Bonus per l'Export Digitale
Il Bonus per l’Export Digitale è un contributo a fondo perduto, finalizzato a sviluppare l’attività di esportazione e di internazionalizzazione delle microimprese e piccole imprese manifatturiere.
Come?
Mediante l’impiego delle soluzioni digitali per l’export disponibili sul mercato. Le risorse destinate al finanziamento dell’intervento ammontano complessivamente a euro 30.000.000.
Soggetti beneficiari
Il contributo, come detto precedentemente, è rivolto alle piccole e microimprese manifatturiere iscritte al registro delle imprese.
Tra le principali attività manifatturiere (ATECO C dal 10.00.00 al 33):
- Industrie alimentari;
- Industria del legno e dei mobili;
- Confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia;
- Fabbricazione di prodotti in metallo;
- Altre attività manifatturiere: gioielli, macchinari e apparecchiature, stampa, pelle, gomma, plastiche, chimici, elettronica, elettromedicali.
Spese ammissibili
Sono ammissibili al contributo di cui al presente accordo le seguenti spese sostenute dai soggetti beneficiari:
- sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
- sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
- servizi accessori all’e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
- strategie di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
- digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
- servizi di CMS (Content Management System);
- iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
- servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
- upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati;
- ogni altra spesa per servizi strettamente connessi con la finalità del presente accordo.
Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi, in data successiva alla presentazione della domanda di contributo.
Il contributo
Il contributo è concesso in regime de minimis per i seguenti importi:
- euro 4.000,00 a fronte di spese ammesse di importo non inferiore ad euro 5.000,00 (netti). Non sono erogabili contributi a fronte di spese ammesse inferiori a euro 5.000,00.
Scadenza
Il bando è aperto fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
A cura di Simone Vicenzi
Bando attività ricettive
Pubblicato il bando regionale Emilia-Romagna PR FESR 2021/2027 per il sostegno degli investimenti delle imprese del settore turistico. Con la delibera numero 656, la Regione E-R ha dato il via a contributi a fondo perduto finalizzati anche alla diversificazione e alla destagionalizzazione dell’offerta turistica del territorio.
Tra gli obiettivi del bando c’è la diversificazione delle proposte delle imprese del settore turistico, al fine di favorire la competitività e la sostenibilità delle imprese.
Chi può ricevere gli incentivi?
Il bando si rivolge sia ai gestori delle strutture ricettive sia ai proprietari delle stesse.
Si identificano come gestori tutti i soggetti privati che, al momento della domanda, esercitano regolarmente una delle seguenti attività in immobili o aree di proprietà o appartenenti a terzi:
- Attività ricettiva alberghiera in alberghi, residenze turistico alberghiere o condhotel, in accordo a quanto stabilito dall’articolo. 4, comma 6, lettere a), b) e c) della L.R. 16/2004 e s.m.i.
- Attività ricettiva all’aria aperta presso campeggi, villaggi turistici o marina resort, in accordo a quanto stabilito dall’art. 4, comma 7, lettere a), b) e b bis) della L.R. 16/2004 e s.m.i.
Rientrano invece nella categoria dei proprietari non gestori i soggetti privati che risultano proprietari di strutture che rispondono alle seguenti caratteristiche:
- Strutture in cui si svolgono regolarmente (con contratto registrato o altro attestato giuridico riconosciuto dall’ordinamento italiano) le attività ricettive di cui sopra e che al momento della presentazione della domanda sono in essere, anche se momentaneamente sospese per lavori in corso;
- Strutture destinate all’esercizio di una delle sopraelencate attività ricettive che i proprietari intendono affittare a terzi, o per cui intendono dare disponibilità a soggetti terzi per lo svolgimento delle attività ricettive.
Spese ammesse e contributi
Il bando regionale Emilia-Romagna fornisce contributi a fondo perduto solo alle aziende del territorio che investono in almeno uno dei seguenti interventi:
- Realizzazione di nuove strutture ricettive in immobili preesistenti, anche se oggetto di demolizione e successiva ricostruzione;
- Attività di riqualificazione, ammodernamento e/o ampliamento di strutture ricettive esistenti;
- Rinnovo delle attrezzature e degli arredi presenti in strutture già esistenti;
- Sviluppo di nuovi servizi rivolti alla clientela e/o al loro miglioramento, attraverso soluzioni innovative e/o soluzioni digitali. Rientrano in questa voce i servizi realizzati con il ricorso a soluzioni che hanno un impatto positivo sugli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.
Rientrano quindi tra le spese ammesse ai fini della definizione del contributo a fondo perduto:
- Opere edili, murarie e impiantistiche volte anche all’efficientamento energetico e idrico della struttura. Incluse le spese per la progettazione e la direzione dei lavori (in una misura massima del 10% dei lavori complessivi);
- Spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature (anche attraverso leasing) di finiture e arredamento;
- Spese per l’acquisto di dotazioni informatiche, sia hardware che software con le relative licenze d’uso, nonché per servizi di cloud computing.
- Acquisizione di servizi di consulenza specializzata per interventi di digitalizzazione e sostenibilità ambientale, se previsti nel progetto o se legati a processi di certificazione (nella misura massima del 20% della somma delle spese sopraelencate).
- Costi generali sostenuti per la definizione del progetto e la gestione dello stesso. Questa spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario del 5% della somma delle voci di spesa sopraelencate.
Domanda e caratteristica del contirbuto
Il progetto deve avere una dimensione minima di almeno 200.000 euro IVA esclusa.
Il contributo a fondo perduto è concesso nella misura massima del 40% delle spese ammesse e per un importo, in ogni caso, non superiore a 200.000 euro totali. La percentuale aumenta al 50% nel caso il progetto presenti (al momento della domanda) almeno uno dei seguenti requisiti di premialità:
- Progetto con incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
- Impresa femminile e/o giovanile;
- Progetti che prevedono il recupero dei materiali e, di conseguenza, una riduzione della produzione di rifiuti;
- I soggetti proponenti sono in possesso del rating di legalità;
- I soggetti proponenti operano nelle aree montane della regione Emilia-Romagna;
- I soggetti proponenti operano nelle aree interne della regione Emilia- Romagna;
- Il progetto comprende interventi finalizzati a migliorare l’accessibilità delle strutture e l’accesso ai servizi da parte dei soggetti disabili.
Gli interventi oggetto del progetto possono essere avviati dal 1° gennaio 2023 e conclusi entro la fine del 2024. Le fatture dei progetti ammessi sono approvate solo se emesse ed effettivamente saldate entro il 31 marzo 2025, o entro la data di presentazione della rendicontazione delle spese (solo se precedente).
Le richieste sono vagliate secondo una procedura di tipo valutativo a sportello. Le domande possono essere inoltrate dalle ore 10:00 del 25 maggio alle ore 13:00 del 5 settembre 2023.
Cumulabilità e regime di aiuti
È prevista l’applicazione del regime de minimis, oppure il Temporary Crisis Framework, a condizione che la crisi dovuta alla guerra russo-ucraina abbia impattato negativamente sulle attività (es. aumento costi elettricità/gas, materie prime/semilavorati importati dalle aree colpite dalla guerra; diminuzione del fatturato).
Non è ammesso il cumulo per le stesse e per i medesimi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche.
A cura di Simone Vincenzi
Voucher internazionalizzazione
L’agevolazione consiste in contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi relativi alla partecipazione a fiere internazionali in Italia (solo se inserita nel Catalogo ufficiale pubblicato sul sito calendariofiereinternazionali.it) o all’estero nel periodo compreso tra il 1/1/2023 e il 31/12/2023.
Nello specifico
L’agevolazione consiste in un contributo pari al 50% della spesa sostenuta purché ammissibile, con un massimale di € 2.000 (€ 2.500 per iniziative extra UE, incluso il Regno Unito). Sono ammesse anche le fiere digitali.
La spesa minima ammissibile da parte dell’impresa è pari a € 2.000,00.
Le spese ammissibili sono:
- Check up preliminare con esperto paese;
- Interpretariato;
- Organizzazione incontri B2B;
- Organizzazione visite individuali;
- Organizzazione visite conoscitive collettive;
- Catalogo collettiva;
- Spazio espositivo e relativo allestimento;
- Spedizione materiale e campioni;
- Altri servizi strettamente connessi all’iniziativa.
Non sono ammissibili le spese di viaggio e soggiorno, né le spese promozionali non strettamente legate all’iniziativa. Sono ammissibili a contributo solo le iniziative realizzate a partire dal 1/1/2023 e che si concluderanno entro e non oltre il 31/12/2023.
Sono ammissibili le spese non ancora sostenute.
Potranno, tuttavia, essere ammesse anche le spese sostenute a partire dal 1/7/2022.
L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi
Destinatari
Tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese di Modena (regolari con il pagamento del diritto annuale camerale e del DURC).
Modalità operativa per la presentazione della domanda
Le domande di contributo possono essere inviate a partire dalle ore 10:00 di venerdì 16 giugno fino alle ore 12:00 di martedì 27 giugno 2023, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.
Data la limitatezza dei fondi si consiglia di inviare la domanda il primo giorno di apertura.
L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma Telemaco – Altri adempimenti camerali – Contributi alle imprese.
La domanda dovrà comprendere:
- Il modello base della pratica telematica;
- La domanda di contributo in bollo, utilizzando il modulo pubblicato tra gli allegati, che dovrà essere regolarmente compilato in tutte le sue parti, a pena di esclusione. Si precisa che per assolvere l’imposta di bollo (16,00 €) in modo virtuale sarà possibile utilizzare il borsellino Telemaco o PagoPA;
- I preventivi di spesa o le fatture già emesse, purché non antecedenti il 1/7/2022.
La concessione degli incentivi avverrà non oltre 30 giorni dalla data di chiusura del bando, ovvero entro giovedì 27 luglio 2023.
Successivamente si potrà procedere con la rendicontazione.
A cura di Simone Vincenzi
Bonus trasporti 2023
Al fine di fronteggiare l’impatto del rincaro dei prezzi dei prodotti energetici sulle famiglie, con particolare riferimento ai costi di trasporto per studenti e lavoratori, è stato firmato il decreto attuativo del bonus trasporti previsto dall’art.4 comma 1 del DL 5/2023.
Quando e come richiedere il bonus?
A partire dal 17 aprile è possibile accedere alla piattaforma digitale per richiedere il bonus trasporti, cioè il contributo fino a 60 euro valido per l’acquisto di un abbonamento mensile, plurimensile e annuale per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia.
Ricordiamo che la norma prevede l’istituzione di un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2023, finalizzato a riconoscere un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per:
- I servizi di traporto pubblico locale, regionale e interregionale;
- I servizi di trasporto ferroviario nazionale (a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e fino al 31 dicembre 2023).
Il buono è...
- Pari al 100% della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e non può superare l’importo di 60 euro;
- Riconosciuto in favore delle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;
- Previsti nei limiti della dotazione del fondo e fino a esaurimento delle risorse.
Precisiamo...
…per gli studenti fino alla terza media è già prevista l’agevolazione Regione Emilia-Romagna con abbonamento trasporto scolastico gratuito. Per quanto riguarda, invece, gli studenti fino alla quinta superiore il trasporto è gratuito in base all’ISEE.
I beneficiari potranno presentare la domanda entro il 31 dicembre 2023 sul sito Bonus Trasporti – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e acquistare fisicamente l’abbonamento in biglietteria, mostrando, al momento dell’acquisto, il codice ricevuto al termine della procedura.
A cura di Mauro Trabanelli
Patent Box
Il beneficio
Si tratta di una Deduzione Fiscale Maggiorata del 110% dei costi di R&S (Ricerca e sviluppo) sostenuti in relazione ad alcuni beni immateriali giuridicamente tutelabili, consentendone così una più ampia deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.
Il nuovo regime ricalca il meccanismo del super ed iper ammortamento.
Esempio:
ogni 100 euro spesi per attività di R&S su beni immateriali, il contribuente ne dedurrà 210. Pertanto, considerando IRES al 24% ed IRAP al 3,9%, il nuovo Patent Box determina un beneficio effettivo pari al 30,69% (ossia il 110% delle aliquote Ires e Irap).
Cosa è agevolabile
Sono agevolabili i costi di R&S sostenuti per la creazione e lo sviluppo di:
- a) software protetto da copyright: i programmi per elaboratore, in qualunque forma espressi, purché originali e quale risultato di creazione intellettuale dell’autore;
- b) brevetti industriali: ivi inclusi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione – i brevetti per modello di utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
- c) disegni e modelli: giuridicamente tutelati (i disegni e modelli registrati, i disegni e modelli comunitari non registrati che possiedano i requisiti di registrabilità, la cui tutela dura per un periodo di tre anni, decorrente dalla data in cui il disegno o modello è stato divulgato al pubblico per la prima volta nella Comunità, il disegno industriale che presenti di per sé carattere creativo e valore artistico);
- d) due o più beni immateriali tra quelli indicati nelle precedenti lett. da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.
Restano esclusi, quindi, i marchi d’impresa ed il know how.
Condizione per usufruire dell’agevolazione è che tali beni siano utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa.
Saranno certamente preziose le indicazioni ufficiali circa il preciso novero delle spese agevolabili e la portata dell’accezione di “ricerca e sviluppo” rilevante, ossia se debba essere necessariamente riferita ai criteri del Manuale di Frascati, oppure , se possano essere previste deroghe (si pensi in particolare alle attività innovative correlate a disegni e modelli).
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Fruizione
Si tratta di un regime opzionale, che ha durata di cinque periodi di imposta durante i quali è irrevocabile.
L’opzione è rinnovabile.
Si demanda a un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate l’individuazione delle modalità di esercizio dell’opzione.
Per accedere all’agevolazione è prevista la sola procedura di autoliquidazione del beneficio. Il contribuente deve comunque conservare idonea documentazione che attesti la spettanza del beneficio (set informativo).
Cumulo
Si consente ai contribuenti, per tutta la durata dell’opzione, di usufruire sia del nuovo Patent Box, sia del Credito d’imposta per le spese di R&S. Certamente la cumulabilità con il Credito d’imposta R&S rende la sinergia delle misure attraente. Inoltre, può essere contemplata anche la cumulabilità con ulteriori incentivi se questi ultimi permettono a loro volta il cumulo.
Precisazioni sulla titolarità giuridica
Si considerano inclusi all’interno del perimetro agevolativo del nuovo Patent Box anche i costi sostenuti per attività rilevanti sui beni immateriali detenuti in licenza d’uso e/o in eventuale sub-licenza, cioè in comodato, sui quali il potenziale beneficiario abbia in ogni caso il diritto di sfruttamento economico sul bene stesso.
Via libera, dunque, all’individuazione degli investimenti (effettuati o da effettuarsi) che interessano beni immateriali detenuti a qualsiasi titolo da parte di un contribuente, sui quali vi sia un diritto allo sfruttamento economico esclusivo degli stessi.
Tale apertura permette di spostare l’attenzione sulla vera “premialità” che la norma intende sostenere, ovvero quella di incoraggiare investimenti in attività di ricerca e sviluppo a favore di tutti quei soggetti che, indipendentemente dal titolo giuridico, conducono attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione e all’accrescimento di specifici beni immateriali funzionali allo svolgimento della propria attività di impresa.
A cura di Simone Vincenzi
Agevolazioni sull'acquisto di energia elettrica e gas estese al II trimestre 2023
Con un recente decreto sono state previste anche per il secondo semestre 2023 agevolazioni per le imprese che utilizzano molta energia elettrica o gas nel loro ciclo produttivo.
Di cosa si tratta?
Si tratta sempre di crediti di imposta, cioè di somme che dovranno essere utilizzate in riduzione dei versamenti che le imprese devono effettuare tramite F24.
Presupposto per accedere al “bonus” resta il confronto fra quanto l’azienda ha speso nel 2019 per la “componente energia” e il corrispondente trimestre del 2023.
Se si è verificato un incremento non inferiore al 30%, si avrà diritto ad un credito di imposta che, per la maggior parte delle imprese, sarà pari al 10% di quanto sostenuto per la sola “componente energia” indicata nelle fatture per l’energia elettrica del II trimestre 2023 e del 20% sul costo del gas risultante dalle fatture per lo stesso periodo.
Solo per le imprese definite “energivore”, perché’ rientranti in un preciso elenco di attività in cui è riconosciuto che il ciclo produttivo richiede un enorme utilizzo di energia elettrica, è riservato un credito di imposta nella misura del 20%.
Cosa occorre per usufruire del bonus?
Viene confermato che per usufruire del bonus è sufficiente che l’impresa sia dotata di un contatore elettrico di potenza pari o superiore a 4,5 kW. Tuttavia, rispetto ai precedenti provvedimenti l’attuale decreto riduce fortemente il “bonus” che nel primo trimestre 2023 prevedeva un credito di imposta del 35%, mentre ora è sceso appunto al 10%.
Come avvenuto in occasione dei precedenti decreti, sarà cura dello Studio M&W avvisare i clienti che potrebbero trarre vantaggio da questa nuova agevolazione, affinché si attivino per richiedere al fornitore la specifica della “componente energia” su cui calcolare il “bonus”.
A cura di Franco Meletti
Fondo multiscopo Emilia Romagna- prestiti agevolati
La Regione Emilia-Romagna, tramite risorse comunitarie del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027 ha istituito un nuovo strumento finanziario per sostenere prestiti agevolati per investimenti nei due comparti CRESCITA ed ENERGIA.
La gestione del Fondo verrà assegnata ad una banca o ad un intermediario finanziario tramite una gara di prossima pubblicazione. Avrà una dotazione iniziale di 50 milioni di euro.
Il Fondo multiscopo andrà a sostenere prestiti per investimenti ed è diviso in due comparti: CRESCITA (dotazione di 17 milioni) ed ENERGIA (dotazione di 33 milioni).
Il comparto CRESCITA, relativo all’obiettivo ricerca, innovazione e competitività del FESR, è destinato a piccole imprese, professionisti e soggetti iscritti al REA, tutti con anzianità di attività inferiore a cinque anni.
Il fondo finanzia totalmente gli investimenti attivati da questi soggetti. Finanziamenti che dovranno avere un importo tra 20mila e 500mila euro. Il prestito sarà composto:
- da una percentuale non inferiore al 70% di risorse pubbliche (a tasso zero);
- e una percentuale non superiore al 30% di risorse bancarie, a tasso convenzionato.
Per le imprese femminili dovrebbero essere previste specifiche agevolazioni.
Il comparto ENERGIA, relativo all’obiettivo sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza del FESR, è destinato a imprese di qualsiasi livello dimensionale, professionisti e soggetti iscritti al REA. Il fondo finanzia totalmente gli investimenti per l’utilizzo di fonti rinnovabili, il risparmio energetico (anche abbinato al miglioramento sismico) e lo sviluppo dell’economia circolare.
I finanziamenti dovranno avere un importo tra 25mila e un milione di euro. Il prestito sarà composto:
- da una percentuale non inferiore al 70% di risorse pubbliche (a tasso zero);
- e una percentuale non superiore al 30% di risorse bancarie, a tasso convenzionato.
Destinatari e come procedere con la domanda
Come già sopraindicato, i destinatari sono imprese, professionisti e soggetti iscritti al REA che svolgano attività economiche.
Domanda per l’accesso al Fondo secondo le regole dei bandi “a sportello” da rivolgere al gestore che verrà individuato nella gara di prossima pubblicazione.
A cura di Simone Vincenzi
Credito d'imposta 4.0: la perizia asseverata o l'autocertificazione non bastano
Nella circolare 9/E del 23 Luglio 2021 dell’Agenzia delle Entrate, viene precisato che ai fini dei successivi controlli, dovrà
“essere cura dell’impresa beneficiaria documentare, anche attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti”.
A cosa prestare attenzione?
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che il riconoscimento dei benefici previsti per gli investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi aziendali secondo il paradigma “4.0” presuppone il soddisfacimento di alcune caratteristiche tecnologiche, in parte “richieste” al bene oggetto d’investimento e in parte “richieste” all’impresa beneficiaria, dipendenti dalla classificazione del bene stesso, attraverso la sua riconduzione ad una delle voci degli allegati A e B.
Come si mantiene il credito d’imposta 4.0?
Il rispetto delle 5+2/3 caratteristiche tecnologiche
- Controllo da remoto per mezzo CNC o PLC
- Interconnessione ai sistemi informatici aziendali
- Integrazione automatizzata
- Interfaccia uomo-macchina
- Rispondenza ai parametri di sicurezza, salute ed igiene
- Tele-manutenzione e/o telediagnosi
- Monitoraggio continuo
- Sistema cyber fisico ecc.
e del requisito dell’interconnessione dovranno essere mantenute in essere per tutto il periodo di godimento dei benefici 4.0.
Al riguardo, si precisa, che ai fini dei successivi controlli, dovrà essere cura dell’impresa beneficiaria documentare il tutto attraverso un’adeguata e sistematica reportistica.
Cosa bisogna fare per non perdere il credito d’imposta 4.0?
E’ opportuno accertarsi di essere dotati di un adeguato sistema di storicizzazione e raccolta dei dati che garantisca il mantenimento nel tempo dei dati scambiati e che ne dia evidenza in caso di controlli.
Ovvero dimostrare di possedere un sistema periodico di reportistica consultabile in qualsiasi momento che dia evidenza dei dati raccolti e delle modalità di interscambio dei dati.
A cura di Simone Vincenzi
Credito di imposta sponsorizzazioni sportive
La Legge di Bilancio conferma l’opportunità di fruire di un credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive 2023, pari al 50% degli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2023 fino al 31 marzo 2023 che non potrà essere superiore a 10.000 euro.
Si specifica che il credito può essere soggetto a riparto in base alle risorse disponibili.
Soggetti beneficiari
Tra i soggetti che possono accedere al bonus sponsorizzazioni si annoverano:
- Lavoratori autonomi;
- Imprese;
- Enti non commerciali.
Il credito d’imposta è riconosciuto su scala nazionale ai soggetti sopraindicati che hanno investito in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, a sostegno dello sport e a beneficio di:
- Leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell’ambito delle discipline olimpiche;
- Società sportive professionistiche operanti in discipline olimpiche e che svolgono attività sportiva giovanile ;
- Associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte al registro Coni operanti in discipline ammesse ai Giochi Olimpici e che svolgono attività sportiva giovanile.
Sono esclusi gli investimenti in campagne pubblicitarie nei confronti di soggetti che aderiscono al regime forfettario previsto dalla L.398/1991.
L’investimento in campagne pubblicitarie deve essere di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro e rivolto a leghe e società sportive professionistiche, società e associazioni sportive dilettantistiche con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019, comunque prodotti in Italia, almeno pari a 150.000 euro e fino a un massimo di 15 milioni di euro.
Tipo e entità dell'agevolazione
Il credito d’imposta (fino al 50%) per le sponsorizzazioni sportive 2023 potrà essere utilizzato, a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari, esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Il credito d’imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento e in quelle successive, fino alla conclusione dell’utilizzo.
Tale agevolazione può essere riconosciuta tenendo conto degli altri aiuti ricevuti in Regime De Minimis.
Le domande possono essere presentate attraverso apposita piattaforma del Dipartimento per lo Sport, secondo i termini che verranno meglio esplicitati con successivo Decreto attuativo.
A cura di Simone Vincenzi
Bando Fiere
Con il bando fiere la Regione Emilia-Romagna intende favorire la promozione internazionale delle PMI e la diversificazione dei mercati.
Soggetti beneficiari
Possono fare domanda le imprese di micro, piccola e media dimensione e soggetti giuridici iscritti al Repertorio economico amministrativo (REA), aventi sede legale o unità operativa in Regione Emilia-Romagna
Interventi
Il bando supporta progetti per la partecipazione a una o più fiere internazionali svolte in paesi esteri o in Italia, purché con qualifica internazionale. Le fiere possono essere sia in presenza, sia digitalizzate (fiere virtuali con partecipazione da remoto).
È ammessa anche l’adesione a incontri d’affari (B2B) o eventi di promozione collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale, in presenza o in formato virtuale.
-
- Gli interventi dovranno essere realizzati a partire dal 1°gennaio 2023 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2023.
- Investimento minimo: 10.000 euro
Spese ammissibili
Partecipazione da parte del beneficiario del contributo a fiere all’estero o in Italia (in quest’ultimo caso solo a fiere con qualifica “internazionale”), di natura fisica o virtuale.
- Nel caso di fiere in presenza saranno ammessi i seguenti costi: affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti.
- Nel caso di fiere virtuali saranno ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, consulenze in campo digital, hosting, produzione di contenuti digitali, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari.
Adesione da parte del beneficiario del contributo a eventi promozionali, incontri di affari, b2b in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale.
Gli eventi non possono essere organizzati dal beneficiario, né essere a suo esclusivo beneficio, ma essere eventi a favore di diversi soggetti partecipanti. Le voci di spesa ammissibili per B2B ed eventi sono le medesime elencate per le fiere internazionali.
Tipologia ed entità
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili, per un importo non superiore a euro 25.000,00.
L’importo del contributo può essere incrementato del 5%, fermo restando l’importo massimo sopra riportato e la percentuale indicata rispetto alla spesa prevista, qualora ricorra una delle premialità (per es. impresa giovanile o femminile).
Termini e modalità
La domanda di contributo dovrà essere compilata ed inviata esclusivamente per via telematica, tramite la specifica applicazione web Sfinge 2020 a partire dalle ore 12.00 del 16 marzo 2023 fino alle ore 16.00 del 18 aprile 2023.
A cura di Simone Vincenzi