Il risveglio del legislatore è decisamente preoccupante ma dobbiamo accontentarci, meglio tardi che mai. Noi poveri lavoratori (o braccianti?) addetti agli adempimenti fiscali ormai siamo abituati ai continui cambi di rotta, per cui rassegniamoci.

Questa volta però il nostro legislatore pare esser andato oltre ispirandosi nientemeno che al divin poeta, cioè a Dante!

I gironi e la loro struttura

Per coloro che aderiranno alla proposta di Concordato Preventivo Biennale (CPB per gli addetti ai lavori) i maggiori redditi che emergeranno rispetto al periodo d’imposta precedente saranno soggetti ad un’ imposta sostitutiva proporzionale, variabile a seconda dell’indice di affidabilità fiscale:

  • Nel primo cerchio ritroviamo i contribuenti più affidabili, virtuosi (punteggio ISA da 8 a 10) per i quali è prevista un’ aliquota del 10% (i graziati);
  • Nel secondo cerchio ritroviamo i contribuenti meno affidabili (punteggio ISA da 6 a 8) per i quali è prevista un’ aliquota del 12%;
  • Nel terzo cerchio ritroviamo i contribuenti poco affidabili (punteggio ISA inferiore a 6) per i quali è prevista un’ aliquota del 15% (oltra a una energica flagellazione);
  • La tassa piatta sui redditi “emersi” avrà un’aliquota variabile a seconda del grado di affidabilità fiscale del contribuente.

I gironi del nostro legislatore sono più ridotti rispetto a quelli danteschi. Tuttavia, considerata la grande incertezza giuridica, l’estensione delle bolge è dietro l’angolo con alta probabilità di nuovi spazi e gironi.

Più che novità...conferme

In extremis rispetto alla scadenza delle imposte, nel corso del Consiglio dei ministri è stato approvato in lettura definitiva il testo del Decreto Correttivo al Concordato Preventivo Biennale in cui troviamo queste conferme:

  • Al 30 agosto 2024 differimento dei versamenti che scaturiscono dalla dichiarazione dei redditi, con maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo;
  • Confermata, in assenza di smentite, anche la proroga al 15 settembre 2024 della quinta rata della rottamazione-quater.

Ne consegue che per i contribuenti che esercitano un’ attività per la quale sono stati approvati gli indicatori di affidabilità fiscale, con ricavi inferiori a 5.164.569 euro, e per i forfettari, indipendentemente dall’attività esercitata e dall’ammontare di ricavi, le somme in scadenza il 31 luglio 2024, a titolo di imposte sui redditi, contributi previdenziali da quadro RR e diritto camerale, potranno essere versate al 30 agosto 2024 con la maggiorazione dello 0,40%. Pertanto, avremo la prima rata al 30 agosto 2024, la seconda rata al 16 settembre 2024 e così via.

Il decreto correttivo estende ai contribuenti anche maggiore tempo per valutare la proposta di concordato, la cui adesione deve essere esercitata all’interno del modello Redditi 2024 di prossima scadenza. Con il differimento dei termini di versamento delle imposte, infatti, viene previsto un ulteriore differimento dei termini di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023, ora fissata definitivamente al 31 ottobre 2024.

 

A cura di Mariano Govoni