Cominciamo con una serie di articoli a trattare il problema degli accordi che possono portare a integrare aziende o strutture produttive in realtà più strutturate per affrontare al meglio il mercato e le sfide del futuro.

Tra le tante operazioni che possono essere messe in campo abbiamo le cessioni di azienda o i trasferimenti di pacchetti azionari, fusioni, scissioni, conferimenti ecc.

Queste operazioni vengono spesso affrontate con lunghe trattative nel corso delle quali le parti si scambiano informazioni che devono rimanere assolutamente riservate. Si cercherà, inoltre, di garantirsi da comportamenti scorretti che possano danneggiare la società. È importante che tutta la fase delle trattative sia condotta nella massima riservatezza. Per questo motivo, prima di scambiarsi documenti le parti sottoscrivono un impegno reciproco alla riservatezza e un impegno a non adottare comportamenti scorretti.

Accordo di riservatezza

A tal proposto viene firmato l’Accordo di riservatezza o per dirla in inglese l’NDA (non-disclosure agreement).

L’Accordo di riservatezza ha lo scopo di proteggere le parti da eventuali comunicazioni a terzi dei contenuti all’interno dell’accordo stesso.

Più precisamente le parti decidono che il contenuto dell’accordo non verrà comunicato ad altre parti, se non nelle clausole stabilite all’interno dello stesso accordo. La divulgazione di queste informazioni, infatti, potrebbe arrecare gravi danni a una delle parti.

L’accordo viene firmato prima dell’inizio delle trattative. Ad esempio, nel caso di trattative tra due aziende che decidono di trattare un’acquisizione o anche lo sviluppo di un progetto comune, durante il quale, per necessità o per volontà, si devono effettuare comunicazioni di alcuni segreti industriali di una all’altra.

Attraverso questo documento si eviterà dunque che questi segreti vengano comunicati dalla parte che li ha ricevuti, o entrambe, a soggetti terzi.

Quali gli elementi essenziali dell'accordo

Gli elementi essenziali dell’Accordo di riservatezza sono i seguenti:

  • Identificazione delle parti e descrizione dello scopo della trattativa e sua finalità: Occorre stabilire se l’obbligo di riservatezza è a carico di una parte o di entrambe le parti. Solitamente lo è a carico di entrambe le parti. In questo caso entrambe dovranno attenersi a quanto previsto dall’accordo. Inoltre, le parti si obbligano non solo per sé, ma tramite tutti i propri rappresentanti, professionisti e collaboratori in genere a mantenere segrete le informazioni.
  • Oggetto dell’accordo: In un accordo di riservatezza possono essere considerati come segreti qualsiasi tipo di informazioni che la parte divulgante o entrambe le parti considereranno segrete. Quindi queste possono essere dei brevetti, ma anche know-how, liste di clienti e fornitori, materiali utilizzati, agenti e committenti, piani di vendita e di marketing. Deve essere indicato anche ciò che non è confidenziale. Generalmente questo riguarda informazioni che sono già state divulgate a terzi o che sono di dominio pubblico.
  • Durata: La durata verrà decisa dalle parti. Questa può essere sia a tempo determinato che indeterminato. Inoltre, potrebbe essere vincolata alla realizzazione di un progetto comune.
  • Penale: Le parti possono scegliere se inserire all’interno del contratto una penale nel caso in cui una delle due parti violasse l’accordo.
  • Foro competente: È il tribunale (o sua circoscrizione) che giudicherà su una eventuale disputa insorta tra le parti. Clausola tipica: Per ogni controversia che dovesse insorgere tra le parti sarà competente il foro di Modena, Ferrara, Bologna ecc.

 

A cura di Egidio Veronesi