Nuova possibilità per chi ha perso i benefici della rottamazione-quater delle cartelle: sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione è attivo il servizio per presentare la domanda di riammissione alla Rottamazione-quater.
Destinatari della domanda di riammissione
Come previsto dal recente decreto Milleproroghe, i contribuenti che avevano presentato la domanda entro il 30 giugno 2023 e che al 31 dicembre 2024, sono decaduti per irregolarità nel pagamento delle rate possono ora richiedere la riammissione entro il 30 aprile 2025.
Non sono pertanto riammessi i debitori che hanno pagato puntualmente le rate, per i quali rimane l’obbligo di pagare le rate stesse come da piano originario.
Tale rottamazione riguardava i carichi affidati dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022 e comportava lo stralcio di interessi, aggi e sanzioni.
Modalità di presentazione della domanda
La richiesta di riammissione alla Rottamazione-quater va inviata esclusivamente entro il 30 aprile 2025 attraverso due modalità:
- online in area riservata: accesso con SPID, CIE o CNS e dopo la compilazione, è possibile selezionare direttamente le cartelle da includere nella domanda;
- online in area pubblica: occorre indicare sia il numero della cartella che della comunicazione delle somme dovute originaria, allegando un documento di riconoscimento e l’indirizzo e-mail per la ricevuta della domanda di riammissione.
Gli intermediari abilitati possono presentare domanda dall’area riservata con le credenziali Entratel.
Per i debiti decaduti da procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento, la domanda deve essere inviata via PEC tramite un modello specifico e non valido per altri tipi di debiti.
Modalità di pagamento
Per quanto riguarda la modalità di pagamento, i contribuenti potranno scegliere tra due opzioni:
- pagamento in unica soluzione entro il 31 luglio 2025;
- pagamento rateale in 10 rate con le prime due in scadenza il 3 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2026 e 2027.
A cura di Emanuela Sorrentino
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