La fase di start-up è quella in cui l’azienda viene creata da zero, con un’idea, un gruppo di soci fondatori e (spesso) poche risorse. In questa fase, l’azienda deve:
- Lanciare il suo prodotto o servizio sul mercato;
- Cercare i primi clienti e finanziatori;
- Definire la propria identità e cultura organizzativa;
- Affrontare molte incertezze e rischi.
La fase di start-up è caratterizzata da una forte crescita, ma anche da una bassa redditività e da una scarsa strutturazione interna.
Sviluppo di un'idea imprenditoriale
Per sviluppare un’idea imprenditoriale è importante fare una ricerca di mercato per capire se c’è una domanda per il prodotto o servizio che si vuole offrire. Inoltre, è importante avere un piano d’azione chiaro e realistico, che includa obiettivi a breve e lungo termine, strategie di marketing e finanziamento. Infine, è importante circondarsi di un team di persone competenti e motivate, che condividano la visione dell’azienda e siano pronte a lavorare duramente per raggiungere il successo.
Cos'è la ricerca di mercato
La ricerca di mercato è un processo di raccolta, analisi e interpretazione di informazioni sul mercato, sui consumatori e sulla concorrenza. Deve fornire informazioni utili per prendere decisioni informate riguardo al lancio di un nuovo prodotto o servizio, all’espansione in nuovi mercati o all’adattamento di strategie di marketing esistenti o all’inserimento in un mercato già esistente o anche maturo.
Nel caso si voglia entrare in un mercato maturo, occorre chiedersi innanzitutto quali sono i vantaggi competitivi che si possiedono. In pratica, occorre farsi la domanda:
perché i clienti devono scegliermi? Cosa ho in più degli altri?
La cosa da non fare è far leva unicamente sul prezzo. È una strategia che nel breve termine può pagare, ma poi si rivolta contro come un boomerang.
Una volta deciso di partire, occorre mettere mano ai numeri e predisporre un business plan che si comporrà di tre parti:
- Piano degli investimenti: cosa serve investire in beni, attrezzature, scorte e in costi di start-up (perché nei primi tempi si spende ma non si incassa);
- Piano finanziario: dove vado a prendere i soldi che mi servono per finanziare il piano degli investimenti? Cosa metto di mio e quanto chiedo di prestito?
- Conto economico previsionale: vanno pianificati costi e ricavi per capire se, con la struttura che andremo a mettere in piedi, ci sarà un utile sufficiente a ripagare gli investimenti e a dare un equo compenso all’imprenditore.
Attenzione agli errori
Un errore che spesso viene fatto è di non considerare troppo i numeri, pensando di essere più furbi degli altri. Il mercato non perdona e la selezione di chi merita di andare avanti è spietata.
Se invece i conti tornano, allora si potrà partire con la nuova iniziativa imprenditoriale!
A cura di Egidio Veronesi
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