fonti di finanziamento. business plan

Sarai in grado, nei prossimi mesi, di sostenere finanziariamente la tua azienda?

Essere imprenditori richiede preparazione, analisi accurata del mercato di riferimento e una chiara strategia di finanziamento.

Per intraprendere con successo questo percorso, è fondamentale prestare particolare attenzione a un elemento chiave: le fonti di finanziamento.

Anche per avviare semplicemente le pratiche burocratiche di costituzione aziendale è necessario disporre di un capitale iniziale, un aspetto cruciale soprattutto per le microimprese.

Cosa sono le fonti di finanziamento?

Il termine “fonti di finanziamento” si riferisce a tutte le risorse economiche che un’impresa può utilizzare per finanziare le proprie attività, sia nel breve che nel lungo termine.

A seconda delle esigenze aziendali, è possibile adottare strategie differenti: per necessità di liquidità immediata si può ricorrere all’autofinanziamento o a prestiti a breve termine; per investimenti a lungo termine, invece, risultano più comuni strumenti come i mutui.

Le fonti di finanziamento si suddividono in due categorie principali:

  • Capitale proprio: risorse interne all’impresa come il capitale dell’imprenditore o gli utili reinvestiti.
  • Capitale di debito: risorse provenienti da finanziatori esterni come finanziamenti bancari o altri prestiti.

Capitale proprio: il finanziamento interno

Il capitale proprio, definito anche “capitale di rischio”, è costituito dai fondi messi a disposizione direttamente dai proprietari o dai soci dell’impresa. Non richiede restituzione né obbligo di remunerazione, ma comporta il rischio di perdita totale dell’investimento.

Esempi di capitale proprio:

  • Capitale sociale: versato dalla proprietà al momento della costituzione dell’azienda.
  • Aumenti di capitale: utilizzati per fronteggiare spese straordinarie o finanziare nuovi progetti.
  • Autofinanziamento: risorse generate internamente come utili non distribuiti.

Capitale di debito: il finanziamento esterno

Il capitale di debito comprende tutte le risorse finanziarie ottenute da soggetti esterni, come banche o investitori, con l’obbligo di restituzione e pagamento di interessi. Va utilizzato con attenzione per evitare squilibri finanziari.

Esempi di capitale di debito:

  • Prestiti bancari: strumenti classici per finanziare attività operative o investimenti.
  • Leasing: utilizzato per acquisire beni strumentali tramite pagamenti periodici.
  • Factoring e anticipo fatture: soluzioni per ottenere liquidità immediata cedendo i crediti commerciali.

Ricordiamo che oggi è indispensabile disporre di un business plan e di un adeguato supporto documentale per poter presentarsi in modo credibile a banche e investitori.

Fonti di finanziamento a breve e lungo termine

Le fonti di finanziamento si distinguono anche in base alla durata:

  • Breve termine: risorse per esigenze immediate, come costi operativi o spese impreviste.
  • Lungo termine: risorse destinate a investimenti strategici, come acquisti di macchinari o immobili.

Conclusioni: il giusto mix per il successo

Una gestione efficace delle fonti di finanziamento è cruciale per garantire la stabilità e la crescita dell’impresa.

Identificare il corretto equilibrio tra capitale proprio e di debito, impostare un’appropriata pianificazione economico finanziaria e mantenere un’adeguata liquidità sono passi fondamentali per evitare crisi finanziarie e costruire un’attività solida e prospera.

Attenzione:

Se sei una PMI o una Mid Cap, sappi che il 31 dicembre 2024 scadranno le attuali garanzie che supportano i finanziamenti chirografari. Attualmente, questi possono essere garantiti fino all’80% dal Fondo di Garanzia o al 70% da SACE, con un importo massimo di 5.000.000 € e durata massima di 9 anni.


bando internazionalizzazione PMI

Bando progetti di internazionalizzazione delle PMI – 2024

Il Bando si propone di incentivare le PMI a realizzare progetti di internazionalizzazione con l’obiettivo di:

  • Espandere la presenza delle PMI sui mercati internazionali;
  • Promuovere la cooperazione tra PMI, rafforzando le capacità collettive di penetrazione nei mercati esteri;
  • Sostenere l’adozione di strumenti innovativi per la gestione dell’internazionalizzazione.

Soggetti ammissibili

I soggetti ammissibili sono:

  • Piccole e Medie Imprese (PMI), con unità operativa pertinente con le attività progettuali situata in Emilia-Romagna e che operano nei settori ammessi dal bando;
  • Aggregazioni di PMI, costituite da almeno 3 imprese, in forma di consorzi, reti d’impresa o altre forme di aggregazione riconosciute.

Investimenti e spese ammissibili

progetti ammissibili devono riguardare attività che favoriscono la penetrazione e lo sviluppo sui mercati esteri, tra cui, a titolo esemplificativo:

  • Partecipazione a fiere internazionali e eventi settoriali;
  • Sviluppo di canali di vendita esteri (ad esempio, e-commerce, distributori locali);
  • Realizzazione di studi di mercato per l’identificazione di opportunità di business in specifici Paesi;
  • Adattamento dei prodotti/servizi alle esigenze dei mercati esteri.

Le spese ammissibili comprendono, a titolo esemplificativo:

  • Spese per la partecipazione a fiere e eventi internazionali;
  • Costi per consulenze relative alla strategia di internazionalizzazione;
  • Costi per l’acquisizione di tecnologie e strumenti per l’ingresso sui mercati esteri;
  • Spese di marketing e comunicazione internazionale.

Agevolazione spettante

Il sostegno finanziario sarà erogato sotto forma di contributi a fondo perduto, con una percentuale di copertura delle spese ammissibili variabile a seconda del tipo di progetto e della dimensione dell’impresa o aggregazione di PMI.

Il contributo a fondo perduto è pari al:

  • 60% delle spese ritenute ammissibili per i partecipanti in forma singola;
  • 70% delle spese ritenute ammissibili per ATI/ATS e Reti.

Il contributo regionale non potrà comunque superare:

  • € 40.000,00 per i partecipanti in forma singola;
  • € 140.000,00 per ATI/ATS e Reti.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande possono essere presentate dal 13 gennaio 2025 fino al 13 febbraio 2025 tramite piattaforma Sfinge.

La Regione procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate.

Lo Studio è a disposizione per le imprese interessate a partecipare al bando.

A cura di Simone Vincenzi


Voucher digitale Modena. Voucher digitale.

Voucher digitale Cciaa Modena 2024

Il voucher digitale CCiaa Modena, che fa parte del Piano Transizione 4.0, prevede contributi a fondo perduto, rivolti alle imprese di tutti i settori economici, attraverso il sostegno economico ai progetti di digitalizzazione per l’acquisizione di nuove competenze e tecnologie abilitanti.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili con un massimale di 4.000,00 euro.

Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di 250,00 euro nel rispetto dei massimali “de minimis”. L’investimento minimo ammesso deve essere pari ad euro 3.000,00.

Sono ammissibili le spese per servizi di consulenza e/o formazione e di acquisto di beni strumentali materiali e immateriali relativi a una o più tecnologie fra quelle previste all’art. 2 del bando.

A chi è rivolto il contributo?

Beneficiari dei contributi sono le pmi iscritte nel registro imprese di Modena e che non hanno beneficiato dell’analogo contributo per l’anno 2023.

Prima dell’invio della domanda si invita a condurre le opportune verifiche:

  • Di regolarità del pagamento del diritto annuale presso il competente ufficio Diritto Annuale: diritto.annuale@mo.camcom.it;
  • Di regolarità del DURC – Documento di Regolarità contributiva.

 

Quali sono le spese ammissibili?

Tecnologie principali abilitanti (inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi):

  1. Robotica avanzata e collaborativa;
  2. Interfaccia uomo-macchina;
  3. Manifattura additiva e stampa 3D;
  4. Prototipazione rapida;
  5. Internet delle cose e delle macchine;
  6. Cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing;
  7. Soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc);
  8. Big data e analytics;
  9. Intelligenza artificiale;
  10. Blockchain;
  11. Soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  12. Simulazione e sistemi cyberfisici;
  13. Integrazione verticale e orizzontale;
  14. Soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  15. Soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc).

Come presentare la domanda

Le domande di contributo, firmate digitalmente, possono essere inviate a partire dalle ore 11:00 del 13 novembre alle ore 18:00 del 27 novembre 2024 esclusivamente in modalità telematica, mediante la piattaforma Telemaco.

Alla pratica telematica dovrà essere allegata la seguente documentazione:

  • Il modello base generato dal sistema Telemaco;
  • La domanda di contributo in bollo che deve essere compilata utilizzando il modulo pubblicato tra gli allegati, regolarmente compilato in tutte le sue parti a pena di esclusione.
    Si precisa che l’imposta di bollo (16,00 euro) deve essere assolta in modo virtuale, utilizzando esclusivamente PagoPA  oppure borsellino Telemaco il al momento dell’invio della pratica.
  • I preventivi di spesa (purché non antecedenti il 1/01/2024) o eventuali fatture già emesse (purché non antecedenti il 01/01/2024);
  • Eventuale autocertificazione del fornitore relativa a quanto previsto all’art. 7 comma 2 del Bando per gli “ulteriori fornitori”.

Sia la domanda che gli allegati dovranno essere firmati digitalmente (in formato p7m) dal titolare/legale rappresentante dell’impresa.

Alla domanda dovrà essere allegato il Report “Selfi4.0”, self-assessment di maturità digitale da compilare on line (il modello può essere trovato sul portale nazionale dei PID) e/o il Report “Zoom 4.0” di assessment guidato, realizzato con il supporto con i Digital Promoter della Camera di commercio.

Successivamente al superamento dell’istruttoria amministrativa-formale, la selezione dei progetti avverrà con procedura valutativa a graduatori. A parità di punteggio conseguito, la graduatoria verrà determinata in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

L’approvazione della graduatoria dei beneficiari dei contributi avverrà non oltre 60 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, ovvero entro il 26 gennaio 2025 e ne verrà data notizia alle imprese richiedenti, all’indirizzo PEC indicato sulla domanda.

Rendicontazione

Entro il 120° giorno successivo alla data della determinazione di approvazione della graduatoria delle domande ammesse a contributo, l’impresa dovrà trasmettere la pratica di rendicontazione, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del titolare/legale rappresentante dell’impresa.

La rendicontazione dovrà essere composta da:

  • Un nuovo modello base;
  • La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’art. 47 D.P.R. 445/2000, in cui siano indicate le fatture e gli altri documenti contabili riferiti agli investimenti realizzati;
  • Copia delle fatture: dovranno riportare il Codice Unico del Progetto C.U.P. comunicato al beneficiario in sede di concessione del contributo;
  • Copia dei pagamenti effettuati esclusivamente mediante transazioni bancarie verificabili (ri.ba, bonifico, ecc.); non saranno ammesse spese effettuate in contanti o tramite assegni;
  • Nel caso dell’attività formativa, la dichiarazione di fine corso e copia dell’attestato di frequenza per almeno l’80% del monte ore complessivo. Il Responsabile dell’impresa si impegna inoltre a informare i propri dipendenti dell’opportunità di effettuare il Digital Skill Voyager (DSV), al termine dell’attività formativa;
  • Una relazione finale di consuntivazione delle attività realizzate;
  • La dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta 4%.

Lo Studio è a disposizione per la necessaria assistenza alla predisposizione e invio delle domande.

A cura di Simone Vincenzi


bando voucher digitale. Ccciaa Ferrara. Tecnologie digitali

Bando Voucher digitali I4.0- Cciaa Ferrara e Ravenna

Continua l’impegno della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna nel sostenere le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori, localizzate nelle province di Ferrara o di Ravenna, che investono nelle nuove tecnologie digitali, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 .

Il contributo massimo erogabile per ogni impresa è di  5.000,00, oltre ad eventuali premialità previste dal bando. L’investimento minimo ammesso è pari a € 2.000,00. L’intensità del contributo è pari al 50% delle spese sostenute e ammesse.

Come funziona il bando voucher digitali i4.0

Il bando è a 2 fasi:

1) Presentazione della domanda a fronte di preventivi di spesa o fatture;
2) Rendicontazione delle spese effettivamente sostenute a progetto concluso ai fini della liquidazione del contributo (dovranno essere almeno il 70% delle spese ammesse).

Tutte le domande verranno valutate in ordine cronologico di presentazione.
Le fatture ammissibili potranno essere datate dal 1 giugno 2024 fino al 31 marzo 2025.

Non potranno presentare domanda le imprese che hanno già beneficiato del contributo sulle edizioni 2023 e 2022 del Bando Voucher digitali I4.0.

È previsto un solo elenco di tecnologie ammesse (Allegato A)dal quale sono state eliminate le spese per la realizzazione di e-commerce e per sistemi di smart work.

Ambiti di intervento

Gli interventi di innovazione digitale dovranno riguardare almeno una delle seguenti tecnologie:

  • Robotica avanzata e collaborativa;
  • Sistemi di interfaccia uomo-macchina;
  • Manifattura additiva, prototipazione rapida, stampa 3D;
  • Internet delle cose e delle macchine (Iot);
  • Cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing;
  • Soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI-cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing, etc.);
  • Analisi dei big data;
  • Intelligenza artificiale;
  • Blockchain;
  • Soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • Simulazione e sistemi cyberfisici;
  • Integrazione verticale e orizzontale.

A quanto ammonta il contributo

Il contributo verrà concesso nella misura del 50% dell’importo complessivo delle spese sostenute, al netto IVA e altri oneri, sino ad un massimo di € 5.000,00.
L’importo minimo delle spese ammissibili è di € 2.000,00 netti.

Alle imprese in possesso del rating di legalità, alle imprese femminili o giovanili, alle start up o PMI innovative verrà riconosciuta un’unica premialità di € 250,00 che si sommerà al contributo spettante.
Il contributo sarà erogato con l’applicazione della ritenuta d’acconto del 4%, ove dovuta.

Come presentare la domanda

Le domande potranno essere presentate dalle ore 10.00 del 26 novembre 2024 alle ore 12.00 del 23 dicembre 2024, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.
Come detto precedentemente, la valutazione delle domande avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione.
L’impresa potrà presentare una sola domanda di contributo.
“fornitori” delle imprese che partecipano al Bando non possono presentare domanda.

Le domande dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, previa registrazione alla piattaforma Webtelemaco di Infocamere con firma digitale del titolare/legale rappresentante dell’impresa.

Lo Studio è a disposizione per la predisposizione e invio delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Business plan accesso al credito

Senza business plan niente credito

In un contesto finanziario in costante mutamento, un business plan ben strutturato è diventato uno strumento essenziale per accedere al credito, oltre che di fondamentale importanza per la gestione dell’impresa.

Negli ultimi anni, le banche hanno alzato i propri standard nell’analisi delle richieste di finanziamento. Un business plan dettagliato è ora un requisito imprescindibile per ottenere finanziamenti.

Ma quali sono le ragioni di questa trasformazione e quali conseguenze ha per le imprese?

Le nuove linee guida EBA

Questo cambiamento è strettamente legato alle Linee Guida dell’Autorità Bancaria Europea (EBA). Queste linee guida rappresentano un cambiamento nell’approccio delle banche alla valutazione del merito creditizio. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità del credito, concentrandosi maggiormente sulle proiezioni realistiche dei flussi di cassa futuri, piuttosto che affidarsi solo alle garanzie reali. Le banche, quindi, devono considerare attentamente le performance aziendali e le condizioni finanziarie future dei clienti.

L'importanza del business plan

In questo nuovo quadro normativo, il business plan gioca un ruolo centrale per diversi motivi:

  • Valutazione della sostenibilità: dimostra come l’azienda userà i fondi e come genererà flussi di cassa per rimborsare il prestito;
  • Pianificazione strategica: illustra gli obiettivi a lungo termine e le strategie per raggiungerli, dimostrando una visione chiara;
  • Gestione dei rischi: un business plan aiuta a identificare e mitigare rischi futuri, preparandosi a situazioni difficili o opportunità di crescita;
  • Comunicazione efficace: un piano ben redatto e realistico rafforza la fiducia delle banche e facilita condizioni di credito più vantaggiose.

Quali gli impatti sulle PMI

Le nuove regole dell’EBA hanno un impatto significativo sulle PMI, che devono adeguarsi alle crescenti richieste di documentazione non solo per finanziamenti a lungo termine, ma anche per linee di credito ordinarie.

Senza un business plan adeguato, le imprese rischiano di perdere l’accesso ai finanziamenti necessari.

Verso una nuova cultura finanziaria

L’introduzione di queste normative implica un cambiamento culturale sia per le banche che per le imprese. Le aziende devono adottare una visione a lungo termine e sviluppare competenze strategiche per soddisfare le aspettative delle banche. Allo stesso tempo, le banche devono acquisire nuove competenze per valutare con precisione la qualità del credito.

L’integrazione di aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) nei business plan rappresenta un ulteriore vantaggio, poiché dimostra l’impegno verso la sostenibilità, un aspetto sempre più apprezzato nel settore finanziario.

Il business plan un documento chiave

Le nuove direttive dell’EBA hanno trasformato il processo di accesso al credito (richieste di finanziamenti, richieste di fido, accesso ad agevolazioni ecc.), rendendo il business plan un documento chiave e praticamente obbligatorio. In un mondo finanziario in evoluzione, la capacità delle imprese di preparare piani dettagliati, orientati al futuro e sostenibili è diventata cruciale per garantire la propria sopravvivenza e crescita.

 

A cura di Simone Vincenzi


Persona che sta progettando un disegno. Disegni+2024

Bando Disegni+ 2024

Il bando Disegni+ 2024 è un incentivo finalizzato alla valorizzazione di disegni e modelli registrati in Italia o all’estero.

Imprese che possono partecipare al bando

Possono presentare domanda a valere sul bando Disegni+ 2024 le micro, piccole e medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • Sede legale e operativa in Italia;
  • Essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
  • Non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • DURC regolare;
  • Non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 della vigente normativa antimafia (D.Lgs. n. 159/2011 e s.m.i.);
  • Non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;
  • Essere titolari del disegno/modello oggetto del progetto di valorizzazione. Il disegno/modello deve essere registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). In tale ultimo caso tra i Paesi designati deve esserci l’Italia. Il disegno/modello deve essere registrato a decorrere dal 1° gennaio 2022 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione ed essere in corso di validità.

Quali sono le spese agevolabili

Sono agevolabili progetti finalizzati alla valorizzazione di un disegno/modello singolo o di uno o più disegni/modelli appartenenti al medesimo deposito multiplo.

Sono ammissibili le spese per l’acquisizione dei seguenti servizi specialistici esterni sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda:

  • Realizzazione di prototipi;
  • Realizzazione di stampi;
  • Consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del disegno/modello e/o per l’utilizzo di materiali innovativi;
  • Consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale;
  • Consulenza specializzata nell’approccio al mercato (esempio: business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello;
  • Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti) e/o per accordi di licenza (effettivamente sottoscritti).

 

Il progetto deve essere concluso entro 9 mesi dalla notifica del provvedimento di concessione dell’agevolazione.

A quanto ammonta il contributo

Il contributo, in “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 2023/2831, è in conto capitale ed è riconosciuto nella misura massima dell’80% (85% nel caso di imprese con certificazione parità di genere) delle spese ammissibili entro l’importo massimo di 60.000 euro e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio specialistico esterno richiesto:

  • 13.000 euro, per realizzazione di prototipi;
  • 35.000 euro, per realizzazione di stampi;
  • 10.000 euro, per consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del disegno/modello e/o per l’utilizzo di materiali innovativi;
  • 5.000 euro, per consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale;
  • 8.000 euro, per consulenza specializzata nell’approccio al mercato (esempio: business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello;
  • 2.500 euro, per consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti) e/o per accordi di licenza (effettivamente sottoscritti).

Quando e come presentare la domanda di contributo

La domanda di partecipazione deve essere compilata esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile al sito www.disegnipiu2024.it .

Le richieste potranno essere presentate: dalle ore 12:00 del 12 novembre 2024 fino alle ore 18.00 del medesimo giorno.

Può essere agevolata soltanto una domanda per impresa. Nel caso di disegno/modello multiplo può essere agevolata soltanto una domanda avente ad oggetto una o più varianti dei disegni/modelli appartenenti però al medesimo deposito multiplo.

Lo Studio è a disposizione per approfondimenti.

 

A cura di Simone Vincenzi


Nuova Sabatini Capitalizzazione

Nuova Sabatini Capitalizzazione

Al via le domande per la nuova Sabatini Capitalizzazione.

La misura ha l’obiettivo di sostenere i processi di capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria e prevede la concessione di un contributo maggiorato a fronte di investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

L’ammontare delle agevolazioni è rapportato agli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo del:

  • 5 % per le micro e piccole imprese;
  • 3,575 %, per le medie imprese.

Chi può accedere alla Sabatini?

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • Non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • Abbiano sede legale o una unità locale in Italia. Per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Chi può beneficiare della nuova Sabatini Capitalizzazione

L’agevolazione Beni strumentali (“Nuova Sabatini Capitalizzazione”) è rivolta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che, oltre a rispettare i predetti requisiti:

  • Sono costituite in forma di società di capitali;
  • Sono impegnate in un processo di capitalizzazione;
  • Non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per il reato di cui all’art. 2632 codice civile.

Quali i settori ammessi

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

Cosa finanzia?

  • Beni nuovi riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile; a software e tecnologie digitali.  Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”;
  • Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
    • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
    • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Quali le agevolazioni

  • Consistono nella concessione di finanziamenti, nonché di un contributo rapportato agli interessi su tali finanziamenti;
  • L’investimento può essere interamente coperto da finanziamento bancario o leasing;
  • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
    • Di durata non superiore a 5 anni;
    • Di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
    • Interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
  • Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti:
    • 2,75% per gli investimenti ordinari;
    • 3,575% per gli investimenti 4.0;
    • 3,575%  per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
  • Il contributo del Ministero, per le PMI impegnate in processi di capitalizzazione che intendono realizzare un programma di investimento, è un contributo in conto impianti:
    • 5% per le micro e piccole imprese;
    • 3,575% per le medie imprese.

Investimenti green

Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023.

Si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Per tali operazioni l’agevolazione è concessa nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575%.

Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato è necessario il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.

Capitalizzazione

Per le domande presentate a partire dal 1° ottobre 2024

E’ previsto il riconoscimento di un contributo in favore delle PMI, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che realizzano un programma di investimento.
Per tali operazioni l’agevolazione è concessa nella forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo del:

 5 % per le micro e piccole imprese;
• 3,575 %, per le medie imprese.

Come funziona la Nuova Sabatini Capitalizzazione

Scarica il documento e scopri come funziona la Nuova Sabatini Capitalizzazione

Lo Studio è a disposizione per la necessaria assistenza alla predisposizione delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Giovani imprenditori. Imprese giovanili

Cciaa Ferrara Ravenna: bando per le imprese giovanili

La Camera di commercio di Ferrara Ravenna intende favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese giovanili localizzate nelle province di Ferrara e di Ravenna, anche al fine di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile.

Chi sono i soggetti beneficiari?

Imprese costituite da giovani under 35 (totalità o maggioranza), iscritte al Registro Imprese da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda, con le seguenti caratteristiche:

  • Devono essere Micro o Piccole o Medie imprese;
  • La sede legale e/o unità locali operative deve/devono essere quella/e in cui saranno realizzati gli interventi nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Ferrara Ravenna;
  • Attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • Devono essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • Non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo, ed ogni altra procedura concorsuale;
  • Devono essere in regola con il DURC.

L’impresa si impegna a mantenere la sede e/o unità operativa oggetto degli interventi realizzati con il sostegno della Camera di commercio per almeno 24 mesi dalla data di erogazione del contributo, pena la revoca del contributo concesso con obbligo di restituzione delle somme erogate.

Spese ammissibili e spese non ammissibili

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Contributo

Il contributo a fondo perduto verrà concesso nella misura del 60% dell’importo complessivo delle spese sostenute, al netto IVA e altri oneri, sino ad un massimo di € 2.500,00. Importo minimo investimento ammissibile € 2.000,00, al netto di IVA e altri oneri. Alle imprese femminili verrà riconosciuta una premialità di € 250,00.

Cumulo

Gli aiuti di cui al presente bando sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili:

  • Con altri aiuti in regime de minimis fino al massimale de minimis pertinente;
  • Con aiuti in esenzione o autorizzati dalla Commissione nel rispetto dei massimali previsti dal regolamento di esenzione applicabile o da una decisione di autorizzazione.

Sono inoltre cumulabili con aiuti senza costi ammissibili.

Si raccomanda in tutti i casi di possibile cumulo di verificare che tale possibilità sia prevista ed ammessa anche dalle eventuali altre forme di agevolazione. Si ricorda che se l’impresa ha usufruito, o intende usufruire, di altre agevolazioni è necessario accertarsi che la disciplina delle stesse preveda la cumulabilità con il presente contributo. Si raccomanda, altresì, di verificare eventuali situazioni di sovracompensazione.

Modalità e termini della domanda

Le domande potranno essere presentate dalle ore 10.00 del 29 ottobre 2024 alle ore 12.00 del 14 marzo 2025, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

La valutazione delle domande ai fini della concessione del contributo avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione. L’impresa potrà presentare una sola domanda di contributo. Ai fini della presentazione della domanda sarà necessaria la firma digitale.

La partecipazione a questo bando esclude la possibilità di presentare domanda sul “Bando a sostegno della creazione di imprese giovanili – 24SU”.

In fase di presentazione della domanda è obbligatorio allegare preventivi o fatture, documentazione comprovante gli interventi realizzati/da realizzare;

Lo Studio rimane a disposizione per l’assistenza all’invio delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Cciaa Ferrara. Imprese giovanili

Cciaa Ferrara Ravenna: bando per la creazione di imprese giovanili

Con il presente bando si intende promuovere il tessuto imprenditoriale locale attraverso il sostegno a giovani under 35, agevolando le spese di avvio e gli investimenti necessari per aprire l’attività.

Chi sono i soggetti beneficiari?

  • Imprese nuove costituite da giovani under 35 (la maggioranza o la totalità dei soci devono avere meno di 35 anni);
  • Imprese costituite e iscritte al Registro delle Imprese a partire dal 1° gennaio 2024;
  • Devono avere sede legale e/o operativa nelle province di Ferrara e Ravenna;
  • Devono essere attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese. Sono ammesse anche imprese inattive al momento della domanda, a condizione che siano attive al momento della presentazione della rendicontazione;
  • In regola con il DURC;
  • Non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione o in altre situazioni concorsuali;

Spese ammissibili e spese non ammissibili

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Entità del contributo

Il contributo a fondo perduto copre fino al 60% delle spese sostenute, con un massimo di 4.000 euro per impresa. Gli interventi devono prevedere un costo minimo di 3.000 euro.

Alle imprese femminili viene riconosciuta una premialità di 250 euro.

Obbligo di fideiussione

Le imprese beneficiarie devono impegnarsi a mantenere la sede legale e/o operativa per almeno 24 mesi dalla data di erogazione del contributo. Per garantire tale impegno, è richiesta una fideiussione bancaria o assicurativa, che dovrà essere presentata in fase di rendicontazione. La fideiussione garantisce l’utilizzo corretto delle somme erogate e il rispetto dell’obbligo temporale di mantenere l’attività. La fideiussione dovrà essere depositata in originale presso la Camera di commercio prima della liquidazione del contributo.

In fase di presentazione della domanda, deve essere presentato un preventivo per la fideiussione bancaria o assicurativa rilasciata a favore della Camera di commercio (ente pubblico erogatore del contributo) a garanzia dell’utilizzo delle somme erogate.

Documenti obbligatori da allegare in presentazione

Per inviare la domanda di contributo è sufficiente presentare preventivi. 

  • Preventivi di spesa o fatture relative agli interventi previsti o già realizzati;
  • Piano di ammortamento bancario, nel caso di richiesta del contributo per l’abbattimento dei tassi di interesse sui finanziamenti;
  • Preventivo per la fideiussione bancaria o assicurativa rilasciata a favore della Camera di commercio, necessaria per garantire l’impegno a mantenere la sede/operatività per almeno 24 mesi dalla data di erogazione del contributo.

Le fatture pagate dovranno essere presentate solo in fase di rendicontazione.

Gli aiuti sono cumulabili?

Gli aiuti di cui al presente bando sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili:

  • Con altri aiuti in regime de minimis fino al massimale de minimis pertinente;
  • Con aiuti in esenzione o autorizzati dalla Commissione nel rispetto dei massimali previsti dal regolamento di esenzione applicabile o da una decisione di autorizzazione.

Si raccomanda in tutti i casi di possibile cumulo di verificare che tale possibilità sia prevista ed ammessa anche dalle eventuali altre forme di agevolazione. Si ricorda che se l’impresa ha usufruito, o intende usufruire, di altre agevolazioni è necessario accertarsi che la disciplina delle stesse preveda la cumulabilità con il presente contributo. Si raccomanda, altresì, di verificare eventuali situazioni di sovracompensazione.

Come e quando presentare la domanda

Le domande potranno essere presentate dalle ore 10.00 del 22 ottobre 2024 alle ore 12.00 del 14 marzo 2025, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

La valutazione delle domande ai fini della concessione del contributo avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione. L’impresa potrà presentare una sola domanda di contributo.

Lo Studio rimane a disposizione per l’assistenza all’invio telematico delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Labirinto. Incentivi.

Navigare tra gli incentivi: una sfida per le imprese

In un panorama di agevolazioni in continua evoluzione, le imprese si trovano spesso di fronte a un labirinto di opportunità e normative. Dall’Industria 4.0 alla transizione 5.0, passando per ricerca e sviluppo, patent box, Simest per l’internazionalizzazione, Sabatini, bandi regionali e camerali, il rischio di perdersi tra variabili complesse e sovrapposizioni è alto.

Visione di insieme e coordinamento efficace

La mancanza di una visione d’insieme e di un coordinamento efficace può portare a decisioni frammentarie, con attori di diversi settori (tecnici, gestionali, amministrativi, finanziari) che si rimpallano responsabilità e competenze, senza una guida che favorisca risultati solidi che riducano il rischio di incappare in sanzioni future.

Emerge, così, la necessità di avere una visione di insieme e la capacità di orchestrare l’intero processo, dal disegno degli investimenti aziendali fino alla loro attuazione, assicurando che ogni opportunità sia colta nel modo più efficiente e sicuro possibile. Si tratta di una competenza chiave per le aziende che vogliono sfruttare al massimo le agevolazioni disponibili o verificarne l’effettiva convenienza o praticabilità.

Ecco perché M&W si compone di professionisti con competenze in diversi ambiti e fornisce, inoltre, un aiuto di relazione verso gli enti agevolanti.

 

A cura di Simone Vincenzi