Nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, sono state introdotte modifiche al regime forfettario con l’intento di semplificarlo e renderlo più accessibile a professionisti e imprese.

Tra le principali novità, ci sono l’aumento delle soglie di reddito per i lavoratori dipendenti e l’introduzione di alcune eccezioni alle regole attuali.

Aumento della soglia di reddito per i lavoratori dipendenti

La Finanziaria 2025 ha innalzato da € 30.000 a € 35.000, il limite di reddito di lavoro dipendente per accedere al regime, chiarendo tuttavia che questa misura è temporanea e si applica solo nel 2025. Invero, la causa ostativa legata ai redditi da lavoro subordinato dipende dai redditi percepiti nell’anno precedente (2024), con la precisazione che il superamento della soglia non crea impedimento se il rapporto di lavoro è cessato entro il 31 dicembre 2024.

Nuove eccezioni alla causa ostativa per i lavoratori autonomi

Altra novità importante contenuta nel DDL Lavoro, in vigore dal 12.01.2025, riguarda la causa ostativa all’applicazione del regime forfettario per i soggetti lavoratori autonomi, che intrattengono contemporaneamente rapporti di lavoro subordinato. Nella fattispecie, si specifica che la causa di esclusione non si applica a chi è iscritto agli Albi o ai Registri professionali e svolge attività prevalente per datori di lavoro (o ex datori di lavoro nei 2 anni precedenti) che impiegano più di 250 dipendenti. Questo vale quando l’assunzione avviene con contratto di lavoro subordinato indeterminato con un orario di lavoro a tempo parziale compreso tra il 40% e il 50% del tempo pieno previsto dal CCNL di riferimento.

Cause di esclusione dal regime forfettario

Rimangono invariate le altre cause di esclusione già precedentemente previste; non possono quindi applicare il regime forfettario i soggetti che:

  • si avvalgono di regimi speciali ai fini IVA (ad esempio: agricoltura, pesca e attività connesse, vendita di sali e tabacchi, editoria, agenzie di viaggi e turismo, agriturismo, vendite a domicilio, rivendita di beni usati, ecc.);
  • contemporaneamente all’esercizio dell’attività partecipano a società di persone o associazioni professionali nonché ad imprese familiari; ovvero controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, esercenti attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dal lavoratore autonomo.

Limiti di ricavi e compensi per il mantenimento del regime forfettario

Nulla cambia in merito al limite di accesso al regime relativamente ai ricavi/compensi percepiti nell’anno solare, che non devono superare € 85.000 per il mantenimento dell’agevolazione. In particolare, ricordiamo che se il compenso percepito è tra € 85.001 e € 100.000, il regime forfettario cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo; se invece supera € 100.000, il regime agevolativo cessa di avere applicazione già dall’anno del superamento e da tale momento il contribuente deve adempiere agli ordinari obblighi IVA.

Fatturazione elettronica semplificata

Ulteriore novità introdotta dalla finanziaria, riguarda la possibilità, dal 2025, per i soggetti forfettari, di emettere la fattura elettronica semplificata anche per somme superiori a € 400 senza limiti d’importo. La fattura semplificata è valida a tutti gli effetti e consente ai contribuenti di emettere una fattura elettronica con meno dettagli rispetto a quella ordinaria.

Agevolazioni contributive per i nuovi forfettari

Ai fini contributivi, viene concesso ai soggetti forfettari, che iniziano la propria attività nel corso del 2025, di beneficiare della riduzione al 50% dei contributi IVS artigiani commercianti. Per il riconoscimento della riduzione contributiva, è necessario presentare apposita comunicazione all’INPS.

A cura di Elisa Ghelfi