Rentri. Registro Elettronico Tracciabilità Rifiuti

R.E.N.T.Ri- Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti

Il R.E.N.T.RiRegistro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti, si appresta a diventare lo strumento unico per la tracciabilità dei rifiuti. Diventerà, infatti, un modello di gestione completamente digitale per l’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico.

L’avvio del R.E.N.T.Ri è previsto in più scaglioni. Dal 15 dicembre 2024 partiranno le prime iscrizioni al nuovo sistema, fino ad arrivare all’ultima scadenza del 13 febbraio 2026. Le regole sono contenute nel decreto n. 59 del 4 aprile 2023 del MASE, il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica.

Chi è obbligato ad iscriversi?

Le categorie obbligate ex lege ad iscriversi sono:

  • Gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
  • I produttori di rifiuti pericolosi;
  • Gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
  • I consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
  • I comuni o loro consorzi e le comunità montane, con riferimento ai rifiuti non pericolosi.

Sono invece esonerati dall’obbligo di iscrizione gli imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.) che non producono rifiuti pericolosi.

Quali tempistiche per l'iscrizione?

  • A decorrere dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025 sono obbligati ad iscriversi gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti , e per tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali;
  • A decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025 sono obbligati ad iscriversi gli enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 e fino a 50 dipendenti;
  • A decorrere a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026 sono obbligati ad iscriversi gli enti o imprese produttori iniziali di soli rifiuti speciali pericolosi con un numero di dipendenti inferiore o uguale a 10 e i produttori di rifiuti speciali pericolosi non rientranti in organizzazioni di ente e impresa a prescindere dal numero di dipendenti.

Il criterio dimensionale detta dunque le tempistiche per l’iscrizione al R.E.N.T.Ri. e, come indicato nell’articolo 13 del DM 59/2023, per il calcolo del numero di dipendenti bisognerà considerare la situazione aziendale al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento.

I soggetti non ancora obbligati all’iscrizione potranno scegliere se continuare ad assolvere i suddetti adempimenti tramite i formati cartacei oppure iscriversi ugualmente al R.E.N.T.Ri.

Come accedere al portale R.E.N.T.Ri

Per iscriversi al R.E.N.T.Ri sarà necessario accedere all’Area operatori  del portale ministeriale dedicato. L’avvio della procedura è previsto per il 15 dicembre 2024, quando partirà la fase operativa del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.

L’accesso al portale avverrà esclusivamente mediante autenticazione, al fine di acquisire l’identità digitale del soggetto che accede. L’accesso potrà essere effettuato con:

  • SPID per persona fisica;
  • SPID per persona giuridica;
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Carta di Identità Elettronica (CIE).

Per le identità digitali intestate a persone fisiche sarà necessario essere in possesso dei poteri per rappresentare l’impresa oppure dell’incarico ad operare per conto dell’impresa, dell’ente o dell’organizzazione obbligata all’iscrizione.

 

A cura di M&W Veronesi e Associati


Patente a punti. Cantieri edili

Patente a punti in vigore dal 1°ottobre 2024

Con il decreto n. 132 del 18 settembre 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali stabilisce le regole per la richiesta e la validità della nuova patente a crediti, introdotta al fine di aumentare la salute e la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili.

In vigore dal 1° ottobre 2024, l’obbligo di possesso della patente riguarda non solo tutte le imprese edili, incluse quelle artigiane, ma anche tutte le aziende che operano in specifiche fasi lavorative all’interno dei cantieri.

Sono esentate da tale obbligo le aziende in possesso dell’attestato di qualificazione SOA in classifica pari o superiore alla III.

Lo svolgimento delle attività nei cantieri edili è subordinato alla sussistenza di un punteggio pari o superiore a 15 crediti.

Quali i requisiti per il rilascio

La patente è rilasciata su domanda dell’azienda, in formato digitale, dall’Ispettorato nazionale del lavoro in base al possesso dei seguenti requisiti:

  • Iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (autocertificabile);
  • Adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi (Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà);
  • Possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità-DURC (autocertificabile);
  • Possesso del documento di valutazione dei rischi-DVR (Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà);
  • Possesso della certificazione di regolarità fiscale (DURF autocertificabile);
  • Avvenuta designazione del RSPP (Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà).

Precisiamo che il rilascio è automatico e, comunque, tra la domanda e il rilascio della patente è possibile lavorare, salva diversa comunicazione notificata dall’Ispettorato nazionale del lavoro.

Della avvenuta presentazione della domanda occorre informare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale entro cinque giorni dal deposito.

Eventuali dichiarazioni mendaci comportano la revoca della patente, ma decorsi dodici mesi dall’eventuale revoca, l’impresa o il lavoratore autonomo può richiedere il rilascio di una nuova patente.

 

A cura di Paolo Mantovani


Ordinanza regionale Emilia-Romagna. Divieto di lavorare causa caldo intenso.

Nuova ordinanza regione Emilia-Romagna

Lunedì 29 luglio, con ordinanza regionale n. 101, è entrato in vigore il divieto di lavorare in agricoltura, nel florovivaismo e nei cantieri edili nella fascia oraria 12:30- 16:00, nei giorni e nelle aree in cui la mappa pubblicata sul sito internet Worklimate riporta un livello di rischio “ALTO”,  in condizioni di esposizione prolungata al sole e se si svolge un’attività fisica intensa.

Al momento questo divieto sarà valido fino al 31 agosto, salvo successivi provvedimenti.

Vista l’eccezionale ondata di caldo che sta colpendo il nostro territorio, l’ordinanza ha come obiettivo quello di tutelare la salute dei lavoratori, dal momento che la prolungata esposizione al sole potrebbe provocare stress termico e colpi di calore.

La mancata osservanza degli obblighi indicati nell’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (art. 650 c.p.), se il fatto non costituisce più grave reato.

Quali sono le attività fisiche intense

A titolo esemplificativo, riportiamo un elenco delle attività fisiche che sono ritenute intense:

  • Lavoro intenso con braccia e tronco; portare materiale pesante;
  • Lavoro che richiede l’uso di asce o pale per spalare o scavare a ritmo intenso;
  • Lavorare con martello;
  • Segare, piallare o scalpellare legno duro;
  • Falciatura a mano, scavo;
  • Camminare ad una velocità tra 5,5 e 7,0 km/h;
  • Spingere o tirare carri e carriole con carichi pesanti;
  • Disporre blocchi di cemento;
  • Salita ripetuta di scale a gradini o a pioli.

 

Misure preventive e protettive per diminuire il rischio calore

  • Mantenere un termometro ed un igrometro a disposizione in cantiere;
  • Programmare pause indicativamente 10 m’/ora, programmate dall’impresa ed attuate dal preposto, non lasciandole alla determinazione del singolo lavoratore, in un luogo possibilmente fresco o comunque in aree ombreggiate. In assenza di aree ombreggiate (stesura asfalto), prevedere ombrelloni da cantiere;
  • Programmare i lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli;
  • Programmare sospensione dei lavori nelle ore più calde;
  • Programmare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti;
  • Garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro ad uso potabile, con aggiunta di integratori minerali per il rinfrescamento dei lavoratori nei periodi di pausa
  • Evitare lavori “isolati”;
  • Programmare i turni di lavoro dei lavoratori maggiormente “fragili”, nelle ore meno calde con pause programmate più lunghe oppure la sospensione dal lavoro;
  • Prevedere il divieto di assunzione di bevande alcoliche.

Importante adottare anche dispositivi di protezione individuale come:

  • Mettere a disposizione idonei dispositivi di protezione individuali:
  • Cappelli a tesa larga e circolare per la protezione di capo, orecchie, naso e collo;
  • Occhiali per protezione dai raggi solari;
  • Abiti leggeri di colore chiaro e di tessuto traspirante (cotone);
  • Abiti ad alta visibilità in cotone;
  • Scarpe di sicurezza/protezione di modello estivo;
  • Creme protettive solari [UV].

Ogni datore di lavoro è invitato a rispettare quanto riportato nell’ordinanza regionale. Ricordiamo, inoltre, che in questo periodo è molto intensa l’attività ispettiva ad opera di ITL, ASL e forze dell’ordine.

M&W Veronesi e Associati


Business intelligence

L'importanza della business intelligence nella gestione aziendale

La capacità di raccogliere, analizzare e interpretare grandi quantità di informazioni e dati è diventata una competenza essenziale per le aziende di ogni dimensione.

Gli strumenti di Business Intelligence (BI) giocano un ruolo fondamentale in questo contesto, fornendo alle imprese le capacità necessarie per trasformare i dati in informazioni strategiche.

Vantaggi della Business Intelligence (BI)

La Business Intelligence comprende una vasta gamma di tecnologie, applicazioni e pratiche per la raccolta, l’integrazione, l’analisi e la presentazione dei dati aziendali.

Gli strumenti di BI permettono di:

  • Aggregare e mettere in correlazione dati da diverse fonti: unificare le informazioni provenienti da sistemi di gestione aziendale, database, fogli di calcolo e altre fonti;
  • Visualizzare i dati in modo intuitivo: utilizzare dashboard, grafici e report interattivi che rendono i dati comprensibili e accessibili;
  • Analizzare trend e performance: identificare indicatori, tendenze e anomalie che influenzano e contribuiscono alle decisioni strategiche;
  • Supportare decisioni basate sui dati: fornire informazioni che possano guidare le decisioni operative e strategiche in modo oggettivo e tempestivo.

In passato, le soluzioni di Business Intelligence erano spesso considerate troppo costose e complesse. Oggi esistono soluzioni scalabili e flessibili, adattabili alle esigenze specifiche delle PMI. Questi strumenti consentono di:

  • Implementare rapidamente soluzioni BI: senza la necessità di costose infrastrutture hardware e software;
  • Ridurre i costi di gestione;
  • Accedere a funzionalità avanzate: come analisi predittiva, machine learning e intelligenza artificiale integrate negli strumenti di BI;
  • Miglioramento dei processi.

Scelte basate sui dati

Attraverso gli strumenti di Business Intelligence, le aziende possono prendere decisioni basate su dati concreti e analisi approfondite, riducendo la dipendenza dall’intuito. Questo approccio “data-driven” consente di valutare in modo accurato le performance passate, comprendere le dinamiche attuali e prevedere tendenze future.

Per esempio, si potrebbero analizzare i trend di acquisto dei clienti, identificare i prodotti/servizi più popolari in determinati periodi o individuare i clienti più redditizi, ottimizzando le strategie di conseguenza.

Si potrebbero monitorare i tempi di produzione e i tassi di scarto, suggerendo tempestivamente misure correttive che riducano i costi e aumentino la produttività.

Si potrebbero verificare i margini e verificare lo scostamento dal budget.

Business Intelligence e controllo di gestione

La BI fornisce una visione chiara e trasparente delle performance aziendali, rendendo più facile il monitoraggio degli obiettivi e la valutazione dei risultati. Questo livello di trasparenza facilita il controllo di gestione e assicura che tutta l’organizzazione sia allineata con gli obiettivi aziendali.

L’integrazione degli strumenti di Business Intelligence nel controllo di gestione è un passo indispensabile per le aziende che vogliono mantenere la competitività e garantire la crescita della propria impresa.

La tecnologia moderna ha reso accessibili queste potenti soluzioni anche alle piccole e medie imprese, offrendo opportunità senza precedenti per migliorare il processo decisionale e aumentare l’efficienza operativa.

Competenze specifiche e mente aperta

Per sfruttare appieno il potenziale della Business Intelligence è importante acquisire competenze specifiche, essere aperti al cambiamento e acquisire la forma mentis necessaria ad affrontare sfide del mercato attuale in linea con quanto richiesto dalla normativa sugli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.

 

A cura di Simone Vincenzi


Congedo parentale. Maggiorazione 8o percento

Congedo parentale: maggiorazione all’80% nella domanda

Nel 2024 i neogenitori possono beneficiare di un secondo mese di congedo parentale retribuito all’80 per cento.

La novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, che ha previsto una seconda maggiorazione dell’indennità elevando dal 30 al 60 per cento la retribuzione prevista per uno dei mesi di congedo spettanti. Solamente per il 2024, questa indennità è stata elevata all’80 per cento.

Nella circolare n.57 dello scorso aprile, l’INPS ha fornito tutte le istruzioni operative per la presentazione delle domande. Con il messaggio interno n.2283, l’Istituto ha annunciato l’implementazione di nuove funzionalità della procedura di domanda.

Quali le novità principali

Le novità riguardano in particolare alcuni aggiornamenti procedurali per la presentazione delle domande e la lavorazione delle pratiche per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti con fruizione oraria e giornaliera.

Il sistema di gestione delle richieste è stato infatti aggiornato per accogliere anche le domande che già indicano la volontà di fruire della maggiorazione dell’indennità.

Cosa fare per richiedere l’indennità con aliquota maggiorata

Per richiedere l’indennità con aliquota maggiorata è sufficiente spuntare la casella “si” nella nuova dichiarazione “Dichiaro di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata” inserita nella pagina “Dati domanda”.

Inoltre, nel caso in cui la data del parto oppure la data ingresso in famiglia per affidamento/adozione ricada nel 2022, è necessario inserire almeno una delle seguenti date:

  • Data dell’ultimo giorno di congedo di maternità fruito come dipendente del settore pubblico o privato per il minore;
  • Data dell’ultimo giorno di congedo di paternità alternativo fruito come dipendente del settore pubblico o privato per il minore;
  • Data dell’ultimo giorno di congedo di paternità obbligatorio per il minore.

Come presentare la domanda

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

  • Online dal sito dell’Istituto, accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS;
  • Tramite il Contact Center, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • Tramite gli Istituti di Patronato.

Maggiorazione senza diritto

Tra le novità si segnala che, nel caso in cui i genitori richiedano la maggiorazione all’80 percento senza averne diritto, l’INPS provvederà a sospendere l’erogazione dell’indennità anche quella ordinaria al 30 per cento, finché non verrà modificata la domanda.

La procedura, infatti, non indennizza automaticamente con l’aliquota base, ma chiede di rimuovere la richiesta dal tab “Aliquota maggiorata”.

Si ricorda che il secondo periodo indennizzato con maggiorazione possono essere richiesti sia dalla madre sia dal padre, alternativamente, entro i 6 anni di vita del bambino o della bambina a condizione che il periodo di congedo di maternità o paternità sia terminato dopo il 31 dicembre 2023.

La procedura accoglie una pratica con una sola aliquota maggiorata tra quelle applicabili in base alla decorrenza e al periodo richiesto:

  • 80 per cento primo mese (come previsto dalla Legge di Bilancio 2023);
  • 80 per cento ulteriore mese (come previsto dalla legge di Bilancio 2024 solo per l’anno in corso);
  • 60 ulteriore mese (come previsto dalla legge di Bilancio 2024 dal 2025 e se non fruito nel 2024).

L’applicabilità di ciascuna aliquota maggiorata viene valutata in base alle seguenti date:

  • Data del parto/ingresso in famiglia;
  • Date presenti nel tab “Dichiarazioni” relative alla dichiarazione “Di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata”;
  • Periodo della pratica.

L’INPS specifica che i periodi che non possono essere interamente indennizzati con la stessa aliquota dovranno essere suddivisi.

 

M&W Veronesi e Associati


Bonus psicologo 2024

Al via il bonus psicologo 2024

Sono online le graduatorie con i beneficiari del bonus psicologo che possono utilizzare l’importo ricevuto per prenotare le sessioni di psicoterapia.

270 giorni per utilizzare il bonus psicologo

È finita l’attesa per gli oltre 400.000 cittadini e cittadine che hanno inviato la domanda per il bonus psicologo. L’INPS ha annunciato che dall’11 luglio accedendo all’area riservata della pagina del sito dedicata all’agevolazione, sarà possibile consultare l’esito della richiesta e l’eventuale importo ricevuto.

Chi ha ottenuto il bonus, può già iniziare a prenotare le sessioni di psicoterapia presso i professionisti iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’albo degli psicologi.

Dalla data di pubblicazione delle graduatorie i beneficiari avranno 270 giorni di tempo per utilizzare il contributo, indicando il codice univoco in fase di prenotazione delle sedute. Il bonus è riconosciuto per un importo massimo di 50 euro per ogni seduta.

Contributo riconosciuto

Ricordiamo che il valore del contributo varia in base al valore ISEE, come riportato nella tabella sottostante.

LIMITE ISEE

IMPORTO MASSIMO SPETTANTE

Inferiore a 15.000 euro

1.500 euro

Compreso tra 15.000 e 30.000 euro

1.000 euro

Compreso tra 30.000 e 50.000 euro

500 euro

 

Le graduatorie sono distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza, dando precedenza al valore ISEE più basso. A parità di valore è stato seguito l’ordine cronologico di presentazione delle richieste.

 

M&W Veronesi e Associati


Carta dedicata a te 2024.

Carta dedicata a te 2024

Anche quest’anno il primo passaggio per l’assegnazione della “carta dedicata a te” 2024 spetta all’INPS che stila la lista delle famiglie beneficiare territorio per territorio, tenendo conto dei requisiti e della scala di priorità.

La lista delle famiglie potenziali beneficiare verrà inviata dall’INPS ai Comuni entro la scadenza del 24 luglio. Gli enti territoriali dovranno poi confermare le graduatorie e procedere con l’assegnazione delle prepagate da 500 euro per l’acquisto di: beni alimentari, benzina e trasporti.

A definire le procedure è il decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno scorso.

“Carta dedicata a te” 2024: come ottenerla

Le oltre 1,3 milioni di prepagate saranno distribuite in base agli abitanti e alle condizioni economiche del territorio. Pertanto, i Comuni avranno a disposizione un numero di postepay che cambia in relazione alla specifica situazione.

Il maggior numero di famiglie beneficiare della “carta dedicata a te” sarà a Napoli, poi a Roma e Palermo, seguite da Milano e Catania.

In base al numero di social card disponibili per territorio, l’INPS sulla base dei dati di cui dispone stila la lista dei nuclei familiari che hanno le carte in regola per ricevere la prepagata.

Per ricevere la prepagata è prima di tutto necessario risultare, alla data del 24 giugno, in possesso dei seguenti requisiti:

  • Avere tutti i componenti del nucleo familiare iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
  • Essere titolari di una certificazione ISEE Ordinario con indicatore non superiore ai 15.000,00 euro annui.

Sulla base delle seguenti caratteristiche vengono individuate le famiglie composte da almeno tre persone come destinatarie delle carte, tenendo conto di una scala di priorità che si basa sull’ISEE e sulla data di nascita dei componenti: via preferenziale ai nati entro il 31 dicembre 2010, a seguire a quelli nati entro il 2006 e poi si prosegue con gli altri nuclei familiari.

Restano esclusi coloro che ricevono già altre misure di sostegno, dall’assegno di inclusione alla disoccupazione, compresi gli strumenti previsti su base locale.

Dall’INPS passando per i Comuni, fino alle poste

Una volta che l’INPS ha stilato le sue graduatorie la palla passa nelle mani dei Comuni che sono chiamati a confermare, modificare e integrare la lista predisposta. Gli enti territoriali hanno altri 20 giorni per questa operazione. Si arriva, quindi, ai primi di agosto.

A questo punto torna in gioco l’INPS, che entro 10 giorni conferma la lista definitiva delle famiglie che riceveranno la “carta dedicata a te” stilata dai Comuni e trasmette a Poste Italiane i dati per l’elaborazione delle prepagate di 500 euro.

Agli enti territoriali spetta, poi, ancora il compito di comunicare alle famiglie interessate come prenotarsi per ritirare le Postepay.

L’importo di 500 euro sulla carta dedicata a te sarà erogato a partire dal mese di settembre 2024. Per attivarla è necessario effettuare un primo pagamento acquistando beni alimentari, benzina o trasporti. Deve essere effettuato entro la scadenza del 16 dicembre 2024.

Ricapitolando

PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE “CARTA DEDICATA A TE”

DATA

L’INPS stila la prima lista di nuovi beneficiari

Entro il 24 luglio

I Comuni verificano e confermano i dati

Entro 20 giorni dalla pubblicazione INPS

L’INPS rende definitivi gli elenchi dei nuovi beneficiari e li invia a Poste Italiane

Entro 10 giorni

M&W Veronesi e Associati


Reddito energetico 2024

A breve partirà il nuovo reddito energetico. La misura sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici in favore delle famiglie in condizione di disagio economico.

Il MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha approvato il regolamento del fondo da 200 milioni di euro, in cui sono definiti:

  • I requisiti delle famiglie che possono beneficiare dell’impianto fotovoltaico a titolo gratuito;
  • I soggetti che potranno realizzare gli interventi.

Requisiti per ottenere impianti fotovoltaici gratis

L’agevolazione è rivolta alle famiglie con specifici requisiti ISEE ed è destinata alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

Per il 2024 e il 2025 sono stati stanziati 200 milioni da destinare alla realizzazione di impianti di energia rinnovabile per le famiglie in condizione di disagio economico, in particolare dei nuclei:

  • Con un valore ISEE inferiore a 15.000 euro;
  • Con un valore ISEE inferiore a 30.000 euro e con almeno quattro figli a carico.

I beneficiari devono essere titolari di un valido diritto reale sugli edifici, coperture/superfici o sulle aree e spazi pertinenziali dove verrà realizzato l’impianto fotovoltaico. Inoltre, ai fini ISEE, i beneficiati o un’altra persona del nucleo familiare dovranno risultare intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo.

L’impianto di produzione per il quale si richiede il contributo in conto capitale dovrà essere di nuova costruzione e rispettare i requisiti descritti nel paragrafo 2.5 del regolamento.

Ogni beneficiario può presentare una sola domanda, una per nucleo familiare, e può ricevere l’agevolazione una sola volta.

Come accedere all'agevolazione

Per la realizzazione degli interventi è concesso un contributo in conto capitale pari ai costi ammissibili entro i limiti massimi indicati nella tabella sottostante.

 

Potenza nominale elettrica – Pn (kWe)

Quota fissa (euro)

Quota variabile (euro/kWe)

2 ≤ Pn ≤ 6 2.000 1.500

 

costi ammissibili sono riconosciuti direttamente al soggetto che realizza l’intervento da parte del Gestore dei servizi energetici S.p.a. (GSE).

Quali i passaggi per richiedere l’agevolazione

Per poter accedere all’agevolazione sono previsti due passaggi principali:

  • Richiesta di accesso al beneficio: gli interessati inviano la domanda, impegnandosi a realizzare un impianto che rispetti le caratteristiche individuate. La richiesta si può inviare solo dopo aver individuato un soggetto realizzatore che abbia effettuato un sopralluogo e fornito un preventivo;
  • Richiesta di erogazione del contributo in conto capitale: dopo l’entrata in esercizio dell’impianto, il soggetto realizzatore richiede l’erogazione del contributo che sarà accreditato sul proprio conto corrente.

Le richieste di agevolazione andranno inviate tramite l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione da GSE. L’apertura dello sportello sarà comunicata tramite un apposito avviso.
La domanda dovrà essere inviata in modalità telematica, previa registrazione al portale informatico GSE. Le richieste inviate saranno valutate secondo l’ordine cronologico e sulla base delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna area geografica.

Per tutti i dettagli leggi il testo integrale del regolamento del Fondo Nazionale Reddito Energetico approvato dal MASE disponibile qui sotto.

Regolamento Fondo Nazionale Reddito Energetico

M&W Veronesi e Associati


Documenti necessari redditi 2024

Novità più rilevanti del 730/2024

1) Ampliamento della platea di chi può utilizzare il 730

Da quest’anno la presentazione del 730 è possibile anche per particolari tipologie di reddito, quali:

  • Redditi di capitale di fonte estera soggetta ad imposta sostitutiva;
  • Adempimenti relativi agli investimenti all’estero ed alle attività estere di natura finanziaria.

Da quest’anno è inoltre possibile presentare il 730 “senza sostituto” anche per coloro che hanno un contratto di lavoro in corso al momento della presentazione del 730.  Questo risulta particolarmente utile nel caso di debiti molto elevati, che si preferisce non far “transitare” in busta paga o in caso di rimborsi che il datore di lavoro fatica a restituire perché, ad esempio, si tratta di azienda con pochi dipendenti.

2) Canoni di locazione ai giovani- detrazioni

Ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 € è riconosciuta una detrazione pari al 20% del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 €.

3) Detrazioni bonus mobili

Per le spese sostenute nell’anno 2023 il tetto è di 8.000 €.

4) Detrazione IVA

Viene riconosciuta una detrazione del 50 % dell’IVA pagata nel 2023 per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B cedute dalle imprese costruttrici degli immobili stessi.

5) Detrazione superbonus

Per le spese sostenute nel 2022 rientranti nel Superbonus, non indicate per scelta nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2022, è possibile l’inserimento delle stesse nella presente dichiarazione, ripartendole in dieci rate. Per le spese sostenute nel 2023, salvo eccezioni, si applica la percentuale di detrazione del 90% e non più quella del 110%.

6) Premi di produttività

È ridotta dal 10% al 5% l’aliquota relativa ai premi di produzione dei lavoratori dipendenti del settore privato.

7) Prima casa- credito d'imposta under 36

È ancora in vigore per il 2023 la misura che prevede un’agevolazione per l’acquisto della prima casa per i giovani con meno di 36 anni e con un valore dell’Isee non superiore a 40.000 € annui. Tale misura comporta l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale. In caso di acquisto soggetto a Iva, è riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto. È prevista, inoltre, l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.
La misura prevede inoltre l’intervento del Fondo di garanzia per la prima casa per garantire anche ai soggetti più fragili l’accesso ai mutui garantiti.

8) Superbonus- barriere architettoniche (art. 1, comma 365 Legge di Bilancio)

Per il 2023 è ancora in vigore, negli stessi termini, la norma che consente di fruire della detrazione nella misura del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche, indipendentemente dal fatto che si effettuino altri lavori.

Dal 31 dicembre 2023 tale possibilità è limitata agli interventi relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

Clicca sulle voci in elenco per scoprire i documenti necessari per la dichiarazione dei redditi

  • Fotocopia codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei familiari a carico, anche per i familiari di extracomunitari
  • Dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (730 o Redditi), compresa la Certificazione Unica, eventuali deleghe di versamento
  • Modello F24
  • Dati del datore di lavoro che effettuerà il conguaglio
  • Fotocopia documento del dichiarante/richiedente
  • Certificazione Unica (CU)
  • Certificato delle pensioni estere
  • Assegni periodici percepiti dal coniuge, in base a sentenza di separazione o divorzio
  • Attestazione del datore di lavoro, delle somme corrisposte a COLF o BADANTI
  • Visura catastale
  • Atti o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione
  • Contratti di locazione Legge 431/98
  • Canone da immobili affittati
  • Copia F24 di versamento IMU pagati nel 2022 (con il relativo calcolo, se disponibile)

Per chi ha scelto la cedolare Secca: ricevuta della raccomandata inviata all’inquilino, copia del contratto, eventuale F24, modello SIRIA, Modello 69

  • ⚠️TRACCIABILITA’ DEI PAGAMENTI: ricevuta bancomat/carte di credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. Fanno eccezione le spese per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
  • Contratto di locazione, per le persone che vivono in affitto
  • Quietanza di versamento degli interessi per mutui casa, atto di acquisto, atto di mutuo
  • Fatture pagate al notaio per l’atto di acquisto e la stipula del mutuo stesso
  • Fattura pagata ad agenzie immobiliari per l’acquisto della prima casa
  • Tutta la documentazione per la detrazione per il bonus facciate e le ristrutturazioni edilizie: fatture, bonifici, concessioni, autorizzazioni, comunicazioni inizio lavori
  • Tutta la documentazione per spese di risparmio energetico, fatture, bonifici e la ricevuta dell’invio della comunicazione all’ENEA
  • Per gli interventi che rientrano nel Superbonus, 110% puoi consultare qui l’elenco dettagliato
  • Bonus mobili per arredo immobili ristrutturati (le spese sostenute devono essere state effettuate tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022): documentazione che attesti l’avvio delle opere di ristrutturazione, fatture relative alle spese sostenute per l’arredo con l’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti; ricevute dei bonifici bancari o postali relativi al pagamento delle fatture, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente
  • Acquisto abitazione principale in leasing: contratto di leasing, certificazione rilasciata dalla società di leasing attestante ammontare dei canoni pagati, autocertificazione nella quale si dichiara di aver adibito l’immobile ad abitazione principale entro un anno dalla consegna
  • Ricevute o quietanze di versamento di contributi per iscrizione ragazzi ad attività sportive dilettantistiche (palestra, piscina…)
  • Contratti di locazione pagati per studenti universitari fuori sede o convitti, attestato di frequenza al corso di laurea
  • Rette pagate per l’asilo nido
  • Spese di istruzione per la frequenza di:
    • scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori (tasse, contributi, mensa)
    • corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, tenuti presso università o istituti pubblici o privati, italiani o stranieri
  • Assegni periodici versati o percepiti dall’ex coniuge
  • Sentenza di separazione
  • Codice fiscale dell’ex coniuge
  • Contratto stipulato e quietanza di versamento assicurazione: vita, infortuni, rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana a tutela delle persone con disabilità grave, rischio di eventi calamitosi su unità immobiliari ad uso abitativo, anche nel caso in cui l’assicurazione sia stipulata contestualmente alla cessione del credito d’imposta relativo agli interventi sisma bonus al 110% ad un’impresa di assicurazione
  • Contributi versati per assicurazione obbligatoria INAIL contro gli infortuni domestici (assicurazione casalinghe)
  • Ricevute versamento contributi previdenziali obbligatori o facoltativi
  • Quietanza di versamento a Fondi di previdenza complementare
  • Parcelle per visite mediche generiche o specialistiche
  • Scontrini della farmacia (ticket, farmaci da banco, medicinali, omeopatia)
  • Spese odontoiatriche o oculistiche (occhiali, lenti a contatto e liquidi)
  • Documentazione attestante la marcatura CE per i dispositivi medici (inclusi occhiali da vista)
  • Ticket ospedalieri/sanitari o per esami di laboratorio
  • Ricevute per interventi chirurgici, degenze e ricoveri
  • Ricevute per acquisto protesi sanitarie
  • Ricevute per spese sanitarie sostenute all’estero
  • Spese per soggetti con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)
  • Spese sanitarie per portatori di handicap (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, sollevamento o sussidi informatici)
  • Spese per veicoli per i portatori di handicap (autoveicoli o motoveicoli)
  • Documentazione comprovante il costo per la badante
  • Spese veterinarie
  • Documentazione/ricevute versamenti effettuati a favore di: Onlus, Ong, OdV e Aps, Istituzioni religiose, TRUST e Fondi Speciali, Partiti politici, Istituti scolastici, beni culturali pubblici (Art bonus), impianti sportivi pubblici (Sport bonus) etc.
  • Ricevute versamenti contributivi all’INPS per lavoratori domestici
  • Spese per l’acquisto di cani guida
  • Tasse consortili
  • Spese funebri
  • Abbonamento trasporto pubblico
  • Sostituzione gruppo elettrogeno di emergenza
  • Bonus acqua potabile

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Bonus psicologo 2024. Seduta da psicologo

Bonus psicologo 2024

Il bonus psicologo consiste in un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia.

Con la circolare INPS del 15 febbraio 2024, n. 34 l’Istituto fornisce le indicazioni necessarie per individuare:

  • I destinatari del contributo;
  • Come procedere con la presentazione delle domande;
  • Le modalità di erogazione del contributo.

Chi può accedere al bonus

Possono presentare la domanda le persone in condizione di:

  • Depressione;
  • Ansia;
  • Stress
  • Fragilità psicologica

che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

A decorrere dal 2023, il beneficio è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti in possesso di:

  • Residenza in Italia;
  • Isee in corso di validità inferiore a 50.000 €

Come procedere con la presentazione della domanda

La domanda per il 2023 potrà essere presentata dal 18 marzo al 31 maggio 2024, tramite servizio online o contact center.

Misura del beneficio

Il contributo può avere un valore non superiore a 1.500 euro per persona e viene modulato in base all’Isee del richiedente.

L’importo complessivo massimo del beneficio è parametrato in base alle seguenti fasce:

  • Con un valore Isee inferiore a 15.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario;
  • Con un valore Isee compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;
  • Con un valore Isee superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.

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