Uno dei problemi principali per chi abita in zone scarsamente popolate come piccole frazioni e aree rurali o montane, è la difficoltà nel trovare un negozio nelle vicinanze che offra alimentari e beni di prima necessità, il che obbliga a doversi spostare anche di parecchi chilometri per approvvigionarsi e rende sempre meno appetibile il restare ad abitare in queste zone poco servite.

Come affrontare lo spopolamento

La Regione Emilia-Romagna ha affrontato il problema emanando un bando che prevede un incentivo all’apertura di nuove attività commerciali o al potenziamento di quelle esistenti purché siano posizionate appunto in località scarsamente popolate e che rappresentino un presidio capace di fornire beni e servizi di prima necessità e contrastino i fenomeni di rarefazione del sistema distributivo e dei servizi, una delle principali cause dello spopolamento.

Si tratta degli esercizi commerciali polifunzionali, ossia esercizi nei quali l’attività di commercio al dettaglio, con superficie di vendita non superiore a 250 metri quadrati, prioritariamente di prodotti del settore merceologico alimentare e l’eventuale attività di esercizio di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (bar/ristorante), sono esercitate unitamente ad altri servizi di interesse per la collettività, eventualmente in convenzione con soggetti pubblici o privati situate nei nuclei abitati con popolazione inferiore a 3.000 abitanti o nelle aree montane e rurali appositamente individuate dai Comuni nel loro territorio.

Il bando contiene il dettagliato elenco delle località rientranti nell’agevolazione.

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Interventi ammessi

Sono ammissibili gli interventi finalizzati all’insediamento, avvio e sviluppo di esercizi commerciali polifunzionali sostenute e pagate dal soggetto beneficiario a decorrere dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026 o al diverso termine individuato a seguito di eventuale concessione di proroga, per:

  • L’acquisizione, la progettazione, la costruzione, il rinnovo, la trasformazione e l’ampliamento dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività d’impresa e l’acquisizione delle relative aree;
  • L’acquisto, il rinnovo e l’ampliamento delle attrezzature, degli impianti e degli arredi necessari per l’esercizio e l’attività d’impresa;
  • L’acquisto di un autoveicolo a uso commerciale, purché in regola con le normative vigenti per il trasporto di merci deperibili;
  • La realizzazione di zone dotate di accesso pubblico alla rete telematica;
  • La realizzazione di punti di informazione turistica (IAT diffusi) secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1223/2023e di sportelli di erogazione di servizi di pubblica utilità rivolti alla cittadinanza.

Agevolazione

I contributi sono concessi in regime de minimis, nella misura massima del 60% della spesa ammissibile e per un importo massimo di 40.000 euro.

Scadenza

Le domande devono essere trasmesse entro e non oltre il 30 settembre 2024.

A cura di Franco Meletti