mo.camcom.it;
- Di regolarità del DURC – Documento di Regolarità contributiva.
Quando e come presentare la domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di lunedì 13 maggio fino alle ore 12:00 di venerdì 24 maggio 2024, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Vista la limitatezza dei fondi si consiglia di inviare la domanda il giorno stesso di apertura.
La domanda dovrà essere composta, a pena di esclusione, da:
- Il modello base della pratica telematica;
- La domanda di contributo in bollo che dovrà essere regolarmente compilato in tutte le sue parti, a pena di esclusione. Si precisa che per assolvere l’imposta di bollo (16,00 €) in modo virtuale sarà possibile utilizzare il borsellino Telemaco o PagoPA;
- I preventivi di spesa o le fatture già emesse, purché non antecedenti il 01/07/2023.
La concessione degli incentivi avverrà non oltre 30 giorni dalla data di chiusura del bando, ovvero entro lunedì 24 giugno 2024.
A quali domande verrà data priorità
Il contributo verrà assegnato con priorità alle domande presentate da imprese che non abbiano beneficiato della medesima tipologia di contributi di cui al presente bando nel corso dell’annualità 2023. Fatto salvo il criterio di priorità di cui sopra, le domande verranno ordinate in base all’ordine cronologico di presentazione delle stesse, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
L’ufficio competente, entro 30 gg dall’atto di approvazione della graduatoria, comunica ai soggetti beneficiari, all’indirizzo PEC indicato sulla domanda, la concessione del contributo, i termini e le modalità per la rendicontazione.
Si ricorda che l’art. 5 comma 6 del DL 13/2023, convertito nella Legge n. 41 del 21/4/2023, ha stabilito che nelle fatture emesse a partire dal 1 giugno 2023 debba essere riportato il CUP assegnato in fase di concessione e poi comunicato al beneficiario.
L’obbligo di indicare il codice CUP non si applica alle fatture emesse da fornitori non aventi sede nel territorio dello Stato.
Bando per la riqualificazione delle imprese locali
La Regione Emilia-Romagna sostiene la riqualificazione delle imprese locali nei settori del commercio, dell’intrattenimento e dei pubblici esercizi.
L’obiettivo è quello di incrementare l’attrattiva turistica e commerciale del territorio, stimolando al contempo il rilancio dell’economia urbana.
Questo sforzo prevede anche l’introduzione di nuovi servizi e l’adozione di innovazioni digitali e tecnologiche per rispondere alle mutate esigenze del mercato e ai nuovi trend di consumo.
Tipo ed entità delle agevolazioni
È previsto un contributo a fondo perduto nella misura massima del 40% della spesa ammessa e per un importo non superiore a complessivi euro 70.000,00.
Nel caso di più domande presentate dallo stesso soggetto e riferite a unità locali diverse, la somma complessiva dei contributi concedibili sulle domande presentate non potrà comunque superare la soglia massima di contributo di euro 70.000,00. Pertanto, in tale circostanza specifica, la soglia massima di contributo pari a euro 70.000,00 è riferita al soggetto proponente e non al singolo progetto presentato.
Quali gli interventi ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni previste nel presente bando gli interventi finalizzati, alternativamente o congiuntamente:
- All’allestimento, alla riqualificazione, alla ristrutturazione e ampliamento delle unità locali dove sono svolte le attività. A condizione che gli interventi edili riguardino una parte dell’immobile non superiore al 25% del volume complessivo dello stesso;
- All’innovazione gestionale, al miglioramento e/o ampliamento, anche tramite l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.
Spese ammissibili
- Spese per opere edili, murarie e impiantistiche connesse agli interventi di riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali nelle quali si svolge l’attività. Nella presente voce di spesa possono essere comprese – nel limite del 10% delle opere edili, murarie ed impiantistiche – anche le spese per la progettazione e la direzione lavori;
- Spese per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività;
- Spese per l’acquisto di hardware, software e servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS, di licenze;
- Spese per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (escluse le consulenze per la gestione della domanda). Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della somma delle voci precedenti e comunque per un importo massimo di 20.000,00 euro;
- Oltre alle spese sopra indicate, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 5% della somma delle voci precedenti. Tali spese non dovranno essere oggetto di rendicontazione.
Chi sono i soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di contributo per la riqualificazione delle imprese locali, i soggetti e gli enti iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle Cciaa competenti per territorio, che svolgono una delle seguenti attività:
- Attività di commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di vicinato;
- Commercio al dettaglio ambulante, mediante l’utilizzo di posteggio;
- L’attività di discoteche, sale da ballo ed attività simili;
- L’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
- Le attività, nella forma artigianale, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
- Gli “esercizi commerciali polifunzionali già avviati ai sensi della DGR 2022/20218, limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Quando e come presentare la domanda
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse tramite applicativo Sfinge 2020 dalle ore 10.00 del giorno 16 aprile 2024 alle ore 13.00 del giorno 14 maggio 2024.
Al fine di monitorare che il fabbisogno delle domande di contributo non superi il plafond di risorse finanziarie stanziate indicate nel presente bando, la Regione procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra temporale al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate, quindi un numero decisamente limitato considerando il numero di attività della Regione Emilia-Romagna.
A cura di Simone Vincenzi