Quando si tratta di stipulare un contratto di finanziamento, la scelta tra un tasso di interesse fisso e uno variabile è fondamentale. Entrambe le tipologie hanno i loro vantaggi e svantaggi ed è importante considerare una serie di fattori prima di prendere una decisione.
Di seguito analizziamo le sostanziali differenze tra le due tipologie di tassi.
Tasso Fisso
Il tasso fisso offre una stabilità che può essere estremamente rassicurante per chi cerca certezza nei propri pagamenti. Con un tasso fisso:
- il tasso di interesse rimane invariato per tutta la durata del prestito.
- i pagamenti mensili sono prevedibili e costanti, facilitando la gestione del budget.
- non si è esposti alle fluttuazioni del mercato.
Tuttavia, il tasso fisso può avere un tasso di interesse iniziale più elevato rispetto al variabile, poiché incorpora una sorta di assicurazione contro eventuali aumenti futuri dei tassi.
Tasso Variabile
Il tasso variabile, d’altra parte, può offrire un tasso di interesse più basso iniziale, ma comporta una maggiore incertezza. Con un tasso variabile:
- il tasso di interesse può cambiare periodicamente, in base alle condizioni del mercato.
- i pagamenti mensili possono variare, rendendo la gestione del budget più complicata.
- si potrebbe beneficiare di un tasso di interesse più basso se i tassi di mercato diminuiscono.
Fattori da considerare nella scelta del tasso
Per scegliere tra un tasso fisso e un tasso variabile, è importante considerare:
- la propria tolleranza al rischio: se si preferisce la stabilità e prevedibilità dei pagamenti, un tasso fisso potrebbe essere la scelta migliore. Se si è disposti a correre il rischio di potenziali aumenti dei tassi di interesse in cambio di un possibile risparmio, il tasso variabile potrebbe essere più adatto.
- le condizioni economiche generali: in un periodo di tassi di interesse relativamente bassi, potrebbe essere vantaggioso bloccare un tasso fisso. Al contrario, se i tassi di interesse sono alti ma si prevede una diminuzione, un tasso variabile potrebbe risultare più conveniente.
- la durata del prestito: per finanziamenti a lungo termine, la stabilità di un tasso fisso può offrire maggiore sicurezza; per finanziamenti a breve termine, un tasso variabile potrebbe offrire risparmi significativi.
- la situazione finanziaria dell’impresa: è fondamentale valutare se in caso di aumento sensibile dei tassi (e quindi della rata), l’azienda è in grado si sostenerne il relativo onere.
Suggerimenti pratici
Se si considera l’importo del finanziamento: più è elevato l’importo, maggiore dovrebbe essere la propensione per un tasso fisso. Lo stesso principio vale per la durata: più è lunga la durata e maggiori potrebbero essere le incognite e quindi più alta dovrebbe essere la propensione per un tasso fisso.
Chi desidera fare una scelta più consapevole e ragionata, può consultare le previsioni sui tassi, pubblicate ogni giorno dai quotidiani economici. Di seguito, ad esempio, la tabella delle previsioni del Sole 24 ore sui rendimenti e sui tassi.

Consultando la suddetta tabella è possibile fare le seguenti considerazioni: se il proprio finanziamento ha una durata di 5 anni le previsioni sui tassi sono in discesa, il tasso variabile potrebbe risultare quindi più conveniente. Se il proprio finanziamento ha una durata di 20 anni, il tasso Italia è in salita al 3,915 e quindi si potrebbe valutare un tasso fisso. Tuttavia, il tasso nei prossimi 3 anni è in diminuzione: con il variabile si avrebbe la possibilità di risparmiare e compensare il maggior costo del denaro finale.
Inoltre occorre valutare la struttura del piano di ammortamento: in caso di finanziamento con rimborso a rate costanti (ammortamento alla francese),si pagano molti interessi nei primi anni e pochi negli ultimi e quindi si potrebbe comunque avere interesse (consultando la tabella) a scegliere un tasso variabile.
In ogni caso, in base all’attuale situazione economica caratterizzata da forte instabilità dovuta a guerre, dazi, epidemie e stravolgimenti politici, le previsioni sui tassi possono risultare poco affidabili. Nella mia lunga esperienza le ho sempre consultate e posso affermare che le attese sui tassi possono cambiare anche molto velocemente e in misura sensibile da un mese all’altro.
Conclusioni
Scegliere tra un tasso fisso e uno variabile in un contratto di finanziamento richiede una valutazione attenta dei propri obiettivi finanziari, della tolleranza al rischio e delle condizioni economiche.
La scelta può comunque essere cambiata in corso d’opera, in base alle opzioni contrattuali del proprio contratto di finanziamento o ricorrendo ad altre soluzioni. Ne parleremo nell’articolo della prossima settimana con suggerimenti di carattere pratico.
A cura di Egidio Veronesi
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