Recentemente sono state definite le modalità attuative del credito d’imposta “Transizione 5.0” previsto dal Decreto PNRR 4 a favore delle imprese, con l’obiettivo di sostenerne la trasformazione digitale ed energetica.
L’agevolazione è riconosciuta per i progetti di innovazione aventi ad oggetto nuovi investimenti in beni materiali e immateriali strumentali:
- Destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato;
- Effettuati nel biennio 2024/2025 (iniziati dall’01.01.2024 e completati entro il 31.12.2025).
- Interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
- a condizione che tramite gli stessi sia conseguita complessivamente:
- Una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%; ovvero, alternativamente
- Una riduzione dei consumi energetici dei processi oggetto dell’investimento non inferiore al 5%.
Chi sono i soggetti beneficiari?
I soggetti beneficiari di tale credito d’imposta sono tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime. Ne deriva pertanto che la misura può essere richiesta anche dalle imprese che adottano regimi fiscali agevolati, come i contribuenti forfettari.
Rimangono invece esclusi i soggetti:
- Sottoposti alle procedure del c.d. “Codice delle crisi d’impresa”;
- Le imprese destinatarie di sanzioni interdittive, oltre a quelle che non rispettano le norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e che sono inadempienti rispetto agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
Quali gli investimenti agevolabili
Sono agevolabili gli investimenti:
- In beni materiali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui alla Tabella A;
- I beni immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa, di cui alla Tabella B.
Le Tabelle A e B alle quali si fa riferimento sono le medesime del “vecchio” credito d’imposta beni strumentali “Industria 4.0” della Finanziaria 2021.
Le caratteristiche tecniche dei beni e l’interconnessione degli stessi va comprovata con un’apposita perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o perito industriale iscritto nel rispettivo Albo professionale o da un Ente di certificazione accreditato.
Tra i progetti di innovazione agevolabili che consentono una riduzione dei consumi energetici sono compresi:
- Gli investimenti finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, ad eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
- Le spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione e consolidamento delle competenze rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi (nel limite del 10% e comunque nel limite massimo di 300 mila euro).
Misura del credito di imposta
Il credito d’imposta è proporzionale alla spesa sostenuta e pertanto varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi, secondo la seguente tabella:
MISURA DEL CREDITO D’IMPOSTA TRANSIZIONE 5.0 |
Importo investimento |
|||
Fino a € 2.500.000 |
Superiore a € 2.500.000 fino a € 10.000.000 |
Superiore a € 10.000.000 fino a € 50.000.000 |
||
Riduz. consumi energetici: |
dal 3% al 6% (struttura produttiva) ovvero dal 5% al 10% (processi) |
35% | 15% | 5% |
superiore al 6% fino al 10% (struttura produttiva) ovvero superiore al 10% fino al 15% (processi) |
40% |
20% | 10% | |
superiore al 10% (struttura produttiva) ovvero superiore al 15% (processi) |
45% | 25% |
15% |
Come richiedere il credito
Gli adempimenti richiesti per l’accesso all’agevolazione prevedono la presentazione telematica (presso l’apposita piattaforma predisposta sul sito internet del GSE) di tre distinte comunicazioni:
- La presentazione della certificazione preventiva “Ex ante” attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti che si intende introdurre;
- Entro 30 giorni dalla conferma del credito prenotato è necessario trasmettere la “conferma” relativa all’effettuazione degli ordini;
- A completamento della procedura è necessaria la presentazione di certificazione “Ex post” comprovante l’effettiva realizzazione dell’investimento in conformità alla prima certificazione.
Oltre alla certificazione tecnica sarà necessaria anche la certificazione contabile rilasciata da un Revisore legale dei conti a comprovare l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile.
Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel mod. F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e, se non utilizzato entro il 31.12.2025, è riportabile in avanti ed utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.
Tale credito d’imposta:
- Non può essere ceduto o trasferito;
- Non è imponibile ai fini delle imposte indirette;
- Non è cumulabile con il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali “Industria 4.0”.
A cura di Elisa Ghelfi