Con il contributo imprenditoria femminile, la Regione Emilia-Romagna intende promuovere sia lo sviluppo delle nuove imprese che il consolidamento di quelle esistenti, accomunate dalla prevalenza femminile.

Chi sono i soggetti beneficiari?

I soggetti beneficiari sono:

  • le imprese individuali in cui titolare sia una donna;
  • le società di persone e le società cooperative il cui numero di socie rappresenti almeno il 60% di componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
  • le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.

Interventi

Gli interventi dovranno essere rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne ed evidenziare, ove possibile, lo stretto legame tra le pari opportunità, il business aziendale e la qualità del lavoro. L’investimento minimo dovrà essere pari a 20.000 euro.

Nello specifico dovranno essere interventi volti:

  • All’innovazione e valorizzazione di prodotto, dei sistemi di vendita e al miglioramento dell’efficienza dei processi di erogazione dei servizi;
  • Alla informatizzazione, alle innovazioni di processo, allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
  • Ad implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché a sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;
  • A sviluppare sistemi di sicurezza informatica e alla riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita;
  • All’automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche;
  • Al riposizionamento strategico dell’attività e a implementare sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività.

Al netto dell’IVA e di altre imposte e tasse, sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:

Acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali.

Acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento.

Consulenze destinate all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, agli studi di fattibilità e ai piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, agli studi per la valutazione dell’impatto ambientale, per le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate.

Opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro.

Costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione.

A quanto ammonta il contributo previsto?

Il contributo previsto nel bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 50% della spesa ammessa, per un importo comunque non superiore a 80.000,00 euro e sarà calcolato come segue:

  • Una quota parte sarà determinata in misura pari al 30%della spesa ritenuta ammissibile;
  • Una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi;
  • Ulteriore 5%in caso di elementi di premialità.
Termini e modalità di presentazione della domanda

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020 dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023, per interventi da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023.

Secondo il principio di prudenza ed efficienza amministrativa, si procederà alla chiusura anticipata della suddetta finestra qualora venissero trasmesse 300 domande prima del 28 marzo 2023.

I contributi previsti sono cumulabili?

I contributi previsti dal presente provvedimento non sono cumulabili, per le stesse spese e per i medesimi titoli di spesa, con altri provvedimenti che si qualifichino come aiuti di Stato (sia in forma di regimi che di aiuti ad hoc) o che siano concessi a titoli di un regolamento “De Minimis”.

Bando e modulistica

A cura di Simone Vincenzi