Con la circolare INPS n.27 del 30.01.25 e la circolare INPS n.38 del 07.02.25 sono state pubblicate rispettivamente le aliquote contributive dovute alla Gestione Separata Inps e quelle dovute da artigiani e commercianti per l’anno 2025.
Di seguito, un riepilogo dei principali aspetti contributivi.
Sistemi previdenziali per partite iva e collaboratori
Vi sono tre tipi di sistemi previdenziali per i titolari di partita iva e per i collaboratori privi di partita iva, ossia:
- Gestione Inps degli artigiani e commercianti per i soggetti iscritti alle specifiche sezioni del Registro Imprese;
- Gestione Separata Inps per i professionisti senza cassa previdenziale di categoria e collaboratori;
- Casse di previdenza di categoria per i professionisti che risultino iscritti agli appositi Albi.
Gestione Separata Inps
La Gestione Separata Inps è stata istituita dal 01.01.1996 e sono obbligati ad iscriversi a tale gestione i professionisti senza cassa, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori autonomi occasionali se il reddito annuo derivante da tale attività è superiore ad euro 5.000, gli incaricati alla vendita a domicilio con reddito superiore ad euro 6.410,26, gli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro e i soci amministratori di Srl che ne siano contemporaneamente lavoratori e amministratori.
Per il 2025 le aliquote contributive della gestione separata Inps sono rimaste le medesime ossia quella del 24% per i pensionati o iscritti ad altra gestione previdenziale obbligatoria, del 26.07% per i titolari di p. iva e del 35.03% per i soggetti non pensionati e non iscritti ad altra gestione.
Gestione Inps degli artigiani e commercianti
Per quanto riguarda la Gestione Inps degli artigiani e commercianti, la circolare n.38 del 07.02.25 ha fornito le aliquote aggiornate e i massimali e minimali di reddito con cui calcolare i contributi previdenziali e assistenziali dovuti per il 2025.
Le aliquote sono ora tutte pari alla misura del 24% senza distinzione tra soggetti di età inferiore/superiore a 21 anni.
Il contributo è dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa prodotti nel 2025 per la quota eccedente il minimale di euro 18.555,00 annui in base alle aliquote e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari ad euro 55.448,00. Il massimale di reddito annuo 2025 entro il quale sono dovuti i contributi IVS è pari invece ad euro 92.413,00.
Resta confermato il regime agevolato con la riduzione contributiva del 35% ai soggetti già beneficiari del regime agevolato fiscale e previdenziale nel 2024 che non abbiano manifestato espressa rinuncia.
A cura di Emanuela Sorrentino
Altri articoli in questa categoria:







