Al via le domande per la nuova Sabatini Capitalizzazione.
La misura ha l’obiettivo di sostenere i processi di capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria e prevede la concessione di un contributo maggiorato a fronte di investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
L’ammontare delle agevolazioni è rapportato agli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo del:
- 5 % per le micro e piccole imprese;
- 3,575 %, per le medie imprese.
Chi può accedere alla Sabatini?
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- Non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
- Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- Abbiano sede legale o una unità locale in Italia. Per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
Chi può beneficiare della nuova Sabatini Capitalizzazione
L’agevolazione Beni strumentali (“Nuova Sabatini Capitalizzazione”) è rivolta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che, oltre a rispettare i predetti requisiti:
- Sono costituite in forma di società di capitali;
- Sono impegnate in un processo di capitalizzazione;
- Non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per il reato di cui all’art. 2632 codice civile.
Quali i settori ammessi
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.
Cosa finanzia?
- Beni nuovi riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile; a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”;
- Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Quali le agevolazioni
- Consistono nella concessione di finanziamenti, nonché di un contributo rapportato agli interessi su tali finanziamenti;
- L’investimento può essere interamente coperto da finanziamento bancario o leasing;
- Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
- Di durata non superiore a 5 anni;
- Di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
- Interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
- Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti 4.0;
- 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).
- Il contributo del Ministero, per le PMI impegnate in processi di capitalizzazione che intendono realizzare un programma di investimento, è un contributo in conto impianti:
- 5% per le micro e piccole imprese;
- 3,575% per le medie imprese.
Investimenti green
Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023.
Si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Per tali operazioni l’agevolazione è concessa nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575%.
Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato è necessario il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.
Capitalizzazione
Per le domande presentate a partire dal 1° ottobre 2024
E’ previsto il riconoscimento di un contributo in favore delle PMI, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che realizzano un programma di investimento.
Per tali operazioni l’agevolazione è concessa nella forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo del:
• 5 % per le micro e piccole imprese;
• 3,575 %, per le medie imprese.
Come funziona la Nuova Sabatini Capitalizzazione
Lo Studio è a disposizione per la necessaria assistenza alla predisposizione delle domande.
A cura di Simone Vincenzi
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