Come illustrato nei precedenti articoli la vita di un’azienda non è lineare, ma segue un ciclo che prevede diverse fasi: nascita, crescita, maturità e declino. Ogni fase ha le sue caratteristiche, le sue sfide e le sue opportunità. Per l’imprenditore, è fondamentale sapere in che fase si trova la propria azienda, per poter adottare le strategie più adeguate e prevenire eventuali crisi.

Questo perché se un’azienda è in declino può comunque essere consolidata, rilanciata, cambiare business ecc. L’azienda può rinascere insomma.

Cercheremo quindi di capire come un imprenditore può percepire se la sua azienda è in fase di maturità o in fase di declino, analizzando i principali indicatori di performance e le possibili strategie da adottare.

Ricordiamo che la fase di maturità è quella in cui l’azienda ha raggiunto una posizione consolidata nel mercato, ma la crescita si è stabilizzata o rallentata. La fase di declino, invece, è quella in cui l’azienda perde competitività e quota di mercato e i profitti si riducono o diventano negativi.

Indicatori di performance

Per capire in che fase si trova la propria azienda, un imprenditore deve monitorare costantemente alcuni indicatori di performance, che possono essere di natura finanziaria, operativa o strategica. Vediamo alcuni esempi:

  • Indici finanziari: sono quelli che misurano la redditività, la liquidità, la solvibilità e la crescita dell’azienda. Alcuni esempi sono il margine operativo, il return on equity, il cash flow, il fatturato, il tasso di crescita annuo, ecc. Questi indici permettono di valutare la capacità dell’azienda di generare profitti, di far fronte agli impegni finanziari e di investire per il futuro.
  • Indici operativi: sono quelli che misurano l’efficienza, la qualità, la produttività e la soddisfazione dei clienti. Alcuni esempi sono il costo per unità prodotta, il tempo di consegna, il tasso di reclami, il tasso di fidelizzazione, il net promoter score, ecc. Questi indici permettono di valutare la capacità dell’azienda di ottimizzare le risorse, di soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti e di creare valore.
  • Indici strategici: sono quelli che misurano la posizione competitiva, l’innovazione, la diversificazione e la sostenibilità dell’azienda. Alcuni esempi sono la quota di mercato, il grado di differenziazione, il numero di nuovi prodotti o servizi lanciati, l’impatto ambientale, la responsabilità sociale, ecc. Questi indici permettono di valutare la capacità dell’azienda di competere, di adattarsi ai cambiamenti, di esplorare nuove opportunità e di creare valore a lungo termine.

Ad ogni imprenditore il suo indicatore

Un imprenditore deve scegliere gli indicatori più rilevanti per il suo settore, per il suo mercato e per i suoi obiettivi e confrontarli con i dati storici, con i benchmark e con le previsioni. In generale, una fase di maturità si caratterizza per una stabilizzazione o una moderata crescita degli indici finanziari, operativi e strategici, mentre una fase di declino si caratterizza per una diminuzione o una forte contrazione degli stessi.

L'andamento dell'azienda nel tempo

In conclusione, solamente seguendo l’andamento nel tempo dell’azienda si potrà capirne l’evoluzione. Un’osservazione in un determinato momento, infatti, ha un valore molto limitato.

È la stessa differenza che c’è tra il vedere una fotografia e un filmato. Nella fotografia (bilancio) potete commentare quello che vedete in quell’immagine. Le informazioni sono limitate e parziali. Nel filmato (equivalente all’analisi costante degli indicatori e la comparazione dei bilanci nel tempo) potete capire un’infinità di cose ma in particolare l’azione e la sua evoluzione (che coincide con il destino dell’azienda).

Nel prossimo articolo cercheremo di individuare gli strumenti che servono a governare (e magari a far rinascere) l’azienda.

 

A cura di Egidio Veronesi