La riforma del terzo settore sembra aver raggiunto un momento cruciale e già quest’estate la Commissione Europea dovrebbe approvare il Titolo X del D.lgs. 117/2017, che contiene le nuove disposizioni riguardanti il settore del no profit. D.lgs. che probabilmente subirà ulteriori modiche che potrebbero essere apportate da qui alla fine dell’anno. È infatti in fase di discussione da parte della Camera un disegno di legge (1532-ter) che potrebbe portare gli enti più piccoli a minori obblighi.
Un’altra novità importante sarà la modifica dell’Articolo 10 del D.P.R. 633/72 riguardante le operazioni esenti dall’applicazione dell’IVA.
In particolare, tutte le attività svolte dagli enti no profit (commerciali e istituzionali) saranno esenti e avranno quindi l’obbligo di apertura della P.IVA.
Un’altra novità sarà l’esclusione dal Regime della Legge n.398/91 per tutti gli ETS tranne per le ASD a cui continuerà ad essere applicato questo regime forfettario.
Quando l'entrata in vigore
In un primo momento l’entrata in vigore era prevista per il 01/07/2024, ma è stata prorogata probabilmente anche per non dividere a metà il periodo di imposta e non penalizzare le realtà associative alle prese con le varie novità fiscali.
Tutte queste novità (a meno di ulteriori proroghe) entreranno quindi in vigore dal 01/01/2025, con l’obbligo per tutti gli enti di avere una posizione IVA da questa data.
Queste modifiche, dovute alla volontà del legislatore di avere maggiore trasparenza e controllo sulle attività delle associazioni, e del terzo settore in generale (che genera circa 1/3 del PIL italiano), determineranno una vera e propria rivoluzione nel settore.
Cosa può fare M&W
Il nostro Studio, considerate le novità in arrivo, si sta muovendo per adeguarsi ai cambiamenti e lo sta facendo anche specializzandosi ulteriormente in questo settore, in modo da essere ben preparato per assistere i clienti che dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni.
A cura di Lorenzo Merli