Bonus sponsorizzazioni sportive.

Bonus sponsorizzazioni sportive

Il credito di imposta relativo alle sponsorizzazioni sportive spetta alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che, dal 10 agosto 2024 al 15 novembre 2024, effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, a favore di:  leghesocietà sportive e associazioni dilettantistiche sportive iscritte al registro Coni.

Quali sono gli investimenti agevolabili

Con la nuova disciplina del credito d’imposta introdotta dal decreto Omnibus cambiano i requisiti degli investimenti agevolabili.

In particolare, come previsto al comma 2 dell’articolo 4, l’investimento in campagne pubblicitarie deve essere rivolto a leghe, società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche con ricavi almeno pari a 150.000 euro e non superiori a 15 milioni di euro.

La norma precisa che detto requisito relativo ai ricavi non si applica qualora l’investimento sia rivolto a leghe e società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche che si siano costituite a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Resta confermato che non danno diritto al beneficio le sponsorizzazioni a favore di soggetti che aderiscono al regime forfetario di cui alla Legge n. 398/1991.

Importo minimo dell'investimento

Per essere eleggibile, l’investimento pubblicitario deve essere di importo complessivo non inferiore a 10.000 euro.

Il credito può essere chiesto anche in presenza di pagamenti verso società diverse, a condizione che il totale complessivo sia almeno di 10.000 euro. In caso di più contratti di sponsorizzazione va presentata una richiesta unica e non singole richieste per ogni contratto.

Modalità di pagamento ammissibili

Per espressa previsione normativa (articolo 4, comma 6, D.L. n. 113/2024), il corrispettivo sostenuto per le sponsorizzazioni costituisce, per il soggetto erogante, spesa di pubblicità, volta alla promozione dell’immagine, dei prodotti o servizi del soggetto erogante mediante una specifica attività della controparte.

I pagamenti devono essere effettuati con:

  • bonifico bancario o postale;
  • carte di debito, di credito e prepagate;
  • assegni bancari e circolari;
  • altri sistemi di pagamento (bollettini postali).

A quanto ammonta il credito di imposta

Il credito d’imposta, concesso in “de minimis”, è pari al 50% degli investimenti effettuati.

Nel caso di insufficienza delle risorse disponibili rispetto alle richieste ammesse, si procederà alla ripartizione proporzionale tra i beneficiari sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse disponibili e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti, con un limite individuale per soggetto pari al 5% del totale delle risorse.

Come previsto dal D.P.C.M n. 196/2020, il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione da parte del Dipartimento per lo sport dell’elenco dei soggetti beneficiari e esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Pena lo scarto dell’operazione di versamento (codice tributo “6954”, istituito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 69/E/2021).

L’importo del credito d’imposta spettante più essere consultato nella sezione “cassetto fiscale”, accessibile attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il bonus deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui è stato riconosciuto e in quelle successive fino al suo esaurimento.

Come accedere al credito

Per poter fruire del credito deve essere presentata apposita domanda nei termini che saranno resi noti con apposito avviso che verrà pubblicato sul sito del Dipartimento per lo sport.

Quali le cause di revoca

I beneficiari del credito devono comunicare al Dipartimento per lo sport l’eventuale perdita dei requisiti di accesso all’agevolazione.

Il contributo, inoltre, sarà revocato o rideterminato quando, in seguito a controlli, saranno evidenziate false dichiarazioni rispetto alle condizioni richieste per usufruire del credito d’imposta.

L’Agenzia nel caso riscontri, durante l’ordinaria attività di controllo, l’indebita fruizione, totale o parziale, del credito d’imposta, ne deve dare comunicazione telematica al Dipartimento per lo sport che provvederà al recupero della somma dopo aver effettuato le opportuni verifiche.

Lo Studio rimane è a disposizione per l’assistenza all’invio delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Sistemi e servizi di sicurezza.

Contributi per sistemi di sicurezza- Cciaa Bologna

La Camera di Commercio di Bologna assegna 400.000 euro di contributi finalizzati a sostenere i costi per acquisizione e installazione di sistemi e servizi di sicurezza. 

I contributi sono rivolti alle micro e piccole imprese bolognesi per l’acquisto e l’installazione di:

  • sistemi di video allarme antirapina;
  • videosorveglianza;
  • impianti antintrusione;
  • casseforti;
  • sistemi antitaccheggio;
  • porte blindate;
  • vetri antisfondamento;
  • dispositivi di illuminazione notturna;
  • dispositivi di pagamento elettronici;
  • acquisizione di sistemi in comodato d’uso connessi a servizi di sicurezza e contratti stipulati con istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali e relativi canoni del servizio riferiti all’anno in corso. 

I contributi sono rivolti agli interventi che le imprese sostengono dal 01/01/2024  alla data di invio della domanda. 

Chi sono i soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari sono le micro e piccole imprese, i Consorzi di imprese, le Reti di impresa, le Reti Temporanee di Imprese (RTI), le Associazioni Temporanee di Imprese (ATI) formate da micro, piccole imprese che: 

  • risultano attive al momento della presentazione della domanda;
  • che hanno sede legale o unità locale nell’area metropolitana (ex provincia) di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della Cciaa di Bologna; 
  • sono in regola con il pagamento del diritto camerale annuale e con la posizione INPS ed INAIL.

Modalità ed entità del contributo

I contributi sono assegnati prioritariamente alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili e delle imprese in possesso del rating di legalità (attribuito dall’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato), procedendo a riduzione proporzionale se i fondi disponibili non fossero sufficienti ad attribuire un contributo pieno a tali categorie di imprese. 

Successivamente, in presenza di disponibilità residue, si procede all’assegnazione del contributo alle altre imprese ammissibili, procedendo a riduzione proporzionale del contributo di queste ultime se i fondi non consentono di riconoscere il contributo pieno. Precisiamo inoltre che sono escluse le domande il cui contributo, a seguito dell’eventuale riduzione proporzionale, risulti inferiore a 500 euro. 

Ricordiamo che si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili. Il limite massimo del contributo è pari a 3.000 euro per un investimento minimo di 1.000 euro.

Le domande potranno essere presentate dal 16 settembre 2024 al 30 settembre 2024.

Lo Studio rimane a disposizione per l’assistenza e l’invio delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Voucher digitale Bologna- Tecnologie.

Voucher digitale - Cciaa Bologna

La Camera di Commercio di Bologna assegna 600.000 euro di contributi finalizzati a sostenere progetti per introdurre nuove tecnologie. 

Chi sono i soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese:

  • Attive al momento della presentazione della domanda;
  • Con sede legale o unità locale nell’area metropolitana (ex provincia) di Bologna, regolarmente denunciata all’Ufficio Registro delle Imprese della Cciaa di Bologna; 
  • In regola con il pagamento del diritto camerale annuale e con la posizione INPS ed INAIL.

Quali le tecnologie

Non riguarda le tecnologie di base (computer, stampanti, sito web, server, fonia).  Il contributo è infatti rivolto a progetti relativi tecnologie abilitanti come progetti di: 

  • Intelligenza artificiale;
  • Transizione ecologica;
  • Robotica avanzata;
  • Manifattura additiva, stampa 3D;
  • Prototipazione rapida; 
  • Cybersecurity; 
  • Data analytics; 
  • Blockchain; 
  • Integrazioni verticali e integrazione orizzontale; 
  • Supply chain;
  • ERP, CRM.

Modalità ed entità del contributo

I contributi sono assegnati prioritariamente alle domande ammissibili delle imprese femminili, delle imprese giovanili e delle imprese in possesso del rating di legalità (attribuito dall’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato), procedendo a riduzione proporzionale se i fondi disponibili non fossero sufficienti. 

Si tratta di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili. Il limite massimo del contributo è pari a 10.000 euro per un investimento minimo di 5.000 euro.  

La domanda potrà essere presentata dalle ore 11:00 dell’11 settembre  2024 alle 13:00 del 18 settembre 2024.

Lo Studio rimane a disposizione per l’assistenza all’invio delle domande. 

 

A cura di Simone Vincenzi


Bonus sponsorizzazioni sportive

Bonus sponsorizzazioni sportive

Scade il prossimo 10 agostoil termine entro il quale presentare l’istanza per il riconoscimento del credito d’imposta sulle sponsorizzazioni sportive delle operazioni svolte nel primo trimestre dell’anno 2023 

Chi sono i beneficiari del bonus

Beneficiari del bonus sono i lavoratori autonomi, imprese ed enti non commerciali che hanno effettuato investimenti, tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2023, in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, a favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche.

 Tali soggetti potranno ricevere il contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% degli investimenti e per un importo complessivo non superiore a 10.000 euro per ogni soggetto richiedente. 

In caso di insufficienza delle risorse, si procederà alla ripartizione in misura proporzionale al credito di imposta spettante. 

 Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. 

Quali sono gli investimenti agevolati?

Oggetto dell’agevolazione sono gli investimenti pubblicitari di società e associazioni sportive, sia professionistiche sia dilettantistiche, che investono nei  settori giovanili e rispettano determinati limiti dimensionali. 

Le spese di investimento in campagne pubblicitarie sono quelle effettuate a favore di: 

  • Leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell’ambito delle discipline olimpiche e paralimpiche; 
  • Società sportive professionistiche , società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (che ha sostituito il precedente Registro CONI). 

Quando e come presentare la domanda

Il termine ultimo per presentare la domanda per il riconoscimento del credito d’imposta per le sponsorizzazioni sportive 2023 è il prossimo 10 agosto. 

Il credito d’imposta è quello relativo agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 marzo 2023, e l’istanza per accedervi deve essere inoltrata telematicamente dalla piattaforma del sito del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entro le ore 23:59 del 10 agosto 2024. 

I contribuenti interessati al bonus sponsorizzazioni sportive 2023 dovranno presentare una domanda per ogni fattura emessa e quietanzata per gli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, dal 1° gennaio 2023 al 31 marzo 2023. 

Le informazioni da riportare

Per ogni domanda, nel form di compilazione, si dovranno indicare le seguenti informazioni: 

  • Dati identificativi: del richiedente e del rappresentante legale; 
  • Dati identificativi del contratto di sponsorizzazione (numero, data e durata); 
  • Copia della fattura elettronica per cui si richiede il credito e copia della relativa quietanza (bonifico o versamento assegno); 
  • I dati relativi all’ente sponsorizzato: denominazione, sede legale, codice fiscale/partita IVA, tipologia di sport olimpico praticato e certificato d’Iscrizione al Registro delle attività sportive dilettantistiche; 
  • I dati relativi all’asseveratore (dati personali, numero e albo di appartenenza). 

Dalla piattaforma, inserite le informazioni appena elencate, si potrà accedere al “Modello di Autocertificazione” che dovrà essere  firmato digitalmente (dal rappresentante legale e dall’asseveratore) e debitamente ricaricato nella piattaforma.

 

A cura di Simone Vincenzi


Bando digital export. Regione Emilia-Romagna

Bando digital export

Di prossima apertura il bando digital export 2024-2025, riservato alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale e/o unità locale attiva in Emilia-Romagna. 

La misura promuove i progetti di rafforzamento e consolidamento della presenza all’estero delle imprese supportandole anche nel passaggio all’economia digitale, accrescendo la consapevolezza e l’utilizzo degli strumenti digitali a sostegno dell’export. 

Quali sono le imprese beneficiare?

Possono partecipare le imprese appartenenti alla sezione C attività manufatturiere divisioni dalla 10 alla 33 della classificazione Istat Ateco 2007 (si considerano i codici primari). 

Gli interventi ammissibili

Sono ammissibili i seguenti interventi:

  • Sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di T.E.M. Temporary Export Manager e D.E.M. Digital Export Manager; 
  • Realizzazione di incontri B2B e B2C in presenza o virtuali a distanza, in Italia o all’estero, con operatori dei Paesi target individuati nel progetto; 
  • Partecipazione a fiere ed eventi internazionali in presenza o in modalità digitale nel periodo tra il 01/01/2025 ed il 31/12/2025; 
  • Attività di marketing digitale attraverso uno o più canali digitali; 
  • Avvio e sviluppo della gestione di business on line, attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme;
  • Traduzione dei contenuti del sito web aziendale nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto; 
  • Potenziamento dei materiali promozionali nella lingua estera del/i Paese/i target di progetto. 

Le imprese potranno presentare un solo progetto articolato in almeno 2 ambiti di attività. 

I paesi target devono essere chiaramente identificati nella domanda di contributo e tutte le attività proposte devono risultare chiaramente riconducibili e verificabili in relazione ai mercati esteri individuati nel progetto. 

Periodo di ammissibilità

I progetti dovranno essere avviati dal 1° gennaio 2025 e dovranno concludersi entro la data del 31 dicembre 2025.

Tipo di contributo

L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 15.000 euro di contributo ed un minimo di 5.000 euro di contributo a fronte di spese complessive massime ammissibili di 30.000 euro. 

 L’investimento minimo ammissibile deve essere pari a 10.000,00 euro.

Come e quando presentare la domanda

Le domande dovranno essere presentate dalle ore 09:00 del 2 settembre 2024 alle ore 13:00 del 20 settembre 2024 attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov. 

Lo Studio è a disposizione per l’assistenza e l’invio delle domande.

 

A cura di Simone Vincenzi


Alluvioni. Contributi per regione Emilia Romagna.

Contributi per le imprese danneggiate dalle alluvioni di maggio 2023

A seguito delle eccezionali condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di:

  • Reggio-Emilia;
  • Modena;
  • Bologna;
  • Ferrara;
  • Ravenna;
  • Forlì-Cesena;
  • Rimini.

è stata avviata una raccolta fondi con l’obiettivo di portare sollievo ai cittadini della regione in stato di grande difficoltà e sofferenza e con la Legge Regionale 3 ottobre 2023 n.13, recante “Misure urgenti a sostegno delle comunità e dei territori della Regione Emilia- Romagna colpiti dai recenti eventi emergenziali”, sono state definite le misure per l’utilizzo dei fondi oggetto di liberalità a sostegno di cittadini, imprese, altri soggetti privati ed enti locali colpiti dagli eventi alluvionali nel territorio emiliano-romagnolo nel mese di maggio 2023.

Unioncamere Emilia-Romagna è delegata alla gestione della misura per i territori di loro competenza.

Ambito di intervento

  • Interventi di prevenzione e messa in sicurezza a fronte di futuri eventi atmosferici calamitosi di tipo alluvionale;
  • Le imprese richiedenti dovranno descrivere nella domanda di contributo il bene/intervento realizzato o da realizzare, specificando l’impatto che avrà nella prevenzione dei danni e/o messa in sicurezza a fronte di futuri eventi atmosferici calamitosi di tipo alluvionale.

Quali i requisiti generali di ammissibilità

1. Possono presentare domanda di contributo le imprese iscritte al Registro Imprese territorialmente competente, con sede legale e/o unità locale nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia (in forza della dichiarazione dello stato di emergenza di cui alle delibere del Consiglio dei Ministri del 4 maggio 2023 e del 23 maggio 2023, in considerazione delle avverse condizioni metereologiche) e che a partire dal 1° maggio 2023 abbiano avuto danni a causa degli eventi alluvionali;

2. I danni subiti dalle imprese richiedenti devono avere un nesso di causalità diretta con gli eventi calamitosi sopracitati;

3. Ai fini dell’accertamento del nesso di causalità, di cui al precedente comma, le imprese richiedenti dovranno trasmettere la seguente documentazione: a) la scheda di rilevazione dei danni redatta da un professionista abilitato e verificata dall’autorità statale competente o da parte del personale tecnico del comune o da personale tecnico e specializzato di supporto al comune appositamente formato, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica; b) la perizia tecnica asseverata rilasciata da un professionista abilitato, attestante la riconducibilità causale diretta dei danni esistenti agli eventi alluvionali di cui all’articolo 20-bis D. L. 61/2023;

4. Le imprese ai fini dell’ammissibilità devono essere in possesso dei seguenti ulteriori requisiti: a) risultare iscritte e attive al Registro Imprese della Camera di commercio delle province interessate alla data del 01/04/2023; b) essere attive al momento della presentazione della domanda e rimanere attive sino alla data di concessione del contributo; c) essere in regola con i pagamenti e gli adempimenti previdenziali e assicurativi; d) non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente; e) il cui rappresentante legale dell’impresa ed i soggetti indicati nell’articolo 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011, 159 e ss. mm. e ii. non siano destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del medesimo decreto (Codice antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 e ss.mm.ii.);

5. Ogni impresa può presentare una sola domanda anche nel caso in cui gestisca più unità locali.

Clicca sull’icona per sapere quali sono i beni e gli interventi ammissibili e la documentazione necessaria

Contributo

Verrà assegnato un contributo forfettario di euro 3.000,00 a tutte le imprese ammissibili, a condizione che l’intervento per il quale si richiede il contributo sia pari o superiore a tale importo. In caso contrario, il contributo verrà rideterminato in diminuzione.

Qualora l’assegnazione complessiva superi lo stanziamento disponibile a livello provinciale, il contributo sarà ridotto proporzionalmente, suddividendo lo stanziamento complessivo tra tutte le domande ammissibili.

Se, invece, dopo l’assegnazione del contributo forfettario alle imprese ammissibili ai sensi del precedente punto, dovessero risultare risorse residue su ciascuno stanziamento provinciale, tali risorse saranno attribuite in modo proporzionale alle imprese che non hanno ancora raggiunto l’importo massimo assegnabile, fino al raggiungimento del tetto di spesa previsto.

Regime di aiuto

Il contributo di cui al presente bando viene concesso in regime “de minimis” ai sensi dei Reg. UE 2831/2023 e 1408/2013. I contributi previsti nel presente bando non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche limitatamente agli stessi documenti di spesa.

Modalità e termini di presentazione della domanda

Le richieste di contributo dovranno essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov., a partire dalle ore 10:00 del 26/08/2024 e fino alle ore 12:00 del 14/10/2024.

Lo Studio è a disposizione per l’invio delle domande quale intermediario abilitato a operare attraverso i canali delle Camere di Commercio.

 

A cura di Simone Vincenzi


Credito di imposta materiali di riciclo.

Credito di imposta per l'acquisto di prodotti riciclati 2023/2024

Il credito d’imposta per l’acquisto di prodotti riciclati spetta alle imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, ovvero che acquistano imballaggi biodegradabili e compostabili, (art. 1, comma 73, della Legge n. 145/2018).

Per accedere all’agevolazione in esame i soggetti che rispettano i requisiti previsti devono presentare al MASE (esclusivamente per via telematica) un’apposita domanda entro 60 giorni dall’attivazione della procedura informatica resa accessibile sul sito Internet del Ministero (www.mase.gov.it).

Nell’istanza, i soggetti beneficiari dichiarano il possesso dei requisiti previsti e riportano l’ammontare complessivo delle spese sostenute allegando l’apposita attestazione.

Soggetti beneficiari

Imprese che alla data di presentazione della domanda sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • Costituite, regolarmente iscritte e «attive» presso il registro delle imprese;
  • Svolgono un’attività economica in Italia, disponendo di una sede principale o secondaria sul territorio nazionale;
  • Non si trovano in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

e che negli anni 2023 e 2024 hanno acquistato:

1. Prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata, o da altro circuito post-consumo, degli imballaggi in plastica;

2. Imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432: 2002, inclusi:

  • gli imballaggi in carta e cartone, ad eccezione degli imballaggi in carta stampati con inchiostri, degli imballaggi incarta trattata o spalmata con prodotti chimici diversi da quelli normalmente utilizzati nell’impasto cartaceo e degli imballaggi in carta accoppiati con altri materiali non biodegradabili e compostabili;
  • gli imballaggi in legno non impregnati;

3. Imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata della carta;

4. Imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata dell’alluminio;

5. Imballaggi primari e secondari derivanti dalla raccolta differenziata del vetro.

Tipo di agevolazione e entità di stanziamento

Le risorse destinate alla concessione dell’agevolazione sono pari a euro 5.000.000,00 per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Il contributo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta nella misura del 36% delle spese sostenute in ciascuno degli anni 2023 e 2024 per l’acquisto dei prodotti e degli imballaggi fino ad un importo massimo annuale di euro 20.000 per ciascuna impresa beneficiaria.

Qualora l’importo delle agevolazioni concedibili sia superiore all’ammontare della dotazione finanziaria, per la singola annualità, il Ministero procede al riparto delle risorse disponibili in proporzione all’importo dell’agevolazione richiesto da ciascun beneficiario.

Il credito:

  • È utilizzabile in compensazione, mediante F24, a decorrere dal 10° giorno successivo a quello del provvedimento di concessione;
  • Non concorre alla formazione del reddito né alla base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Requisiti tecnici e certificazioni dei prodotti e degli imballaggi

Clicca sull’icona per sapere quali sono i requisiti tecnici e le certificazioni dei prodotti e degli imballaggi

Spese sostenute e apposita attestazione

Le spese sostenute devono essere oggetto di apposita attestazione idonea a certificare:

  • L’elenco delle spese ammissibili ad agevolazione nonché il periodo d’imposta cui sono riferite (ai sensi dell’art 109, commi 1 e 2, lettera a) del TUIR;
  • L’effettivo utilizzo dei beni acquistati nel ciclo produttivo del soggetto proponente;
  • L’integrale pagamento delle fatture di acquisto cui si riferiscono le spese rendicontate, effettuato attraverso conto corrente intestato al soggetto richiedente e con modalità tracciabili;
  • Che l’impresa proponente non ha ottenuto altri beni che si configurino come aiuti di Stato, notificati ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea comunicati ai sensi dei regolamenti della Commissione, che dichiarano alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, inclusi quelle attribuiti sulla base dei regolamenti «de minimis».

Tale certificazione dovrà essere resa dal presidente del collegio sindacale ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro.

Non sono agevolabili le spese che, non essendo utilizzate nel ciclo produttivo del soggetto proponente, si configurano unicamente come merce di rivendita operata da imprese del commercio.

Cumulabilità

Applicazione del regolamento de minimis.

Non è ammesso il cumulo, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurino come aiuti di Stato.

Ammesso il cumulo con altre agevolazioni che non si configurino come aiuti di Stato e che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.

Iter per la presentazione delle domande

Come detto in precedenza, le domande devono essere presentate esclusivamente per via telematica, mediante apposita istanza, entro 60 giorni dall’attivazione della procedura informatica resa accessibile dal sito istituzionale del MASE.

L’attivazione sarà comunicata attraverso la sezione news del medesimo sito istituzionale. La domanda deve essere corredata dalle attestazioni e dalle certificazioni richieste.

Ci saranno due finestre temporali separate:

  • La prima da attivare nell’annualità 2024 e avente ad oggetto le spese agevolate sostenute nel corso dell’anno 2023;
  • La seconda da attivare nell’annualità 2025 e avente ad oggetto le spese agevolate sostenute nel corso dell’anno 2024.

Per ciascuno degli sportelli annuali (2024 e 2025) il soggetto può presentare una sola istanza di accesso.

 

A cura di Simone Vincenzi


Credito di imposta 5.0. Sviluppo sostenibile.

Credito di imposta 5.0: come accedere all'agevolazione

Il decreto attuativo 5.0 è pronto a diventare operativo entro Ferragosto. Nei successivi dieci giorni arriverà un ulteriore provvedimento del Mimit che fisserà i termini a decorrere dai quali le imprese potranno attivare la procedura di richiesta.

La documentazione

Gli incentivi riguardano progetti di innovazione che garantiscono un determinato risparmio energetico. L’aliquota massima è del 45%. La documentazione richiesta va trasmessa alla piattaforma informatica Transizione 5.0, accessibile tramite Spid, nel sito del Gse (Gestore servizi energetici), utilizzando i modelli che saranno resi disponibili sul sito stesso entro cinque giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Come procedere

L’impresa interessata deve innanzitutto trasmettere una comunicazione preventiva con le informazioni sul progetto, corredata da una certificazione ex ante (una perizia asseverata) sugli obiettivi di risparmio energetico.

Il Gse fatte le verifiche:

  • Entro cinque giorni comunica all’impresa l’importo del credito d’imposta potenzialmente spettante;
  • Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’importo del credito d’imposta prenotato, l’impresa trasmette una comunicazione intermedia sugli investimenti, in cui si attesta che tramite acconto è stato speso almeno il 20%;
  • Entro ulteriori cinque giorni, il Gse dà comunicazione dell’esito delle verifiche e, se l’investimento è inferiore a quanto detto ex ante, ridetermina al ribasso il “bonus”.

La maggior parte degli oneri documentali scatta però al termine dell’investimento. Ultimato il progetto (massimo entro il 28 febbraio 2026) l’impresa trasmette un’apposita comunicazione corredata di:

  • Un’attestazione sul rispetto degli obblighi previsti dal Pnrr (ad esempio sul vincolo ambientale Dnsh);
  • Una certificazione ex post sul conseguimento dei risultati che erano stati preannunciati ex ante;
  • Una perizia asseverata sull’avvenuta interconnessione dei beni strumentali acquistati al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura;
  • Una certificazione contabile sull’effettivo sostenimento delle spese ammissibili.

I termini

Saranno ammissibili ai benefici i progetti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. Per data di avvio si intende quella del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni oggetto di investimento. Per quanto riguarda l’ultimazione dell’investimento si specifica che, nel caso degli impianti di energia rinnovabile, l’entrata in esercizio può avvenire fino a un anno dal completamento del progetto di innovazione.

Funzioni del credito

Il credito d’imposta è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, decorsi dieci giorni dalla comunicazione di fine investimento.

 

A cura di Simone Vincenzi


Bando a sostegno delle nuove imprese

Bando a sostegno delle nuove imprese CCIAA Modena Anno 2024

La Camera di Commercio di Modena incentiva la creazione e lo sviluppo di nuove imprese.

Sono ammissibili le spese connesse alla creazione di una nuova impresa realizzate nella sede/unità locale localizzata sul territorio della provincia di Modena.

Quali le spese finanziabili

Le spese finanziabili sono le seguenti:

a) Onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipati dal notaio/consulente;

b) Canoni di locazione dell’immobile limitatamente a soli tre mesi, purché successivi alla data di iscrizione al Registro Imprese;

c) Acquisto o leasing di beni strumentali, macchinari, attrezzature, hardware, arredi;

d) Acquisto o leasing di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali;

e) Spese per la realizzazione del sito internet (max 30% del progetto);

f) Registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze;

g) Consulenza e servizi specialistici nelle seguenti aree: marketing, logistica, digitale, gestione del personale, economico-finanziaria e contrattualistica.

A quanto ammonta il contributo

Il contributo a fondo perduto è fissato nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 3.000,00.

Chi sono i soggetti destinatari

L’intervento è rivolto alle nuove imprese attive (PMI) con sede e/o unità locale in provincia di Modena iscritte al Registro Imprese a partire dal 01/01/2024.

Verrà data priorità alle imprese giovanili, composte in maggioranza da giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Come presentare la domanda

Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 10:00 di lunedì 23 settembre fino alle ore 12:00 di venerdì 4 ottobre 2024 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.

L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma Telemaco – Altri adempimenti camerali – Contributi alle imprese -> Clicca qui

Per partecipare al presente bando occorre inviare, a pena di esclusione:

1) Il modulo base telematico;

2) La domanda di contributo in bollo (€ 16,00) compilata in tutte le sue parti, secondo il modello predisposto pubblicato sul sito tra gli allegati;

3) I preventivi di spesa o le fatture già emesse con data non antecedente il 01/01/2024.

Normativa

Delibera della Giunta camerale n. 103 del 19/6/2024.

Lo Studio è a disposizione per l’invio delle domande.

A cura di Simone Vincenzi


Credito di imposta beni strumentali 4.0

Nuovi obblighi per il credito d'imposta beni strumentali 4.0

Nuovi obblighi per accedere al credito d’imposta beni strumentali 4.0. Fino al 30 marzo 2024 era prevista soltanto una comunicazione a fini statistici, a cui non seguivano sanzioni per il mancato invio.

Ora la comunicazione successiva agli investimenti è obbligatoria, pena la decadenza del credito.

Le aziende che effettuano gli investimenti dal 30 marzo 2024, dovranno obbligatoriamente inviare anche una comunicazione ex ante con il presunto ammontare complessivo degli investimenti e la fruizione negli anni del credito, che si va ad aggiungere a quella ex post.

Riepilogando

  • Investimenti effettuati dal 30/03/2024: obbligo di comunicazione ex ante + comunicazione ex post;
  • Investimenti effettuati dal 01/01/2024 al 29/03/2024: obbligo di comunicazione ex post di completamento degli investimenti;
  • Investimenti effettuati nel 2023: dal 30/03/2024 la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione di completamento investimenti.

Come compilare il modello di comunicazione: niente più pec

Fino al 18 maggio 2024 era previsto l’invio dei modelli di comunicazione tramite PEC all’indirizzo transizione4@pec.gse.it. Ora le comunicazioni ex ante ed ex post dovranno essere inviate tramite la nuova piattaforma disponibile sul sito del GSE (Gestore dei servizi energetici).

È necessario registrarsi all’Area clienti per poi accedere all’applicazione “Transizione 4.0 – Accedi ai questionari”.

La perizia asseverata dell'industria 4.0

Per i beni di costo unitario superiore ai 300 mila euro, è obbligatorio che un ingegnere o un perito industriale rediga una perizia asseverata.
Per importi inferiori è sufficiente un’autodichiarazione, corredata da un’analisi tecnica, che riporti i requisiti tecnici 4.0 e che rechi la firma dal legale rappresentante dell’azienda.

Tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi ad un esperto per la certificazione, a prescindere dall’importo dell’investimento, in quanto:

  • Si devono certificare aspetti tecnici quasi sempre sconosciuti e non comprensibili per l’impresa;
  • Richiedere, e ottenere, finanziamenti per i quali l’azienda non ha realmente diritto, potrebbe rivelarsi estremamente dannoso.

 

A cura di Simone Vincenzi