La Legge 124/2017 impone alle imprese di evidenziare sul proprio sito web e nella Nota integrativa del bilancio le informazioni relative a “sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in nature, privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria” (ricevuti secondo il criterio di cassa) da parte di:
− P.A. di cui al D.Lgs. 165/2001;
− società controllate, di diritto o di fatto, direttamente o indirettamente, da P.A., comprese le società con azioni quotate in mercati regolamentati e le loro partecipate;
− società a partecipazione pubblica, comprese quelle che emettono azioni quotate in mercati regolamentati e le loro partecipate.

Andranno pertanto compresi i contributi pubblici in conto capitale, in conto impianti e/o in conto interessi.
Allo stesso modo occorrerà includere ad esempio la quota di abbattimento degli interessi ex Legge Sabatini, i contributi ricevuti a vario titolo dalle CCIAA, e le somme ricevute a titolo di PAC dalle imprese agricole. Gli esempi forniti sono da considerare ovviamente indicativi e non esaustivi, in quanto infinite sono le tipologie di erogazioni che potrebbero rientrare nel concetto di “sovvenzioni, sussidi, e contributi”.

La questione merita la massima attenzione in considerazione delle ingenti sanzioni previste.
L’inosservanza di tale obbligo comporta la restituzione delle somme ai soggetti eroganti nel termine di 3 mesi dalla data dell’inadempimento.
Il nuovo obbligo coinvolge oltre alle imprese, anche le associazioni, le Onlus e le fondazioni.
Gli aiuti non devono essere esposti, qualora l’importo ricevuto nel corso dell’anno sia di ammontare inferiore a 10.000 euro.

Dott. Simone Vincenzi
M&W  Veronesi e Associati srl stp