Fondo per le PMI creative
Interventi per la nascita, lo sviluppo, il consolidamento delle imprese creative
Un riassunto sul bando, chi può partecipare, le opportunità, informazioni e lista del Codice Ateco ammesso al bando
BENEFICIARI a) Imprese creative:- classificate come di micro, piccola e media dimensione;
- regolarmente costituite ed iscritte al RI (in caso di mancanza di una sede legale/operativa nel territorio italiano questa dovrà essere dimostrata alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione)
- con codice ATECO ammesso;
- materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
- servizi di carattere ordinario, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al comma 4, lettera c), strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
- godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing, housing/hosting
- utenze;
- perizie tecniche, spese assicurative connesse al progetto, fidejussioni bancarie connesse al progetto;
- costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato che non benefici di alcun’altra agevolazione, anche indiretta, o a percezione successiva, impiegato nel programma di investimento.
In tutti gli altri casi applicazione del regime De Minimis. Ammesso il cumulo con altri aiuti di stato, anche a titolo de minimis.
FOCUS Le imprese creative beneficiarie delle agevolazioni che si qualificano come start up innovative o come PMI innovative, a fronte di investimenti nel relativo capitale di rischio possono richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto, fatti salvi i limiti previsti dalla disciplina in materia di aiuti di Stato. L’investimento nel capitale di rischio, attuato da investitori terzi, deve assumere la forma di investimento in equity, con le seguenti caratteristiche: a) essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in denaro; b) essere perfezionato entro 5 anni dalla data di concessione delle agevolazioni di cui all’articolo 10. L’investimento nel capitale di rischio si intende perfezionato con il versamento all’impresa beneficiaria delle risorse destinate all’investimento stesso; c) essere di importo non inferiore a 20.000,00 euro; d) non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della start- up innovativa o della PMI innovativa, anche per effetto della conversione di strumenti finanziari di quasi-equity eventualmente sottoscritti; e) essere detenuto per un periodo non inferiore a 3 anni. PRASSI La richiesta di conversione delle agevolazioni può essere presentata dalle imprese successivamente alla concessione delle agevolazioni per investimenti e riferirsi a una operazione di investimento nel capitale di rischio che l’impresa abbia perfezionato o intenda perfezionare successivamente alla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni per gli investimenti ammessi. Le richieste presentate a fronte di operazioni già perfezionate devono intervenire entro si mesi dal perfezionamento; nel caso di richieste presentate a fronte di operazioni non ancora perfezionate il perfezionamento deve avvenire entro 6 mesi dal provvedimento di accoglimento della richiesta di conversione. In tale ultimo caso, l’efficacia del predetto provvedimento resta comunque condizionata all’avvenuto perfezionamento entro il predetto termine. Il finanziamento agevolato è convertibile in contributo a fondo perduto per un importo pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, fino alla misura massima del 50% del finanziamento concesso.Elenco Codici ATECO ammessi
13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili; 13.20.00 Tessitura; 13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia; 13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento; .92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca; 13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette; 13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti; 13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento); 13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili; 13.99.10 Fabbricazione di ricami; 13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti; 14.11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle; 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno; 14.19.10 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento; 15.12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria; 16.10.00 Taglio e piallatura del legno; 16.2 Fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio;- Fabbricazione di altri prodotti vari in legno (esclusi i mobili);
- Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero;
- Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media;
- Legatoria e servizi connessi;
- Fabbricazione d gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, lavorazione delle pietre preziose;
- Fabbricazione di strumenti musicali;
- Attività di riprese fotografiche;
- Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa;
- Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria;
- Riparazione orologi
Fondo per le PMI creative - Voucher fino a 10.000 €
VOUCHER PER L’ACQUISIZIONE
DI SERVIZI SPECIALISTICI
EROGATI DA PMI CREATIVE
BENEFICIARI Piccole e Medie Imprese di qualunque settore che siano regolarmente costituite ed iscritte al RI (in caso di mancanza di una sede legale/operativa nel territorio italiano questa dovrà essere dimostrata alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione). I requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. ATTIVITA’ AMMISSIBILI Acquisizione di un supporto specialistico nel settore creativo finalizzato all’introduzione nell’impresa di innovazioni di prodotto, servizio e di processo e al supporto dei processi di ammodernamento degli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale. I servizi specialistici devono:- essere erogati da imprese creative di micro, piccola, media dimensione, università o enti di ricerca
- essere oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda ed entro 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione
- avere ad oggetto i seguenti ambiti strategici:
- non quotate- costituite da non più di 5 anni dalla data di presentazione della domanda
- che non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa, non sono il frutto di fusioni
- In tutti gli altri casi applicazione del regime De Minimis
AMMESSO IL CUMULO CON ALTRI AIUTI DI STATO, ANCHE A TITOLO DE MINIMIS.*
ON - Nuove imprese tasso 0
COS'E': "ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero" è l’incentivo sotto forma di finanziamenti agevolati per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili SOGGETTI CHE POSSONO ACCEDERE: ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero si rivolge alle PMI composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale. Sono ammissibili le imprese che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute. Ad esempio, una società composta solo da un uomo over 35 e una donna/uomo under 35 non saranno ammessi al finanziamento, è richiesta una terza persona che abbia i requisiti. Accedono al finanziamento le imprese costituite entro i 5 anni precedenti con regole e modalità differenti a seconda che si tratti imprese costituite da non più di 3 anni o da imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5. Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni SPESE AMMISSIBILI Le imprese possono richiedere il finanziamento per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti. Alcuni esempi di spese del piano d’impresa • Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile) • Macchinari, impianti e attrezzature • Programmi informatici e servizi per l’ICT • Brevetti, licenze e marchi • Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile) • Spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento • Spese per la costituzione della società • Acquisto di immobili solo nel settore turistico (40% investimento ammissibile) • Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile) • Macchinari, impianti e attrezzature • Programmi informatici • Brevetti, licenze e marchi. QUALE AGEVOLAZIONE: Le agevolazioni consistono nel mix di tasso zero e fondo perduto, che non può superare il limite del 15%/20% della spesa ammissibile a seconda dei casi. MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE: Domanda attraverso portale Invitalia a partire dal 24 marzo 2022 alle ore 12.00.Fondo Starter
COS'E': Il Fondo Starter è un fondo di finanza agevolata, messo in campo dalla Regione Emilia Romagna con risorse POR-FESR e gestito da Unifidi Emilia Romagna. Il Fondo è finalizzato al sostegno della nuova imprenditorialità attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato. SOGGETTI CHE POSSONO ACCEDERE: Le piccole imprese (max 50 dipendenti (ULA) e non più di 10 milioni di fatturato o attivo di bilancio), iscritte al Registro Imprese da non più di 5 anni al momento di presentazione della domanda e che abbiano il codice di attività principale rientrante in una delle seguenti categorie della classificazione: Ateco 2007: B, C, D, E, F, G, H, I, J, L, M, N, P, Q, R, S. I richiedenti devono realizzare il progetto d’impresa in Emilia Romagna. SPESE AMMISSIBILI I progetti ammessi dal Fondo devono essere mirati all’innovazione produttiva e di servizio, allo sviluppo organizzativo, alla messa a punto dei prodotti e servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo, al consolidamento ed alla creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali, all’introduzione ed uso efficace di strumenti ICT, nelle forme di servizi e soluzioni avanzate, con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale. Le voci di spesa relative a consulenze, personale, materiali e scorte, spese di locazione e Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (lettere “e, f, g, h, i” in elenco) non potranno superare complessivamente il 50% del finanziamento richiesto ed ammesso. Il Fondo Starter finanzia le spese per l’avvio di impresa. A titolo esemplificativo: a) Interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione; b) Acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali; c) Acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento; d) Spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali; e) Consulenze tecniche e/o specialistiche; f) Spese del personale adibito al progetto; g) Materiale e scorte; h) Spese locazione dei locali adibito ad attività (risultante da visura come sede principale/unità locale); i) Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda. QUALE AGEVOLAZIONE: Starter concede finanziamenti agevolati di importo compreso tra € 20.000 ed € 300.000, a tasso zero per il 70% dell’importo erogato e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi +4,75% per il restante 30%. Durata max: 96 mesi (12 mesi di preammortamento) MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE: La domanda deve essere presentata, nel periodo di apertura dello sportello (30 marzo – 23 maggio) salvo esaurimento fondi, in modalità on line con firma digitale, allegando tutti i documenti previsti. L’impresa riceverà una comunicazione contenente il numero di protocollo assegnato alla domanda. Il Comitato di valutazione del Fondo esaminerà periodicamente le richieste pervenute. L’erogazione del finanziamento avverrà dietro la presentazione di una rendicontazione di almeno il 50% del progetto ammesso (da inviare al massimo entro 4 mesi dalla delibera del Comitato). Tutti i progetti dovranno essere conclusi e rendicontati per il 100% dell’importo ammesso entro 12 mesi dalla delibera di concessione. Occorre verificare gli istituti di credito convenzionati ai quali è possibile rivolgersi per ottenere il finanziamento. REGIME DI AIUTI: Le agevolazioni potranno essere concesse ai sensi e nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 22, comma 3 lettera a) del Regolamento (UE) 651/2014 o del Regolamento (UE) 1407/2013 sulla base della scelta effettuata dal soggetto richiedente, compatibilmente con i vincoli regolamentari. In caso di Reg. UE 1407/13 “de minimis”, l’importo dell’equivalente sovvenzione lorda (ESL) relativa al contributo viene comunicato all’impresa beneficiaria da parte del Gestore e viene calcolato quale differenza tra il tasso di interesse praticato sul mercato (pari al tasso di riferimento in vigore fissato dalla Commissione Europea) e l’onere effettivo degli interessi a carico dell’impresa stessa. Nel caso dell’aiuto in “de minimis” l’importo ESL concorre alla determinazione del plafond massimo concedibile per impresa unica, nell’arco dei tre esercizi finanziari, pari a 200 mila euro (per trasporto conto terzi max 100 mila euro).Fondo Energia
COS'E': Il Fondo Energia è un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, messo in campo dalla Regione EmiliaRomagna con risorse e gestito da Unifidi Emilia Romagna. Il Fondo è finalizzato al sostegno della green economy attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato. SOGGETTI CHE POSSONO ACCEDERE: Possono usufruire dell’agevolazione le imprese, con sede legale o unità locale, in cui deve realizzarsi il progetto, e che abbiano il codice di attività principale rientrante in una delle seguenti categorie della classificazione Ateco 2007: B, C, D, E, F, G, H, I, J, L, M, N, P, Q, R, S. I richiedenti devono realizzare il progetto d’impresa in EmiliaRomagna. SPESE AMMISSIBILI I progetti ammessi dal Fondo devono essere volti all’efficienza energetica ed alla riduzione di gas climalteranti, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, esclusivamente per autoconsumo, nonché gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Le spese ammissibili devono rientrare in una delle seguenti categorie: a) Interventi su immobili strumentali: ampliamento e/o ristrutturazione, opere edili funzionali al progetto; b) Acquisto ed installazione, adeguamenti di macchinari, impianti, attrezzature, hardware; c) Acquisizione di software e licenze; d) Consulenze tecnico-specialistiche funzionali al progetto di investimento; e) Spese per redazione di diagnosi energetica e/o progettazione utili ai fini della preparazione dell’intervento in domanda QUALE AGEVOLAZIONE: Energia concede finanziamenti di importo compreso tra € 25.000 ed € 750.000, a tasso zero per il 70% dell’importo erogato e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi +4,75% per il restante 30%. Durata MAX dei finanziamenti: 96 mesi (12 mesi di preammortamento) MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE: La domanda deve essere presentata, nel periodo di apertura dello sportello (30 marzo – 23 maggio) salvo esaurimento fondi, in modalità on line con firma digitale, allegando tutti i documenti previsti. L’impresa riceverà una comunicazione contenente il numero di protocollo assegnato alla domanda. L’erogazione del finanziamento avverrà dietro la presentazione di una rendicontazione di almeno il 50% del progetto ammesso (da inviare al massimo entro 4 mesi dalla delibera del Comitato). Tutti i progetti dovranno essere conclusi e rendicontati per il 100% dell’importo ammesso entro 12 mesi dalla delibera di concessione REGIME DI AIUTI: • regolamento UE 1407/2013 “de minimis” oppure • articolo 38 del Regolamento UE 651/2014 in riferimento agli interventi volti al conseguimento di un livello più elevato di efficienza energetica • articolo 40 del Regolamento UE 651/2014 in riferimento agli investimenti a favore della cogenerazione ad alto rendimento • articolo 41 del Regolamento UE 651/2014 in riferimento agli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili; • articolo 46 del Regolamento UE 651/2014 in riferimenti agli investimenti per teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti sotto il profilo energeticoFondo Impresa Donne - Linea A
Agevolazioni per imprenditoria giovanile e femminile BENEFICIARI Imprese femminili che alla data di presentazione della domanda risultano: • costituite da meno di 12 mesi; • avere sede legale e/o operativa sul territorio nazionale; • regolarmente costituite e iscritte al Regitro Imprese; Per impresa femminile si intende: - società di persone o cooperative la cui compagine sociale è costituita per almeno il 60% da donne; - società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai 2/3 da donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i 2/3 da donne; - impresa individuale la cui titolare è una donna; - lavoratrice autonoma. ATTIVITA’ AMMISSIBILI Programmi di investimento per la costituzione e avvio di una nuova impresa femminile relativi a: - produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato e trasformazione di prodotti agricoli; - fornitura di servizi, di qualsiasi settore; - commercio e turismo. I programmi di investimento devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni. SPESE AMMISSIBILI Spese fatturate successivamente alla presentazione della domanda (oppure alla data di costituzione dell’impresa o apertura della p.iva per le persone fisiche) e relative a: • immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica e funzionali all’attività di impresa); • immobilizzazioni immateriali; • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale; • personale dipendente assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolativa; • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese complessivamente ammissibili (materie prime, sussidiarie e materiali di consumo; servizi di carattere ordinario necessari allo svolgimento dell’attività; godimento di beni di terzi) Non sono ammesse spese relative alla mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature. Spesa massima € 250.000 AGEVOLAZIONE Contributo a fondo perduto: - fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un massimo di 50 mila euro per gli investimenti fino a 100 mila euro (per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o attività di lavoro autonomo, la percentuale è elevata al 90%) - fino al 50% delle spese ammissibili per gli investimenti compresi tra 100 mila e 250 mila euro. SCADENZA Da definirsi con successivo Provvedimento. ALTRE INFORMAZIONI Procedura valutativa a sportello. L’agevolazione è concessa in regime di esenzione, di cui all’art. 22 del Reg. n. 651/2014, e in regime “de minimis”, di cu al Reg. n. 1407/2013. L’agevolazione è cumulabile con altri aiuti di Stato, anche de minimis. Ai progetti ad alta tecnologia è assegnata una premialità in termini di punteggio aggiuntivo. Alla domanda deve essere allegato il progetto imprenditoriale. Le spese devono essere pagate tramite conti correnti intestati all’impresa femminile. Durante il periodo di realizzazione degli investimenti, alle imprese beneficiarie sono erogati servizi di assistenza tecnico gestionale fino a un valore massimo di 5 mila euro. Il contributo è erogabile su richiesta in massimo due stati avanzamento lavori (SAL). Il primo di importo non inferiore al 40% e non superiore all’80% delle spese ammissibili può essere presentato anche a fronte di titoli di spesa non quietanzati. È possibile richiedere un anticipo non superiore al 20% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fidejussione o polizza fidejussoria in favore del soggetto gestore.Fondo Imprese Donne - Linea B
Agevolazioni per imprenditoria giovanile e femminile BENEFICIARI Imprese femminili che alla data di presentazione della domanda risultano: • costituite da almeno di 12 mesi; • avere sede legale e/o operativa sul territorio nazionale; • regolarmente costituite e iscritte al Registro Imprese. Le lavoratrici autonome non tenute all’obbligo di iscrizione al Registro Imprese devono essere in possesso unicamente della Partiva IVA, aperta da almeno 12 mesi. Per impresa femminile si intende: - società di persone o cooperative la cui compagine sociale è costituita per almeno il 60% da donne; - società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai 2/3 da donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i 2/3 da donne; - impresa individuale la cui titolare è una donna; - lavoratrice autonoma. ATTIVITA’ AMMISSIBILI Programmi di investimento volti al consolidamento e allo sviluppo di imprese femminili relativi a: - produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato e trasformazione di prodotti agricoli; - fornitura di servizi, di qualsiasi settore; - commercio e turismo. I programmi di investimento devono essere realizzati entro 24 mesi dalla di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall’impresa femminile. SPESE AMMISSIBILI Spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda (oppure alla data di costituzione dell’impresa o apertura della p.iva per le persone fisiche) e relative a: • immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica e funzionali all’attività di impresa); • immobilizzazioni immateriali; • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale; • personale dipendente assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolativa; • capitale circolante: - in caso di agevolazione concessa per lo sviluppo di imprese femminili costituite da non più di 36 mesi dalla data di presentazione della domanda nel limite del 20% delle spese complessivamente ammissibili - in caso di agevolazione concessa per il consolidamento delle imprese femminili costituite da più di 36 mesi nel limite del 25% delle stesse spese ammissibili e comunque nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi alla data di presentazione della domanda. Le esigenze del capitale circolante devono essere utilizzate al fine dei pagamenti relativi a: - materie prime, sussidiarie, materiali di consumo; - servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività d’impresa; - godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing; - oneri per la garanzia prevista in caso di richiesta di anticipo Non sono ammesse spese relative alla mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature. Spesa massima: € 400.000 AGEVOLAZIONE a) Per le imprese costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi - 50% a fondo perduto - 50% nella forma di finanziamento agevolato a tasso zero fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili b) per le imprese costituite da più di 36 mesi - 50 % a fondo perduto - 50% nella forma di finanziamento agevolato a tasso zero Fino a copertura dell’80% delle spese di investimento. Per le spese relative ad esigenze di capitale circolante l’agevolazione consiste solo nel contributo a fondo perduto. I finanziamenti agevolati: - hanno durata massima di 8 anni - sono a tasso zero - sono rimborsati dopo 12 mesi dall’erogazione dell’ultima quota agevolativa, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno - non sono assistiti da forme di garanzia SCADENZA Da definirsi con successivo Provvedimento del MISE. ALTRE INFORMAZIONI Procedura valutativa a sportello. L’agevolazione è concessa in regime di esenzione, di cui all’art. 22 del Reg. n. 651/2014, e in regime “de minimis”, di cui al Reg. n. 1407/2013. L’agevolazione è cumulabile con altri aiuti di Stato, anche de minimis. Ai progetti ad alta tecnologia è assegnata una premialità in termini di punteggio aggiuntivo. Alla domanda deve essere allegato il progetto imprenditoriale. Per le imprese costituite da più di 36 mesi al fine della determinazione del contributo concedibile per le spese relative alle esigenze di capitale circolante, alla domanda dovrà essere allegata documentazione idonea ad attestare l’imposto delle poste di bilancio, relative ai tre esercizi antecedenti la presentazione della domanda. Il contributo è erogabile su richiesta in massimo due stati avanzamento lavori (SAL). Il primo di importo non inferiore al 40% e non superiore all’80% delle spese ammissibili può essere presentato anche a fronte di titoli di spesa non quietanzati. È possibile richiedere un anticipo di importo non superiore al 20% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria in favore del soggetto gestore. Le spese devono essere pagate tramite conti correnti intestati all’impresa femminile. Durante il periodo di realizzazione degli investimenti, alle imprese beneficiarie sono erogati servizi di assistenza tecnico gestionale fino a un valore massimo di 5 mila euro.Bando Digital Export: contributi a fondo perduto
Contributi a fondo perduto Bando Digital Export Unioncamere
BENEFICIARI
Micro, piccole e medie imprese:
• con sede legale e/o sede operativa attiva (esclusi magazzini e depositi) in Emilia-Romagna
• iscritte e costituite presso la CCIAA competente entro il 2019
• in regola con il Durc e il pagamento del diritto camerale
• con un fatturato minimo di 500 mila euro, desunto dall'ultimo bilancio
• con Codice Ateco (primario o secondario) appartenente alla categoria C (divisioni dalla 10 alla 33)
ATTIVITA’ AMMISSIBILI
Progetto di promozione su uno o al massimo due mercati esteri, articolato in almeno 2 dei seguenti ambiti di attività:
a) Temporary Export Manager e Digital Export Manager: il percorso deve avere una durata minima di 4 mesi (almeno 25 giornate). L’esperto senior con esperienza almeno biennale in supporto alle imprese può essere affiancato da una figura junior inserita anche attraverso il ricorso al tirocinio formativo per un minimo di 4 mesi;
b) Certificazioni: ottenimento o rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie per esportare in uno o più dei Paesi esteri target individuati nel progetto o per sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO);
c) B2B e B2C: realizzazione di incontri in presenza o virtuali a distanza, con operatori dei Paesi esteri target, in Italia o all’estero. Gli incontri possono essere effettuati anche con operatori esteri provenienti da paesi diversi da quelli target del progetto con debita motivazione da indicare obbligatoriamente in domanda;
d) Fiere e convegni: partecipazione a fiere a carattere internazionale o convegni specialistici internazionali con finalità commerciale in modalità virtuale o in presenza in Italia o all’estero (la sostituzione di una fiera è consentita solo con una manifestazione fieristica di pari livello);
e) Marketing digitale: posizionamento sui motori di ricerca, vetrine digitali, social media manager, digital advertising, SEO, DEM, SEM. Le attività dovranno essere realizzate in lungua estera e dovrà essere giustificata al scelta di uno strumento di promozione rispetto ad un altro;
f) Business on line: avvio e sviluppo della gestione di business on line, attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali;
g) Sito web aziendale: progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti del sito internet dell’impresa, ai fini dello sviluppo di attività di promozione a distanza;
h) Materiale promozionali e di marketing in lingua straniera.
SPESE AMMISSIBILI
Spese sostenute e fatturate dal 01/01/2022 fino al 31/12/2022, relative a:
a) servizi di consulenza a sostegno del commercio internazionale
b) quote di adesione ai vari servizi delle piattaforme fieristiche/convegnistiche digitali e incontri d’affari;
c) partecipazione a convegni specialistici internazionali e a fiere a carattere internazionali in qualità di espositori in presenza o virtuali.
d) la partecipazione a incontri B2B/B2C fisici o virtuali. Sono ammesse le spese vive di viaggio, vitto e alloggio dei rappresentanti degli operatori esteri invitati e il costo della piattaforma web che ospita l’evento virtuale, spese per servizi e consulenze esterne per l’organizzazione di incontri d’affari e ricerca partner. Gli incontri realizzati dovranno essere comprovati da adeguati giustificativi (elenchi, materiale fotografico, screenshot con data e ora dell’incontro se virtuale, ecc.);
e) consulenze finalizzate all’ottenimento delle certificazioni di prodotto per l’esportazione nei Paesi target di destinazione;
f) l’attività di marketing digitale: campagne di promozione tramite google ads e social network; ottimizzazione SEO del sito web;
g) la promozione attraverso i materiali promozionali (esclusa la stampa). Le spese per la realizzazione di video aziendali sono ammesse se l'attività è realizzata in lingua estera e se è coerente con i paesi target individuati. Occorre dare evidenza dell'attività svolta (link al video disponibile almeno sul sito aziendale e eventualmente su altri canali promozionali).
Spesa minima: € 10.000
AGEVOLAZIONE
Contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammesse.
Contributo minimo: € 5.000
Contributo massimo: € 15.000
SCADENZA
Apertura sportello presentazione domande: dalle ore 9.00 del 10/02/2022 alle ore 14.00 del 01/03/2022.
Dott. Simone Vincenzi Commercialista
M&W Veronesi Associati
ModenaGreen Pass obbligatorio per i lavoratori
NUOVE REGOLE E SANZIONI
In Italia dal 15 ottobre si potrà accedere in azienda, in ufficio, negli studi professionali e in qualunque altro luogo di lavoro solo esibendo un valido green pass. Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, “chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde”. I datori di lavoro dovranno definire entro il 15 ottobre 2021 le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni degli obblighi. I lavoratori che non seguiranno le prescrizioni normative, verranno sospesi dalla prestazione lavorativa, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro. Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso; il lavoratore mantiene In ogni caso il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Controlli e sanzioni All’ingresso degli uffici e delle aziende i dipendenti dovranno esibire la certificazione verde al responsabile delle verifiche, che dovrà essere individuato dai vertici aziendali. Al momento della verifica chi non avrà il green pass non potrà accedere all’interno dei luoghi di lavoro e verrà considerato assente ingiustificato. Dopo solo un giorno il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti retribuzione e altri compensi. La riammissione in servizio è subordinata al possesso di valida certificazione verde. La sospensione del rapporto di lavoro non è qualificabile come sanzione disciplinare. La violazione dell’obbligo di esibizione del certificato è punita con una multa che oscilla tra i 600 e 1500 euro e può essere ulteriormente aumentata in caso di contraffazione del green pass. Per i datori di lavoro che non abbiano verificato il rispetto delle regole e che non abbiano predisposto le corrette modalità di verifica è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro. Tamponi, esenzione e green pass più rapido per i guariti dall’infezione Il provvedimento interviene chiarendo che il costo dei tamponi, per ottenere la certificazione verde, sarà interamente a carico dei lavoratori. Tamponi gratis solo per chi è esentato dalla vaccinazione con apposita certificazione medica per i cittadini con disabilità o in condizione di frangibilità che non possono effettuare la vaccinazione anti SARS-CoV-2 a causa di patologie ostative certificate, nonché per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con la Circolare del Ministro della salute che specifica che la certificazione dovrà essere rilasciata a titolo gratuito e dovrà contenere :- i dati identificativi del soggetto interessato (nome, cognome, data di nascita);
- la dicitura: “soggetto esente alla vaccinazione anti SARS-CoV-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività" (comma 1, 3 del DECRETO-LEGGE 23 Luglio 2021, n 105);
- la data di fine di validità della certificazione, utilizzando la seguente dicitura “certificazione valida fino al………. (indicare la data, al massimo fino al 30 settembre 2021);
- dati relativi al Servizio vaccinale della Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale in cui opera come vaccinatore COVID-19 (denominazione del Servizio – Regione);
- timbro e firma del medico certificatore (anche digitale);
- numero di iscrizione all’ordine o codice fiscale del medico
Credito per spese sanificazione e acquisto DPI
SPESE SANIFICAZIONE E DPI 2021
L'articolo 32 D.L. 73/2021 ha introdotto un credito d’imposta commisurato alle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti. Per ciascun beneficiario spetta un credito per circa il 30 per cento delle spese complessive risultanti dall’ultima comunicazione validamente presentata, in assenza di successiva rinuncia. In generale, il credito d’imposta richiesto non può superare il limite di 60.000 euro per beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2021.Possono fruire dell'agevolazione tutti i soggetti esercenti attività d'impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali , compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, nonché le strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale a condizione che siano in possesso del codice identificativo (art. 13 quater comma 4, D.L. 34/2019 convertito, dalla L. 58/2019). Le modalità di accesso al beneficio ricalcano quelle previste per il credito d’imposta riferito alle spese per sanificazione e acquisto DPI sostenute nel 2020.
Per le spese sostenute quest’anno occorre fare domanda tramite comunicazione telematica all’Agenzia delle entrate dal 4 ottobre al 4 novembre 2021, direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un intermediario. Nello stesso periodo sarà possibile inviare una nuova comunicazione, che sostituisce integralmente quella precedentemente trasmessa, e all’interno della finestra temporale presentare la rinuncia integrale al credito precedentemente comunicato.
Con riferimento all’ambito oggettivo sono ammissibili al credito d’imposta le spese sostenute per:
- la sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e istituzionale e degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività;
- la somministrazione di tamponi a coloro che prestano la propria opera nell’ambito delle attività lavorative e istituzionali esercitate dai soggetti di cui sopra;
- l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;
- l’acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
- l’acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli di cui alla lettera c), quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione;
- l’acquisto di dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione.
- nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa;
- in compensazione ai sensi dell' art. 17 D.Lgs. 241/1997, a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento citato in precedenza.
M&W Veronesi e Associati