Dal 1° gennaio 2025, le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) dovranno affrontare una serie di importanti adempimenti e novità legislative per rimanere conformi alla normativa vigente.

Le novità

In primo luogo, con l’entrata in vigore del nuovo regime IVA per gli enti non profit, le ASD dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni fiscali che prevedono l’applicazione dell’IVA sui corrispettivi specifici per corsi e lezioni sportive, richiedendo un aggiornamento delle procedure contabili e fiscali.

Statuti

Gli statuti delle ASD, inoltre, devono essere conformi alle disposizioni del Decreto Legislativo 36/2021, includendo clausole specifiche come l’assenza di fini lucrativi e il divieto di distribuzione indiretta di utili. Questo aggiornamento, che doveva essere completato entro il 30 giugno 2024, è fondamentale per mantenere le agevolazioni fiscali, pena la cancellazione dal registro.

Nuove categorie di lavoratori

La gestione dei lavoratori sportivi ha subito modifiche significative con l’introduzione di nuove categorie di lavoratori:

  • volontari;
  • lavoratori generici;
  • lavoratori sportivi.

Le ASD devono adeguarsi alle nuove norme di inquadramento e retribuzione, beneficiando di specifiche agevolazioni fiscali per garantire una corretta gestione del personale. In particolare, sarà importante rispettare il limite di 400 euro mensili per i compensi dei collaboratori sportivi, superato il quale saranno applicate specifiche ritenute fiscali e previdenziali.

Comunicazioni obbligatorie

Un altro obbligo riguarda le comunicazioni obbligatorie al Centro per l’impiego e ad altri enti competenti tramite il RASD (Registro nazionale delle attività sportive dilettantesche), specialmente per i direttori di gara e altri collaboratori. Queste comunicazioni devono essere effettuate precedentemente per evitare penalità.

Cosa accadrà dal 2025

Dal 2025, le ASD potranno esercitare attività secondarie rispetto alle attività istituzionali, purché siano previste nello statuto. Queste attività, come sponsorizzazioni e gestione di impianti sportivi, devono avere un carattere secondario e strumentale, rispettando i limiti e criteri definiti dalla legge.

Legge 398/1991

Le ASD potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali della Legge 398/1991, che prevede semplificazioni contabili e una tassazione forfettaria sui proventi commerciali, adeguando le proprie procedure fiscali in base alle nuove disposizioni.

Questi adempimenti e modifiche mirano a garantire la trasparenza, la legalità e la sostenibilità delle associazioni sportive dilettantistiche in Italia.

 

A cura di Lorenzo Merli