Smart & Start Italia
Finanziamento a tasso zero a sostegno delle start up innovative ad alto contenuto tecnologico.
Obiettivo
Stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei “cervelli” dall’estero.
Investimento minimo 100.000 euro
Agevolazioni
- Finanziamento a tasso zero a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente), conseguito da non più di 6 anni, che lavora all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio e vuole rientrare in Italia.
Il finanziamento va restituito in 10 anni. - Servizi di tutoraggio: le startup costituite da meno di un anno possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale nella fase di avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).
- Premialità: per le iniziative che attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca; operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud; dispongono del rating di legalità.
Destinatari
- Startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
- Team di persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”. In questo caso la costituzione deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
- Imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.
I requisiti che qualificano un’impresa come “startup innovativa” sono indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito startup.registroimprese.it
Sono escluse le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.
Attività finanziabili
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa con spese comprese 100.000 euro e 1,5 milioni di euro per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.
Il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo contenuto tecnologico e innovativo;
- orientamento allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
- valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Esempi di spese ammissibili legate al piano d’impresa:
- impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
- componenti hardware e software;
- brevetti, marchi e licenze;
- certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
- licenze relative all’utilizzo di software;
- progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi;
- consulenze specialistiche tecnologiche;
- costi salariali relativi al personale dipendente;
- servizi di incubazione e di accelerazione di impresa;
- investimenti in marketing e web marketing.
Esempi di costi di funzionamento aziendale:
- materie prime;
- servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
- hosting e housing;
- godimento beni di terzi.
Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.
Modalità operativa
Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia
Per richiedere le agevolazioni è necessario:
- essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE);
- accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC):
- per le società già costituite: la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale della società che la deve firmare digitalmente;
- per le società non costituite: la domanda deve essere presentata dalla persona fisica referente del progetto che la deve firmare digitalmente. Il referente del progetto deve essere uno dei futuri soci della società.
La valutazione prevede una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con gli esperti di Invitalia.
A cura di Simone Vincenzi
Contributi CCIAA Modena: voucher internazionalizzazione
Contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi destinati alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in grado di favorire l’avvio e lo sviluppo del commercio internazionale e di aiutare le PMI a diversificare i propri sbocchi commerciali.
In cosa consiste l'agevolazione?
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70% della spesa sostenuta, purché ammissibile, con un massimale di euro 7.500. Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali “de minimis”.
È previsto un importo minimo di investimento pari ad euro 5.000.
Gli ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale ricomprese nel Bando dovranno riguardare:
- percorsi di rafforzamento della presenza all’estero;
- lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali).
Quali le spese ammissibili?
Sono ammissibili le spese sostenute dal 1/1/2023 al 31/12/2023 per:
- servizi di consulenza e/o formazione relativi a uno o più ambiti di attività a sostegno del commercio internazionale;
- acquisto o noleggio di beni e servizi strumentali funzionali allo sviluppo delle iniziative;
- realizzazione di spazi espositivi (virtuali o, laddove possibili, fisici, compreso il noleggio e l’eventuale allestimento, nonché l’interpretariato e il servizio di hostess) e incontri d’affari, comprendendo anche la quota di partecipazione/iscrizione e le spese per l’eventuale trasporto dei prodotti (compresa l’assicurazione).
L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi.
Destinatari
Beneficiari dei contributi sono le imprese che rientrino nella definizione di micro, piccola e media impresa.
I soggetti beneficiari devono possedere tutti i requisiti previsti dal bando al momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione dell’aiuto, avendo cura di verificare la propria regolarità contributiva.
Modalità operativa per la presentazione della domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di mercoledì 18 ottobre alle ore 18:00 di mercoledì 25 ottobre 2023 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Vista la limitatezza dei fondi si consiglia di presentare la domanda immediatamente all’apertura della finestra di opportunità.
L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma Telemaco.
Cosa dovrà comprendere la pratica?
La pratica telematica dovrà comprendere:
- il modello base della pratica telematica;
- la domanda di contributo in bollo;
- il modello di dichiarazione per le imprese in possesso del rating di legalità;
- i preventivi di spesa (o eventuali fatture già emesse purché non antecedenti la data del 01/01/2023)
Se ammissibili, le domande verranno finanziate in base all’ordine cronologico di ricezione della pratica telematica fino ad esaurimento dei fondi disponibili e dando priorità alle imprese che non hanno beneficiato del contributo del Bando Voucher Internazionalizzazione in passato.
Rendicontazione
L’impresa dovrà inviare la rendicontazione, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa, entro il 31 gennaio 2023.
La rendicontazione dovrà comprendere:
- un nuovo modello base, che andrà agganciato alla domanda di contributo mediante l’indicazione del nr. di protocollo della stessa;
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’art. 47 D.P.R. 445/2000, in cui siano indicate le fatture e gli altri documenti contabili aventi forza probatoria equivalente riferiti agli investimenti realizzati, con tutti i dati per la loro individuazione e con la quale si attesti la conformità all’originale dei medesimi documenti di spesa;
- copia delle fatture: al momento della presentazione del consuntivo di spesa i beni/servizi dovranno risultare interamente pagati;
- copia dei pagamenti effettuati esclusivamente mediante transazioni bancarie verificabili (ri.ba, bonifico, ecc.). Non saranno ammesse spese effettuate in contanti o tramite assegni;
- nel caso dell’attività formativa, dichiarazione di fine corso e copia dell’attestato di frequenza per almeno l’80% del monte ore complessivo;
- una relazione finale di consuntivazione delle attività realizzate;
- dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta 4%.
A cura di Simone Vincenzi
Contributi CCIAA Modena: Voucher digitale
Il Bando prevede contributi a fondo perduto, rivolti alle PMI di tutti i settori economici, attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo.
Il Bando fa parte delle iniziative previste dal Piano Transizione 4.0.
L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis”, non è cumulabile con altri interventi agevolativi per gli stessi costi ammissibili e consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammissibili con un massimale di 7.500,00 euro.
È previsto un importo minimo di investimento di 5.000,00 euro.
Sono ammissibili le spese per servizi di consulenza e/o formazione e di acquisto di beni strumentali materiali e immateriali relativi a una o più tecnologie fra quelle previste all’art. 2 del bando. Le spese relative ai servizi di consulenza e/o formazione devono rappresentare almeno il 40% dei costi ammissibili.
Le spese devono essere sostenute a partire dal 01/01/2023 fino al 120° giorno successivo alla data della Determinazione di approvazione delle graduatorie delle domande ammesse.
Destinatari
Beneficiari dei contributi sono le imprese che rientrano nella definizione di micro, piccola e media impresa.
I soggetti beneficiari devono possedere tutti i requisiti previsti dal bando al momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione dell’aiuto, avendo cura anche di verificare la propria regolarità contributiva.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di lunedì 9 ottobre fino alle ore 18:00 di venerdì 13 ottobre 2023 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del titolare/legale rappresentante dell’impresa.
Vista la limitatezza dei fondi si consiglia di presentare la domanda subito all’apertura della finestra di opportunità.
L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma Telemaco.
La pratica telematica dovrà comprendere:
- il modello base generato dal sistema Telemaco;
- la domanda di contributo in bollo che deve essere compilata utilizzando il modulo pubblicato tra gli allegati, regolarmente compilato in tutte le sue parti a pena di esclusione;
- il modello di dichiarazione per le imprese in possesso del rating di legalità;
- i preventivi di spesa (purché non antecedenti il 1/01/2023) o eventuali fatture già emesse (purché non antecedenti il 01/01/2023);
- eventuale autocertificazione del fornitore relativa a quanto previsto all’art. 7 comma 2 del Bando per gli “ulteriori fornitori”.
Alla domanda dovrà essere allegato il Report “Selfi4.0”, self-assesment di maturità digitale da compilare on line (il modello può essere trovato sul portale nazionale dei PID) e/o il Report “Zoom 4.0” di assesment guidato, realizzato con il supporto dei Digital Promoter della Camera di commercio.
Le domande verranno valutate e finanziate in base all’ordine cronologico di presentazione della pratica telematica. Verrà data priorità alle imprese che non hanno beneficiato del contributo del Bando Voucher Digitali nell’anno 2022.
La comunicazione di ammissione o meno avverrà non oltre 60 giorni dalla data di chiusura del bando, ovvero entro martedì 12 dicembre 2023.
Rendicontazione
L’impresa dovrà inviare la rendicontazione, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del titolare/legale rappresentante dell’impresa, entro il 120° giorno successivo alla data della determinazione di approvazione della graduatoria delle domande ammesse a contributo.
La rendicontazione dovrà essere composta da:
- un nuovo modello base, che andrà agganciato alla domanda di contributo mediante l’indicazione del nr. di protocollo della stessa;
- la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’art. 47 D.P.R. 445/2000, in cui siano indicate le fatture e gli altri documenti contabili riferiti agli investimenti realizzati, con tutti i dati per la loro individuazione e con la quale si attesti la conformità all’originale dei medesimi documenti di spesa;
- copia delle fatture: al momento della presentazione del consuntivo di spesa i beni/servizi dovranno risultare interamente pagati;
- copia dei pagamenti effettuati esclusivamente mediante transazioni bancarie verificabili (ri.ba, bonifico, ecc.); non saranno ammesse spese effettuate in contanti o tramite assegni;
- nel caso dell’attività formativa, la dichiarazione di fine corso e copia dell’attestato di frequenza per almeno l’80% del monte ore complessivo. Il Responsabile dell’impresa si impegna inoltre a informare i propri dipendenti dell’opportunità di effettuare il Digital Skill Voyager (DSV) , al termine dell’attività formativa;
- una relazione finale di consuntivazione delle attività realizzate;
- la dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta 4%.
A cura di Simone Vincenzi
Contributi per le neo-imprese di Modena
Il bando della Camera di Commercio di Modena si rivolge alle nuove imprese attive (PMI) iscritte al Registro Imprese a partire dal 01/01/2023.
Sono ammissibili le spese connesse alla creazione di una nuova impresa realizzate nella sede/unità locale localizzata sul territorio della provincia di Modena.
In particolare, sono finanziabili le seguenti spese:
- onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipati dal notaio/consulente;
- canoni di locazione dell’immobile limitatamente a soli tre mesi, purché successivi alla data di iscrizione al Registro Imprese;
- acquisto o leasing di beni strumentali/macchinari/attrezzature/hardware/arredi; le spese devono riguardare esclusivamente beni nuovi, durevoli e strettamente funzionali all’attività svolta;
- acquisto o leasing di software gestionale e altre applicazioni inerenti all’attività;
- spese per la realizzazione del sito internet; il costo di tale voce è ammissibile nel limite massimo del 30% del costo complessivo del progetto;
- registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze;
- consulenza e servizi specialistici nelle seguenti aree: marketing, logistica, digitale, gestione del personale, economico-finanziaria e contrattualistica.
Il contributo camerale a fondo perduto è fissato nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 3.000,00.
Destinatari
L’intervento è rivolto alle nuove imprese attive (PMI) con sede e/o unità locale in provincia di Modena iscritte al Registro Imprese a partire dal 01/01/2023.
Verrà data priorità alle imprese giovanili, composte in maggioranza da giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Modalità operativa
Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 10:00 di martedì 26 settembre fino alle ore 12,00 di venerdì 6 ottobre 2023. Esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Vista la limitatezza dei fondi si suggerisce di inviare la domanda immediatamente all’apertura della finestra di opportunità.
Per partecipare al presente bando occorre inviare, a pena di esclusione:
- il modulo base telematico;
- la domanda di contributo in bollo (€ 16,00) compilata in tutte le sue parti, secondo il modello predisposto pubblicato sul sito tra gli allegati;
- i preventivi di spesa o le fatture già emesse con data non antecedente il 01/01/2023.
Rendicontazione
La rendicontazione delle spese sostenute dovrà essere presentata sempre in modalità telematica entro e non oltre 60 gg dal ricevimento della comunicazione di ammissione.
Il rendiconto dovrà prevedere:
- un nuovo modello base telematico;
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’art. 47 del DPR n. 445/2000 firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa in cui siano indicate le fatture e gli altri documenti contabili riferiti alle attività/investimenti realizzati con tutti i dati per la loro individuazione;
- copia delle fatture debitamente quietanzate: al momento della presentazione del consuntivo di spesa i beni/servizi dovranno risultare interamente pagati. Nel caso di leasing (cfr. punti c) e d) dell’art. 6), saranno accettati soltanto i canoni pagati successivamente alla data di iscrizione al Registro Imprese;
- copia dei pagamenti effettuati esclusivamente mediante transazioni bancarie tracciabili non saranno ammesse spese effettuate in contanti o tramite assegni;
- dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. n. 600/1973, ove prevista.
A cura di Simone Vincenzi
Imprese di autotrasporto di merci per conto terzi- contributi per il rinnovo parco veicolare
Soggetti beneficiari
Le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi:
- attive sul territorio italiano;
- la cui attività prevalente sia quella di autotrasporto di cose, codice ATECO 41;
- iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.
Possono presentare domanda anche le strutture societarie risultanti dall’aggregazione delle suddette imprese, costituite sotto forma di cooperative, consorzi e società consortili.
Investimenti ammissibili e ammontare dei contributi
Acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di:
- veicoli commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica (full electric) di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate e di veicoli a trazione elettrica superiori a 7 tonnellate. E’ previsto un contributo di 4.000,00 euro per ogni veicolo CNG e a motorizzazione ibrida e di 14.000,00 euro per ogni veicolo elettrico di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate e di 24.000,00 euro per ogni veicolo elettrico di massa superiore a 7 tonnellate;
- veicoli commerciali nuovi di fabbrica a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico), a metano CNG e gas naturale liquefatto LNG di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate. E’ previsto un contributo di 9.000,00 euro per ogni veicolo a trazione alternativa ibrida (diesel/elettrico) e a metano CNG di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate e fino a 16 tonnellate e di 24.000,00 euro per ogni veicolo a trazione alternativa a gas naturale liquefatto LNG e CNG ovvero a motorizzazione ibrida (diesel/elettrico) di massa superiore a 16 tonnellate;
- dispositivi idonei ad operare la riconversione di autoveicoli a motorizzazione termica di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate per il trasporto merci come veicoli elettrici. E’ previsto un contributo pari al 40% dei costi ammissibili, comprensivi del dispositivo e dell’allestimento, con un tetto massimo di 2.000,00 euro.
Rottamazione di precedenti veicoli
Alle imprese che, contestualmente all’acquisizione di un veicolo ad alimentazione alternativa, dimostrino anche l’avvenuta radiazione per rottamazione di veicoli di classe inferiore ad Euro VI step E o Euro 6 E, è prevista una maggiorazione del contributo pari a 1.000,00 euro per ogni veicolo rottamato. Il veicolo rottamato deve essere stato detenuto in proprietà o ad altro titolo per almeno un anno antecedente al 23.5.2023.
In relazione alla radiazione per rottamazione di automezzi di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate con contestuale acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di veicoli commerciali nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate, conformi alla normativa anti-inquinamento Euro VI step E, il contributo è pari a 7.000,00 euro per ogni veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate e fino a 16 tonnellate e a 15.000,00 euro per ogni veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 16 tonnellate.
In relazione all’acquisizione di veicoli commerciali leggeri Euro 6 E ed Euro VI step E, il contributo è di 3.000,00 euro per ogni veicolo commerciale di massa pari o superiore a 3,5 tonnellate e fino a 7 tonnellate, con contestuale rottamazione di veicoli della medesima tipologia.
Acquisizione di rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specfici
Sono previsti contributi anche in relazione agli investimenti riguardanti:
- le acquisizioni, anche mediante locazione finanziaria, di rimorchi e semirimorchi, nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario e marittimo;
- i rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiori alle 7 tonnellate allestiti per il trasporto da effettuarsi conformemente agli accordi sui trasporti nazionali e internazionali delle derrate deteriorabili;
- la sostituzione, nei rimorchi, semirimorchi o autoveicoli specifici superiori alle 7 tonnellate allestiti per il trasporto da effettuarsi conformemente agli accordi sui trasporti nazionali e internazionali delle derrate deteriorabili, delle unità frigorifere/calorifere installate, ove non rispondenti ai previsti standard.
Maggiorazione per piccole-medie imprese e reti di imprese
I contributi in esame sono maggiorati del 10% in caso di acquisizioni effettuate da parte di piccole e medie imprese, oppure da imprese aderenti ad una rete di imprese, ove gli interessati ne facciano espressa richiesta nella domanda di ammissione al beneficio.
Limite massimo
In ogni caso, gli investimenti ammissibili ai contributi non possono superare l’importo di 550.000 €
Incumulabilità
I contributi in esame sono incumulabili, per le medesime tipologie di investimenti e per i medesimi costi ammissibili, con altre agevolazioni pubbliche, incluse quelle concesse a titolo “de minimis”.
Presentazione delle domande
La presentazione delle domande deve avvenire:
- utilizzando il modello di istanza reperibile sul sito del soggetto gestore RAM Logistica, infrastrutture, trasporti S.p.a., all’indirizzo http://www.ramspa.it nella Sezione dedicata all’incentivo “Investimenti IX edizione”. Qui sono disponibili le informazioni per la sua compilazione e un supporto informatico per la compilazione guidata. Il modello informatico di tipo “pdf. editabile” dovrà essere compilato e salvato senza ulteriore scansione e firmato con firma digitale dal legale rappresentante o procuratore dell’impresa;
- allegando la prevista documentazione (es. copia del contratto di acquisizione dei veicoli stipulato a partire dal 5.2023);
- esclusivamente tramite posta elettronica certificata dell’impresa richiedente e indirizzata a: ram.investimenti2023@legalmail.it;
- a partire dalle ore 10.00 del 26.6.2023 e fino alle ore 16.00 dell’11.8.2023. Ai fini della formazione dell’ordine di prenotazione faranno fede la data e l’ora di invio dell’istanza tramite PEC.
Pubblicazione dell'elenco delle domande presentate
Sempre sul sito del soggetto gestore RAM, entro l’11.9.2023, verranno pubblicate le liste delle domande pervenute, indipendentemente dalla regolarità formale e sostanziale delle stesse, che sarà verificata successivamente.
Prova del perfezionamento dell'investimento
I soggetti che hanno presentato la domanda di prenotazione delle risorse (comprese quelle accettate con riserva), al fine di perfezionare la richiesta di agevolazione, sono tenuti a fornire:
- la prova del perfezionamento dell’investimento, che deve essere stato avviato in data successiva al 5.2023 (data di pubblicazione sulla G.U. del DM 12.4.2023 n. 97);
- in caso di acquisizione mediante contratto di leasing finanziario, la prova della piena disponibilità del bene, attraverso la produzione di copia del verbale di presa in consegna del bene medesimo;
- la prova documentale dell’integrale pagamento del prezzo attraverso la relativa fattura debitamente quietanzata. Nel caso in cui l’acquisizione dei beni si perfezioni mediante contratto di leasing finanziario, occorre comprovare il pagamento dei canoni in scadenza alla data ultima per l’invio della documentazione. La prova del pagamento dei suddetti canoni può essere fornita alternativamente con la fattura rilasciata all’utilizzatore dalla società di leasing, debitamente quietanzata, ovvero con copia della ricevuta dei bonifici bancari effettuati dall’utilizzatore a favore della suddetta società;
- la prova che i beni acquisiti possiedono le previste caratteristiche tecniche, mediante la presentazione dell’apposita documentazione, come dettagliata nel DM 6.2023.
Modalità e termini di rendicontazione
- a partire dalle ore 10.00 dell’11.9.2023 ed entro le ore 16.00 dell’11.6.2024;
- utilizzando l’apposita piattaforma informatica che sarà resa nota sul sito internet del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (https://www.mit.gov.it/temi/trasporti/autotrasporto-merci/documentazione ) e sul sito del gestore RAM (http://www.ramspa.it, nella Sezione dedicata all’incentivo “Investimenti IX edizione”).
Le credenziali di accesso al sistema informatico verranno trasmesse all’indirizzo PEC dell’impresa che ha presentato la domanda.
Riconoscimento della maggiorazione del 10%
Ai fini del riconoscimento della maggiorazione del 10%, ove ne sia stata fatta espressa richiesta nella domanda, in sede di rendicontazione occorre fornire:
- per le piccole e medie imprese, la dichiarazione sostitutiva redatta ai sensi del DPR 445/2000, attestante il numero delle unità di lavoro addette (ULA) ed il volume del fatturato conseguito nell’ultimo esercizio fiscale;
- per le imprese aderenti ad una rete di imprese, la copia del contratto di rete redatto nelle forme di cui all’art. 3 4-ter del DL 5/2009.
Mancato perfezionamento degli investimenti
Nel caso in cui, all’esito dell’istruttoria sulla rendicontazione, l’impresa non risulti aver perfezionato, in tutto o in parte, gli investimenti dichiarati, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti potrà tenerne conto ai fini di successive edizioni di incentivazione.
L’impresa che non intende effettuare l’investimento prenotato potrà annullare, entro i termini di chiusura della rendicontazione, l’istanza presentata al fine di non incorrere nella predetta sanzione.
Esame delle domande e concessione del contributo
Le domande presentate e la relativa documentazione saranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione.
Ai fini del riconoscimento del contributo effettivamente spettante per ciascuna impresa, si procederà alla verifica dei costi rendicontati e della sussistenza in capo a ogni impresa dei requisiti previsti per gli investimenti.
I contributi saranno concessi fino ad esaurimento delle risorse disponibili per ciascuna tipologia di investimento.
A cura di Simone Vincenzi
Fotovoltaico CCIAA Bologna
Contributi a fondo perduto alle imprese per la realizzazione di impianti fotovoltaici e/o eolici per produzione di energia da fonti rinnovabili.
Chi sono i soggetti beneficiari?
- Micro, piccole e medie imprese con sede legale o unità locale nell’area metropolitana (ex provincia) di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della CCIAA di Bologna;
- Attive al momento della presentazione della domanda;
- In regola con il pagamento del diritto camerale annuale e con la posizione INPS ed INAIL.
Quali le spese ammissibili
I contributi devono essere riferiti alle spese già sostenute tra il 01/01/2023 e la data di invio della domanda. Oppure alle spese che l’impresa richiedente prevede di sostenere entro il 30/09/2024, per:
- Spese sostenute per la fornitura e l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici e/o micro/mini eolici destinati prevalentemente all’autoconsumo del sito aziendale. Nel caso specifico per prevalente si intende un autoconsumo su base annua di almeno il 70% dell’energia prodotta nel periodo. Fatto salvo il consumo condiviso in una CER in cui tale soglia minima di autoconsumo non si applica. Sono ammessi i costi per l’acquisto dei materiali, il trasporto e l’installazione;
- In aggiunta alle spese di cui alla lettera a): spese tecniche inerenti all’intervento finanziato, quali ad esempio: la diagnosi energetica, la progettazione, la direzione lavori, le spese di collaudo, nel limite massimo del 20% di tutte le spese ammissibili;
- In aggiunta alle spese di cui alla lettera a): sistema di accumulo collegato all’impianto, nel limite massimo del 20% di tutte le spese ammissibili;
- In aggiunta alle spese di cui alla lettera a): rimozione con smaltimento delle coperture in cemento amianto, nel limite massimo del 10% di tutte le spese ammissibili.
Sono ammissibili solo le spese per l’acquisto e l’installazione di impianti nuovi.
Non sono ammissibili adattamenti di impianti già esistenti.
Le spese di cui alle lettere b), c), d) di cui sopra sono ammissibili solo se direttamente correlate a quelle di cui alla lettera a).
Modalità di presentazione della domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 11:00 di martedì 12 settembre 2023 e fino alle ore 13:00 di giovedì 21 settembre 2023. Esclusivamente in modalità telematica mediante la piattaforma Telemaco, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Per maggiori approfondimenti clicca sull’icona sottostante
A cura di Simone Vincenzi
Finanziarsi con microcredito
Il Fondo regionale Microcredito gestito da Artigiancredito è un fondo rotativo della Regione Emilia-Romagna rivolto alle piccole imprese e ai liberi professionisti, che punta a finanziare lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali.
Il Fondo rotativo Microcredito prevede finanziamenti di entità ridotta a favore di piccole attività operanti sul territorio regionale.
Interventi ammessi
Il Fondo Rotativo di Microcredito finanzia lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriali e professionali sulla base di una valutazione sull’ammissibilità formale e di merito di credito del soggetto richiedente.
Le finalità del finanziamento richiesto potranno riguardare, a titolo esemplificativo:
- acquisizione di beni, comprese le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e di merci destinate alla rivendita;
- corsi di formazione volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti;
- esigenze di liquidità connesse allo sviluppo dell’attività, compreso il costo di personale aggiuntivo.
- investimenti in innovazione, in prodotti e soluzioni di ICT, sviluppo organizzativo messa a punto di prodotti e/o servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo e consolidamento di nuova occupazione.
Non sono ammissibili le spese per: Iva, imposte e tasse o consolidamento di debiti pregressi.
Le spese sono ammissibili con retroattività massima di tre mesi rispetto alla data di richiesta dell’agevolazione.
Il progetto dovrà essere rendicontato entro 12 mesi dalla data di erogazione.
Tipologia di finanziamento
- Finanziamento con mutuo chirografario a tasso 0;
- Finanziamento minimo: 5.000,00 euro;
- Finanziamento massimo: 25.000,00 euro.
Durata massima del finanziamento: 5 anni
Non possono essere richieste, a sostegno del finanziamento, garanzie reali e/o patrimoniali.
Destinatari
Possono accedere al fondo:
Lavoratori autonomi e liberi professionisti operanti in Emilia-Romagna, che:
- alla data di presentazione della domanda siano titolari di partita IVA da non più di cinque anni;
- dichiarino un fatturato non superiore a 100.000,00 euro.
Liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi l. 4/2013. Tali soggetti devono:
- operare in Emilia-Romagna;
- risultare iscritti agli albi o aderenti alle associazioni professionali da non più di cinque anni alla data di presentazione della domanda;
- dichiarare un volume di affari non superiore a 100.000,00 euro.
Forme aggregate tra professionisti (società tra professionisti) con i medesimi requisiti previsti per le imprese riportate nel punto “D”.
- Imprese individuali,
- Società di persone,
- Società a responsabilità limitata semplificata
operanti in Emilia-Romagna. Alla data di presentazione della domanda devono essere avviate da non più di 5 anni e devono dichiarare un fatturato negli ultimi 12 mesi al massimo di 200.000,00 euro. Le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese presso la CCIAA territorialmente competente.
Modalità operativa
Le domande possono essere presentate fino al 31/12/2023 presso uno degli Sportelli territoriali di Artigiancredito indicati nel sito-> clicca qui
A cura di Simone Vicenzi
Bando agrisolare
Bando Agrisolare: edizione 2023. In arrivo straordinari contributi fino all’80% a fondo perduto.
Dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nuovi fondi e incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootenico e forestale.
Chi sono i soggetti beneficiari?
- Imprenditori agricoli (in forma individuale ed associata);
- Imprese agroindustriali (in possesso di cod. ATECO indicati in successivo avviso);
- Cooperative agricole.
Agevolazione
Contributi a fondo perduto fino all’80%.
Interventi ammissibili
- Installazione di impianti fotovoltaici (potenza di picco tra 6 kWp e 1.000 kWp);
Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi facoltativi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica:
- rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti (e, se del caso, dell’eternit): tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aerazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato. Ad ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.
Spese ammissibili
- Acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo: fino a un limite massimo di euro 1.500,00/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e fino ad ulteriori euro 1.000,00/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo (qualora la spesa ammissibile per i sistemi di accumulo non ecceda euro 100.000,00);
- Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
- Rimozione e smaltimento dell’amianto;
- Costi di connessione alla rete;
- Demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/kWp;
- Costruzione o miglioramento di beni immobili;
- Acquisto di macchinari e attrezzature;
- Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi;
- Costi generali collegati alle spese e), f): ad es. onorari di architetti, ingegneri e consulenti, di sostenibilità ambientale ed economica, studi di fattibilità.
Se installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a € 30.000,00.
Per tutti gli interventi sono altresì ammissibili, se prestate da soggetti esterni all’impresa:
- spese di progettazione, asseverazioni e altre spese professionali richieste dal tipo di lavori;
- spese relative all’elaborazione e presentazione della domanda, direzione lavori e collaudi.
Non sono ammissibili i seguenti costi (a titolo meramente esplicativo, non esaustivo):
- acquisto di beni usati;
- acquisto di beni in leasing;
- acquisto di dispositivi per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti;
- lavori in economia;
- pagamenti effettuati cumulativamente, in contanti e in compensazione;
- spese effettuate o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o di collegamento.
Gli interventi dovranno essere completati entro 18 mesi dall’approvazione del contributo.
Apertura sportello
L’Ente incaricato della gestione della misura Parco Agrisolare è il Gestore dei Servizi Energetici.
Tutte le proposte devono essere trasmesse per via telematica, mediante il portale dedicato istituito dal GSE, nella
finestra temporale che verrà definita, con le relative modalità, nell’Avviso in prossima uscita.
La procedura è a sportello e si chiuderà una volta esaurite le risorse finanziarie.
A cura di Simone Vicenzi
Contributi per acquisizione sistemi e servizi per la sicurezza- CCIAA Bologna
La Camera di Commercio di Bologna assegna contributi a fondo perduto finalizzati a sostenere i costi per acquisizione e installazione di sistemi e servizi di sicurezza per le micro e piccole imprese, consorzi e reti di imprese esposte a fenomeni di criminalità.
I contributi sono rivolti alle micro e piccole imprese bolognesi per l’acquisto e l’installazione di:
- sistemi di video allarme antirapina;
- videosorveglianza;
- impianti antintrusione;
- casseforti;
- sistemi antitaccheggio;
- porte blindate;
- vetri antisfondamento;
- dispositivi di illuminazione notturna;
- dispositivi di pagamento elettronici, nonché l’acquisizione di sistemi in comodato d’uso connessi a servizi di sicurezza e contratti stipulati con istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali e relativi canoni del servizio riferiti all’anno in corso.
Chi sono i soggetti beneficiari?
Come detto in precedenza, i soggetti beneficiari sono: micro e piccole imprese, consorzi di imprese e reti di impresa che devono:
- essere attive al momento della presentazione della domanda;
- con sede legale o unità locale nell’area metropolitana (ex provincia) di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della CCIAA di Bologna;
- in regola con il pagamento del diritto camerale. annuale e con la posizione INPS ed INAIL.
Modalità di assegnazione ed entità del contributo
I contributi sono assegnati prioritariamente alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili e delle imprese in possesso del rating di legalità (attribuito dall’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato), procedendo a riduzione proporzionale se i fondi disponibili non fossero sufficienti ad attribuire un contributo pieno a tali categorie di imprese.
Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procederà all’assegnazione del contributo alle altre imprese ammissibili, procedendo a riduzione proporzionale del contributo di queste ultime se i fondi non consentono di riconoscere il contributo pieno.
Sono escluse le domande il cui contributo, a seguito dell’eventuale riduzione proporzionale, risulti inferiore ad euro 500. L’importo risultante dalla somma di tali esclusioni sarà ripartito in modo proporzionale a favore delle altre imprese assegnatarie del contributo.
Contributo spettante in assenza di riduzione proporzionale
- 50% delle spese ammissibili;
- Limite massimo di 3.000 euro.
Il costo minimo da sostenere per l’accesso al contributo è di 1.000 euro di imponibile.
Modalità di presentazione delle domande?
Telematicamente attraverso piattaforma della CCIAA.
Presentazione domande dal 13 settembre 2023 al 28 settembre 2023.
A cura di Simone Vincenzi
Bonus pedaggi autostradali
Per il 2023 – 2024 e 2025 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato fondi per ridurre l’impatto dei pedaggi autostradali.
Per il 2023 il bonus è valido in relazione ai transiti effettuati a partire dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, effettuati con veicoli, posseduti a titolo di proprietà o disponibilità, adibiti a svolgere servizi di autotrasporto di cose e che appartengono a specifiche classi ecologiche.
I mezzi utilizzati dalle imprese devono essere adibiti al “trasporto di cose” e devono appartenere alla “classe ecologica Euro V, Euro VI o superiore, o ad alimentazione alternativa o elettrica e che rientrano, quanto a sistema di classificazione per il calcolo del pedaggio, nelle classi B, 3, 4 o 5 se basato sul numero degli assi e della sagoma dei veicoli stessi oppure nelle classi 2, 3 o 4, se volumetrico”.
Ammontare dell'agevolazione
La riduzione alla quale si può accedere con il Bonus pedaggi autostradali 2023 è “commisurata” al valore delle fatture relative ai costi dei pedaggi ricevuti.
I soggetti interessati hanno diritto al rimborso, purché il totale delle fatture ricevute nell’anno e relative ai soli pedaggi autostradali ammonti almeno a euro 200.000.
In nessun caso la riduzione può superare il 13% del fatturato annuo.
Quando fare domanda
A partire dalle ore 9.00 del 5 giugno 2023 e fino alle ore 14.00 dell’11 giugno 2023 sarà possibile presentare le prime domande per richiedere il Bonus pedaggi autostradali 2023. La domanda può essere inviata utilizzando il servizio “Pedaggi” presente sul portale dell’ Albo nazionale degli autotrasportatori.
Dalle ore 9.00 del 26 giugno 2023 e fino alle ore 14.00 del 21 luglio 2023 sarà possibile accedere alla seconda “tranche” delle domande per richiedere il Bonus pedaggi autostradali 2023.
In entrambi i casi, la procedura prevede due fasi:
La prima è una sorta di prenotazione, mentre la seconda consiste nella compilazione, nella firma e nell’invio della richiesta.
A cura di Simone Vicenzi