La Regione Emilia-Romagna con questo contributo intende sostenere i progetti di innovazione delle attività professionali incentivandone il rafforzamento, la crescita e l’aggregazione.

Chi sono i soggetti beneficiari

  • Liberi professionisti ordinistici che operano in forma singola, associata o societaria;
  • Liberi professionisti non ordinistici titolari di partita iva, autonomi, operanti in forma singola o associata di studi formalmente costituiti (esclusa la forma di impresa).

Quali sono gli interventi finanziabili

Sono finanziabili tramite il presente bando gli interventi da realizzare sul territorio regionale relativi al rafforzamento, alla ristrutturazione e alla riorganizzazione delle attività libero professionali, anche attraverso processi di innovazione tecnologica, favorendo il riposizionamento strategico e le iniziative di aggregazione, volti fra l’altro:

Quali sono le spese ammissibili

Acquisto di attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali.

Acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, spese per la realizzazione di iniziative e strumenti di comunicazione (brochure e/o materiale editoriale), ideazione del marchio necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento.

Consulenze specializzate, riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle voci di spesa (a + b).

Opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto riconosciute nel limite massimo di euro 5.000,00.

Le spese devono essere comprese tra il 1/01/23 e il 31/12/23.

Tipologia ed entità

Il contributo previsto nel bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 55% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 60.000,00 e sarà calcolato come segue:

  • una quota parte sarà determinata in misura pari al 35% della spesa ritenuta ammissibile;
  •  una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi (alla data di presentazione della domanda). Il calcolo di tale importo sarà effettuato considerando la durata e il valore del mutuo effettivamente stipulato dal soggetto richiedente (di importo almeno pari al 50% dell’investimento), applicando un tasso massimo di interesse forfettario del 4%.

Termini e modalità per la presentazione della domanda

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione, tramite applicativo Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del giorno 07 marzo 2023 alle ore 13.00 del giorno 06 aprile 2023.

La Regione, al fine di monitorare che il fabbisogno delle domande di contributo non superi il plafond di risorse finanziarie stanziate per il finanziamento degli investimenti previsti nel presente bando, procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra al raggiungimento di un numero massimo di 400 domande presentate.

Cumulabilità

Il contributo è cumulabile per le stesse spese e per i medesimi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche non configurabili quali aiuti di stato, a condizione che la somma complessiva delle agevolazioni concesse per un determinato bene non superi il valore totale dello stesso.

Il contributo non è cumulabile per le stesse spese e per i medesimi titoli di spesa, con altre agevolazioni che si qualificano come aiuti di stato (sia in forma di regimi che di aiuti ad hoc) o che sono concesse a titolo di un regolamento “de minimis”, fatta eccezione per le agevolazioni concesse sotto forma di garanzia dal Fondo Centrale istituito ai sensi la Legge n. 662/96.

A cura di Simone Vincenzi