Negli articoli precedenti abbiamo approfondito l’uso di strumenti per tenere sotto controllo l’andamento dell’azienda in modo che l’imprenditore sia consapevole dello stato di salute della sua attività.
Ma cosa deve fare il buon imprenditore nel momento in cui gli indicatori hanno un trend calante?
Per prima cosa capire le cause del declino e poi cercare di porre rimedio.
Le cause possono essere di due tipi:
- di natura endogena (cioè interne all’azienda);
- di natura esogena (esterne all’azienda e quindi imputabili al mercato, approvvigionamenti ecc.).
Cause di natura endogena
Questa settimana parleremo delle cause di declino interne all’azienda che possono dipendere dalla specificità del contesto aziendale e dal settore in cui opera l’azienda.
Le cause più comuni sono:
- Una mancata o inadeguata politica di investimento per lo sviluppo che impedisce all’azienda di innovare, diversificare, ampliare o migliorare i suoi prodotti o servizi, rischiando di perdere il passo con le esigenze e le aspettative dei clienti e con la concorrenza;
- Una mancata o inefficace gestione dell’efficienza operativa che comporta una scarsa qualità, produttività, flessibilità o affidabilità dei processi interni, determinando un aumento dei costi, dei tempi di evasione degli ordini, degli sprechi, degli errori o dei reclami compromettendo la soddisfazione dei clienti e dei dipendenti;
- Una mancata o insoddisfacente valorizzazione delle risorse umane che si traduce in una bassa motivazione, impegno, competenza o coesione del personale, causando una diminuzione delle prestazioni, dell’innovazione, della collaborazione o della fedeltà generando conflitti, turnover, assenteismo o malcontento.
- Un problema di successione o di governance che riguarda la difficoltà o l’incertezza nel trasferire la proprietà, la direzione o la leadership dell’azienda a nuove figure, in particolare in caso di passaggio generazionale, fusione, acquisizione o cambio di strategia e che può portare a una perdita di visione, di identità, di fiducia o di continuità;
- Un problema di comunicazione o di reputazione che concerne la capacità o la volontà dell’azienda di trasmettere efficacemente e coerentemente la sua immagine, i suoi valori, i suoi obiettivi o i suoi risultati ai vari stakeholder, interni ed esterni e che può influire sulla percezione, sull’attrattiva, sulla credibilità o sulla fiducia che l’azienda suscita nel mercato.
Mancata o inadeguata politica di investimento per lo sviluppo
Cominciamo a focalizzarci sul primo tipo di cause, senza dimenticarci che possono esserne presenti più di una.
Il sintomo principale della mancata o inadeguata politica di investimento per lo sviluppo è la perdita di clienti.
Quali possono essere i rimedi?
Stare sempre al passo del mercato analizzando i prodotti dei competitor e cercando di migliorarli.
Può essere una strategia sufficiente? Ovviamente no. Il buon imprenditore deve capire (intuire) quali sono le tendenze del mercato e proporre prodotti innovativi che si distinguono rispetto a quello che fanno i concorrenti.
Uscire con prodotti nuovi che anticipano le esigenze degli acquirenti non è facile. Il paradigma del buon imprenditore è quello di colui che è in grado di creare un nuovo mercato e nuovi bisogni nei consumatori. Il concetto di innovazione non è tuttavia riservato alle aziende che producono beni, ma è ampliamente declinabile anche alle aziende di servizi. Dare nuovi servizi e/o nuove modalità di servizio ai clienti è il mantra di banche, assicurazioni, centri benessere, alberghi ecc.
Come superare la crisi e rilanciare l'azienda
Quindi per superare la crisi e rilanciare l’azienda, ammesso che non sia troppo tardi, non solo è necessario stare al passo con il mercato di riferimento ma essere anche un passo avanti rispetto agli altri. Questo costa tempo e denaro e, talvolta, può non far raggiungere i risultati sperati. Tuttavia, è vero il detto che “chi non semina non raccoglie”. E se l’azienda non è in grado di innovare perché non dispone di un ufficio ricerca e sviluppo occorre affidarsi a consulenti di aziende specializzate nel farlo.
Nei prossimi articoli tratteremo le altre cause di crisi interne all’azienda e dei possibili rimedi.
A cura di Egidio Veronesi
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