Bonus colonnine per imprese e professionisti

Bonus colonnine anche per imprese e professionisti. Quando fare domanda?

La finestra temporale unica per fare domanda si aprirà il 26 ottobre alle ore 10:00 e ci sarà tempo fino alle ore 17:00 del 30 novembre 2023.

I dettagli arrivano dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che disciplina regole e condizioni.

Rientreranno nel conteggio dell’agevolazione, per un contributo pari al 40% delle spese ammissibili, i costi sostenuti dopo il 4 novembre 2021.

Due i canali per l’invio della domanda:

  • per le imprese sarà necessario procedere tramite il portale Invitalia ;
  • professionisti dovranno inviare domanda a mezzo PEC all’indirizzo: CRE1@postacert.invitalia.it.

Alcuni dei dettagli forniti dal Ministero:

Tra le spese ammissibili rientrano quelle sostenute dopo il 4 novembre 2021, documentate mediante fattura elettronica e relative a:

  • acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  • la connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10 per cento);
  • le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel limite massimo del 10 per cento).

I costi agevolabili dovranno essere considerati al netto dell’IVA.

Requisiti di accesso

A poter beneficiare del bonus del 40% sono, nel dettaglio:

  • le imprese di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa;
  • i professionisti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.

I requisiti specifici sono indicati nel decreto MASE del 25 agosto 2021.

Per quanto riguarda le imprese, l'agevolazione è riconosciuta ai soggetti che:

  • hanno sede sul territorio italiano;
  • risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
  • non sono in situazione di difficoltà;
  • sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare;
  • sono in regola con gli adempimenti fiscali;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  • non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
  • non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo di cui al presente decreto, alcun altro contributo pubblico.

Per quel che riguarda i professionisti, è richiesto il possesso dei seguenti requisiti alla data di concessione ed erogazione del contributo:

  • presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore dell’infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo di cui al presente decreto. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a euro 20.000,00 (ventimila/00);
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Necessiti di ulteriori informazioni?

Puoi contattare Invitalia che gestisce la misura per conto del Ministero:

Telefono: 800 77 53 97

Numero verde gratuito attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00

A cura di Simone Vincenzi


Fondo startER e fondo energia- Regione Emilia Romagna

Dal 25 ottobre sarà possibile presentare domanda a valere sul Fondo Energia e sul Fondo StartER promossi dalla Regione Emilia-Romagna.

A chi è rivolto il Fondo Energia?

Il Fondo StartER si rivolge alle micro e piccole imprese della Regione Emilia-Romagna costituite da non più di cinque anni e finanzia progetti rivolti a:

  1. efficientamento energetico delle imprese;
  2. realizzazione impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo;
  3. interventi di miglioramento e adeguamento sismico in associazione ad interventi energetici;
  4. interventi per la circolarità dei processi e lo sviluppo di impianti di economia circolare.

Il Fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato fino a 1 milione di euro con provvista mista, derivante per il 70% dalle risorse pubbliche del Fondo e per il restante 30% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati (tasso pari all’Euribor a 6 mesi + uno spread massimo del 4,99).

Il Fondo concede, inoltre, un contributo a fondo perduto (max 12,5%), che copre le spese tecniche sostenute dall’impresa per la preparazione e il supporto tecnico del progetto di investimento.

A titolo esemplificativo si riporta un elenco delle macro-voci delle spese ammissibili:

  • interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;
  • acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
  • acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
  • spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;
  • consulenze tecniche e/o specialistiche;
  • spese del personale adibito al progetto;
  • materiale e scorte;
  • spese locazione dei locali adibito ad attività;
  • spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (a titolo esemplificativo redazione di business plan).

Presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata, nel periodo di apertura dello sportello, in modalità on line con firma digitale, allegando tutti i documenti previsti.

Una volta conclusa la compilazione, l’impresa riceverà una comunicazione contenente il numero di protocollo assegnato alla domanda. Il Comitato di valutazione del Fondo esaminerà periodicamente le richieste pervenute.

L’erogazione del finanziamento avverrà dietro la presentazione di una rendicontazione di almeno il 50% del progetto ammesso (da inviare al massimo entro 4 mesi dalla delibera del Comitato).

Tutti i progetti dovranno essere conclusi e rendicontati per il 100% dell’importo ammesso entro 12 mesi dalla delibera di concessione.

Tutte le informazioni sul sito www.fondoenergia.artigiancredito.it

A cura di Simone Vincenzi


Bando Voucher Digitali I4.0 Cciaa Ferrara

Al via l’edizione 2023 del bando a sostegno delle iniziative di digitalizzazione e di transizione ecologica delle imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Ferrara/Ravenna.

Continua l’impegno della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna nel sostenere le Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori, localizzate nelle province di Ferrara o di Ravenna, che investono nelle nuove tecnologie digitali, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 e dell’iniziativa strategica di Sistema “La doppia transizione digitale ed ecologica“.

Il contributo massimo erogabile per ogni impresa è di 5.000 euro, oltre ad eventuali premialità previste dal bando.
L’investimento minimo previsto è pari a 2.000 euro.
L’intensità del contributo è pari al 50% delle spese sostenute e ammesse.

Interventi agevolabili

Misure di innovazione tecnologica che dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1:

a) robotica avanzata e collaborativa;

b) interfaccia uomo-macchina;

c) manifattura additiva e stampa 3D;

d) prototipazione rapida;

e) internet delle cose e delle macchine;

f) cloud, High Performance Computing-HPC, fog e quantum computing;

g) soluzioni di cybersecurity e business continuity;

h) big data e analytics;

i) intelligenza artificiale;

j) blockchain;

k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);

l) simulazione e sistemi cyber fisici;

m) integrazione verticale e orizzontale;

n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;

o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, bar code, etc.).

p) sistemi di e-commerce, escluse mere spese di web marketing;

q) sistemi per lo smart working e il telelavoro (escluso il mero acquisto di smartphones e tablets).

Alcuni prerequisiti

  • la domanda di contributo va presentata solo se il progetto è già realizzato e concluso e se si è in possesso di tutti i documenti di spesa già pagati;
  • le fatture ammissibili potranno essere datate dall‘ 1 gennaio 2023 sino al giorno di presentazione della domanda;
  • non potranno presentare domanda le imprese che hanno già beneficiato del contributo sulle edizioni 2021 e 2022 del Bando Voucher digitali I4.0.

Termini di presentazione

La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica, tramite la piattaforma Web Telemaco, con firma digitale del titolare o del legale rappresentante dell’impresa richiedente.

Il bando sarà aperto dal 20 ottobre al 20 novembre 2023.

Vista la limitatezza dei fondi si suggerisce di inviare la domanda immediatamente il primo giorno di apertura della “finestra”.

A cura Simone Vincenzi


Bando contributo a fondo perduto- export digitale

Obiettivi

Il bando, gestito da Unioncamere Emilia-Romagna , prevede la concessione di contributi per la realizzazione di percorsi di internazionalizzazione e di promo-commercializzazione delle imprese e del sistema regionale, contribuendo ad accrescere il numero delle imprese esportatrici, oltre a supportare le imprese per accedere ai servizi offerti dagli strumenti digitali e/o per consolidare il loro utilizzo.

Chi sono i destinatari

Micro, piccole o medie imprese manifatturiere, esportatrici e non esportatrici con sede legale e/o unità operativa in Emilia-Romagna, senza vincolo di fatturato.

Verificare il Codice Ateco.

Tipologia e misura del contributo

Il contributo minimo sarà pari a 5 mila euro (a fronte di spese complessive pari a 10 mila euro), quello massimo ammonterà a 10 mila euro (a fronte di spese complessive pari a 20 mila euro). L’entità massima dell’agevolazione non può superare il 50% delle spese ammissibili.

Ambiti di attività

Le imprese potranno presentare un solo progetto articolato in almeno 2 ambiti di attività (senza vincolo sul numero di Paesi target):

  • Temporary Export Manager e Digital Export Manager;
  • B2B e B2C;
  • Fiere e convegni specialistici a carattere internazionale;
  • Marketing digitale;
  • Business online;
  • Sito web;
  • Materiali promozionali.

Termini e modalità di presentazione della domanda

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov,

dalle ore 12:00 del 9 ottobre 2023 alle ore 14:00 del 27 ottobre 2023.

Clicca sulla lente per avere maggiori informazioni

A cura di Simone Vincenzi


Nuovi bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+: contributi per valorizzare i titoli di proprietà industriale

Le misure, destinate alle PMI italiane, dispongono di una dotazione finanziaria complessiva di 32 milioni di euro.

1. Bando Brevetti+

Il BANDO BREVETTI+ supporta la valorizzazione economica delle tecnologie tutelate da brevetto mediante l’acquisto di servizi specialistici funzionali a:

  • l’industrializzazione e l’ingegnerizzazione;
  • l’organizzazione e lo sviluppo;
  • il trasferimento tecnologico.

Soggetti beneficiari:

Micro, piccole e medie imprese (MPMI) che:

a) siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia dopo il 01/01/2022 o, alternativamente, siano titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia dopo il 01/01/2022.

b) siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata dopo il 01/01/2021;

c) siano titolari di una domanda di brevetto europeo o internazionale depositata dopo il 01/01/2021, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo” che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle agevolazioni Brevetti+ di cui ai precedenti bandi.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto in regime de minimis pari all’80% dei costi ammissibili fino a un importo massimo di €140 mila per impresa.

La domanda potrà essere trasmessa dal 24/10/2023.

La procedura di selezione sarà di tipo valutativo a sportello.

2. Bando Disegni+

Il BANDO DISEGNI+ supporta la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei disegni e modelli industriali, finanziando l’acquisizione di servizi specialistici esterni riferibili alle fasi di produzione e commercializzazione.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto in regime de minimis pari all’80% delle spese ammissibili fino a un importo massimo di €60 mila per impresa.

La domanda potrà essere trasmessa dal 07/11/2023.

3. Bando Marchi+

Il BANDO MARCHI+ supporta le PMI nell’estensione del marchio nazionale a livello comunitario ed internazionale, incentivando l’acquisto di servizi finalizzati alla registrazione e protezione.

Come detto in precedenza....

I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che titolari del marchio oggetto della domanda di partecipazione sono in grado di soddisfare i seguenti requisiti:

Misura A:

  • abbiano effettuato, a decorrere dal 01/01/2020, il deposito della domanda di registrazione presso EUIPO del marchio oggetto dell’agevolazione e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito;
  • abbiano ottenuto la registrazione presso EUIPO del marchio dell’Unione europea oggetto della domanda di partecipazione in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione.

Misura B:

  • abbiano effettuato a decorrere dal 01/01/2020:

1) o il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione europea registrato presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;

2) o il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o EUIPO presso e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;

3) o il deposito della domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione.

  • aver ottenuto la pubblicazione della domanda di registrazione sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) del marchio oggetto della domanda di partecipazione antecedentemente la presentazione della domanda di partecipazione.

Spese ammissibili

Misura A:

a) Progettazione della rappresentazione. Il servizio deve essere effettuato o da un professionista/azienda di progettazione grafica/comunicazione;

b) Assistenza per il deposito. Il servizio si riferisce all’assistenza per la compilazione della domanda di marchio dell’UE ed alle conseguenti attività di deposito presso EUIPO e deve essere effettuato da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB – Patent Library;

c) Ricerche di anteriorità;

d) Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni seguenti al deposito della domanda di registrazione;

e) Tasse di deposito presso EUIPO.

Misura B:

a) Progettazione della rappresentazione. Il servizio si riferisce all’elaborazione della rappresentazione del marchio (ad esclusione del marchio denominativo) utilizzato come base per la domanda internazionale, a condizione che quest’ultima venga depositata entro 6 mesi dal deposito della domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO. Il servizio deve essere effettuato da un professionista/azienda di progettazione grafica/comunicazione.

b) Assistenza per il deposito. Il servizio si riferisce all’assistenza per la compilazione della domanda di marchio internazionale ed alle conseguenti attività di deposito presso UIBM o EUIPO o presso OMPI (per le sole designazioni successive) e deve essere effettuato da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB – Patent Library.

c) Ricerche di anteriorità.

d) Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione.

e) Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO  e presso OMPI  per la registrazione internazionale.

Entro quando devono essere effettuate le spese

Tutte le spese devono:

  • Essere fatturate e sostenute a decorrere dal 01/01/2020 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione;
  • Riguardare attività e servizi effettuati direttamente dagli stessi soggetti che emettono le fatture;
  • qualora le spese siano state effettuate da soggetti diversi dalla impresa richiedente l’agevolazione, dovranno risultare da questa rimborsate al soggetto che le ha effettuate – esclusivamente mediante bonifico bancario o postale, RIBA, carta di credito – prima della presentazione della domanda.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto in regime de minimis pari al:

  • 80% delle spese ammissibili fino a un importo massimo di € 6mila per marchio registrato presso EUIPO;
  • 90% delle spese ammissibili fino a un importo massimo di €9 mila per marchio registrato presso OMPI.

La domanda potrà essere presentata dal 21/11/2023.

Qualora una o più delle agevolazioni presentate fossero di interesse, si suggerisce di attivarsi tempestivamente.

A cura di Simone Vincenzi


Parco Agrisolare- dal 12 settembre domande di contributo per impianti fotovoltaici

In partenza il 12 settembre 2023 il bando “Parco Agrisolare”.

La finestra temporale per l’invio delle domande di contributo si apre dal 12 settembre 2023 al 12 ottobre 2023.

Le principali novità:

  • incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile, fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione di prodotti agricoli;
  • la possibilità di partecipazione di imprese in forma aggregata;
  • introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso per investimenti realizzati da più imprese agricole, costituite in forma aggregata, la cui produzione di energia è finalizzata a soddisfare al più il fabbisogno energetico di tutti i beneficiari (non è consentita la vendita delle eccedenze);
  • l’eliminazione del vincolo di autoconsumo per le imprese del settore della produzione agricola primaria;
  • l’aumento fino a 1 MW della soglia massima di potenza di fotovoltaico installabile sui tetti dei fabbricati agricoli;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
  • aumento da 1 milione a 2,3 milioni di euro (incluse spese accessorie come rimozione amianto) della spesa massima ammissibile per beneficiario.

Chi può presentare la domanda?

Le domande di contributo possono essere presentate da:

  • imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • imprese agroindustriali;
  • indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile;
  • soggetti appartenenti alle precedenti categorie costituiti in forma aggregata, quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo: associazioni temporanee di imprese (T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

Ai fini dell’ammissibilità, i predetti soggetti devono essere regolarmente costituiti e iscritti come attivi nel Registro delle Imprese.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

Cosa viene agevolato?

Possono essere presentati progetti aventi ad oggetto la posa in opera di impianti fotovoltaici, con potenza di picco compresa tra 6 kWp e 1000 kWp, da realizzare su tetti/coperture di fabbricati legati all’attività agricola (compresi quelli destinati alla ricezione e all’ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica), zootecnica e agroindustriale.

Sono ammessi a finanziamento solo impianti fotovoltaici di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione.

Oltre all’installazione di impianti fotovoltaici, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione delle strutture:

  • Rimozione e smaltimento dell’amianto (e, nel caso, l’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente. Tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate iscritte nell’apposito registro;
  • Realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • Installazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

Qual è la spesa minima ammissibile?

La spesa massima ammissibile per singola proposta, inclusi gli eventuali interventi complementari, non può essere superiore a 2.330.000 euro.

Tutte le spese sono ammissibili a partire dal giorno di presentazione della domanda di contributo.

Ogni singolo soggetto beneficiario può richiedere l’accesso al contributo per più progetti, ma con una spesa massima ammissibile complessiva, comunque, non superiore a 2.330.000 euro, così ripartiti:

  • Fino a 1.500.000 euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici;
  • Fino a 700.000 euro per gli interventi complementari (rimozione dell’amianto, areazione, isolamento);
  • Fino a 100.000 euro per i sistemi di accumulo;
  • Fino a 30.000 euro per i dispositivi di ricarica.

Quali sono i tempi di realizzazione del progetto?

I lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico devono essere avviati successivamente all’invio della domanda di contributo.

Gli interventi devono essere realizzati, collaudati e rendicontati entro 18 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco dei beneficiari, escluse eventuali richieste di proroghe, sostenute da motivi oggettivi, accordate dal GSE di concerto con il Ministero dell’Agricoltura.

In ogni caso, deve essere garantita la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.

Quali sono le percentuali dei contributi a fondo perduto?

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, con le seguenti intensità:

Imprese attive nel settore della produzione primaria 80% delle spese ammissibili, con vincolo dell’autoconsumo (1)
30% delle spese ammissibili, senza vincolo dell’autoconsumo (anche condiviso) (2), elevabile di:

  • 20 punti percentuali per le piccole imprese
  • 10 punti percentuali per le medie imprese
  • 15 punti percentuali per gli interventi da realizzare nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
Imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli
  • 80% delle spese ammissibili, se la potenza dell’impianto fotovoltaico è compresa tra 6 kWp e 200 kWp
  • 65% delle spese ammissibili, se la potenza dell’impianto fotovoltaico è compresa tra 200 kWp e 500 kWp;
  • 50% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto è maggiore di 500 kWp fino al massimo di 1000 kWp
Imprese attive nei settori della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli 30% delle spese ammissibili, elevabile di:

  • 20 punti percentuali per le piccole imprese
  • 10 punti percentuali per le medie imprese
  • 15 punti percentuali per gli interventi da realizzare nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
(1) Il vincolo dell’autoconsumo si verifica quando l’obiettivo dell’impianto fotovoltaico è quello di soddisfare il fabbisogno energetico e se la capacità produttiva annua non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale.
(2) Nel caso di caso di autoconsumo condiviso da parte di aziende agricole costituite in forma aggregata, le aziende devono appartenere alla stessa categoria (devono essere tutte aziende agricole di produzione primaria) e la produzione degli impianti deve soddisfare al più il fabbisogno energetico di tutti i soggetti beneficiari.

Come presentare le domande di contributo per il bando Parco Agrisolare?

Le proposte possono essere presentate a decorrere dalle ore 12:00 del 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00 del 12 ottobre 2023, esclusivamente per via telematica mediante l’apposito Portale Agrisolare predisposta dal GSE, disponibile nell’Area Clienti del sito istituzionale del GSE.

Le istanze saranno valutate secondo una procedura a sportello, ovvero secondo l’ordine cronologico di invio.

A cura di Simone Vincenzi


Industria 4.0. Verifica se stai mantenendo i requisiti

Momenti temporali

Effettuazione dell'investimento

Segue le regole generali della competenza previste dall’articolo 109, commi 1 e 2, del decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR), secondo il quale le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, per i beni mobili, alla data della consegna o spedizione, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro diritto reale, senza tener conto delle clausole di riserva della proprietà.

Entrata in funzione

Articolo 102, commi 1 e 2, del TUIR. Attestazione di avvenuto inserimento del bene all’interno del ciclo produttivo e relativo collaudo. Dall’entrata in funzione del bene dipende la possibilità di fruire del beneficio.

Interconnessione

Il bene deve possedere caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B annessi della legge di riferimento, ed essere interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Caratteristiche tecniche: allegato A- gruppo 1

5+2  caratteristiche tecniche richieste.

Tutti i beni, di cui ai punti da 1 a 12 del GRUPPO 1 (CIRC. 4E/2017), devono essere dotati di 5 requisiti obbligatori:

  1. Controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller);
  2. Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  3. Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  4. Interfaccia uomo macchina semplici e intuitive;
  5. Rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Inoltre, tali beni devono essere dotati di almeno 2 requisiti facoltativi tra quelli seguenti per renderli assimilabili e/o integrabili a sistemi cyberfisici:

  1. Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  2. Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
  3. Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).

 

Interconnessione

  • Capacità del bene di scambiare informazioni con sistemi interni (ad es. : sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto) e/o esterni (es. : clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCPIP, HTTP, MQTT, ecc.);
  • Identificazione univoca del bene al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (esempio: indirizzo IP).

L’interconnessione è indispensabile ai fini della fruizione dell’agevolazione.

Documentazione necessaria

Attestazione delle caratteristiche

  • Dichiarazione resa dal legale rappresentante ai sensi decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (dichiarazione sostitutiva di atto notorio);
  • Perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali;

Ulteriori:

  • Attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato;
  • DURC regolare;
  • DVR aggiornato;
  • Dicitura sui documenti (indicare il riferimento normativo nelle fatture, nel contratto di leasing e nell’altra documentazione es. ordini ed accettazioni, DDT, bonifico).

Decadenza del benificio

Sono motivi di decadenza del beneficio, e quindi del recupero degli importi agevolati, la cessione e la delocalizzazione dei beni.

Per i beni 4.0 (allegato A L. 232/2016) è prevista una salvaguardia per evitare l’applicazione del recapture (restituzione dell’agevolazione).

Tale ipotesi è possibile tramite la sostituzione con un bene avente caratteristiche uguali o superiori (in tal caso il livello tecnologico raggiunto dall’azienda non si riduce), attestandone l’interconnessione nello stesso periodo d’imposta in cui avviene la cessione del bene agevolato. Qualora il nuovo bene abbia un costo d’acquisto inferiore rispetto a quello sostituito, il beneficio sarà fruito fino a concorrenza del nuovo investimento.

Approfondisci come mantenere i requisiti

Modalità di verifica

ENTI DI VERIFICA

  • Agenzia delle Entrate;
  • Guardia di Finanza;
  • MIMIT.

TIPO DI VERIFICA

  • Documentale (PEC, convocazione o visita ispettiva);
  • Ispezione dei beni (de visu, foto);
  • Verifica dell’interconnessione (accesso ai software);
  • Possibili richieste al fornitore.

RICHIESTE DOCUMENTALI

  • Documenti amministrativi con i riferimenti normativi (Offerta/conferma d’ordine; Fatture; Contratto di leasing e verbale di consegna e collaudo; Documento di trasporto ; Collaudo; Pagamenti);
  • DURC;
  • DVR;
  • Registri IVA e liquidazione IVA periodica;
  • Modelli di versamento delle imposte F24;
  • Modello Unico;
  • Perizia o Dichiarazione del legale rappresentante.

A cura di Simone Vincenzi


Contributi imprese creative. Idea creativa.

Bando di contributo imprese creative Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna intende promuovere e favorire la nascita, lo sviluppo ed il consolidamento di progetti innovativi (sia prodotti che servizi) nel settore culturale e creativo.

Contributi previsti dal Bando

Il Bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto del 70% delle spese ammissibili e dell’importo massimo unitario pari a euro 150.000,00.

Nei limiti dell’importo massimo concedibile previsto dal bando, il contributo potrà essere aumentato del 10% se l’impresa possiede uno o più dei seguenti requisiti di premialità:

  • incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
  • l’attività in prevalenza femminile e/o giovanile;
  • i soggetti proponenti i progetti operano, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree montane individuate;
  • il progetto proposto prevede il conseguimento da parte dell’impresa proponente di un co-finanziamento del progetto presentato tramite un’iniziativa di crowdfunding pari almeno a 5.000,00 euro.

​Il contributo previsto dal presente bando non è cumulabile, per le stesse spese e per i medesimi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche, fatta eccezione:

  • per le agevolazioni concesse sotto forma di garanzia dal Fondo Centrale;
  • dei contributi per l’abbattimento degli interessi sui prestiti dalle banche.

Interventi ammissibili

  • Interventi innovativi in strutture dedicate a rappresentazioni cinematografiche, teatrali e musicali e artistiche per la loro riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento;
  • Interventi innovativi che realizzino innovazione di prodotto e di servizio o realizzino il loro consolidamento;
  • Investimenti ed interventi innovativi di digitalizzazione e metadatazione del patrimonio aziendale e/o culturale;
  • Interventi finalizzati alla creazione, all’interno dei locali aziendali, di nuovi musei di impresa e/o di specifici percorsi di visita al processo produttivo;
  • Interventi per investimenti in nuove tecnologie informatiche, di comunicazione, per implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line.

Ambiti di attività ammissibili

  • Musica;
  • Audiovisivo e radio (film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • Moda;
  • Architettura e Design;
  • Arti visive (inclusa fotografia);
  • Spettacolo dal vivo e Festival;
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei). Artigianato artistico, editoria, libri e letteratura;
  • Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Requisiti degli interventi

  • Avviati dalla data dell’atto di concessione del contributo e conclusi entro il 30.06.25;
  • Realizzati presso unità locali e/o immobili collocati in Emilia-Romagna;
  • Non devono comprendere attività che sono parte di un’operazione oggetto di delocalizzazione;
  • Investimento minimi ammissibili € 20.000,00, I.V.A. esclusa;
  • Dovranno essere coerenti con i parametri utilizzati per la valutazione di ammissibilità;
  • Dovranno ottenere un punteggio pari ad almeno 50 punti su 100.

Tipologia delle spese ammissibili

Spese per opere edili, murarie e impiantistiche comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori (max 10% dei lavori complessivi).

Spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature – anche nella forma del leasing – di finiture e arredi.

Spese per acquisto di infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione ad esempio di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione e la dematerializzazione dell’attività, la sicurezza informatica, la fatturazione elettronica, il cloud computing, il business process, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento.

  • Acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale;
  • Spese per la realizzazione d’ideazione del marchio necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento.

Spese per beni immateriali:

  • La realizzazione di siti internet e loro aggiornamento,
  • Progetti riferiti al commercio elettronicoprogrammi informatici e servizi per le tecnologie di informazione e della telecomunicazione,
  • Realizzazione di show rooms virtuali, marchi e brevetti, banche dati, know how e
  • Licenze d’uso concernenti nuove tecnologie di processo o di prodotto relativi al prodotto o servizio obiettivo dell’intervento.

Spese per l’acquisizione di servizi e consulenze specializzate, relative a titolo esemplificativo:

  • Design, estetica e stile dei prodotti, marketing e comunicazione;
  • Sviluppo di progetti finalizzati al riposizionamento/riorganizzazione dell’impresa, coaching, sviluppo tecnologico e informatico avanzato dello stesso;
  • Servizi di digitalizzazione/metadatazione del patrimonio aziendale e/o culturale;
  • Studi di fattibilità per lo sviluppo delle forme di aggregazione per servizi comuni come per esempio uffici stampa;
  • etc.

Spese per la promozione aziendale compresa la progettazione e la diffusione di depliant, locandine, cartellonistica, manifesti, cataloghi strettamente connesse al progetto e per la realizzazione di iniziative e strumenti di comunicazione (brochure e/o materiale editoriale) per la partecipazione a fiere/mercati relativi al prodotto o servizio obiettivo dell’intervento (max 10.000 euro).

Costi generali per la definizione e gestione del progetto. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario del 5% della somma delle voci a), b), c), d), e), f) e g)

Precisazione

Le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento per essere considerate ammissibili devono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data dell’atto di concessione del contributo e la data del 31 ottobre 2025. Inoltre, devono riferirsi alle attività e agli interventi svolti dalla data dell’atto di concessione del contributo ed entro il 30 giugno 2025, salvo eventuali proroghe.

Chi può beneficiare del bando

Possono presentare domanda di contributo i soggetti iscritti al Registro delle imprese o al Repertorio Economico Amministrativo presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio che abbiano le caratteristiche di micro, piccole e medie imprese.

Termini di presentazione

Dalle ore 10.00 del 19 luglio 2023 alle ore 13.00 del 21 settembre 2023.

La procedura di selezione delle domande e dei relativi progetti sarà di tipo valutativa a graduatoria.

Clicca qui per maggiori informazioni

A cura di Simone Vicenzi


Fondo Simest per l’internazionalizzazione delle imprese: nuove linee di intervento

Sono state pubblicate le attese circolari operative delle misure SIMEST volte a incentivare l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Il fondo, con una dotazione di 4 miliardi, è aperto a tutte le imprese italiane con almeno due bilanci depositati e si compone di una articolata serie di misure con data di apertura fissata al 27 luglio e operativa fino a esaurimento fondi.

Le agevolazioni si compongono di garanzia, finanziamento a tasso agevolato fino al 100% e un contributo a fondo perduto del 10% concesso esclusivamente nel caso delle seguenti condizioni:

  • PMI (anche Micro Impresa), in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
  • PMI giovanile/femminile/innovativa o operativa nelle regioni del Sud;
  • PMI (anche Micro Impresa), con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% (venti) sul fatturato totale;
  • È un’impresa anche non PMI o Micro Impresa, in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) che entro la data della prima Erogazione può fornire evidenza di aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
  • È un’impresa (anche non PMI o Micro Impresa), con interessi diretti nei Balcani Occidentali;
  • È un’impresa con sede operativa nei territori colpiti dall’alluvione (solo per alcune misure).

Prevista la concessione di finanziamenti a tassi agevolati, fino allo 0,464% (tasso luglio 2023), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% a determinate condizioni.

Sei le misure disponibili

1) TRANSIZIONE DIGITALE E/O ECOLOGICA

La misura incentiva realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa.

Sono ammissibili spese per la Transizione digitale (investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali; integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0; consulenze in ambito digitale; etc.); spese per la Transizione Ecologica (spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici; spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali); Spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale (max 50%); spese di consulenza per la valutazione dell’impatto ambientale; spese la gestione e presentazione della domanda.

2) INSERIMENTO SUI MERCATI ESTERI

La misura incentiva la realizzazione di un Programma di inserimento mercati, attraverso:

  • l’apertura di una nuova Struttura di tipologia negozio in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture;
  • l’apertura di nuove Strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture;
  • il potenziamento di una Struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese Estero.

Sono ammissibili spese di Struttura (locali, ristrutturazione e start up); spese di Personale (personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero, viaggi del personale); spese di Supporto (formazione, promozione, consulenze etc.).

3) CERTIFICAZIONI E CONSULENZE

Finanziamento riservato alle imprese che intendano realizzare progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica, digitale o ecologica, tramite il supporto esclusivo di società di consulenza, od ottenere certificazioni di prodotto, brevetti, per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

4) FIERE ED EVENTI

Finanziamento dedicato alle imprese che intendano partecipare, anche in Italia, a fiere, mostre, eventi e missioni imprenditoriali o di sistema, di carattere internazionale, anche virtuali, per la promozione di beni e servizi prodotti in Italia o a marchio italiano.

5) E-COMMERCE

Finanziamento per le imprese che intendano sviluppare il proprio commercio elettronico in Paesi esteri per beni e servizi prodotti in Italia o con marchio italiano, attraverso la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria, o di un proprio spazio dedicato su una piattaforma di terzi.

6) TEMPORARY MANAGER

Finanziamento riservato alle imprese che intendano avvalersi temporaneamente di figure professionali specializzate per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica, digitale o ecologica.

A cura di Simone Vincenzi


Contributi per sistema sicurezza CCIAA Bologna

La Camera di Commercio di Bologna assegna 400.000 euro di contributi finalizzati a sostenere i costi per acquisizione e installazione di sistemi e servizi di sicurezza per le micro e piccole imprese, consorzi e reti di imprese esposte a fenomeni di criminalità.

I contributi sono rivolti alle micro e piccole imprese bolognesi per l’acquisto e l’installazione di:

  • sistemi di video allarme antirapina;
  • videosorveglianza;
  • impianti antintrusione;
  • casseforti;
  • sistemi antitaccheggio;
  • porte blindate;
  • vetri antisfondamento;
  • dispositivi di illuminazione notturna;
  • dispositivi di pagamento elettronici;

nonché acquisizione di sistemi in comodato d’uso connessi a servizi di sicurezza e contratti stipulati con istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali e relativi canoni del servizio riferiti all’anno in corso.

Periodo ammissibile delle spese

I contributi sono rivolti agli interventi che le imprese sostengono dal 01/01/2023 alla data di invio della domanda.

Soggetti beneficiari

1) Micro e piccole imprese;

2) Consorzi di imprese, Reti di impresa, Reti Temporanee di Imprese (RTI), Associazioni Temporanee di Imprese (ATI) formate da micro, piccole imprese:

  • attive al momento della presentazione della domanda;
  • con sede legale o unità locale nell’area metropolitana (ex provincia) di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della CCIAA di Bologna;
  • in regola con il pagamento del diritto camerale annuale e con la posizione INPS ed INAIL.

Modalità di assegnazione del contributo

  • I contributi sono assegnati prioritariamente alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili e delle imprese in possesso del rating di legalità (attribuito dall’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato), procedendo a riduzione proporzionale se i fondi disponibili non fossero sufficienti ad attribuire un contributo pieno a tali categorie di imprese;
  • Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procederà all’assegnazione del contributo alle altre imprese ammissibili, procedendo a riduzione proporzionale del contributo di queste ultime se i fondi non consentono di riconoscere il contributo pieno;
  • Sono escluse le domande il cui contributo, a seguito dell’eventuale riduzione proporzionale, risulti inferiore ad euro 500. 

Contributo spettante in assenza di riduzione proporzionale

  • 50% delle spese ammissibili;
  • Limite massimo di 3.000 euro.

Il costo minimo da sostenere per l’accesso al contributo è di 1.000 euro di imponibile.

Presentazione domande dal 13 settembre 2023 al 28 settembre 2023.

A cura di Simone Vincenzi