Per quanto riguarda il beneficio relativo all’anno in corso, puoi recuperare ancora il 50% sui software 4.0 e il 40% sui macchinari e impianti 4.0 entro il 31 dicembre 2022.

Tra le spese agevolabili rientrano anche i beni consegnati e interconnessi alla data del 30 giugno 2023, se entro il 31 dicembre 2022 è stato accettato l’ordine e versato un acconto ai fornitori pari al 20% dei costi.

Le spese sono considerate ammissibili se i beni risultano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Cosa succede se l’investimento supera i 300.000 euro?

In questo caso, per usufruire del bonus 4.0 sarà necessaria una perizia asseverata, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professioni, che attesti che i beni acquistati siano effettivamente 4.0 e interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni di costo inferiore ai 300.000 euro, invece, è sufficiente presentare una dichiarazione del legale rappresentante. Tuttavia, considerato il contenuto tecnico e i profili di responsabilità, è sempre consigliabile essere in possesso di perizia che certifichi tutti i requisiti e la relativa interconnessione.

Chi può beneficiare del bonus?

Tutte le imprese italiane a prescindere dalla forma giuridica e dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale. Le imprese, inoltre, devono essere in regola con il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) e rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come e quando fruire del Credito d’imposta Beni Strumentali 4.0

  • A decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, per gli investimenti in beni “Industria 4.0”;
  • L’agevolazione è utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante il modello F24, in tre quote annuali di pari importo.

Cumulabilità

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni (se queste lo consentono) che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto. Nel caso in cui il credito d’imposta per acquisto di beni in chiave 4.0 sia cumulato con una seconda agevolazione, il valore dell’agevolazione viene calcolato per entrambe le misure sull’intero imponibile dell’investimento.