Con il 2024 cambia la busta paga per effetto delle misure previste dalla legge di Bilancio e dal decreto legislativo per la riforma dell’Irpef.

Si tratta, in particolare:

  • dell’esonero parziale dei contributi IVS,
  • dell’ulteriore esonero per le lavoratrici madri;
  • della rimodulazione delle aliquote Irpef;
  • dell’innalzamento delle detrazioni da lavoro dipendente;
  • della proroga della detassazione del 5% sui premi di risultato, innalzamento del limite di esenzione di beni e servizi.

Vediamo brevemente queste novità insieme.

Esonero parziale contributi IVS a carico dei lavoratori

  • Al 6% qualora la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, al netto del rateo di tredicesima;
  • Al 7% qualora la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, al netto del rateo di tredicesima.

Esonero contributivo per lavoratrici madri

In aggiunta all’esonero contributivo generalizzato, per le lavoratrici madri con contratto a tempo indeterminato con due o più figli per i periodi di paga gennaio 2024 – dicembre 2026 viene previsto un esonero contributivo del 100% dei contributi IVS, nel limite di 3.000 euro all’anno.

 Nuovi scaglioni Irpef 2024

  • Fino a 28.000 euro 23%;
  • Oltre 28.000 e fino a 50.000 euro 35%;
  • Oltre 50.000 euro 43%.

Come cambiano le detrazioni nel 2024?

Con l’innalzamento della detrazione e l’accorpamento di due aliquote Irpef si viene a generare una sorta di “No tax area” per redditi complessivi fino all’importo di 8.500 euro annui.

Nuove soglie fringe benefit

Per l’anno 2024 viene incrementato il plafond di esenzione fiscale e contributiva dei beni e servizi (fringe benefit) che possono essere riconosciuti dal datore di lavoro, che passerà dal valore ordinario di euro 258,23 (art. 51, comma 3, TUIR) a 1.000 euro annui per la generalità dei lavoratori e a 2.000 euro per i soli lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Imposta sostitutiva sui premi di risultato

Sui premi di risultato sarà applicata l’aliquota di imposta sostitutiva Irpef del 5%. Ricordiamo che per premi di risultato si intendono somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.

Facciamo un esempio di calcolo

Sulla base di quanto spiegato precedentemente riportiamo, a titolo esemplificativo, la seguente ipotesi di calcolo:

  • reddito 27.000 euro + premio di risultato 2.500 euro + fringe benefit 1.000 euro

il dipendente avrà un risparmio Irpef di euro 1671,00 euro.

A cura di Paolo Mantovani