La gestione di un’impresa comporta numerose responsabilità, tra cui la capacità di affrontare e gestire numerosi rapporti e relazioni. Tali interazioni, a volte, possono sfociare in controversie con soggetti terzi o altri imprenditori e comportare l’instaurarsi di contenziosi legali.

In questo articolo intendo fornire, sulla base della mia esperienza, alcuni suggerimenti utili ad affrontare queste problematiche, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i danni per la propria azienda. Le cause legali, infatti, rappresentano spesso un costo significativo e costituiscono fonte di incertezza, data l’imprevedibilità degli esiti giudiziari. A tal proposito, ricordo un aneddoto significativo: un mio cliente, dopo aver ascoltato un noto avvocato illustrare con entusiasmo le probabilità di successo di una causa, gli chiese: “Allora avvocato siamo in una botte di ferro?” L’avvocato rispose semplicemente: “Mai!”.

Tipologie di cause legali in ambito aziendale

I contenziosi legali che coinvolgono le imprese possono essere di varia natura, tra i più comuni troviamo:

  • Cause per violazioni contrattuali: Le violazioni contrattuali sono tra le cause legali più frequenti. Possono derivare da disaccordi sulle clausole contrattuali o dalla mancata esecuzione degli obblighi previsti. Una gestione attenta dei contratti e una chiara definizione delle responsabilità possono aiutare a prevenire tali controversie.
  • Contenziosi con lavoratori dipendenti: Le imprese possono affrontare cause legali da parte dei dipendenti per motivi quali licenziamenti ingiusti, discriminazione, molestie sul posto di lavoro e violazioni dei diritti dei lavoratori. È essenziale adottare politiche aziendali che promuovano l’uguaglianza e il rispetto, oltre a garantire una formazione adeguata ai dipendenti e ai dirigenti.
  • Cause per responsabilità civile: Le imprese possono essere ritenute responsabili per danni causati a terzi, che possono includere lesioni fisiche, danni materiali o perdite economiche e finanziarie. È fondamentale che le imprese adottino misure di sicurezza adeguate e rispettino tutte le normative vigenti per ridurre il rischio di tali eventi.
  • Cause per Violazioni della proprietà intellettuale: Le cause legali per violazione della proprietà intellettuale, come brevetti, marchi e copyright, sono particolarmente rilevanti per le imprese che operano in settori innovativi. Proteggere adeguatamente la proprietà intellettuale e rispettare i diritti altrui è cruciale per evitare costosi contenziosi.
  • Recupero crediti: Sebbene non si tratti propriamente di una causa legale, occorre menzionare anche il ricorso ad un legale per il recupero forzoso dei crediti insoluti attraverso atti quali l’intimazione di pagamento, il precetto o il pignoramento.

Impatto delle cause legali sulla gestione aziendale

Le cause legali possono avere conseguenze significative per un’impresa, generando costi diretti elevati, quali ad esempio le spese legali, specialmente nel caso in cui il contenzioso si protragga per più gradi di giudizio. Oltre ai costi diretti, le imprese possono subire perdite finanziarie dovute a risarcimenti o sanzioni. Da non sottovalutare inoltre il rischio di essere condannati alle spese legali anche della controparte vittoriosa.

Strategie per mitigare il rischio legale

Per ridurre il rischio di cause legali, le imprese possono adottare diverse strategie:

  • Consulenza legale preventiva: Avvalersi di consulenti legali esperti può aiutare a identificare e gestire i rischi legali prima che diventino problematici. La consulenza legale preventiva può includere la revisione dei contratti, la valutazione delle politiche aziendali e la formazione dei dipendenti.
  • Valutazione dell’impatto di una causa: Prima di intraprendere un’azione legale, occorre effettuare una valutazione strategica complessiva. Uno degli errori più frequenti da parte degli imprenditori è agire d’istinto. Non è raro sentire frasi come: “Vado dall’avvocato e gliela faccio vedere io!”. Tuttavia, questa reazione istintiva può tradursi in anni di contenzioso, con spese legali rilevanti e notevoli disagi personali. Il primo passo dovrebbe consistere nel richiedere all’avvocato una valutazione in merito ai tempi e ai costi dei vari gradi di giudizio (fino alla Cassazione), oltre ad un parere (scritto) sul possibile esito della causa. Inoltre, non è da sottovalutare la solvibilità della controparte: promuovere una causa civile contro una persona senza beni o risorse personali potrebbe rivelarsi del tutto inutile. Inoltre, i costi complessivi e i rischi devono essere valutati considerando anche la capacità e la forza finanziaria della propria azienda. Per un piccolo imprenditore un contenzioso su tre gradi di giudizio può costare tranquillamente oltre 20 mila euro, cifra che può raddoppiare in caso di esito sfavorevole.

Conclusione

Prima di intraprendere un’azione legale, è sempre preferibile valutare la possibilità di raggiungere un accordo, che per quanto insoddisfacente possa apparire, risulta, nella maggior parte dei casi, più vantaggioso rispetto a un lungo e incerto contenzioso. Occorre ragionare “con la testa e non con la pancia”; in altre parole occorre valutare pro e contro e decidere quale sia la strada più utile e conveniente per la propria azienda lasciando da parte animosità e rancori personali.

A cura di Egidio Veronesi