Con il cosiddetto “Decreto Omnibus” è stato approvato uno specifico emendamento orientato a consentire ai soggetti ISA l’abbinamento del Concordato Preventivo Biennale (CPB) 2024 – 2025 con la sanatoria delle annualità dal 2018 al 2022.

Con l’intento di aumentare l’appetibilità di adesione al CPB, è stato introdotto questo “regime di ravvedimento” che prevede, per gli esercizi dal 2018 al 2022, la graduale determinazione del maggior imponibile della relativa imposta richiesta per la definizione in base al punteggio ISA.

È tuttavia previsto un contestuale allungamento dei termini di decadenza dell’accertamento, anche nei confronti dei soggetti che non utilizzano la sanatoria:

per gli accertamenti in scadenza dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2026, viene prevista la proroga di un anno e quindi fino al 31 dicembre 2027.

Le caratteristiche della sanatoria in esame

Le caratteristiche della sanatoria in esame sono le seguenti:

  • È riservata in via esclusiva, solo a chi aderisce alla proposta di CPB 2024 – 2025;
  • Viene meno in caso di decadenza dal CPB;
  • Non spetta ai contribuenti forfetari (è riservato esclusivamente ai soggetti che hanno presentato il modello ISA – con alcune eccezioni per le cause di esclusione particolari);
  • Può essere effettuata anche per alcune annualità a scelta del contribuente (la stessa non deve quindi riguardare tutte le annualità dal 2018 al 2022);
  • Non richiede anche il versamento di interessi/sanzioni (previsti in caso di utilizzo del ravvedimento ordinario);
  • È volta a sanare eventuali redditi non dichiarati versando un’imposta sostitutiva su una base imponibile ridotta, in base al punteggio ISA.

Costo della sanatoria

Il costo della sanatoria è determinato sulla base delle imposte sostitutive calcolate con modalità differenziate a seconda del punteggio ISA ottenuto in ognuna delle annualità.

Il calcolo esatto viene fornito direttamente dall’Agenzia delle Entrate al contribuente su proprio Cassetto Fiscale, nella sezione “Comunicazioni”. Il soggetto interessato può quindi accedervi in autonomia con le proprie credenziali SPID, Fisconline o Smart Card.

Solo recentemente è stata introdotta la possibilità di sanatoria delle annualità interessate da cause di esclusione specifiche (collegate all’emergenza COVID o a una condizione di non normale svolgimento dell’attività) per tali casistiche il prospetto fornito dall’Agenzia delle Entrate non è aggiornato e pertanto il calcolo deve essere eseguito dal contribuente.

Entro quando versare le imposte

Ai fini del perfezionamento del condono sarà necessario versare le imposte dovute entro il 31 marzo 2025, con possibilità di rateizzare l’ammontare complessivo in un massimo di 24 mesi. In caso di pagamento rateale, l’opzione, per ciascun anno, si perfeziona con il pagamento di tutte le rate.

Con l’introduzione del condono si incentiva quindi ulteriormente l’adesione al CPB entro, all’ormai vicinissimo, 31 ottobre 2024. L’approssimarsi della scadenza rende tuttavia molto difficoltosa la valutazione della convenienza effettiva all’adesione o meno a CPB che, ad oggi, rimane condizione imprescindibile per accedere alla sanatoria.

 

A cura di Elisa Ghelfi