L’articolo 14 del Decreto Legislativo n. 1 del 2024 introduce diverse modifiche agli adempimenti tributari. La novità principale riguarda l’innalzamento della soglia per l’esenzione dall’apposizione del visto di conformità per i soggetti con un determinato punteggio negli indici sintetici di affidabilità fiscale.

Cos’è il visto di conformità? Il visto di conformità è un’ apposizione del commercialista con il quale viene dichiarato che i documenti e dati sono conformi a ciò che viene inserito nella dichiarazione Iva. L’Agenzia delle Entrate ha adottato il metodo di apposizione del visto per snellire e velocizzare i processi di controllo. Questo è stato reso obbligatorio per accedere ai crediti maturati da dichiarazione Iva di importo superiore a 50.000 euro.

La principale modifica introdotta

La modifica principale riguarda l’aumento della soglia per l’esenzione dal visto di conformità per i crediti Iva chiesti a rimborso o utilizzati in compensazione “orizzontale” nel modello F24. La nuova soglia è fissata a 70.000 euro annui, superando la precedente di 50.000 euro.

Tuttavia, l’applicazione pratica di questa soglia più elevata è subordinata all’emissione di un nuovo provvedimento attuativo da parte dell’ Agenzia delle Entrate, il quale definirà i livelli di affidabilità fiscale applicabili.

L’ultimo provvedimento che ha definito i livelli di affidabilità fiscale è datato 27 aprile 2023 e si riferisce al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. Per il credito Iva annuale maturato nel 2023, l’esenzione dal visto di conformità è stata prevista per livelli di affidabilità pari a 8 o 8,5 su una scala da 1 a 10. Per quanto riguarda il limite di 50.000 euro per l’apposizione del visto di conformità, le istruzioni al modello Iva 2024 continuano a fare riferimento a tale soglia.

Per quanto riguarda le richieste di rimborso del credito Iva maturato, il limite di 50.000 euro si ripropone anche per l’esonero dalla prestazione della garanzia, alternativa al visto di conformità.

Ma cosa si intende per prestazione di garanzia?

La prestazione della garanzia è una procedura con la quale il contribuente costituisce un deposito vincolato in titoli di Stato, o garantiti dallo Stato e in polizza fideiussoria o fideiussione bancaria da utilizzare a titolo di garanzia per accedere al rimborso del credito Iva maturato.

Questa garanzia è obbligatoria nei casi di “rischio fiscale“, che includono situazioni come:

  • l’esercizio di un’attività d’impresa da meno di due anni;
  • ricezione di avvisi di accertamento elevati nei due anni precedenti;
  • o richiesta di rimborso al momento della cessazione dell’attività.

La durata della garanzia è di tre anni dall’esecuzione del rimborso o fino al periodo mancante alla scadenza dell’accertamento, se inferiore.

A cura di Chiara Marsili