Previsti contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi relativi allo svolgimento di una missione economica all’estero o per la partecipazione ad una fiera internazionale in Italia (solo se inserita nel Catalogo ufficiale pubblicato sul sito calendariofiereinternazionali.it) o all’estero nel periodo compreso tra il 01/01/2024 e il 31/12/2024.

In che cosa consiste l'agevolazione

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa sostenuta purché ammissibile, con un massimale di € 2.000 per iniziative da realizzare in Italia o all’interno di uno dei 27 paesi UE e con un massimale di € 2.500 per iniziative extra UE, incluso il Regno Unito.

La spesa minima ammissibile da parte dell’impresa è pari ad € 2.000,00.

Quali sono le spese ammissibili

Le spese ammissibili sono:

  • Check up preliminare con esperto paese;
  • Interpretariato;
  • Organizzazione incontri B2B;
  • Organizzazione visite individuali;
  • Organizzazione visite conoscitive collettive;
  • Catalogo collettiva;
  • Spazio espositivo e relativo allestimento;
  • Spedizione materiale e campioni;
  • Altri servizi strettamente connessi all’iniziativa.

Inoltre,

  • Sono ammissibili a contributo solo le iniziative realizzate a partire dal 01/01/2024 e che si concluderanno entro e non oltre il 31/12/2024.
  • Sono ammissibili le spese non ancora sostenute;
  • Potranno, tuttavia, essere ammesse anche le spese sostenute a partire dal 1/7/2023.

Non sono ammissibili le spese di viaggio e soggiorno, né le spese promozionali che non siano strettamente legate all’iniziativa.

L’agevolazione è concessa in base al regimede minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi per la stessa tipologia di spesa.

Chi sono i soggetti destinatari

Beneficiari dei contributi sono le imprese che rientrano nella definizione di micro, piccola e media impresa iscritte nel Registro Imprese di Modena.

Si segnala che la regolarità del pagamento del diritto annuale camerale e del DURC – Documento Unico di Regolarità Contributiva, rappresentano requisiti per l’ammissibilità della domanda al contributo.

Prima dell’invio della domanda si invita a condurre le opportune verifiche:

  • Di regolarità del pagamento del diritto annuale presso il competente ufficio Diritto Annuale. E-mail: diritto.annuale@mo.camcom.it;
  • Di regolarità del DURC – Documento di Regolarità contributiva.

Quando e come presentare la domanda

Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di lunedì 13 maggio fino alle ore 12:00 di venerdì 24 maggio 2024, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.

Vista la limitatezza dei fondi si consiglia di inviare la domanda il giorno stesso di apertura.

La domanda dovrà essere composta, a pena di esclusione, da:

  1. Il modello base della pratica telematica;
  2. La domanda di contributo in bollo che dovrà essere regolarmente compilato in tutte le sue parti, a pena di esclusione. Si precisa che per assolvere l’imposta di bollo (16,00 €) in modo virtuale sarà possibile utilizzare il borsellino Telemaco o PagoPA;
  3. I preventivi di spesa o le fatture già emesse, purché non antecedenti il 01/07/2023.

La concessione degli incentivi avverrà non oltre 30 giorni dalla data di chiusura del bando, ovvero entro lunedì 24 giugno 2024.

A quali domande verrà data priorità

Il contributo verrà assegnato con priorità alle domande presentate da imprese che non abbiano beneficiato della medesima tipologia di contributi di cui al presente bando nel corso dell’annualità 2023. Fatto salvo il criterio di priorità di cui sopra, le domande verranno ordinate in base all’ordine cronologico di presentazione delle stesse, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

L’ufficio competente, entro 30 gg dall’atto di approvazione della graduatoria, comunica ai soggetti beneficiari, all’indirizzo PEC indicato sulla domanda, la concessione del contributo, i termini e le modalità per la rendicontazione.

Si ricorda che l’art. 5 comma 6 del DL 13/2023, convertito nella Legge n. 41 del 21/4/2023, ha stabilito che nelle fatture emesse a partire dal 1 giugno 2023 debba essere riportato il CUP assegnato in fase di concessione e poi comunicato al beneficiario.

L’obbligo di indicare il codice CUP non si applica alle fatture emesse da fornitori non aventi sede nel territorio dello Stato.

Lo Studio è a disposizione per la presentazione della domanda

 

A cura di Simone Vincenzi