La Corte di Cassazione ha stabilito, con la sentenza numero 12395 del 7 maggio 2024, che la cedolare secca può essere applicata anche ai contratti di locazione ad uso abitativo stipulati da imprenditori che affittano immobili per fornirli come alloggio ai propri dipendenti.

Cos’è la cedolare secca?

La cedolare secca è un regime tributario facoltativo, sostitutivo dell’IRPEF e delle relative addizionali (nonché delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione ovvero sulla sua eventuale risoluzione o proroga), applicabile in sede di tassazione delle unità immobiliari locate ad uso abitativo.

La soluzione

Questa decisione risolve una questione interpretativa che è stata fonte di controversia negli ultimi 13 anni. La questione riguarda l’interpretazione del comma 6 dell’articolo 3 del Decreto Legislativo numero 23 del 2011,

il quale esclude l’applicabilità della cedolare secca alle locazioni di immobili abitativi effettuate nell’esercizio di un’attività d’impresa.

L’Agenzia delle Entrate, con una circolare, aveva sostenuto che questa esclusione si applicasse anche quando il conduttore fosse un imprenditore. Tuttavia, questa interpretazione è stata oggetto di critiche, poiché sembrava in contrasto con il tenore della disposizione stessa.

La Corte di Cassazione, con la sentenza sopra menzionata, ha stabilito che la cedolare secca può essere scelta anche se il conduttore è un imprenditore, in quanto l’esclusione prevista dalla legge si riferisce solo al locatore. Questo significa che il locatore può optare per la cedolare secca anche se agisce nell’ambito della sua attività imprenditoriale, mentre la qualifica del conduttore e l’utilizzo dell’immobile a fini abitativi non sono rilevanti ai fini dell’applicazione della cedolare.

La decisione della Cassazione è supportata non solo dal testo della legge, ma anche dall’obiettivo della normativa, che mira a facilitare l’accesso alle abitazioni in affitto, anche per scopi lavorativi. Inoltre, la sentenza chiarisce che questa interpretazione non è influenzata da altre disposizioni della legge relative ad altri casi specifici di locazione.

 

A cura di Chiara Marsili