L’aumento dei tassi d’interesse su un finanziamento (mutuo) a tasso variabile, può rappresentare un rischio significativo per l’azienda. Viceversa, una loro diminuzione può rappresentare un danno per l’azienda che ha investito una somma importante della propria liquidità in titoli.
Nel caso di finanziamenti a tasso variabile, il ricorso ad uno strumento finanziario, quale un derivato, può rappresentare un’opportunità per mitigare il rischio di oscillazione dei tassi.
In questo articolo vedremo come i derivati possono essere utilizzati in modo conveniente, illustrando i diversi tipi di derivati, i loro benefici, e le modalità di applicazione.
Che cosa sono i derivati?
I derivati sono strumenti finanziari, il cui valore dipende da quello di un’altra attività finanziaria o non finanziaria, come azioni, obbligazioni, tassi di interesse o valute (ma anche di altri elementi come potrebbe essere il prezzo di una merce). Il fattore variabile a cui fa riferimento il derivato viene definito “sottostante”.
Tipologie di derivati
I derivati si classificano in diverse categorie quali contratti futures, opzioni, swaps e forward.
- Futures: contratti che obbligano le parti a comprare o vendere un’attività a una data futura e a un prezzo predeterminato (ad esempio devo pagare in dollari una somma fra 3 mesi, faccio un contratto per acquisire una somma a quella scadenza, ancorandola al cambio del dollaro).
- Opzioni: contratti che danno al possessore il diritto, ma non l’obbligo, di comprare o vendere un’attività a un prezzo predeterminato entro una certa data.
- Swaps: contratti in cui due parti si scambiano flussi di cassa basati su variabili finanziarie, come tassi di interesse. Questo è lo strumento derivato più utilizzato per coprire i rischi sui finanziamenti.
- Forward: contratti simili ai futures, ma negoziati privatamente e non su un mercato regolamentato.
In sintesi, i derivati sono contratti che permettono, dietro pagamento di una commissione, di poter acquistare o vendere attività finanziarie (titoli, valute estere ecc.) a determinate condizioni. Sono una specie di scommessa sull’andamento delle quotazioni di un determinato titolo, bene o cambio.
Come assicurare il rischio di aumento dei tassi sui finanziamenti bancari
L’utilizzo dei derivati per assicurare il rischio di aumento dei tassi d’interesse sui finanziamenti bancari è una pratica utile che permette all’azienda di stabilizzare il costo per il rimborso delle rate di un finanziamento. Vediamo, di seguito, il derivato più comunemente utilizzato dalle aziende.
Swaps sui tassi di interesse
Uno dei derivati più utilizzati per coprire il rischio di aumento dei tassi di interesse sono gli swaps sui tassi di interesse. Con questo contratto il cliente si garantisce i flussi di cassa necessari per il rimborso, alle scadenze previste, delle rate del finanziamento a condizioni prefissate, eliminando così il rischio derivante dalla variabilità degli interessi. Il contratto di swap permette di scambiare flussi di cassa a tasso variabile con flussi di cassa a tasso fisso. Ad esempio, se un’azienda ha sottoscritto un finanziamento a tasso variabile e vorrebbe passare a un tasso fisso senza modificare il contratto di mutuo con la banca, potrebbe acquistare flussi di cassa futuri a tasso fisso (che saranno pagati alla Banca, ovvero in uscita) con flussi di cassa a tasso variabile (pari a quello del mutuo contratto) che verranno messi a disposizione per pagare le rate in scadenza.
Come utilizzare efficacemente i derivati
Per utilizzare efficacemente i contratti derivati nella gestione del rischio del tasso variabile, un’azienda deve seguire alcuni passaggi chiave:
- Valutazione del rischio : L’azienda deve valutare il rischio a cui è esposta, considerando l’importo del mutuo, la sua durata e le previsioni sui tassi di interesse (che abbiamo visto in un precedente articolo).
- Scelta dello strumento derivato: Basandosi sulla valutazione del rischio, l’azienda sceglierà il tipo di derivato più adatto alle proprie esigenze, che sia uno swap, un future o un’opzione.
- Monitoraggio: Dopo la stipula del contratto derivato, l’azienda deve monitorare costantemente l’operazione e aggiustare le proprie strategie di copertura in base ai cambiamenti nel mercato dei tassi di interesse. Può essere vantaggioso, ad esempio, uscire dal contratto per farne un altro, oppure non rientrarvi se i rischi, sulla base di previsioni ragionate, si sono sensibilmente ridotti.
Conclusione
Utilizzare contratti derivati per coprire il rischio di tasso variabile su un mutuo è una pratica efficace che può aiutare un’azienda a stabilizzare gli oneri finanziari, consentendo maggiori certezze alla programmazione del proprio business.
A cura di Egidio Veronesi
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