Quando l’imprenditore inizia la propria attività deve dotarsi di tutto il necessario: attrezzature, merci, un locale dove svolgere la propria attività ecc.
Deve dotarsi insomma di tutto ciò occorre affinché l’azienda possa funzionare. L’insieme dei beni acquistati dall’imprenditore non costituisce però ancora un’azienda. L’imprenditore dovrà cercare dei collaboratori e iniziare a rapportarsi con clienti e fornitori, sottoscrivere contratti con terze parti, siano essi clienti, fornitori, dipendenti, fornitori di utenze (luce, gas, acqua ecc.).
Solo dopo aver completato questa fase di acquisizione di beni e servizi e di contrattualizzazione, l’imprenditore potrà cominciare la propria attività instaurando tutte le necessarie relazioni con clienti, fornitori, banche ecc.
Quando tutto funzionerà a dovere e l’imprenditore avrà cominciato a produrre e vendere beni allora sì che potremo dire di trovarci di fronte a un’azienda.
Solamente quando si comincerà a produrre veramente, e cioè quando i beni (attrezzature, merci ecc.) e gli altri fattori necessari per la produzione (dipendenti, fornitori di servizi ecc.) saranno organizzati e funzionanti a dovere avremo un’ azienda nel vero e proprio senso della parola.
Quale potrebbe essere la definizione di un'azienda?
La definizione di azienda potrebbe essere la seguente:
“L’azienda è un’organizzazione di beni, servizi e capitale umano finalizzata alla soddisfazione di bisogni attraverso la produzione, la distribuzione o il consumo di beni economici e servizi verso clienti, strutturata secondo una certa organizzazione aziendale e amministrata secondo una certa amministrazione aziendale (governance)” [fonte Wikipedia]”
In sintesi l’azienda è un insieme organizzato di beni e servizi amministrata dall’imprenditore. Di essa fanno parte tutti i rapporti giuridici (contratti) con clienti, fornitori ecc.
Un’azienda non organizzata e ferma da tempo, senza contratti attivi di vendita ai clienti, non è più un’azienda ma è solamente un insieme di beni non più organizzati.
Un’azienda, infatti, deve “girare” e produrre possibilmente creando anche una buona marginalità produttiva, cioè con ricavi di vendita superiori alla somma dei costi dei fattori produttivi utilizzati.
Un'azienda può essere anche solo contratti e relazioni?
Sì, un’azienda può essere rappresentata anche solo da contratti e relazioni, senza avere alcun bene (o pochissimi beni).
Si pensi, ad esempio, a un’azienda commerciale nella quale l’imprenditore compra e vende utilizzando il telefono e facendo arrivare la merce dai fornitori direttamente ai propri clienti.
L’azienda, quindi, è una realtà composita e complessa diretta dall’imprenditore.
In definitiva è un “oggetto” che può essere acquistato, venduto, affittato, dato in usufrutto, come qualsiasi altro bene.
Cosa succede quando un'azienda viene trasferita da un soggetto ad un altro?
Quando l’azienda viene trasferita da un soggetto all’altro (con vendita, affitto ecc.) tutti i contratti vengono trasferiti con essa, compresi i rapporti di lavoro dei dipendenti che mantengono tutti i propri diritti e inquadramenti. Vengono trasferiti anche il marchio, l’insegna, e tutti i contratti in corso di esecuzione (locazione, contratti con clienti e fornitori ecc.) a meno che le parti dispongano diversamente.
I rapporti di lavoro con i dipendenti vengono invece sempre trasferiti a meno che i dipendenti rinuncino espressamente in sede “protetta”, ovvero sottoscrivendo un accordo con l’assistenza dei sindacati.
Attenzione a non confondersi
Da non confondersi infine la cessione dell’azienda con la cessione della clientela.
Quando un imprenditore acquisisce un pacchetto di clienti da gestire con la propria organizzazione allora non c’è trasferimento di azienda.
Il trasferimento dell’azienda ci sarà solamente quando l’imprenditore gestirà l’azienda acquistata subentrando (cioè utilizzando) l’organizzazione del venditore.
A cura di Egidio Veronesi