Il Bonus mamme 2025, previsto dal decreto-legge 95/2025, sostituisce temporaneamente l’esonero contributivo inizialmente programmato, posticipato al 2026.

Prevede un importo, non imponibile ai fini fiscali e contributivi, di 40 euro mensili. Le mensilità spettanti dal 1° gennaio 2025 fino alla mensilità di novembre, sono corrisposte nel mese di dicembre 2025, in unica soluzione, direttamente dall’INPS sul conto corrente indicato.

Requisiti

Per potere accedere al beneficio, occorre possedere alcuni requisiti:

  • essere madre di almeno due figli, compresi quelli adottivi o in affidamento preadottivo: in caso di due figli, il più piccolo deve avere meno di 10 anni;
  • in caso di tre o più figli, il minore deve avere meno di 18 anni;
  • svolgere attività lavorativa come dipendente, escluso il lavoro domestico; oppure come lavoratrice autonoma, iscritta ad una forma previdenziale obbligatoria (INPS, casse professionali o Gestione Separata INPS);
  • avere un reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro annui riferito all’anno 2025. Non rileva il modello Isee.

Numero di figli

Il requisito relativo al numero di figli deve essere posseduto al 1° gennaio 2025 o perfezionarsi entro il 31 dicembre dello stesso anno.

In particolare, nel caso di nascita del secondo o successivo figlio nel corso dell’anno 2025, il requisito si cristallizza nel mese di nascita. (es. secondo figlio nato a settembre: bonus spettante da settembre a novembre).

Categorie escluse

  • titolari di cariche sociali non iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie;
  • imprenditrici prive di copertura assicurativa IVS;
  • lavoratrici madri con tre o più figli che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato (per le quali vale l’esonero contributivo e non il bonus in denaro).

Scadenza

E’ fissata per domenica 7 dicembre 2025, quindi slitta a martedì 9 dicembre 2025.

Tuttavia, per le lavoratrici che perfezionano i requisiti dopo tale data (ad esempio, con una nuova nascita), è prevista una finestra aggiuntiva. La domanda potrà essere presentata entro il 31 gennaio 2026.

Non si passa più attraverso il datore di lavoro: è la lavoratrice stessa a presentare la domanda direttamente all’Inps. Il modulo sarà disponibile nei prossimi giorni.

Casistiche

  • Rientrano nell’ambito di applicazione del nuovo Bonus mamme anche i rapporti di lavoro intermittenti, nonché quelli a scopo di somministrazione.
  • Il diritto all’erogazione del nuovo Bonus mamme sussiste nei soli mesi di vigenza del rapporto di lavoro, con esclusione dei periodi di sospensione.
  • Per le lavoratrici autonome, il beneficio spetta per i mesi di iscrizione alla Cassa o fondo di riferimento nell’anno 2025.
  • Per le lavoratrici autonome iscritte alla Gestione separata, il nuovo Bonus mamme spetta per i periodi di effettiva attività lavorativa di competenza dell’anno 2025.
  • Sono escluse dalla platea delle beneficiarie, le titolari di cariche sociali e le imprenditrici non iscritte all’Assicurazione generale obbligatoria e alle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima.
  • Per le lavoratrici madri con tre o più figli, il nuovo Bonus mamme non è riconosciuto per i mesi in cui sussiste, anche in parte, un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Le lavoratrici con tre o più figli, titolari di contratto a tempo indeterminato, possono infatti accedere fino al 31 dicembre 2026 all’esonero del 100 per cento dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) per la quota posta a loro carico, ai sensi dell’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024.
  • Conseguentemente per tali lavoratrici, nel caso di trasformazione di un rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, il diritto al Bonus mamme cessa a decorrere dal mese di trasformazione del rapporto di lavoro.